[RECE] Il mondo in un mercato
Si scrive spesso molto di posti e poco di persone, eppure la gente è
l'anima del viaggio, e personalmente amo moltissimo girare tra la gente, in particolar modo tra i mercati. La riprogongo di venerdì pomeriggio, augurando a tutti un sereno week-end. ----------------------------- Lavoro, dignità, vita. Tre semplici parole, tra le tante possibili, con cui mi piace definire un mercato, luogo topico di ogni mio singolo viaggio. Sì, perché ovunque mi trovi in giro per il mondo, il mercato è tra i primi posti che ambisco visitare. Caleidoscopico intreccio di persone, storie, mercanzia, cibo, suoni ed odori, dove osservare l'avvicendarsi della gente locale nella propria quotidianità. Quantunque si trovi a diverse latitudini e presenti differenti ovvie peculiarità, un mercato, malgrado le molteplici ed evidenti diversità socioculturali che lo contraddistinguono, accomunerà sempre le varie genti del mondo, rappresentando meglio di molti altri fattori la pullulante vita delle persone, e costituendo in qualche modo il miglior rappresentante del loro passato, presente e futuro. Un mercato è la gente, e la gente è una nazione. Gente immersa nel proprio lavoro, nella sua dignità, nella propria vita. Potter's Cay si tiene ogni giorno a Nassau, sotto il ponte che collega la città con Paradise Island, mecca dei divertimenti turistici in stile pacchiano, che trovano la propria apoteosi nel mastodontico Atlantis Resort. Ma Potter's Cay è un luogo autentico, vivace e colorato, un vibrante magnifico mercato bahamiano snobbato dalla stragrande maggioranza dei turisti, dove poter acquistare pesce freschissimo appena portato dai pescatori locali e gustare un economico pranzo presso uno dei tanti variopinti baracchini in legno, presso i quali il conch, protagonista indiscusso, viene cucinato in mille modi. Già, perché lo strombo è sinonimo di Bahamas, e viene servito in una miriade di piatti differenti. Proviamo il "conch chowder", praticamente il piatto nazionale consistente in un'aspra zuppa composta da molteplici ingredienti tra cui ovviamente risalta per l'appunto lo strombo, ed al cui aspetto poco invitante, segue un sapore comunque delicato, sebbene piuttosto piccante. Non so ora, e mi auguro davvero che non sia più possibile, ma nel 1993 al Chatuchak Weekend Market di Bangkok, per poche centinaia di baht avremmo potuto tranquillamente acquistare delle scimmie ed altri animali esotici. Il Chatuchak, con diverse migliaia di bancarelle in cui si vende davvero di tutto e di più, rappresenta il non plus ultra del mercato, oltre che un luogo pressoché imperdibile delle capitale tailandese in cui poter smarrire i propri sensi, anche per un giorno intero. A proposito di mastodontici mercati, la labirintica Medina di Tunisi riporta d'incanto alla nostra mente fiabesche storie come "Le mille e una notte". In un susseguirsi di tortuosi vicoli, ci lasciamo smarrire affascinati dalla scia della folla in un continuo ed interminabile alternarsi di negozi e mercati, suoni, profumi, musica. Nei vari souk si avvicendano in ordine sparso molteplici generi alimentari, hennè, essenze naturali, oli aromatici, spezie, gioiellerie, negozi di tappeti, barbieri, negozi vari di abbigliamento, intramezzati di tanto in tanto da piccoli bar, ideali per effettuare una sosta in cui sorseggiare magari un corroborante tè alla menta o gustare una squisita limonata mischiata con il latte di mandorla, forse proprio mentre la voce del muezzin echeggia dalla sontuosa Grande Moschea Zitouna. Il muezzin lo ascoltiamo anche nel momento in cui visitiamo il mercato centrale di Kota Bharu in Malaysia. Entrando in questo edificio ottagonale di quattro piani, troviamo subito al piano terreno i famosi banchetti di frutta e verdura immortalati in decine di fotografie presenti sugli opuscoli turistici di mezzo mondo, ed ammirabili comunque decisamente meglio salendo al piano superiore, dal quale si può osservare con calma lo spettacolo offerto dalle abili venditrici vestite con lunghi colorati sarong di batik e dal capo avvolto dai foulard, magicamente illuminate dalla luce soffusa che scende dal tetto trasparente. Le loro mercanzie sono esposte con un ordine quasi irreale. Durian, grossi mucchi di peperoncini rossi, pesce essiccato, pollame, banane, germogli di fiore di loto, ginger fresco, pesce