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Keep on movin'
19-01-2008, 15.20.10
"Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al primo
anno di eta'.
Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia centrale
-va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in cui mi viene
concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto adeguarmi.
I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora me
la sono potuta prendere "comoda".

Sono emozionato? Sono emozionato...

Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19 novembre:
stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40 per Pescara.
Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi sposto a
Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo dei tram
(invece chiuso), completare le pratiche burocratiche ritirando il visto
che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga per curare il
mio cronico "mal Baltico".
Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso e
ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata dai
pozzi petroliferi.
In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba, shemdegi
gackereba..."
Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
"Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
dall'altra parte del Caspio.
Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne contero'
sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la durata della
traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco male, con pochi
dollari di supplemento/tangente ho trasformato il passaggio ponte in
cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza. Sara' un viaggio
meraviglioso.
E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
nave.
E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale, quello
turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk, watan,
turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel signore si era
fatto una legge che lo proclamava Presidente vita natural durante: un
genio.
Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
decidere di portare anche lì la "democrazia".
La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite il
quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
"See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in ogni
Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.

"The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana mi
ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po' di
pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi aveva
preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e raggiungere in poco
tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione in
lingua italiana". Brutta sensazione.
Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il bazar
dei tappeti, il mercato.
Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo viaggio.
L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei villaggi e poi mi
metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in marshrutka, con meta
Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
ho avuto la fortuna di visitare.
Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la stessa
sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo della nutella.
A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una soluzione di
continuita' della recinzione, attraversai il confine
Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
(J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche sul
lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad essere
un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo di
vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino con
la testa nel barattolo!
Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
Schengen.
Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
l'atterraggio a Ciampino.
Puo' bastare.

Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...


Paolo

federicoP
19-01-2008, 15.43.39
Keep on movin' ha scritto :

> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> .....
> .....
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>


E siamo soddisfatti anche noi, che abbiamo letto la rece :-)

Gran bel viaggio !


E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


Ciao e grazie

--
federicoP



-----------------------
per scrivermi elimina la china

federicoP
19-01-2008, 15.43.39
Keep on movin' ha scritto :

> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> .....
> .....
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>


E siamo soddisfatti anche noi, che abbiamo letto la rece :-)

Gran bel viaggio !


E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


Ciao e grazie

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federicoP



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federicoP
19-01-2008, 15.43.39
Keep on movin' ha scritto :

> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> .....
> .....
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>


E siamo soddisfatti anche noi, che abbiamo letto la rece :-)

Gran bel viaggio !


E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


Ciao e grazie

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federicoP
19-01-2008, 15.43.39
Keep on movin' ha scritto :

> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> .....
> .....
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E siamo soddisfatti anche noi, che abbiamo letto la rece :-)

Gran bel viaggio !


E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


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> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
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E siamo soddisfatti anche noi, che abbiamo letto la rece :-)

Gran bel viaggio !


E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


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avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


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E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


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19-01-2008, 15.43.39
Keep on movin' ha scritto :

> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> .....
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Ciao e grazie

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federicoP
19-01-2008, 15.43.39
Keep on movin' ha scritto :

> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
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E siamo soddisfatti anche noi, che abbiamo letto la rece :-)

Gran bel viaggio !


E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


Ciao e grazie

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federicoP
19-01-2008, 15.43.39
Keep on movin' ha scritto :

> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> .....
> .....
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E siamo soddisfatti anche noi, che abbiamo letto la rece :-)

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Ciao e grazie

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federicoP



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tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
> sul lago d'Aral, ma il tempo stringe e, in verita', comincio anche ad
> essere un po' stanco. E allora volo a Tashkent per gli ultimi tre giorni.
> Nella quarta citta' dell'impero sovietico c'e' un meraviglioso museo
> di vecchie locomotive, aperto al pubblico: e stavolta sono il bambino
> con la testa nel barattolo!
> Appena scopriro' di avere un male incurabile prendero' il
> primo volo per Tashkent e, come l'elettrotecnico degli Squallor, "mi
> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
> locomotive". Pero' speriamo che cio' avvenga tra qualche anno...
> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su
> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
> qualche acquisto al Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area
> Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
>
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
>
>
> Paolo

come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Armenia e georgia sempre con il russo ??

Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti con
vari pretesti.

ci sono bancomat in Uznekistan ??
costi ??
trasporti ??

