VACCINAZIONI
La vaccinazione Antidifterica
Il vaccino è costituito da anatossina difterica purificata, preparata a partire dalla tossina difterica neutralizzata con formolo. E' di solito associato al vaccino antitetanico. La somministrazione è per via sottocutanea o intramuscolare. La dose di richiamo ha una concentrazione in tossina diversa da quelle delle prime vaccinazioni per l'infanzia. Effetti collaterali: dolore, arrossamento, tumefazione nella zona di inoculazione sono inconvenienti possibili. Raro è un rialzo febbrile nelle 24-48 ore successive all'iniezione. In generale la vaccinazione non va fatta a soggetti con malattie febbrili in corso. Controindicazione assoluta è invece l'allergia accertata al vaccino. La gravidanza non costituisce controindicazione alla vaccinazione. La sieropositività per HIV, in assenza di patologie in atto, non controindica la vaccinazione. La vaccinazione Antiepatite "A" La vaccinazione anti Epatite "A" è consigliabile per quei viaggiatori che si recano in aree iperendemiche (Africa, sud-est asiatico, sud America) e che possono maggiormente esporsi al contagio (ad es.: militari, personale sanitario, addetti alla preparazione degli alimenti, tossicodipendenti, ecc.). Il vaccino è costituito da virus coltivato in cellule diploidi umane ed inattivato con formaldeide. La vaccinazione include la somministrazione per via intramuscolare in zona deltoidea, di 2 dosi, di cui la seconda ad un mese di distanza dalla prima. Per il richiamo si ipotizza (ma non è stato ancora definitivamente stabilito) la somministrazione di una dose a 10 anni di distanza. Con il vaccino contenente almeno 1440 U.E. di principio attivo invece si può fare, nei soggetti di oltre 10 anni di età, una prima dose e successivamente, a 6-12 mesi di distanza, un richiamo. Effetti collaterali possono essere: irritazione e tumefazione in sede di iniezione, febbre, cefalea, nausea. Controindicazioni: il vaccino non va somministrato a soggetti con diatesi emorragiche o disturbi ematologici; ai bambini al di sotto di 1 anno; e va sconsigliato durante la gravidanza e l'allattamento. Per fronteggiare eventuali reazioni anafilattiche il soggetto vaccinato dovrebbe attendere almeno 30 minuti e si dovrebbe disporre di Adrenalina. La vaccinazione Antiepatite "B" La vaccinazione è generalmente consigliata ai viaggiatori non immuni che si recano in Paesi con iperendemia dell'Epatite "B" e soprattutto a coloro che per motivi professionali si espongono maggiormente al rischio (es.: personale sanitario). I Paesi a maggior rischio sono quelli dell'Africa sub-sahariana e del sud-est asiatico. Esistono diversi tipi di vaccino: a) Vaccini a base di Hbs Ag (Antigene di Superficie); b) Vaccini contenenti l'Hbs Ag e gli Antigeni S e pre S; c) Vaccini preparati con la tecnica del DNA ricombinante. Per la prima vaccinazione si consiglia di fare 3 inoculazioni per via intramuscolare, distanziate di 1 mese l'una dall'altra. Un primo richiamo a distanza di 1 anno dalla prima iniezione e successivamente un richiamo ogni 5 anni. N.B. Per il vaccino ricombinante la distanza ottimale tra le dosi è: 0-1-6 mesi e non sono necessari i richiami. Nel bambino al di sotto dei 2 anni, la vaccinazione va fatta sul muscolo quadricipite femorale; nell'adulto, sul deltoide. In Italia la vaccinazione del neonato è obbligatoria e va fatta,per i nati da madri HBsAg negative) al 3°-5°-11° mese di vita contemporaneamente alle altre vaccinazioni obbligatorie (antidifterica,antitetanica,antipolio).Per i nati da madre HBsAg positiva va fatta: prima dose al primo giorno di vita,contemporaneamente ad immunoglobuline (inoculate in sede diversa),seconda dose a distanza di 4 settimane dalla prima, terza dose dopo il compimento del secondo mese di vita(in concomitanza con antitetanica-antidifterica-antipolio), quarta dose all'undicesimo mese di vita(in concomitanza con antitetanica -antidifterica- antipolio). Deve essere usata la dose pediatrica. Effetti collaterali: sono stati segnalati tumefazione,arrossamento e dolore in sede di inoculazione; più raramente, un rialzo febbrile, astenia, cefalea, nausea. Controindicazioni: Allergia specifica a 1 o più costituenti del vaccino. Il vaccino può essere somministrato anche in gravidanza e durante l'allattamento. La vaccinazione contro la Febbre gialla E' consigliata a tutti i viaggiatori che si recano nei Paesi dell'Africa sub