K2 spedizione, 21 luglio 2010 Il triangolo no!
Mercoledì 21 luglio 2010
Il triangolo no! Due giorni ancora di maltempo. Sotto le nevicate, al campo base, non resta che aspettare il tanto atteso miglioramento. Sergio è tranquillo, ma l'ottimismo di Adriano si scatena, arrivando a pronosticare la perdita dei materiali ai campi alti, seguita da una corsa forsennata lungo il Baltoro per non perdere l'aereo. Mi ci sono voluti dieci anni per scoprire questo lato del carattere di Adriano, che in genere tiene ben nascosto sotto una maschera d'impassibilità. Signore e fans, siete avvisate! Ahimè, così son fatte le regole delle spedizioni: settimane sprecate in forzata immobilità e poi corse disperate contro il tempo. Ricordarsi che è solo un gioco aiuta a rimettere le cose nella giusta prospettiva, anche se mesi di freddo a pagamento sono comunque indigesti per tutti noi. A chi mi chiede se penso che alla fine saliremo, posso solo rispondere che saliremo, oppure no. Non ci sono altre possibilità. Intanto ieri, Adri e io abbiamo fatto quattro passi lungo il serpentone di accampamenti che si succedono come automobiline colorate parcheggiate in doppia fila ai piedi del K2. Laggiù, in fondo, molto in fondo, ben oltre l'attendamento di Zangrilli, si stagliava un campo solitario costituito da una grande tenda verde a geoide più una tenda rossa a pianta quadrata, evidentemente arrivate da poco. Ci vogliono ben altro che quattro passi per scoraggiare Adriano, senza contare la nostra curiosità di sapere chi erano i nuovi venuti. Ci siamo avvicinati, presentati e chiesto il motivo di una così marcata presa di distanza dalle altre spedizioni. Ci ha accolto la guida svizzera Kobi Reichen con una cordiale stretta di mano, che ci ha trasmesso la sensazione di aver infilato l'arto in una morsa. Il motivo dell'intensità lo abbiamo poi intuito solo in seguito. Kobi ci ha fatto gentilmente accomodare, offerto un tè e presentato il suo compagno di salita al Broad Peak, il sud africano Mike Horn, con il quale sabato scorso è stato tra i pochissimi della stagione a salire questo ottomila. In risposta alla nostra curiosità sul perché anche al c.b. del B.P. avessero montato il campo così lontano dalle altre spedizioni, Kobi e Mike hanno invocato tranquillità e privacy. Motivi perfettamente plausibili, anche se insoliti, trattandosi di salite dove la vicinanza e la collaborazione sono sovente fattori chiave per il successo, che non il contrario. E' stato allora che si è seduta accanto a noi la signora Reichen: una bionda occhi azzurri da paura, stile Heidi Klum, per intenderci. Senza voler nulla togliere alle altre signore presenti al campo base, quell'angelica presenza ci ricordava un po' il K2 circondato dai suoi satelliti. Così illuminati, abbiamo messo nella giusta prospettiva alcuni fatti all'apparenza inspiegabili, dalla preventiva e poderosa stretta di mano (immaginate solo di avere qualcos'altro in quella stretta, al posto della mano) fino alla comprensibile necessità di quiete e riservatezza. Resta il problema Mike. Una coppia di alpinisti forte e supercollaudata credo possa agevolmente sopravvivere a un triangolo, o no? Si fa per scherzare, eh Kobi?! <http://www.paesieimmagini.it/blog/k2blog.htm> -- riproduzione riservata ® Consulente esterno Naci Naci Tours A vida não é brincadeira, amigo, a vida é arte do encontro embora haja tanto desencontro pela vida (Vinicius de Moraes) [url]www.kiva.org[/url] [url]www.vincio.org[/url] |
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