tile
19-01-2008, 15.59.13
Keep on movin' wrote:
> "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".
> E' stata la quinta frase di senso compiuto pronunciata intorno al
> primo anno di eta'.
> Certo, mi e' servito un po' di tempo, ho visitato prima Parigi e la
> Costa Brava, ma poi l'ho fatto.
> Dicembre/gennaio non e' il periodo migliore per visitare l'Asia
> centrale -va detto, tuttavia, nemmeno il peggiore-, ma e' l'unico in
> cui mi viene concesso un mese di liberta' e percio' ho dovuto
> adeguarmi. I giorni di liberta' poi sono diventati cinquantatre ed allora
> me
> la sono potuta prendere "comoda".
>
> Sono emozionato? Sono emozionato...
>
> Si comincia in treno, quindi nel migliore dei modi, lunedi' 19
> novembre: stazione di Osimo-Castelfidardo, "operativo" delle 11.40
> per Pescara. Un paio di voli a gratis raianeir mi portano a "Slovacchia,
> Bratislava!" la prima sera. Il mattino successivo, in treno, mi
> sposto a Vienna per una fetta di Sacher, provare a visitare il museo
> dei tram (invece chiuso), completare le pratiche burocratiche
> ritirando il visto che mancava e in serata sono gia' sono in volo per Riga
> per curare il
> mio cronico "mal Baltico".
> Inizia da Tbilisi, l'alba del 7 dicembre, la mia avventura in Caucaso
> e ho dieci giorni di tempo per raggiungere il porto di Baku,
> dove mi aspetta la crociera sul Caspio.
> E lo faro' percorrendo fino a Sheki la spettacolare
> strada, attraverso il confine settentrionale, ai piedi dei Monti
> Caucasici. Poi puntero' verso sud per vedere il confine con l'Iran,
> attraversando le monotone, ma comunque interessanti, pianure della
> regione centrale e proseguendo lungo la costa meridionale, deturpata
> dai pozzi petroliferi.
> In Georgia avevo fatto in tempo a scattare qualche foto accanto alla
> statua di Stalin a Gori, la sua citta' Natale, passare una notte a
> Borjomi, localita' famosa per le acque minerali e, naturalmente,
> visitare quanto meglio possibile la Capitale: "Karebi iketeba,
> shemdegi gackereba..."
> Infine arrivo a Baku, la bellissima capitale azera il cui spettacolare
> skylime notturno della baia ricorda molto quello della mia citta';
> d'altro canto Napoli e Baku sono gemellate.
> Arriva il giorno della traversata: al porto nessuna informazione
> ufficiale, l'unica regola e' presentarsi al mattino e prima o poi una
> nave partira'. Ma sara' tutto piu' semplice e "naturale" di quanto
> pensassi; alle 14,00 del 17 dicembre la
> "Professor Gur" lascia il porto di Baku alla volta di Turkmenbashi,
> dall'altra parte del Caspio.
> Provo a chiedere ai pochi colleghi crocieristi che incontro (ne
> contero' sette; "gli altri saranno nelle loro cabine", pensavo) la
> durata della traversata: 12,13,...17,18 ore, ognuno dice la sua. Poco
> male, con pochi dollari di supplemento/tangente ho trasformato il
> passaggio ponte in cabina singola e ho cibo, acqua, libri a sufficienza.
> Sara' un viaggio
> meraviglioso.
> E' ancora buio, quando alle 6,00 del mattino successivo -dopo 15 ore,
> bastava fare la media- la nave attracca a Turkmenbashi, ma il sole
> dovra' arrivare alto prima di poter effettivamente mettere piede in
> Asia, perche' la dogana apre alle nove. I sette che avevo incontrato
> erano i soli altri passeggeri: due georgiani, quattro turkmeni, un
> russo e insieme trasformiamo le tre ore di attesa in un colossale
> banchetto. Pollo, formaggi, focaccia, dolci, biscotti, frutta di ogni
> tipo, vino...dovranno quasi usare la forza per mandarci via dalla
> nave.
> E' solo il preludio di cio' che mi aspettera' nei sette (pochi, troppo
> pochi, maledizione) giorni in Turkmenistan. In genere non ho mai avuto
> problemi ad avere relazioni sociali, ma in quel meraviglioso Paese mi
> sono trovato addirittura a disagio. Che fosse un popolo ospitale,
> quello turkmeno, lo avevo letto, ma non credevo cosi' tanto.
> Dopo la morte del dittatore Nyazov, leggo, nulla e' cambiato in
> Turkmenistan: il suo successore e' riuscito a mantenere inalterato il
> potere seguendo la stessa politica di chi lo ha preceduto. "Halk,
> watan, turkmenbashi", "il popolo, la nazione, io". Nel 1999 quel
> signore si era fatto una legge che lo proclamava Presidente vita
> natural durante: un genio.
> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
> La complicata situazione politica, tuttavia, non afferisce all'ospite
> il quale, anche complice l'assenza del turismo di massa, viene accolto
> con calore e rispetto che, se ricambiato, gli apre tutte le porte.
> Tanta tristezza dover lasciare il Turkmenistan cosi' in fretta.
> "See you again", anche l'ultimo doganiere alla frontiera di Farab mi
> sorride, ma il suo timbro sul passaporto e' come una pugnalata.
> Il mio usuale cinismo per una volta vacilla anche perche' so che
> difficilmente tornero'. E cosi' la porzione di cuore che lascio in
> ogni Paese visitato, stavolta e' doppia o forse tripla.
>
> "The show must go on": alle 14,30 del 23 dicembre divento "cittadino"
> uzbeko, ma faro' piu' fatica del solito ad immergermi nella nuova
> relta'. L'impatto, peraltro, non e' dei migliori: superata la dogana
> mi ritrovo in pieno deserto in "pasto" ad un gruppo di tassisti. E' la
> classica scena dell'osso ai cani, ed io faccio la parte dell'osso.
> Litigano per conquistare la preda, ma sara' sufficiente avere un po'
> di pazienza (mi siedo, leggo il mio librino, mangio il panino che mi
> aveva preparato la mia "fidanzata") per limitare i danni e
> raggiungere in poco tempo Bukhara, dove restero' restero' tre giorni.
> Il primo lo dedichero' alla logistica e al riposo;
> il secondo al turismo: seguiro' il percorso suggerito della
> lonely planet incrociando un paio di gruppi del tipo "con animazione
> in lingua italiana". Brutta sensazione.
> Bukhara e' affascinante: la piazza della "vasca", le splendide madrase
> piastrellate d'azzurro, i minareti. E ancora l'Ark, le moschee, il
> bazar dei tappeti, il mercato.
> Onestamente nulla che evochi la "Via della seta", ma d'altro canto
> a me interessano di piu' le vie ferrate (cosa che a Bukhara manca,
> orrore!) e, per rimanere nei tessuti, un altro tipo di pelo...
> Pero' il senso di pace che ho provato nei minuti trascorsi seduto sui
> gradini della Moschea Kolon a leggere in una notte di luna piena, in
> completa solitudine, rimarra' tra i momenti piu' belli di questo
> viaggio. L'ultimo giorno a Bukhara mi spingo in periferia e nei
> villaggi e poi mi metto in viaggio verso sud, prima in treno e poi in
> marshrutka, con meta Termiz, la citta' al confine con l'Afghanistan.
> A mio giudizio la localita' piu' interessante del Paese tra quelle che
> ho avuto la fortuna di visitare.
> Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la
> stessa sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo
> della nutella. A "Three Pagoda pass" la ruppi la vetrina e, sfruttando una
> soluzione
> di continuita' della recinzione, attraversai il confine
> Thailandia-Myanmar ; qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe
> essere una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a
> Mumbay". Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a
> Samarcanda" (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da
> potenti locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
> Ugualmente affascinante, anzi di piu'.
> Non cosi', a mio giudizio, la "mitica" Samarcanda che un po' mi ha
> deluso. La maestosita' del Registan lascia senza fiato, ma forse
> m'aspettavo qualcosa di piu' o di diverso.
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> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva. Vorrei arrivare anche
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> con la testa nel barattolo!
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> sdraiero' sui binari e mi faro' camminare sopra una di quelle
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> Euronews; ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare
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> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
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> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
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>
> Paolo