essiccato. Tutto rigorosamente collocato quasi geometricamente, talmente bello da vedere, che acquistando quei prodotti, si ha come l'impressione di commettere un grave peccato. Il mercato Tepido, vicino ai tre edifici che compongono La Lagunilla, si è guadagnato la fama di essere un luogo non propriamente sicuro, ed il suo poco lusinghiero appellativo di "mercato dei ladri" non invoglia certamente a visitarlo. Tuttavia è un posto estremamente interessante, dove troviamo davvero di tutto, con una forte prevalenza di libri antichi ed oggetti di antiquariato, molti dei quali, ovviamente, si dice siano stati rubati. Ma la tradizione dei mercati è radicata a Città del Messico ancor prima dell'arrivo degli spagnoli, quando la piazza di Tlatelolco pullulava di centinaia di mercanti provenienti dalle regioni più remote dell'impero azteco. Oggi, i mercati che si tengono in giorni prestabiliti sono qualche decina, ma gli stessi sorgono più o meno spontaneamente in molti punti della megalopoli centroamericana, come abbiamo modo di riscontrare presso i terminal degli autobus, dove, prima ancora del sorgere del sole, numerose bancarelle improvvisate vendono mercanzia varia ma, soprattutto, cibo cucinato per gli appetiti robusti dei tanti pendolari di passaggio. Nel caldo umido tropicale del Mercato Municipale di Merida, ritroviamo invece quel Messico stereotipato delle pubblicità, fatto di donne Maya vestite con i loro caratteristici e candidi huipiles, di quella miriade di frutti tropicali, molti dei quali a noi praticamente sconosciuti, dei tanti tessuti intrecciati, di tacchini, della marimba in sottosuono, e dei tanti banchetti che vendono tacos ed enchiladas. Gli stessi volti Maya, li ritroviamo nel mercato di Chichicastenango, paesino degli altipiani guatemaltechi dove arriviamo di sabato, proprio al fine di poter iniziare la sua visita nelle primissime ore della domenica, giornata in cui raggiunge il suo apice. Si tratta di un luogo turistico, ma straordinario per la gente che lo popola, ed il rilevante intreccio cromatico che abbaglia la vista, la quale tende a perdersi tra i molteplici tessuti in vendita, colorati con gli sgargianti e tipici colori locali, ma anche tra gli innumerevoli oggetti di artigianato e gli onnipresenti banchetti che servono cibo. A breve distanza, la scalinata della chiesa di Santo Tomàs, luogo di culto dedito a particolari forme di sincretismo religioso, è affollata da decine di donne vestite con colorati huipiles e da uomini dall'aspetto ubriaco che indossano cappelli in stile cow-boy, mentre l'aria è pervasa dal forte odore d'incenso, che va a mescolarsi con l'olezzo di bruciato proveniente dalle vicinanze. Alpha Blondy è ivoriano, tuttavia le note reggae di "Brigadier Sabadi" si diffondono a tutto volume dall'altra parte del continente, nel mercato di Darajani a Stone Town, capitale di Zanzibar. Qui, nella versione di mosche bianche in mezzo ad una miriade di carnagioni color ebano, troviamo un autentico spaccato d'Africa nel quale si vende di tutto, e dove i pungenti odori dei nutriti reparti della carne e del pesce vengono avvertiti dal nostro olfatto con largo anticipo rispetto alla nostra vista. Ci colpisce particolarmente l'ordine della sezione ortofrutticola, dove i frutti dalla forma rotonda vengono sistemati tutti assieme in pile da cinque pezzi chiamate fumba, mentre tutti gli altri vengono sistemati in bellavista, esponendoli avvolti in foglie di palma. Ritroviamo l'Africa ai Carabi, e precisamente nel pittoresco e rumoroso Musgrave Market di Port Antonio in Jamaica, in questo caso tappa obbligata a seguito dello smarrimento del nostro bagaglio da parte della British Airways. Qui, infatti, destreggiandoci tra decine di banchi, acquistiamo qualche capo d'abbigliamento, che risulterà più che utilissimo, considerato che la compagnia aerea ci recapiterà il nostro zaino proprio a fine vacanza, dall'altra parte dell'isola. Il Musgrave Market è un'autentica esplosione di suoni e colori, dove a stento riusciamo a comprendere quanto udiamo dalla simpatica e nerissima gente che lo popola, in quanto la maggior parte delle urla dei venditori e dei rumorosi ed animati colloqui avvengono in patois, dialetto costituito da un miscuglio di termini inglesi e spagnoli, ma soprattutto africani. L'incredibile varietà di frutta venduta è tale che si potrebbe