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Vecchio 14-01-2008, 01.11.58
Riccardo Cortinovis
 
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Predefinito [RECE] Un giretto tra Malesia e Singapore

Quest'anno, dopo il trauma dello scorso anno a Phuket dove ho trovato una
folla allucinante, ho voluto provare a passare i giorni tra Natale e
Capodanno in Malesia e a Singapore.
-23 dicembre: partenza da Phuket per Koh Lipe. Il giorno più lungo.
Avevo programmato di fare il trasferimento completamente organizzato dalla
Tigerlinetravel che offre un passaggio in minibus a Trang più il ferry in
concidenza per Koh Lipe (costo 1250 baht). Inizialmente avevo prenotato per
il 21 dicembre ma poi ho deciso di cambiare la data inviando più volte
e-mail all'agenzia senza ricevere risposta e quindi , appena arrivato in
Thailandia, li ho contattati telefonicamente. Purtroppo non c'erano più
posti sul minibus per Trang e quindi ho dovuto prendere l'autobus di linea
da Phuket Town. Il problema è che l'unico autobus trovato partiva alle 5.15
di mattina. In pratica mi sono dovuto alzare alle 3 di mattina.
Arrivo a Trang alle 10.00 e l'agenzia manda un minibus a prendermi alla
stazione dei bus e mi porta al loro ufficio di città. Sapendo che sull'isola
è quasi tutto pieno, ne approfitto per prenotare un bungalow standard (750
baht con colazione) al resort gestito dalla Tiger Line che si chiama Tarutao
Cabana Resort (ex. Andaman Resort). Trasferimento di 1 ora fino al molo e
imbarco dopo un paio d'ore.
Verso le 16 capisco che ci stiamo avvicinando alla destinazione vedendo
un'isola con 4 antenne per cellulari. La barca si ferma nella baia di
Pattaya Beach dove ci affiancano molti long tail boat perchè sull'isola non
esiste il molo e l'unico modo per andare a terra sono queste barche (costo
50 baht a testa). Prima di uscire dal ferry ci viene anche richiesto il
pagamento della tassa di ingresso del parco di Tarutao di 200 baht.
Prendo possesso del mio bungalow, un bungalow di legno con il ventilatore.
E' un bungalow molto spartano con un letto durissimo, muri che probabilmente
non hanno mai visto un po' di vernice e un bagno che ha un secchio invece
dello sciaquone. La corrente c'è solo dalle 18 alle 6. Nessun problema
perchè era esattamente quello che mi aspettavo.
Ormai e sera e faccio un giro a piedi. Il mio bungalow si trova a Sunrise
Beach accanto al villaggio dei pescatori (Koh Lipe è l'unica isola abitata
tra tutte le isole del parco di Tarutao). La spiaggia è bellina e l'acqua è
verde. Purtroppo fare un bagno è un po' pericoloso a causa delle numerose
barche che transitano da/per il villaggio.
Percorro a piedi la strada per Pattaya Beach. Tutta la strada è
fiancheggiata da ristoranti e negozi. Pattaya Beach è decisamente più
affollata ma almeno si può fare il bagno.
Ceno in uno dei ristoranti vicino al resort e alle 9 di sera sono già a
dormire.
-24 dicembre: mi sveglio all'alba, complici anche le zanzare che mi hanno
martoriato. Faccio colazione appena possibile. Nel pomeriggio ho la barca
per Langkawi ma mi dispiacerebbe andarmene senza aver visto bene l'isola e
le zone circostanti. Allora riesco a noleggiare una long tail boat per 300
baht all'ora per girare Lipe e le isole vicine. Il pilota mi porta Koh
Hin-Ngam, una piccola isola a nord di Lipe. Faccio un po' di snorkeling e
noto che anche qui l'acqua è verde e non c'è molto da vedere. Tornando verso
la barca quasi annego. Giro ancora un po' poi mi faccio riaccompagare al
resort. Lascio il bungalow e vado verso Pattaya Beach dove presso il
Barracuda Bar si svolgono le pratiche di uscita dalla Thailandia e verso le
16 mi imbarco per Langkawi.
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Inizialmente avevo programmato di rimanere 3 notti a Koh Lipe poi ho
cambiato idea pensando di passarevi solo per dare un'occhiata sapendo che
non mi sarebbe piaciuta. Infatti così è stato. Non mi riferisco ai posti che
sono molto belli ma proprio all'isola che è stata devastata per far posto a
bungalow, risoranti e negozi. C'è l'apparenza che i bungalow siano integrati
nella natura circostante ma in realtà hanno scarichi non depurati, l'energia
viene prodotta con i generatori e si creano montagne di rifiuti (soprattutto
dietro il villaggio) che ogni tanto prendono fuoco. Ma la cosa che mi piace
di meno è che l'isola è in pratica un mega resort abitato quasi
esclusivamente da stranieri e ci si dimentica di essere in Thailandia.