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nb
19-01-2008, 16.02.41
Keep on movin' scrisse:
....
> Sono soddisfatto? Sono soddisfatto...
Anch'io!
Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.
:-)))
nb

--
"Maja, bef e caga, e lasa che la vaga"

informazioni e links per viaggiare:
http://www.ihv.it/viaggi.htm

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19-01-2008, 16.02.56
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> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??
Ecc.ecc.
PORCATROIA! Per fargli due domande lasci tutta la rece ?
Cz... ma lo fai apposta ????
:-(((
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--
"Maja, bef e caga, e lasa che la vaga"

informazioni e links per viaggiare:
http://www.ihv.it/viaggi.htm

nb
19-01-2008, 16.02.56
tile scrisse:
....
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??
Ecc.ecc.
PORCATROIA! Per fargli due domande lasci tutta la rece ?
Cz... ma lo fai apposta ????
:-(((
nb

--
"Maja, bef e caga, e lasa che la vaga"

informazioni e links per viaggiare:
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nb
19-01-2008, 16.02.56
tile scrisse:
....
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??
Ecc.ecc.
PORCATROIA! Per fargli due domande lasci tutta la rece ?
Cz... ma lo fai apposta ????
:-(((
nb

--
"Maja, bef e caga, e lasa che la vaga"

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http://www.ihv.it/viaggi.htm

nb
19-01-2008, 16.02.56
tile scrisse:
....
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??
Ecc.ecc.
PORCATROIA! Per fargli due domande lasci tutta la rece ?
Cz... ma lo fai apposta ????
:-(((
nb

--
"Maja, bef e caga, e lasa che la vaga"

informazioni e links per viaggiare:
http://www.ihv.it/viaggi.htm

luango
19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
> (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

luango
19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
> (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

luango
19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
> (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

luango
19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
> (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

luango
19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
> (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

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19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
> (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

luango
19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
> (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

luango
19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
> (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

luango
19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
> (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

luango
19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
> (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

luango
19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
> (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

luango
19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
> (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

luango
19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
> (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

luango
19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
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> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
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> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
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> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

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19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
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> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
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> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
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> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

luango
19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
> (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
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> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
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> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

luango
19-01-2008, 16.06.59
Dopo dura riflessione, Keep on movin' ha scritto :

> Ricco di petrolio e, soprattutto, di gas naturale e' un Paese a forte
> rischio, a parte quello sismico; il nipote di Bush potrebbe presto
> decidere di portare anche lì la "democrazia".
Diciamo che quello li, vorrebbe portare la democrazia in qualsiasi
paese che produce petrolio.

