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22-04-2010, 11.26.15
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Re: [RECE] Il mito australiano
MassimoB wrote:
[color=blue]
> Le distanze da percorrere per raggiungere un posto sono estenuanti come
> le mosche che si appiccicano addosso mirando sempre agli occhi e la
> bocca, rendendo quindi impossibile guardare e commentare a cielo aperto.[/color]
ad agosto manco l'ombra, che periodo era?
[color=blue]
> Tra le innumerevoli difficoltà nel trovare da dormire e da mangiare per
> gli orari anglosassoni, percorriamo 4000 km desiderosi di immergerci nei[/color]
ma adeguarsi ai loro orari pareva brutto?
[color=blue]
> Lo sguardo si perde all'orizzonte, intorno a noi solo dune accecanti per
> le minuscole conchiglie che fanno da specchio al cielo incolore, più
> scuro del bianco e più chiaro del grigio.[/color]
sfiga, ho una foto con un cielo azzurro bellissimo.
[color=blue]
> Qui si può fare il bagno con i delfini, ma bisogna venire la mattina[/color]
eh gia' anche se qualche delfino ci prova a venire a mezzogiorno per
vedere se becca qualcosa da mangiare.
mi sembra ci sia scritto nelle guide che ci sono al mattino presto
pero'...
[color=blue]
> Abbiamo pensato io e Max...poco male, siamo in un appartamento a Denham,
> 15 chilometri da qui, trascorriamo cinque giorni facendo mare e
> godendoci il paesino, anch'esso tanto pubblicizzato come il più bel
> paese di mare della costa ovest.[/color]
denham il migliore? pero', che marketing.
molto piu' turistico shark bay, si fa fatica a trovare posto da dormire
anche ad agosto che non e' proprio l'alta stagione in quanto a
temperature (perlomeno dell'acqua). pero' e' una piccola rimini ma senza
i divertimenti a parte un pub o due e tre ristoranti affollati. gli
orari sono piu' amichevoli pero'.
[color=blue]
> ma la cosa che ci è mancata di più è stato il contatto con la gente, non
> abbiamo avvertito una benchè minima cultura, quella aborigena purtroppo
> è solo selvaggiamente sfruttata nei negozi di souvenir.[/color]
e' una cultura molto schiacciata da quella anglosassone.
come dice nb forse bisogna andarsela a cercare ma una cosa ha
lasciato abbastanza deluso anche me: dove questa cultura avrebbe molto
spazio come ad ayer's rock (uluru per nb), ho visto molta poca volonta'
di mostrarla e spiegarla (non e' semplice).
c'e' un bel "museo" che spiega la mitologia locale ma son pannelli
informativi e poco piu'...
certo fanno un paio di visite guidate ma in un solo orario del giorno
senza ripeterle in altre fasce orarie...
[color=blue]
> Un popolo si conosce soprattutto a tavola, ma in Australia sembra
> esistere solo il barbecue.[/color]
in qualsiasi posto anglosassone in cui sia stato (sud africa,
australia, nuova zelanda) non ho mai visto la grande varieta' di piatti
a cui siamo abituati e anzi ho trovato grandi analogie (a parte alcuni
ingredienti peculiari (canguri, antilopi, ecc.)) tra le diverse cucine
anche se distanti migliaia di chilometri.
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22-04-2010, 11.26.15
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Re: [RECE] Il mito australiano
MassimoB wrote:
[color=blue]
> Le distanze da percorrere per raggiungere un posto sono estenuanti come
> le mosche che si appiccicano addosso mirando sempre agli occhi e la
> bocca, rendendo quindi impossibile guardare e commentare a cielo aperto.[/color]
ad agosto manco l'ombra, che periodo era?
[color=blue]
> Tra le innumerevoli difficoltà nel trovare da dormire e da mangiare per
> gli orari anglosassoni, percorriamo 4000 km desiderosi di immergerci nei[/color]
ma adeguarsi ai loro orari pareva brutto?
[color=blue]
> Lo sguardo si perde all'orizzonte, intorno a noi solo dune accecanti per
> le minuscole conchiglie che fanno da specchio al cielo incolore, più
> scuro del bianco e più chiaro del grigio.[/color]
sfiga, ho una foto con un cielo azzurro bellissimo.