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Arrivo dopo il tramonto a Langkawi. Rapide pratiche di immigrazione,
prelievo di soldi da un ATM. Al di fuori del molo prendo un taxi. A Langkawi
le tariffe dei taxi sono mostrate su cartelli nei principali parcheggi per
taxi. Senza che sapessi questa cosa, il tassista mi chiede 6 RM per andare
in albergo, la cifra corretta. Abituato ai tassisti thailandesi la cosa mi
sorpende.
Non ho trovato alberghi liberi sulle spiagge e mi devo accontentare di un
hotel a Kuah, il villaggio principale. L'hotel è il Bayview Hotel Langkawi
(4 stelle 210 RM con colazione). L'hotel è molto bello con una bella piscina
e in una zona con parecchi ristoranti e moltissimi negozi. Langkawi è zona
extra doganale senza tasse e i negozi vendono a prezzi stracciati alcolici,
sigarette, cioccolati ma anche casalinghi.
-25 dicembre: dopo la colazione passo la mattinata nella bella piscina. Mi
accorgo di essere in un paese musulmano perchè le bambine fanno il bagno
completamente vestite.
Dopo pranzo noleggio un motorino di fronte all'albergo. Il primo che trovo è
un catorcio senza freni, il secondo è uno scooterone 150 un po' vecchio ma
ha tutto apposto (45 RM al giorno). Vado subito a vedere le spiagge
cominciando da Pantai Cenang, la spiaggia più popolare. La spiaggia è carina
ma mi sembra meglio Phuket. Cerco in vari hotel ma è tutto pieno e quindi
decido di rimanere nell'hotel di Kuah. Una signora tedesca sulla nave mi
aveva consigliato l'AB Motel ed effettivamente è una bella sistemazione con
prezzi a partire da 60RM.
Pranzo sulla spiaggia e poi vado Pantai Kok da dove prendo la funivia fino
alla sommità del monte a quota 700m. Il paesaggio è spettacolare. C'è anche
un ponte sospeso tra due creste e vedo anche delle aquile volare sotto di
me. Torno a Kuah per la cena e, visto che ho il motorino, mi faccio un giro
serale ma non c'è molto da vedere.
-26 dicembre: la mattina faccio un giro nella parte est dell'isola. Il
pomeriggio riposo perchè sono pieno di punture di zanzara. Probabilmente
sono un ricordino di Koh Lipe perchè non mi sembra di essere stato punto a
Langkawi.
-27 dicembre: volo per Kuala Lumpur con Air Asia (146 RM).
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Langkawi mi è piaciuta. Non c'è molto da vedere però è un posto molto bello
con molto verde e spiagge carine. Anche le zone più affolate sono disabitate
rispetto a Phuket. Le strade sono perfette. E' porto franco e, forse anche
per questo, i prezzi sono molto bassi. La benzina costa circa 40 cent di
euro al litro.
Il ringitt malese vale circa 5RM per 1 euro e 10 baht per 1 ringitt. Se si
conoscono i prezzi in baht è molto semplice fare i confronti e rendersi
conto se si spende troppo.
Io purtroppo non sono riuscito a trovare una sistemazione sulla spiaggia
quindi consiglio di prenotare per tempo se si va in un periodo di alta
stagione. Consiglio il noleggio del motorino anche se i taxi non sono cari e
non c'è bisogno di contrattare perchè le tariffe sono fisse. Meglio
noleggiare il motorino a Pantai Cenang perchè sono più nuovi e si spende
anche meno che in città.
Il mio hotel offriva al sera un buffet a 35 RM ed è un buon modo per
assaggiare vari piatti malesi.
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Volo perfetto sul nuovo A320 e arrivo al terminal low cost di Kuala Lumpur.
Dall'aeroporto prendo un bus per 8 RM fino alla stazione centrale della
città. Di fronte alla stazione c'è la fermata della monorotaia che mi porta
all'hotel. Ho scelto il Melià (310MR compresa colazione), ottimo hotel con
in camera anche il computer collegato a internet. Senza saperlo, l'hotel è
in una zona favolosa con gli hotel più belli, i centri commerciali
principali, un sacco di ristoranti e anche locali notturi che rimangono
aperti fino a tardi.
La sera passeggio per strada e raggiungo le Petronas Tower che sono un
favoloso spettacolo di notte.