> qui mi e' subito ben chiaro che non si puo' fare.
> Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> una delle mie prossime mete. Magari incluso in un bel "da Teheran a Mumbay".
> Poi "percorrero' (anch'io) la strada dorata che porta a Samarcanda"
> (J.Fecker), anche se la mia carrozza sara' trainata da potenti
> locomotori diesel, invece che da cammelli e asini.
Però, che bei propositi hai!


> Il capodanno lo trascorrero', in "salsa tartara", a Navoyi e poi con
> altre tredici ore di treno nel deserto mi spingo verso nord-ovest per
> visitare l'altra perla dell'Uzbekistan: Khiva.
Proprio pochi giorni fà vedevo le foto di federico su Khiva.....

> Mi sanguina il cuore nel vedere alla tivvu' i servizi da Napoli su Euronews;
> ma ormai c'e' solo il tempo per l'ultimo shashlik, fare qualche acquisto al
> Chorsu bazar e viene il momento di tornare in area Schengen.
> Ancora una settimana a Riga e dintorni -che fa sempre bene- e, infine,
> venerdi' 11 gennaio alle 16.30 il raianair da Eindhoven non fallisce
> l'atterraggio a Ciampino.
> Puo' bastare.
Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?

Diego :-)

_-°-_ Seshe _-°-_
20-01-2008, 00.40.46
Keep on movin' ha scritto:

| "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".

E bravo Paolo! Gran bel giro! :)

| Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la stessa
| sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo della nutella.

Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
di un viaggio in Afghanistan, me compresa.

| Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
|una delle mie prossime mete.

Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

--
_-°-_ Seshe _-°-_

===========================
I Viaggi di Seshepankhatum
www.seshepankhatum.net

Un vero viaggio non è cercare
nuove terre, ma avere nuovi occhi
===========================

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20-01-2008, 00.40.46
Keep on movin' ha scritto:

| "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".

E bravo Paolo! Gran bel giro! :)

| Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la stessa
| sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo della nutella.

Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
di un viaggio in Afghanistan, me compresa.

| Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
|una delle mie prossime mete.

Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

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20-01-2008, 00.40.46
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| "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".

E bravo Paolo! Gran bel giro! :)

| Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la stessa
| sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo della nutella.

Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
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| Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
|una delle mie prossime mete.

Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

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| "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".

E bravo Paolo! Gran bel giro! :)

| Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la stessa
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Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
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| Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
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| "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".

E bravo Paolo! Gran bel giro! :)

| Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la stessa
| sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo della nutella.

Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
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| Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
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| "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".

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| Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la stessa
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Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
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Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
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Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
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| Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la stessa
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Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
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| "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".

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| Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la stessa
| sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo della nutella.

Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
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| "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".

E bravo Paolo! Gran bel giro! :)

| Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la stessa
| sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo della nutella.

Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
di un viaggio in Afghanistan, me compresa.

| Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
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Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

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_-°-_ Seshe _-°-_
20-01-2008, 00.40.46
Keep on movin' ha scritto:

| "Voglio andare da Baku ad Alma Aty".

E bravo Paolo! Gran bel giro! :)

| Davanti al filo spinato che separa i due Paesi devo fermarmi; la stessa
| sensazione del bambino davanti alla vetrina col barattolo della nutella.

Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
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| Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
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Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

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_-°-_ Seshe _-°-_

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federicoP
20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

--
federicoP



-----------------------
per scrivermi elimina la china

federicoP
20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

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federicoP



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federicoP
20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

--
federicoP



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federicoP
20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

--
federicoP



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federicoP
20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

--
federicoP



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federicoP
20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

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federicoP



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federicoP
20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

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federicoP



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federicoP
20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

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federicoP



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federicoP
20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

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federicoP



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20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

--
federicoP



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20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

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20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

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20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

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20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

--
federicoP



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20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

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20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

:-)))))

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20-01-2008, 09.35.29
_-°-_ Seshe _-°-_ ha scritto :

>
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.


Presenti !

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federicoP



-----------------------
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Bnx
20-01-2008, 21.55.09
"_-°-_ Seshe _-°-_" <sesheINVALID@nonesiste.it> ha scritto:

> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.
>
> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

Non credo Chiara, e la riprova è insita in una delle prossime uscite
dell'inflazionata Lonely Planet
http://www.edt.it/shop/dettaglio.php?isbn=9788860401854

Bnx :-)

p.s. Paolo, ti leggo sempre con grande piacere e lo sai... complimenti !

Bnx
20-01-2008, 21.55.09
"_-°-_ Seshe _-°-_" <sesheINVALID@nonesiste.it> ha scritto:

> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.
>
> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

Non credo Chiara, e la riprova è insita in una delle prossime uscite
dell'inflazionata Lonely Planet
http://www.edt.it/shop/dettaglio.php?isbn=9788860401854

Bnx :-)

p.s. Paolo, ti leggo sempre con grande piacere e lo sai... complimenti !