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> Qui si può fare il bagno con i delfini, ma bisogna venire la mattina[/color]
eh gia' anche se qualche delfino ci prova a venire a mezzogiorno per
vedere se becca qualcosa da mangiare.
mi sembra ci sia scritto nelle guide che ci sono al mattino presto
pero'...
[color=blue]
> Abbiamo pensato io e Max...poco male, siamo in un appartamento a Denham,
> 15 chilometri da qui, trascorriamo cinque giorni facendo mare e
> godendoci il paesino, anch'esso tanto pubblicizzato come il più bel
> paese di mare della costa ovest.[/color]
denham il migliore? pero', che marketing.
molto piu' turistico shark bay, si fa fatica a trovare posto da dormire
anche ad agosto che non e' proprio l'alta stagione in quanto a
temperature (perlomeno dell'acqua). pero' e' una piccola rimini ma senza
i divertimenti a parte un pub o due e tre ristoranti affollati. gli
orari sono piu' amichevoli pero'.
[color=blue]
> ma la cosa che ci è mancata di più è stato il contatto con la gente, non
> abbiamo avvertito una benchè minima cultura, quella aborigena purtroppo
> è solo selvaggiamente sfruttata nei negozi di souvenir.[/color]
e' una cultura molto schiacciata da quella anglosassone.
come dice nb forse bisogna andarsela a cercare ma una cosa ha
lasciato abbastanza deluso anche me: dove questa cultura avrebbe molto
spazio come ad ayer's rock (uluru per nb), ho visto molta poca volonta'
di mostrarla e spiegarla (non e' semplice).
c'e' un bel "museo" che spiega la mitologia locale ma son pannelli
informativi e poco piu'...
certo fanno un paio di visite guidate ma in un solo orario del giorno
senza ripeterle in altre fasce orarie...
[color=blue]
> Un popolo si conosce soprattutto a tavola, ma in Australia sembra
> esistere solo il barbecue.[/color]
in qualsiasi posto anglosassone in cui sia stato (sud africa,
australia, nuova zelanda) non ho mai visto la grande varieta' di piatti
a cui siamo abituati e anzi ho trovato grandi analogie (a parte alcuni
ingredienti peculiari (canguri, antilopi, ecc.)) tra le diverse cucine
anche se distanti migliaia di chilometri.
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Re: [RECE] Il mito australiano
MassimoB wrote:
[color=blue]
> Le distanze da percorrere per raggiungere un posto sono estenuanti come
> le mosche che si appiccicano addosso mirando sempre agli occhi e la
> bocca, rendendo quindi impossibile guardare e commentare a cielo aperto.[/color]
ad agosto manco l'ombra, che periodo era?
[color=blue]
> Tra le innumerevoli difficoltà nel trovare da dormire e da mangiare per
> gli orari anglosassoni, percorriamo 4000 km desiderosi di immergerci nei[/color]
ma adeguarsi ai loro orari pareva brutto?
[color=blue]
> Lo sguardo si perde all'orizzonte, intorno a noi solo dune accecanti per
> le minuscole conchiglie che fanno da specchio al cielo incolore, più
> scuro del bianco e più chiaro del grigio.[/color]
sfiga, ho una foto con un cielo azzurro bellissimo.
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> Qui si può fare il bagno con i delfini, ma bisogna venire la mattina[/color]
eh gia' anche se qualche delfino ci prova a venire a mezzogiorno per
vedere se becca qualcosa da mangiare.
mi sembra ci sia scritto nelle guide che ci sono al mattino presto
pero'...
[color=blue]
> Abbiamo pensato io e Max...poco male, siamo in un appartamento a Denham,
> 15 chilometri da qui, trascorriamo cinque giorni facendo mare e
> godendoci il paesino, anch'esso tanto pubblicizzato come il più bel
> paese di mare della costa ovest.[/color]
denham il migliore? pero', che marketing.
molto piu' turistico shark bay, si fa fatica a trovare posto da dormire
anche ad agosto che non e' proprio l'alta stagione in quanto a
temperature (perlomeno dell'acqua). pero' e' una piccola rimini ma senza
i divertimenti a parte un pub o due e tre ristoranti affollati. gli
orari sono piu' amichevoli pero'.
