Visualizza messaggio singolo
  #1  
Vecchio 14-04-2008, 15.16.59
Kappas
 
Messaggi: n/a
Predefinito Lonely Planet: ma infatti mi ero sempre chiesto..........

............come facessero a scrivere così tante boiate sugli alberghi

Ecco l'ultima: Norvegia, 2005, pag. 372:
[color=blue][color=green]
>> solo un bungalow dell' Engholm's Husky Lodge avrebbe il bagno ("""ma solouno ha il bagno""") <<[/color][/color]

Peccato che ci ho appena trascorso una settimana, ho avuto due
bungalow diversi, ed entrambi avevano il bagno (magari piccolo, ma
c'era e completo di doccia, ho le foto...); inoltre si vedeva
benissimo che non erano bagni costruiti il giorno prima

Notizia oltretutto assolutamente inverosimile, se si tiene conto che è
un posto dove d'inverno si raggiungono tranquillamente i - 35: uno
cosa fa? Per evacuare di notte, o per farsi una doccia, si mette gli
scarponi e la tuta termica, esce dallo chalet e va a cercare il
bagno ? ( !!!!!!!!!!)

Sempre la stessa guida aggiunge che ci si addormenta cullati dal
tintinnio dei finimenti dei cavalli: ma dovevano essere ben piccoli ,
sti cavalli , perchè io non li ho visti, e neppure ho visto le
stalle........................



&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&

[url]http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo409218.shtml[/url]

"Scrivo di viaggi, ma da casa mia"
Un autore della Lonely Planet fa outing

"Mi pagavano troppo poco, quindi le guide turistiche le scrivevo da
casa mia, a San Francisco". La sconcertante ammissione arriva dallo
scrittore Thomas Kohnstamm e fa tremare i vertici di "Lonely Planet",
che pubblica i volumetti di viaggio considerati la "bibbia" per chi
gira in proprio i cinque continenti. Fra le guide curate da Kohnstamm
figura anche la Colombia. "Laggiù non ci sono mai stato", ha detto
l'autore.
In una intervista pubblicata dal quotidiano australiano Sunday
Telegraph, Kohnstamm ha spiegato di aver lavorato ad oltre una dozzina
di volumi della Lonely Planet, fra cui quelli riguardanti Brasile,
Colombia, i Caraibi, Sud America, Venezuela e Cile. Il Sunday
Telegraph scrive che Kohnstamm racconta nel suo nuovo libro "Do travel
writers go to hell?" (Gli scrittori di viaggi vanno all'inferno?) di
aver anche accettato viaggi gratuiti, contravvenendo alle regole della
casa editrice.

Lo scrittore ha aggiunto che nel caso della Colombia, non ha nemmeno
visitato il Paese di cui ha scritto. "Non mi pagavano abbastanza per
andare in Colombia. Ho scritto il libro a San Francisco. Avevo le
informazioni da una pollastrella con cui ero fidanzato, lavorava al
consolato colombiano", ha detto al quotiano Kohnstamm. Comprensibile
imbarazzo da parte dei vertici di "Lonely Planet", che vendono oltre 6
milioni di copie all'anno: l'editore, Piers Pickard, ha detto di aver
revisionato le guide di Kohnstamm, ma di non aver trovato alcun
errore.


lunedì, 14 aprile 2008





Rispondi citando Condividi su facebook
Links Sponsorizzati
Advertisement