-28 dicembre: vado a visitare Chinatown e la città coloniale seguendo gli
itinerari a piedi proposti dalla Lonely Planet. Mi rendo subito conto che la
città non è molto adatta ai pedoni perchè le auto non si fermano ai passaggi
pedonali e anche quelli regolati da semaforo spesso il verde per i pedoni
non si accende mai. Nel mio giro non trovo nulla di particolare eccetto il
tempio indù a Chinatown che è il primo tempio indù che visito. Torno
all'hotel e nel tardo pomeriggio vado verso la torre della televisione. Per
raggiungerle c'è un percorso che passa in un tratto di giungla con anche il
ponte tibetano. La vista dalla torre è mozzafiato perchè la piattaforma di
osservazione è a 276 metri dal suolo e la torre si trova su una collinetta:
è come essere sulla cima delle delle Petronas Towers. Aspetto che diventi
buio per riprendere la città di sera.
-29 dicembre: vado al museo nazionale. Al piano terra ricostruzioni di
ambienti tradizionali malesi. Al primo piano storia della malesia in
particolare riguardo le varie colonizzazioni e l'indipendenza.
Contrariamente ad altri stati colonizzati, qui traspare gratitudine e
rispetto per gli inglesi che hanno avuto il merito di unificare la Malesia e
di darle un'organizzazione moderna. Accanto si trovano piccoli musei
dedicati ad alcune etnie che si trovano in Malesia. A poca distanza dal
museo nazionale c'è il KL Bird Park, uno zoo con moltissime specie di
uccelli libere all'interno di enormi voliere attraverso le quali si passa.
Molto consigliato.
Passo davanti alla moschea nazionale, non visitabile a quell'ora, e arrivo
alla vecchia stazione dei treni. da qui vado alla stazione dei bus per
prendere il biglietto per Singapore per il giorno dopo. Ritorno in albergo e
resto della giornata a fare shopping.
-30 dicembre: vado alla stazione dei bus e prendo il bus per Singapore. Un
bus di lusso con 21 posti e sedili tipo la business class in aereo con
comandi elettrici e video personale: per 75RM (circa 15 euro) un vero
affare.
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Kuala Lumpur mi è piaciuta nella sua parte ultramoderna ma molto meno in
quella storica. D'altronde è una città che non ha molta storia. E' un posto
favoloso per lo shopping anche di parti per computer. Quando tornerò,
sicuramente sceglierò ancora la zona di Bukit Bintang dove ho visto esserci
buoni hotel a prezzi molto più economici di quanto ho pagato (ad esempio il
Federal Hotel).
Un po' complicato muoversi perchè i taxi si rifiutano sistematicamente di
usare il tassametro, ci sono linee di treni e monorotaie ma non sono ovunque
e non esiste un'unica tessera per i biglietti e non ho capito nulla delle
linee dei bus.
Mi è capitato spesso che mi fermassero, mi chiedessere da dove vengo a alla
mia risposta se ne andassero anche senza salutare. A me sembravano persone
alla ricerca di allocchi da truffare (in particolare australiani) ma mi
hanno detto che invece cercano persone di madrelingua inglese per parlare.
D'altronde la maggioranza dei malesi chiunque parla un buone inglese.
I prezzi sono spesso tasse escluse.
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Il viaggio passa velocemente. A metà facciamo una sosta al ristorante.
Arrivati a Johor Bahru, l'autobus si ferma alla stazione dei bus dove ci
fanno salire su un vecchio bus un po' più piccolo, un po' scomodo con i
bagagli in mano, e ci viene dato un biglietto. Penso che ci facciano usare
questo nuovo bus perchè più aglie nel traffico di Singapore. Si riparte e
scendiamo all'immigrazione malese per poi risalire subito dopo. La stessa
cosa accade al confine di Singapore. Qui però le pratiche sono molto più
lunghe. Dopo aver fatto la coda mi dicono che bisogna compilare un modulo e
quindi mi tocca rifare la coda. Poi mi trattengono a lungo perchè il mio
passaporto ha la copertina un po' scollata e mi chiedono di mostrare altri
documenti finchè, improvvisamente mi dicono di passare, mi tocca fare la
fila nelle cose da dichiarare in dogana perchè ho una bottiglietta di amaro
e portare alcolici non è permesso. Quando esco il bus non c'è più e mi
ritrovo insieme a due tedeschi dello stesso bus anche loro disorientati sul
da farsi. Alla fine capiamo che il secondo bus è un bus di linea e riusciamo
a trovare la fermata dove prendere quello successivo.
Il bus arriva al terminal di Queen st. da qui prendo la metro per raggiunge
l'hotel. Ho preso una stanza al Fragrance Hotel Emerald, un semplice hotel
nella zona di Gaylang, la zona a luci rosse di Singapore. Ho fatto questa
scelta perchè gli alberghi in centro costavano parecchio per capodanno (dai
100 euro in su) mentre qui me la cavo con 40 euro. La stanza è carina, c'è
anche la macchina per fare il caffè. L'aria condizionata non funziona al
meglio e il tubo della doccia perde (ma questo riesco a sistemarlo).