rimanere per ore curiosando ad ammirarne le diverse forme e le svariate differenze cromatiche, mentre non mancano diversi stand che vendono untissimi jerk di maiale, che sprigionano nell'aria intensi e grassi profumi, talvolta non propriamente piacevoli. Sono diversi, inoltre, i venditori di sacchetti contenenti l'irish moss, un'alga che viene bollita e successivamente filtrata al fine di ricavarne una pozione da mescolare a bevande comuni, ed il cui scopo è quello di garantire la potenza sessuale, al pari del rinomato vino di radici venduto in vecchie bottiglie di rum da alcuni erboristi rastafari, che sfoggiano con orgoglio le proprie dreadlocks lunghe fino ai piedi. Mindil Beach Sunset Market è una tappa obbligata per gli abitanti di Darwin, che vi si riversano in massa il giovedì e la domenica pomeriggio durante la stagione secca. Si intuisce quanto sia popolare, già quando si prova a parcheggiare l'auto, riscontrando molte difficoltà in un posto dove il traffico è sostanzialmente inesistente. Qui gli australiani portano da casa i propri tavolini e sdraie pieghevoli, accomodandosi in spiaggia in attesa che la sfera rosso fuoco del sole si addormenti nel mare, mentre ingannano l'attesa consumano contestualmente qualche buon piatto acquistato in una delle sessanta bancarelle di cibo presenti, che svariano dalle innumerevoli pietanze asiatiche che spargono nell'aria densi profumi d'oriente, alla pizza, dalle ostriche alle esotiche carni locali grigliate, come coccodrillo, emu o canguro. Oltre alle bancarelle gastronomiche, nel viale ubicato sotto le palme ce ne sono altre duecento circa, che vendono oggetti d'artigianato, bigiotteria, libri, cappelli, e molto altro ancora. Nonostante la ressa, è davvero ammirevole la tranquillità di queste persone. Qui ognuno ha il suo bel piatto di noodles fumanti, una birra ghiacciata, un tramonto tropicale da ammirare con palese soddisfazione, e si ritrova visibilmente in pace con il mondo intero. Accedendo nel Marché Municipal di Papeete da Rue Colette, si viene catapultati come d'incanto in un quadro di Gauguin, trovandosi all'improvviso nel mezzo di decine di venditrici agghindate da corone e collane di fiori. Il mercato municipale, localmente chiamato Mapuru a Paraita, si snoda attraverso ottomila metri quadrati ed oltre 400 banchetti, permettendo al visitatore di perdersi per qualche tempo in uno spaccato di vita polinesiana, specialmente nelle prime ore delle domenica mattina, quando è affollato all'inverosimile da venditori provenienti da tutta Tahiti. Numerose ed aggraziate donne vendono svariati tipi di pesce fresco, tra cui spiccano enormi pesci pappagallo e mastodontici Mahi Mahi, ma ci sono pure molteplici banchi che servono carne, altri caratterizzati da autentiche piramidi composte da frutta e verdura, mentre continuando il giro si trovano anche cibo da asporto, soprattutto maiale fritto ed arrostito, ottime spremute di canna da zucchero, oggetti finemente intrecciati, fiori di Tiarè, olio di monoi, baccelli e fiori di vaniglia. Ho rivisitato attraverso queste righe alcuni mercati visitati nel mondo, ma più scrivevo e più mi rendevo conto che avrei potuto proseguire ancora a lungo. Non saprei dire quale mercato mi è più piaciuto, tuttavia, il mercato a cui sono più legato è quello rionale dove di solito mi reco il sabato mattina, il quale mi riporta alla mente fanciulleschi ricordi di un mondo che sembra progressivamente scomparire sotto l'enorme peso della globalizzazione e degli smisurati centri commerciali. Amo andarci di buon mattino, soprattutto d'inverno, ancor prima che la luce rischiari completamente il giorno. Una passeggiata tra i banchi appena allestiti, quando l'aria pungente viene appena intiepidita da qualche piccolo braciere acceso qua e là, poi quattro chiacchiere con il mio amico Rosario, il cui banco del pesce fresco meriterebbe una foto, come ho modo di dirgli ogni volta. "Rosà, ma stò Napoli proprio non gira." "Benedè, accattate stì ssckampi, 'ssu vivi". Torno a casa con qualche busta e con un po' di vita negli occhi, poiché in fondo un mercato è la vita, ed il mondo è in un mercato. Bnx -- questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito [url]http://www.newsland.it/news[/url] segnala gli abusi ad [email]abuse@newsland.it[/email] |
Re: [RECE] Il mondo in un mercato
B E L L I S S I M A!