Bnx
20-01-2008, 21.55.09
"_-°-_ Seshe _-°-_" <sesheINVALID@nonesiste.it> ha scritto:

> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.
>
> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

Non credo Chiara, e la riprova è insita in una delle prossime uscite
dell'inflazionata Lonely Planet
http://www.edt.it/shop/dettaglio.php?isbn=9788860401854

Bnx :-)

p.s. Paolo, ti leggo sempre con grande piacere e lo sai... complimenti !

Bnx
20-01-2008, 21.55.09
"_-°-_ Seshe _-°-_" <sesheINVALID@nonesiste.it> ha scritto:

> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.
>
> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

Non credo Chiara, e la riprova è insita in una delle prossime uscite
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http://www.edt.it/shop/dettaglio.php?isbn=9788860401854

Bnx :-)

p.s. Paolo, ti leggo sempre con grande piacere e lo sai... complimenti !

Bnx
20-01-2008, 21.55.09
"_-°-_ Seshe _-°-_" <sesheINVALID@nonesiste.it> ha scritto:

> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.
>
> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

Non credo Chiara, e la riprova è insita in una delle prossime uscite
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http://www.edt.it/shop/dettaglio.php?isbn=9788860401854

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p.s. Paolo, ti leggo sempre con grande piacere e lo sai... complimenti !

Bnx
20-01-2008, 21.55.09
"_-°-_ Seshe _-°-_" <sesheINVALID@nonesiste.it> ha scritto:

> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.
>
> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

Non credo Chiara, e la riprova è insita in una delle prossime uscite
dell'inflazionata Lonely Planet
http://www.edt.it/shop/dettaglio.php?isbn=9788860401854

Bnx :-)

p.s. Paolo, ti leggo sempre con grande piacere e lo sai... complimenti !

Bnx
20-01-2008, 21.55.09
"_-°-_ Seshe _-°-_" <sesheINVALID@nonesiste.it> ha scritto:

> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.
>
> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

Non credo Chiara, e la riprova è insita in una delle prossime uscite
dell'inflazionata Lonely Planet
http://www.edt.it/shop/dettaglio.php?isbn=9788860401854

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"_-°-_ Seshe _-°-_" <sesheINVALID@nonesiste.it> ha scritto:

> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.
>
> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

Non credo Chiara, e la riprova è insita in una delle prossime uscite
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> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.
>
> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

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> |una delle mie prossime mete.
>
> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

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> |una delle mie prossime mete.
>
> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

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>
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> |una delle mie prossime mete.
>
> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

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> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.
>
> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

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> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.
>
> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!

Non credo Chiara, e la riprova è insita in una delle prossime uscite
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Keep on movin'
21-01-2008, 07.25.00
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.
E allora noleggiamo un "carro" e andiamo tutti assieme...


> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.

> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

Quando partiamo...?
Io mi siedo tra Benedetto e Diego..

:)

Keep on movin'
21-01-2008, 07.25.00
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.
E allora noleggiamo un "carro" e andiamo tutti assieme...


> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.

> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

Quando partiamo...?
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> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.
E allora noleggiamo un "carro" e andiamo tutti assieme...


> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.

> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

Quando partiamo...?
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> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.
E allora noleggiamo un "carro" e andiamo tutti assieme...


> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.

> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

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> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.
E allora noleggiamo un "carro" e andiamo tutti assieme...


> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.

> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

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> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.
E allora noleggiamo un "carro" e andiamo tutti assieme...


> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.

> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

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> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.
E allora noleggiamo un "carro" e andiamo tutti assieme...


> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.

> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

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> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.
E allora noleggiamo un "carro" e andiamo tutti assieme...


> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.

> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

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> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.
E allora noleggiamo un "carro" e andiamo tutti assieme...


> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.

> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

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> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.
E allora noleggiamo un "carro" e andiamo tutti assieme...


> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.

> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

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> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
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E allora noleggiamo un "carro" e andiamo tutti assieme...


> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.

> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

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> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.
E allora noleggiamo un "carro" e andiamo tutti assieme...


> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.

> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

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> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.
E allora noleggiamo un "carro" e andiamo tutti assieme...


> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
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> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

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> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.
E allora noleggiamo un "carro" e andiamo tutti assieme...


> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
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> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

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> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
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> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

Quando partiamo...?
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21-01-2008, 07.25.00
> Immagino sia un po' come guardare l'Afghanistan dal Khyber Pass.
> Direi che ci sono diversi frequentatori del newsgroup con il sogno
> di un viaggio in Afghanistan, me compresa.
E allora noleggiamo un "carro" e andiamo tutti assieme...


> | Ma l'Afghanistan adesso e' un Paese aperto al turismo e potrebbe essere
> |una delle mie prossime mete.

> Mumble, mumble... Credo ci sia ancora da aspettare qualche anno!
Non credo, sai. A Termiz la frontiera e' aperta e, disponendo del visto
afghano, non c'e' alcun problema per raggiungere Mazar el sharif.
E, penso, anche proseguire fino a Kabul non dovrebbe essere complicato.

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Keep on movin'
21-01-2008, 07.35.55
> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan e Uzbekistan e poi il resto...


Ciao

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.35.55
> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan e Uzbekistan e poi il resto...


