[ART] Persecuzioni birmane :-(( [Archivio] - www.ForumViaggiare.com

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Bnx
15-06-2005, 12.58.02
:-((((((((((

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Persecuzioni birmane

Bombe, stupri e villaggi bruciati.
L'offensiva dell'esercito birmano contro la minoranza shan


Da settimane le bombe cadono sui loro villaggi. I soldati governativi hanno
dato fuoco alle loro case e stuprato donne e ragazzine. Per gli shan, una
delle tante minoranze perseguitate dalla giunta birmana, non c'è scampo: l'
unica via di sopravvivenza è la fuga. Nella giungla, sulle colline e per chi
ce la fa oltre il confine con la Thailandia. Da queste parti giornalisti e
osservatori stranieri non sono ammessi e non è possibile sapere se e quanti
civili siano caduti nel conflitto dimenticato e decennale fra l'esercito di
Yangon e la guerriglia separatista dello Shan state army (Ssa). Certo,
questa volta, le truppe governative del tatmadaw e dell'alleato United wa
state army (Uwsa) non hanno risparmiato nessuno: circa 100mila soldati a
partire dal marzo scorso hanno ucciso, torturato, stuprato e sfollato
decine, forse centinaia, di shan.

Contro il diritto internazionale. La "road map verso la democrazia"
annunciata dal governo del Myanmar (ex Birmania) nell'agosto 2003 sembra
sempre più inattuabile. Le ultime azioni del tatmadaw violano il diritto
umanitario internazionale, il tutto nella totale indifferenza della comunità
e dei media stranieri. Brad Adams, direttore del desk Asia di Human rights
watch (Hrw), ha dichiarato che "I civili shan vivono sotto la minaccia
costante di essere colpiti da piogge di bombe e di dover abbandonare le loro
case in fiamme". L'organizzazione umanitaria ha espresso preoccupazione per
le 2mila persone che abitano vicino alle basi dei ribelli Shan a Loi
Taileng, la zona bombardata in questo periodo, e riporta che tra i 200 e i
500 profughi sono già arrivati in Thailandia attraverso i distretti di Fang
e Chiang Dao. Ma il loro destino è assai incerto: Bangkok non riconosce agli
shan lo status di rifugiati, rifiuta di allestire campi di accoglienza e di
offrire loro ogni genere di assistenza.

Il no di Bangkok ai profughi.
Il 18 maggio scorso un comandante dell'esercito tailandese ha emesso un
ordine per rinviare in Birmania 500 rifugiati, tra i quali 200 orfani, entro
la fine dello stesso mese. L'ultimatum è scaduto e diversi shan sono già
stati rimpatriati. Lo rende noto il quotidiano Irrawaddy, fondato da esuli
birmani a Chang Mai, nel nord della Thailandia. Ma la politica di Bangkok
contro l'immigrazione clandestina ha adottato anche altre misure disumane:
le autorità locali hanno impedito alle organizzazioni umanitarie di
distribuire cibo ai profughi. "Alla fine alcuni di loro hanno accettato di
andarsene poiché non avevano niente da mangiare", commenta con rammarico un
operatore dello Shan youth network group, un'Ong che fornisce razioni
alimentari agli shan da cinque anni. Brad Adams insiste: "Il governo
tailandese continua a non riconoscere lo status di rifugiati agli shan anche
se fuggono da combattimenti e abusi e i rischi che corrono nel loro Paese
sono evidenti. Così facendo, viola il diritto internazionale e chiude gli
occhi di fronte a un problema che sta alle sue porte".

Sfruttamento e traffici di esseri umani.
Per chi riesce a restare in territorio tailandese i problemi sono comunque
enormi. La maggior parte dei migranti provenienti dal Myanmar - denuncia
Amnesty International - finiscono col fare lavori sottopagati e in
condizioni pericolose per la salute. Gli shan, ad esempio, sono impiegati
come operai, muratori e domestici, mentre donne e giovanissime possono
essere vittime di traffici di esseri umani e costrette a prostituirsi.
Secondo Amnesty, qui i birmani sono all'ultimo gradino della scala sociale e
occupano posti di lavoro che i tailandesi ormai rifiutano. Un migrante ha
detto all'organizzazione umanitaria: "I tailandesi ci considerano
spazzatura, non capiscono che aiutiamo l'economia del Paese".

La guerra continua.
Intanto nell'ex Birmania il conflitto si inasprisce. Un vecchio gruppo
ribelle, lo Shan state national army, ha rotto il cessate il fuoco firmato
nel 1995 con l'esercito governativo e si è alleato con l'Ssa, il movimento
separatista shan tuttora attivo. Un segno che la situazione nell'ex Birmania
è incandescente, soprattutto dopo gli attentati di maggio a Yangon e
Mandalay (nel nord) che hanno causato la morte di almeno una ventina di
persone. Finora 17 gruppi separatisti avevano firmato la pace con la giunta
e nessuno di loro aveva pensato di tornare alle armi.

Fonte: PeaceReporter

Pime
16-06-2005, 02.23.22
"Bnx" <bnx@despammed.com> ha scritto nel messaggio news:d8ou2s$2p2k$1@stargate1.inet.it...
> :-((((((((((
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> Persecuzioni birmane

Grazie!
Pime.

Pime
16-06-2005, 02.23.22
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