sahariana e nei Paesi che si affacciano sul bacino amazzonico (vedi mappa). E' obbligatoria per coloro che partono dall'Italia e si dirigono verso i seguenti Paesi: Benin; Burkina Faso; Camerun; Congo; Costa d'Avorio; Gabon; Ghana; Guyana Francese; Liberia; Mali; Niger; Repubblica Centroafricana; Ruanda; Sao Tomè e Principe; Togo; Repubblica Democratica del Congo. L'obbligo sussiste anche per la Mauritania,qualora vi si soggiorni per oltre 2 settimane. Il vaccino è costituito da una sospensione di virus viventi attenuati del ceppo 17 D. Si somministra per via sottocutanea in un'unica dose. E' controindicato in soggetti con: - Allergie verso le proteine dell'uovo; - Malattie neurologiche; - Malattie infettive in atto; - Insufficienza renale; - Malattie del sistema immunitario; - Immunosoppressione; - Cardiopatie scompensate; - Gravidanza; - Età inferiore ai 6 mesi. L'immunità ha una durata di 10 anni. La vaccinazione Antitetanica In linea di massima ed indipendentemente dagli obblighi di legge, è sempre consigliabile vaccinarsi contro il tetano. Tale consiglio è maggiormente valido per i viaggiatori che vanno in Paesi con carenti strutture sanitarie e per coloro che praticano attività o sport a rischio di ferite o di traumi. Il vaccino è costituito da anatossina tetanica purificata. Si somministra per via intramuscolare o sottocutanea. La prima vaccinazione viene fatta in Italia secondo lo schema seguente: I Inoculazione; II Inoculazione: dopo 6- 8 settimane dalla prima; III Inoculazione: dopo 6-12 mesi dalla seconda; IV Inoculazione: dopo 4- 5 anni dalla terza. Successivi richiami: ogni 10 anni. Prima della partenza è bene che i viaggiatori già vaccinati in passato facciano almeno un richiamo se l'ultima vaccinazione risale ad oltre 10 anni. I viaggiatori di età superiore a 7 anni che non si sono mai vaccinati dovrebbero ricevere tre somministrazioni ai mesi:O ; 1 ; 6-12. Seguiranno richiami ogni 10 anni. Effetti collaterali: possibile dolore, arrossamento, tumefazione nella zona di inoculazione; più raramente, rialzo febbrile. Il vaccino antitetanico è spesso associato al vaccino antidifterico. L'associazione è utile soprattutto per i viaggiatori che vanno nei Paesi dell'Europa dell'est (ex Unione Sovietica). La vaccinazione Antitifica La vaccinazione contro il tifo è consigliata ai viaggiatori che si recano in zone ove esiste maggior rischio di esposizione ad alimenti o bevande inquinate. Benchè il rischio possa esserci in ogni Paese, esso è più alto in quelle aree in cui le condizioni igienico sanitarie sono più precarie. La vaccinazione può essere effettuata con: 1) Vaccino orale. E' un vaccino preparato con germi vivi attenuati. Consta di 3 dosi da assumere a giorni alterni e a digiuno. E' controindicato nei bambini al di sotto dei 2 anni. Non può essere assunto insieme ad antibiotici o ad antimalarici quali la Meflochina (Lariam). Il richiamo si può fare dopo 1 anno. 2) Vaccino iniettabile Vi. E' un vaccino costituito dal polisaccaride capsulare purificato (Antigene Vi) della Salmonella Typhi. Si somministra, in unica dose, per via intramuscolare. Reazioni alla vaccinazione possono essere: arrossamento, dolore e tumefazione nella sede di inoculazione e/o, più raramente, febbre, cefalea, nausea. Controindicazioni: malattie infettive acute o ipersensibilità al vaccino. La vaccinazione è sconsigliata ai bambini al di sotto dei 2 anni e non deve essere effettuata contemporaneamente all'assunzione di antibiotici o antimalarici. L'immunità dura 3 anni. La vaccinazione Antiencefalite giapponese L'indicazione alla vaccinazione esiste per i soggetti che soggiornano per periodi lunghi (oltre 1 mese), in zone rurali del sud-est asiatico (India, Indonesia, Indocina) o, meno frequentemente, in Estremo Oriente (Cina, Giappone, Corea). Il vaccino è costituito da virus inattivato. Non è disponibile in Italia. Devono essere somministrate 2-3 dosi a distanza di 1-2 settimane, più un richiamo ogni 1-4 anni, per via sottocutanea. Il vaccino è controindicato in soggetti con malattie acute in atto di tipo febbrile, con malattie renali, cardiache o epatiche con neoplasie o leucemie. Inoltre non va somministrato a soggetti con ipereattività allergica ed alle donne in gravidanza. Ai bambini al di sotto dei 3 anni va somministrata una dose pari alla metà di quella degli adulti. L'immunità si raggiunge dopo 2 settimane. La vaccinazione