Ciao

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.35.55
> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan e Uzbekistan e poi il resto...


Ciao

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.35.55
> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan e Uzbekistan e poi il resto...


Ciao

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.35.55
> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan e Uzbekistan e poi il resto...


Ciao

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Keep on movin'
21-01-2008, 07.35.55
> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan e Uzbekistan e poi il resto...


Ciao

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Keep on movin'
21-01-2008, 07.35.55
> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan e Uzbekistan e poi il resto...


Ciao

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Keep on movin'
21-01-2008, 07.35.55
> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan e Uzbekistan e poi il resto...


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21-01-2008, 07.35.55
> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
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> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
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Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan e Uzbekistan e poi il resto...


Ciao

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.35.55
> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan e Uzbekistan e poi il resto...


Ciao

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.35.55
> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan e Uzbekistan e poi il resto...


Ciao

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.35.55
> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan e Uzbekistan e poi il resto...


Ciao

Paolo

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21-01-2008, 07.35.55
> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan e Uzbekistan e poi il resto...


Ciao

Paolo

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21-01-2008, 07.35.55
> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan e Uzbekistan e poi il resto...


Ciao

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.35.55
> Bravo Paolo, ma dò foto no? eh?
Tra le tante cose che non so fare e' certamente incluso le fotografie.
Ed infatti ne faccio normalmente poche.
Stavolta, pero', ne ho fatte tante anche perche', per la prima volta
(!), sono partito con una digitale da BEN 2.1 megapixel. Ua' troppo bello!!!

Se prometti che non mi umilierai perche' le foto non sono della stessa
qualita' delle vostre, provo a mettere on-line le migliori. E' chiaro
che dovrai sorbirti, treni, tram, metropolitane e stazioni di Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan e Uzbekistan e poi il resto...


Ciao

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

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21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

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> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

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21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 07.45.08
> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?

Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.
Ad esempio in confronto alle tue, spettacolari, dovrei solo nascondermi.


> Ciao e grazie


Grazie a te

Paolo

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.03.18
> come te la sei cavata in Uzbekistan ?? con il russo ??

Cu tte' sto 'ncazzat (per il tempio greco-romano...) e percio' nun te
rispondo :)

> Armenia e georgia sempre con il russo ??
In Armenia me la sono cavata molto bene con le mie 17 parole di russo...
nel 2003.
In Georgia la mia conoscenza della lingua sovietica e' certamente
migliorata.
Probabilmente adesso arrivo a 50 parole:
Kak dela?, Kak vas Zavut? skolka stojet?, Skolka vremie pojesd
iz...v...?, Vokzal, Xleb, mala, malinka, drugo, padruga, naleva,
naprava, priamo...
Si, si, a cinquanta c'arrivo. E pure a sessanta con i numeri: adin, dva,
dri, ctiri, piat...

> Problemi di sicurezza in Uzbekistan ??
Sono di Napoli (e non faccio nulla per nasconderlo), la citta' piu'
sporca e pericolosa del mondo, posso avere avuto problemi di sicurezza
in Uzbekistan?

> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
Non sono un turista, ma un viaggiatore :)

> con vari pretesti.
Tutto falso, comunque.

> ci sono bancomat in Uznekistan ??
Ecco, questo mi ha stupito. Solo a Tashkent ce ne sono. E pochi.

> costi ??
Si puo' spendere pochissimo.

> trasporti ??
Metropolitana (Tbilisi, Baku, Tashkent), treno, bus, marshrutka, taxi,

Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

Prima o poi andro' pure a Tonga!

Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

Prima o poi andro' pure a Tonga!

Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

Prima o poi andro' pure a Tonga!

Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

Prima o poi andro' pure a Tonga!

Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

Prima o poi andro' pure a Tonga!

Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

Prima o poi andro' pure a Tonga!

Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

Prima o poi andro' pure a Tonga!

Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

Prima o poi andro' pure a Tonga!

Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

Prima o poi andro' pure a Tonga!

Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

Prima o poi andro' pure a Tonga!

Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

Prima o poi andro' pure a Tonga!

Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

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Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

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21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

Prima o poi andro' pure a Tonga!

Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

Prima o poi andro' pure a Tonga!

Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

La faccia mia sotto i piedi tuoi...
:)

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Keep on movin'
21-01-2008, 08.05.37
> Sono sempre piacevoli da leggere i tuoi racconti.

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federicoP
21-01-2008, 08.28.05
Keep on movin' ha scritto :


>> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
>> con vari pretesti.

> Tutto falso, comunque.



Anche noi non abbiamo mai avuto nessun problema del genere.

Controllo estenuante alla frontiera con svuotamento completo di uno
zaino ma assolutamente nessuna richiesta/accenno/sensazione che
chiedessero quattrini.

Passata la frontiera i nostri contatti con la polizia sono terminati
:-)

--
federicoP



-----------------------
per scrivermi elimina la china

federicoP
21-01-2008, 08.28.05
Keep on movin' ha scritto :


>> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
>> con vari pretesti.

> Tutto falso, comunque.



Anche noi non abbiamo mai avuto nessun problema del genere.