Un pezzo dei miei viaggi è racchiuso in questa rece. Grazie Ben, quanto è valsa la pena leggerla! Simo -- questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito [url]http://www.newsland.it/news[/url] segnala gli abusi ad [email]abuse@newsland.it[/email] |
Re: [RECE] Il mondo in un mercato
B E L L I S S I M A!
Un pezzo dei miei viaggi è racchiuso in questa rece. Grazie Ben, quanto è valsa la pena leggerla! Simo -- questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito [url]http://www.newsland.it/news[/url] segnala gli abusi ad [email]abuse@newsland.it[/email] |
Re: [RECE] Il mondo in un mercato
B E L L I S S I M A!
Un pezzo dei miei viaggi è racchiuso in questa rece. Grazie Ben, quanto è valsa la pena leggerla! Simo -- questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito [url]http://www.newsland.it/news[/url] segnala gli abusi ad [email]abuse@newsland.it[/email] |
Re: [RECE] Il mondo in un mercato
B E L L I S S I M A!
Un pezzo dei miei viaggi è racchiuso in questa rece. Grazie Ben, quanto è valsa la pena leggerla! Simo -- questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito [url]http://www.newsland.it/news[/url] segnala gli abusi ad [email]abuse@newsland.it[/email] |
Re: [RECE] Il mondo in un mercato
B E L L I S S I M A!
Un pezzo dei miei viaggi è racchiuso in questa rece. Grazie Ben, quanto è valsa la pena leggerla! Simo -- questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito [url]http://www.newsland.it/news[/url] segnala gli abusi ad [email]abuse@newsland.it[/email] |
Re: [RECE] Il mondo in un mercato
B E L L I S S I M A!
Un pezzo dei miei viaggi è racchiuso in questa rece. Grazie Ben, quanto è valsa la pena leggerla! Simo -- questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito [url]http://www.newsland.it/news[/url] segnala gli abusi ad [email]abuse@newsland.it[/email] |
Re: [RECE] Il mondo in un mercato
B E L L I S S I M A!
Un pezzo dei miei viaggi è racchiuso in questa rece. Grazie Ben, quanto è valsa la pena leggerla! Simo -- questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito [url]http://www.newsland.it/news[/url] segnala gli abusi ad [email]abuse@newsland.it[/email] |
Re: [RECE] Il mondo in un mercato
"Stella2" ha scritto:
[color=blue] >B E L L I S S I M A! > Un pezzo dei miei viaggi è racchiuso in questa rece. > Grazie Ben, quanto è valsa la pena leggerla! > Simo[/color] Grazie Simo ! Bnx |
Re: [RECE] Il mondo in un mercato
"Stella2" ha scritto:
[color=blue] >B E L L I S S I M A! > Un pezzo dei miei viaggi è racchiuso in questa rece. > Grazie Ben, quanto è valsa la pena leggerla! > Simo[/color] Grazie Simo ! Bnx |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 06.45.00. |
Basato su: vBulletin versione 3.5.4
Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana a cura di: Downloadgratuito.net
www.ForumViaggiare.com
Ad Management by RedTyger