[lungo] Per chi è interessato al Lago del salto partendo da Roma [Archivio] - www.ForumViaggiare.com

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biddo (°J°)
19-07-2006, 22.20.58
Avrei voluto mettere la sveglia alle 5:30 ma era un orario terribile.
Ho scelto le 5:40, perché sembrava più tardi...
Partire presto significa uscire da Roma senza traffico, guadagnare
tanto tempo e risparmiare benzina perché non ci si ferma mai.
Nonostante riesca a partire alle 6:15, impiego un po' per uscire dalla
città perché, sulla tangenziale est, trovo ben due tamponamenti che mi
costringono a viaggiare a passo d'uomo per alcuni chilometri.
Una volta imboccata la Salaria, il traffico è molto scarso, finalmente
posso marciare con un filo di gas e occupare la mente con i miei pensieri.
Salendo verso i monti Sabatini comincio a sentire un freddo sempre più
intenso. Più volte penserò di tornare indietro perché ho i brividi.
E' incredibile la differenza di temperatura rispetto a Roma.
Nonostante indossi un giubbetto estivo e i jeans stretti, l'aria si
infila come lame di coltelli dentro il collo, dietro le reni
e su per i polpacci.
Prima di partire avevo analizzato il meteo dimenticando di
considerare il vento, che durante la notte era girato a tramontana.
Il Terminillo non molto distante fa sentire la sua presenza.
Ad un certo punto mi fermerò per indossare tutto ciò che ho nel
bauletto: la giacca e i pantaloni parapioggia in gomma sfoderata.
Purtroppo se l'abbigliamento non è quello giusto,
hai voglia a metter su roba...
Mi stringo il marsupio esternamente intorno alla vita e riparto.
Il cielo di un azzurro fantastico mi dà la forza di continuare.
Sotto il casco con la visiera chiusa ho la punta del naso fredda.
Per fortuna verso le 8:00 il sole inizia a scaldare un pochino.
Peccato però che la maggior parte della strada da fare è in ombra.
Le indicazioni per il Lago del Salto sono molto scarse ma riesco a non
perdermi. Mi secca fermarmi per guardare la cartina e proseguo a occhio
tenendo conto che se fino a Rieti avevo il sole negli occhi, ora la
direzione giusta è avere il sole quasi alle spalle. La provinciale
si snoda per decine di km in un susseguirsi di curve, finché
improvvisamente, come un miraggio, mi trovo davanti la Diga del Salto.
La percorro per poi fermarmici al centro con le spalle al sole.
Sono solo, in piedi sulla sommità della diga, e mi gusto il verde
smeraldo dell'acqua increspata che lambisce la struttura.
Per riprendere un po' di calore sono bastati pochi minuti di sole...
la voglia di rimontare in sella è troppa!
Decido di percorrere il giro del lago in senso antiorario attaccandolo
per il lato che sulla cartina sembra avere la strada meno facile. Il
percorso si snoda lungo una comunale non ben tenuta, ma molto suggestiva
perché una caratteristica di questo lago è quella di avere numerosi
fiordi e sopra ognuna di queste lingue d'acqua che si insinuano tra le
montagne, passa un ponte dal quale ci si gusta il panorama sia a destra
che a sinistra. Le magnifiche vedute che si aprono valgono tutto il
freddo che ho patito. Curva dopo curva, percorro l'intero perimetro del
lago attraversando soltanto un paese che si chiama Fiumata, dove c'era
l'unico distributore di carburante della zona. La strada è molto
impegnativa a causa della notevole quantità di brecciolino e ogni volta
che prendo un po' di velocità sento scivolare leggermente le ruote,
il che mi spinge ad una andatura molto moderata.
Lungo la strada si incontra un cartello che dice: "strada soggetta
ad improvvise variazioni climatiche". Be, speriamo che per oggi basti!
In ogni gita che faccio c'è sempre qualcosa che mi tiene sulla corda e
questa volta un problema poteva essere la totale assenza di distributori
di carburante. In pratica lasciata Rieti alle mie spalle, lungo i 25 km
della provinciale Cicolana che arriva fino al lago, non c'è l'ombra di
un'area di servizio. E neanche lungo i circa 35 km della strada che
costeggia il bacino. Restare senza benzina potrebbe essere un problema
serio ma per fortuna il mio mezzo consuma pochissimo e ho autonomia
sufficiente per ritornare almeno sulla Salaria.
Lungo la strada che gira intorno al lago non incontrerò quasi nessuno.
Per un "orso" come me è il massimo.
Il silenzio è rotto solo dal borbottare sommesso del mio motore.
Di tanto in tanto le ruote emettono un suono simile ad uno schioppettio.
E' il rumore prodotto dagli pneumatici quando passano sopra le schegge
spigolose di pietrisco cadute dai versanti rocciosi della montagna che,
schiacciate, vengono sparate via lateralmente.
Spero solo di non forare, ma non ci voglio pensare.
Mi fermerò spesso per ammirare questo curioso lago che sembra finlandese.
In un punto a strapiombo sull'acqua mi fermerò 10 minuti per riposare
i muscoli del collo e fare una piccola colazione, e poi via verso casa.
Il viaggio di ritorno non crea problemi a parte un caldo africano che mi
costringe ad un paio di soste per alleggerirmi a più riprese.
Bisogna stare anche attenti ai numerosi autovelox in agguato,
sia fissi che mobili.
In totale, quasi sei ore di guida per 260 km di cui 80 di montagna.
Come sempre, stanco ma appagato. E pronto per ripartire...

Ciao Bidddo (°J°)
http://digilander.libero.it/biddo1/liberty/album.htm
dove trovi tutti i miei viaggi

major
19-07-2006, 22.55.19
""biddo (°J°)""
[...]
Sicuramente una bella giornata. Quelle occasioni per lasciarsi dietro il
quotidiano. Ora però basta con il motociclismo d'acqua dolce, nella vita
bisogna cambiare, a Bolsena ci puoi tornare anche da vecchio :)

major



..
oh, scherzo... è che non ho resistito :D

biddo (°J°)
19-07-2006, 23.04.19
major ha scritto:

> a Bolsena ci puoi tornare anche da vecchio :)


Ma io sono vecchio!!! ;-)))
ciao
Bidddo (°J°)