Controllo estenuante alla frontiera con svuotamento completo di uno
zaino ma assolutamente nessuna richiesta/accenno/sensazione che
chiedessero quattrini.

Passata la frontiera i nostri contatti con la polizia sono terminati
:-)

--
federicoP



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federicoP
21-01-2008, 08.28.05
Keep on movin' ha scritto :


>> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
>> con vari pretesti.

> Tutto falso, comunque.



Anche noi non abbiamo mai avuto nessun problema del genere.

Controllo estenuante alla frontiera con svuotamento completo di uno
zaino ma assolutamente nessuna richiesta/accenno/sensazione che
chiedessero quattrini.

Passata la frontiera i nostri contatti con la polizia sono terminati
:-)

--
federicoP



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federicoP
21-01-2008, 08.28.05
Keep on movin' ha scritto :


>> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
>> con vari pretesti.

> Tutto falso, comunque.



Anche noi non abbiamo mai avuto nessun problema del genere.

Controllo estenuante alla frontiera con svuotamento completo di uno
zaino ma assolutamente nessuna richiesta/accenno/sensazione che
chiedessero quattrini.

Passata la frontiera i nostri contatti con la polizia sono terminati
:-)

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federicoP



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21-01-2008, 08.28.05
Keep on movin' ha scritto :


>> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
>> con vari pretesti.

> Tutto falso, comunque.



Anche noi non abbiamo mai avuto nessun problema del genere.

Controllo estenuante alla frontiera con svuotamento completo di uno
zaino ma assolutamente nessuna richiesta/accenno/sensazione che
chiedessero quattrini.

Passata la frontiera i nostri contatti con la polizia sono terminati
:-)

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21-01-2008, 08.28.05
Keep on movin' ha scritto :


>> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
>> con vari pretesti.

> Tutto falso, comunque.



Anche noi non abbiamo mai avuto nessun problema del genere.

Controllo estenuante alla frontiera con svuotamento completo di uno
zaino ma assolutamente nessuna richiesta/accenno/sensazione che
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Passata la frontiera i nostri contatti con la polizia sono terminati
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21-01-2008, 08.28.05
Keep on movin' ha scritto :


>> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
>> con vari pretesti.

> Tutto falso, comunque.



Anche noi non abbiamo mai avuto nessun problema del genere.

Controllo estenuante alla frontiera con svuotamento completo di uno
zaino ma assolutamente nessuna richiesta/accenno/sensazione che
chiedessero quattrini.

Passata la frontiera i nostri contatti con la polizia sono terminati
:-)

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federicoP



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>> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
>> con vari pretesti.

> Tutto falso, comunque.



Anche noi non abbiamo mai avuto nessun problema del genere.

Controllo estenuante alla frontiera con svuotamento completo di uno
zaino ma assolutamente nessuna richiesta/accenno/sensazione che
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Passata la frontiera i nostri contatti con la polizia sono terminati
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21-01-2008, 08.28.05
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>> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
>> con vari pretesti.

> Tutto falso, comunque.



Anche noi non abbiamo mai avuto nessun problema del genere.

Controllo estenuante alla frontiera con svuotamento completo di uno
zaino ma assolutamente nessuna richiesta/accenno/sensazione che
chiedessero quattrini.

Passata la frontiera i nostri contatti con la polizia sono terminati
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21-01-2008, 08.28.05
Keep on movin' ha scritto :


>> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
>> con vari pretesti.

> Tutto falso, comunque.



Anche noi non abbiamo mai avuto nessun problema del genere.

Controllo estenuante alla frontiera con svuotamento completo di uno
zaino ma assolutamente nessuna richiesta/accenno/sensazione che
chiedessero quattrini.

Passata la frontiera i nostri contatti con la polizia sono terminati
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>> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
>> con vari pretesti.

> Tutto falso, comunque.



Anche noi non abbiamo mai avuto nessun problema del genere.

Controllo estenuante alla frontiera con svuotamento completo di uno
zaino ma assolutamente nessuna richiesta/accenno/sensazione che
chiedessero quattrini.

Passata la frontiera i nostri contatti con la polizia sono terminati
:-)

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>> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
>> con vari pretesti.

> Tutto falso, comunque.



Anche noi non abbiamo mai avuto nessun problema del genere.

Controllo estenuante alla frontiera con svuotamento completo di uno
zaino ma assolutamente nessuna richiesta/accenno/sensazione che
chiedessero quattrini.

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>> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
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> Tutto falso, comunque.



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>> con vari pretesti.

> Tutto falso, comunque.



Anche noi non abbiamo mai avuto nessun problema del genere.

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> Tutto falso, comunque.



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zaino ma assolutamente nessuna richiesta/accenno/sensazione che
chiedessero quattrini.

Passata la frontiera i nostri contatti con la polizia sono terminati
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Keep on movin' ha scritto :


>> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
>> con vari pretesti.

> Tutto falso, comunque.



Anche noi non abbiamo mai avuto nessun problema del genere.

Controllo estenuante alla frontiera con svuotamento completo di uno
zaino ma assolutamente nessuna richiesta/accenno/sensazione che
chiedessero quattrini.