La zona non è male: la prostituzione se c'è non si vede (ci sono locali con
i vetri scuri e forse tutto avviene lì dentro) ma ci sono tantissimi
risoranti cinesi aperti fino alle 5 di mattina e c'è sempre molta gente.
Me ne vado per cena a Orchad Rd. dove entro nell'ufficio del turismo per
recuperare un po' di documentazione e poi torno in hotel per studiarmi il
programma per il giorno successivo.
-31 dicembre: mi alzo e ho un po' di vertigini. Vado alla Sim Lim Tower,
quello che dicono essere il centro più fornito di elettronica della città ma
trovo che era meglio a Kuala Lumpur sia per prezzi che per varietà. Vado in
Orchad Rd. al Borders per comprare una cartina delle linee dei mezzi
pubblici. Il programma prevede la visita a China Town. Ma queste vertigini
non mi abbandonano e decido di tornare in albergo. Le vertigini non passano
e verso sera decido di andare in ospedale. L'ospedale è favoloso e ci metto
solo pochi minuti per essere visitato e avere delle medicine contro le
vertigini. Spendo circa 80 SGD. Decido di lasciar perdere i festeggiamenti e
tornare in hotel.
-1 gennaio: le vertigini sono sempre meno e decido di andare in giro
cominciando da Chinatown. Molti negozi sono chiusi perchè è il 1° gennaio ed
è anche presto. Girando per i vicoli della zona pedonale vedo una panetteria
bavarese che vende panini al salame. Me ne compro uno e lo mangio:
improvvisamente tutte le vertigini spariscono. Forse si trattava di crisi di
astinenza da maiale dopo 6 giorni in Malesia. Più probablimente era
cervicale.
Poi vado nel parco di Fort Canning dove visito il Battle Box, il bunker
dove, durante la seconda guerra mondiale, gli inglesi avevano installato il
comando. Nel bunker sono ricostruiti gli avvenimenti (anche con buffi
manichini che si muovono) che hanno portato alla resa degli inglesi ai
giapponesi, un avvenimento ricordato ancora oggi a Singapore.
Da qui scendo verso la marina e prendo una barca che fa il giro di 30 minuti
sul fiume. Un po' caro (13 SGD) ma il tempo è poco e il giro è interessante:
dal fiume si può apprezzare lo skyline della città nella zona della marina.
Passo nella zona coloniale e torno in hotel.
La sera esco a cena verso il luogo che mi ha segnalato Bnx ma non lo trovo.
Faccio un giro ad Orchad Rd. e me ne torno in Hotel.
-2 gennaio: vado in aeroporto. In aeroporto arrivo direttamente con la metro
spendendo meno di 2 SGD (meno di 1 euro). Il volo per Phuket ha 2 ore di
ritardo (Air Asia 116 SGD).
L'aeroporto di Singapore merita di essere definito il migliore del mondo.
Piscina e solarium sul tetto, terminali gratuiti con internet nel terminal e
nei gates, monorotaie automatiche tra tutti i terminal (eccetto quello low
cost), zone cinema gratuite con grandi schermi e sedili con altoparlanti
incorporati per sentire bene senza disturbare intorno, food centers per
mangiare bene e spendere poco con prezzi simili a quelli in città.
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Singapore è senza voto perchè ho visto poco o niente a causa del mio
malanno.
L'arrivo è stato un po' traumatico per i lunghi controlli in frontiera e i
primi edifici visti circondati dal filo spinato. Si capisce subito di essere
in uno stato di polizia.
La metropolitana è molto bella ma le fermate sono abbastanza distanti e non
coprono particolarmente la città. Spesso i bus sono più comodi se si riesce
a capire qual'è il bus giusto.
Straconsiglio l'acquisto della cartina "Public Transport map" della Mighty
Minds che ho trovato da Borders a 6 SGD. Sono riportate tutte le fermate dei
bus con tutte le linee che passano per quella fermata. Le fermate sono
indicate come ad es. B01 e il nome della via. Sulle fermate trovate gli
stessi codici e quindi è immediato trovare il punto esatto dove ci si trova.
C'è anche un libretto che costa sui 3SGD che ha tutti i tragitti dei bus ma
non le mappe.
Straconsigliato anche l'acquisto della ez-link card tessera a scalare valida
su tutti i mezzi pubblici.
Il cibo è parecchio più caro che in Thailandia o in Malesia. Comunque si
trovano food center ovunque in città dove si può fare un pasto con 7-8 SGD.
I 7eleven che in Thailandia e in Malesia vanno benissimo per acquistare una
bibita, a Singapore sono molto cari rispetto ai negozi o alle bancarelle.
Il dollaro di singapore vale circa mezzo euro.
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Il volo mi preoccupa un po'. L'aereo è un vecchio 737-300 (HS-AAP) del 1985
che si contorce a causa di turbolenze durante il viaggio. Ma alla fine si
rientra a Phuket.

Ciao
Ric




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