Antimeningite meningococcica Il vaccino può essere consigliato al personale militare ed ai viaggiatori che si recano nell'Africa sub sahariana ove si verificano spesso piccole epidemie nella stagione secca (dicembre-giugno). Il meningococco di tipo "A" è il maggiore responsabile delle epidemie, ma anche il tipo "B" ed il tipo "C" possono, più raramente, causare episodi epidemici. Il vaccino è costituito da antigeni polisaccaridici capsulari. Esistono diversi tipi di vaccino, a seconda della loro composizione antigenica: monovalenti A , B, bivalenti AC e vaccini tetravalenti (ACWY) che includono anche gli antigeni W135 e Y. Questi ultimi sono preferibili per i viaggi all'estero. L'efficacia del vaccino è più bassa nei bambini di età inferiore ai 2 anni e non è dimostrata nei bambini al di sotto dei 3 mesi di vita. L'immunità si raggiunge dopo 2 settimane. La vaccinazione va fatta in dose unica per via sottocutanea. Effetti collaterali: possibile eritema in zona di iniezione. Controindicazioni: allergia accertata verso il vaccino e gravidanza. N.B. Per i pellegrini che si recano alla Mecca, L'Arabia Saudita richiede un certificato di vaccinazione antimeningite di data non superiore ai 2 anni e non inferiore alle 3 settimane. La vaccinazione Antipoliomielite E' indicata per i viaggi in Paesi in cui la Poliomielite è ancora endemica (Africa sub sahariana ed altri Paesi in via di sviluppo), in soggetti mai vaccinati o vaccinati da oltre 10 anni. Esistono 2 tipi di vaccino: 1) Vaccino orale tipo Sabin trivalente. E' costituito dai 3 tipi di virus viventi attenuati coltivati su cellule VERO. Questo vaccino è sconsigliato agli adulti mai vaccinati, alle donne in gravidanza, ai soggetti con deficit immunitari o con gravi malattie in atto. La prima vaccinazione (nell'infanzia a partire dal 3° mese di vita) consiste in 3 dosi somministrate per via orale e distanziate di 4-6 setti mane. Una dose di richiamo va fatta dopo circa 1 anno; successivi richiami ogni 5 anni. Effetti indesiderati (quali paralisi) sono rarissimi. 2) Vaccino iniettabile di tipo Salk. E' costituito dai 3 tipi di virus coltivati su cellule VERO ed inattivati con formolo. La prima vaccinazione è fatta con 3 dosi (per via sottocutanea o intramuscolare) distanziate di circa 1 mese. Il primo richiamo si fa dopo circa 1 anno ed i successivi ogni 5-10 anni. Per i viaggiatori adulti è consigliabile 1 richiamo se hanno fatto la prima vaccinazione nell'infanzia, oppure possono fare la serie completa di inoculazioni, come nell'infanzia. La vaccinazione Antirabbica La vaccinazione è consigliata solo a quei viaggiatori che vanno in Paesi ove la rabbia fra gli animali esiste in forma enzootica ( Africa, sud America, Asia) per svolgere attività o professioni a rischio (veterinari, addetti all'allevamento o alla macellazione di animali, cacciatori, guardie forestali). Il vaccino più recente è quello preparato su cellule diploidi umane (HDC). La vaccinazione pre-esposizione secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, va fatta con l'inoculazione per via sottocutanea o intramuscolare di 3 dosi ai giorni: 0-7-28, più un richiamo dopo 1 anno e successivamente ogni 3 anni. La vaccinazione post-esposizione va fatta nei soggetti mai vaccinati, con 5 dosi ai giorni: 0-3-7-14-30 ed opzionalmente al giorno: 90 dopo il contatto con l'animale sospetto. Nei soggetti vaccinati da non oltre 1 anno, 1 dose al giorno: 0. Nei soggetti vaccinati da oltre 1 anno, 3 dosi ai giorni: 0-3-7. Per le ferite particolarmente gravi s'impone anche l'uso di immunoglobulina umana alla dose di 20 U.I/Kg . Controindicazioni: La vaccinazione pre-esposizione non è consigliabile in gravidanza o in corso di malattie febbrili. Comunque è necessaria una valutazione del rischio. La vaccinazione post-esposizione, tenuto conto della gravità della rabbia, dovrebbe essere sempre effettuata in quanto la necessità del trattamento immediato dovrebbe prevalere sulla controindicazione. Effetti collaterali: a) locali: indurimento, arrossamento e dolore nella sede di inoculazione; b) generali: febbre lieve e astenia. fonte: [url]http://www.port.venice.it/sanimav/vaccini.html[/url] -- riproduzione riservata ® Consulente esterno Naci Naci Tour Mais fácil aprender japonês em braile Do que você decidir se dá ou não. [url]www.kiva.org[/url] [url]www.vincio.org[/url] |
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