Passata la frontiera i nostri contatti con la polizia sono terminati
:-)

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21-01-2008, 08.28.05
Keep on movin' ha scritto :


>> Ho letto che i poliziotti fanno a gara per estorcere soldi ai turisti
>> con vari pretesti.

> Tutto falso, comunque.



Anche noi non abbiamo mai avuto nessun problema del genere.

Controllo estenuante alla frontiera con svuotamento completo di uno
zaino ma assolutamente nessuna richiesta/accenno/sensazione che
chiedessero quattrini.

Passata la frontiera i nostri contatti con la polizia sono terminati
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federicoP
21-01-2008, 08.32.29
Keep on movin' ha scritto :

>> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
>> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


> Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.


La qualità delle foto, in questo newsgroup, mi sembra debba essere di
secondaria importanza.

L'interesse maggiore è quello di capire qualcosa sui luoghi e sul
viaggio.

Per cui treni, tram, metropolitane e stazioni saranno i benvenuti
:-))))

--
federicoP



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federicoP
21-01-2008, 08.32.29
Keep on movin' ha scritto :

>> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
>> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


> Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.


La qualità delle foto, in questo newsgroup, mi sembra debba essere di
secondaria importanza.

L'interesse maggiore è quello di capire qualcosa sui luoghi e sul
viaggio.

Per cui treni, tram, metropolitane e stazioni saranno i benvenuti
:-))))

--
federicoP



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21-01-2008, 08.32.29
Keep on movin' ha scritto :

>> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
>> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


> Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.


La qualità delle foto, in questo newsgroup, mi sembra debba essere di
secondaria importanza.

L'interesse maggiore è quello di capire qualcosa sui luoghi e sul
viaggio.

Per cui treni, tram, metropolitane e stazioni saranno i benvenuti
:-))))

--
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21-01-2008, 08.32.29
Keep on movin' ha scritto :

>> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
>> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


> Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.


La qualità delle foto, in questo newsgroup, mi sembra debba essere di
secondaria importanza.

L'interesse maggiore è quello di capire qualcosa sui luoghi e sul
viaggio.

Per cui treni, tram, metropolitane e stazioni saranno i benvenuti
:-))))

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21-01-2008, 08.32.29
Keep on movin' ha scritto :

>> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
>> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


> Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.


La qualità delle foto, in questo newsgroup, mi sembra debba essere di
secondaria importanza.

L'interesse maggiore è quello di capire qualcosa sui luoghi e sul
viaggio.

Per cui treni, tram, metropolitane e stazioni saranno i benvenuti
:-))))

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21-01-2008, 08.32.29
Keep on movin' ha scritto :

>> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
>> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


> Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.


La qualità delle foto, in questo newsgroup, mi sembra debba essere di
secondaria importanza.

L'interesse maggiore è quello di capire qualcosa sui luoghi e sul
viaggio.

Per cui treni, tram, metropolitane e stazioni saranno i benvenuti
:-))))

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Keep on movin' ha scritto :

>> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
>> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


> Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.


La qualità delle foto, in questo newsgroup, mi sembra debba essere di
secondaria importanza.

L'interesse maggiore è quello di capire qualcosa sui luoghi e sul
viaggio.

Per cui treni, tram, metropolitane e stazioni saranno i benvenuti
:-))))

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21-01-2008, 08.32.29
Keep on movin' ha scritto :

>> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
>> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


> Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.


La qualità delle foto, in questo newsgroup, mi sembra debba essere di
secondaria importanza.

L'interesse maggiore è quello di capire qualcosa sui luoghi e sul
viaggio.

Per cui treni, tram, metropolitane e stazioni saranno i benvenuti
:-))))

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21-01-2008, 08.32.29
Keep on movin' ha scritto :

>> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
>> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


> Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.


La qualità delle foto, in questo newsgroup, mi sembra debba essere di
secondaria importanza.

L'interesse maggiore è quello di capire qualcosa sui luoghi e sul
viaggio.

Per cui treni, tram, metropolitane e stazioni saranno i benvenuti
:-))))

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21-01-2008, 08.32.29
Keep on movin' ha scritto :

>> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
>> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


> Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.


La qualità delle foto, in questo newsgroup, mi sembra debba essere di
secondaria importanza.

L'interesse maggiore è quello di capire qualcosa sui luoghi e sul
viaggio.

Per cui treni, tram, metropolitane e stazioni saranno i benvenuti
:-))))

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21-01-2008, 08.32.29
Keep on movin' ha scritto :

>> E, per aggiungere soddisfazione alla nostra soddisfazione, non è che
>> avresti anche qualche fotografia da regalarci ?


> Come dico pure a Diego: le mie foto sono di pessima qualita'.


La qualità delle foto, in questo newsgroup, mi sembra debba essere di
secondaria importanza.

L'interesse maggiore è quello di capire qualcosa sui luoghi e sul
viaggio.

Per cui treni, tram, metropolitane e stazioni saranno i benvenuti
:-))))

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federicoP



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per scrivermi elimina la china