[color=blue]
> ma la cosa che ci è mancata di più è stato il contatto con la gente, non
> abbiamo avvertito una benchè minima cultura, quella aborigena purtroppo
> è solo selvaggiamente sfruttata nei negozi di souvenir.[/color]
e' una cultura molto schiacciata da quella anglosassone.
come dice nb forse bisogna andarsela a cercare ma una cosa ha
lasciato abbastanza deluso anche me: dove questa cultura avrebbe molto
spazio come ad ayer's rock (uluru per nb), ho visto molta poca volonta'
di mostrarla e spiegarla (non e' semplice).
c'e' un bel "museo" che spiega la mitologia locale ma son pannelli
informativi e poco piu'...
certo fanno un paio di visite guidate ma in un solo orario del giorno
senza ripeterle in altre fasce orarie...
[color=blue]
> Un popolo si conosce soprattutto a tavola, ma in Australia sembra
> esistere solo il barbecue.[/color]
in qualsiasi posto anglosassone in cui sia stato (sud africa,
australia, nuova zelanda) non ho mai visto la grande varieta' di piatti
a cui siamo abituati e anzi ho trovato grandi analogie (a parte alcuni
ingredienti peculiari (canguri, antilopi, ecc.)) tra le diverse cucine
anche se distanti migliaia di chilometri.
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Re: [RECE] Il mito australiano
MassimoB wrote:
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> Le distanze da percorrere per raggiungere un posto sono estenuanti come
> le mosche che si appiccicano addosso mirando sempre agli occhi e la
> bocca, rendendo quindi impossibile guardare e commentare a cielo aperto.[/color]
ad agosto manco l'ombra, che periodo era?
[color=blue]
> Tra le innumerevoli difficoltà nel trovare da dormire e da mangiare per
> gli orari anglosassoni, percorriamo 4000 km desiderosi di immergerci nei[/color]
ma adeguarsi ai loro orari pareva brutto?
[color=blue]
> Lo sguardo si perde all'orizzonte, intorno a noi solo dune accecanti per
> le minuscole conchiglie che fanno da specchio al cielo incolore, più
> scuro del bianco e più chiaro del grigio.[/color]
sfiga, ho una foto con un cielo azzurro bellissimo.
[color=blue]
> Qui si può fare il bagno con i delfini, ma bisogna venire la mattina[/color]
eh gia' anche se qualche delfino ci prova a venire a mezzogiorno per
vedere se becca qualcosa da mangiare.
mi sembra ci sia scritto nelle guide che ci sono al mattino presto
pero'...
[color=blue]
> Abbiamo pensato io e Max...poco male, siamo in un appartamento a Denham,
> 15 chilometri da qui, trascorriamo cinque giorni facendo mare e
> godendoci il paesino, anch'esso tanto pubblicizzato come il più bel
> paese di mare della costa ovest.[/color]
denham il migliore? pero', che marketing.
molto piu' turistico shark bay, si fa fatica a trovare posto da dormire
anche ad agosto che non e' proprio l'alta stagione in quanto a
temperature (perlomeno dell'acqua). pero' e' una piccola rimini ma senza
i divertimenti a parte un pub o due e tre ristoranti affollati. gli
orari sono piu' amichevoli pero'.
[color=blue]
> ma la cosa che ci è mancata di più è stato il contatto con la gente, non
> abbiamo avvertito una benchè minima cultura, quella aborigena purtroppo
> è solo selvaggiamente sfruttata nei negozi di souvenir.[/color]
e' una cultura molto schiacciata da quella anglosassone.
come dice nb forse bisogna andarsela a cercare ma una cosa ha
lasciato abbastanza deluso anche me: dove questa cultura avrebbe molto
spazio come ad ayer's rock (uluru per nb), ho visto molta poca volonta'
di mostrarla e spiegarla (non e' semplice).
c'e' un bel "museo" che spiega la mitologia locale ma son pannelli
informativi e poco piu'...
certo fanno un paio di visite guidate ma in un solo orario del giorno
senza ripeterle in altre fasce orarie...
[color=blue]
> Un popolo si conosce soprattutto a tavola, ma in Australia sembra
> esistere solo il barbecue.[/color]
in qualsiasi posto anglosassone in cui sia stato (sud africa,
australia, nuova zelanda) non ho mai visto la grande varieta' di piatti
a cui siamo abituati e anzi ho trovato grandi analogie (a parte alcuni
ingredienti peculiari (canguri, antilopi, ecc.)) tra le diverse cucine
anche se distanti migliaia di chilometri.
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Re: [RECE] Il mito australiano
MassimoB wrote:
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> Le distanze da percorrere per raggiungere un posto sono estenuanti come
> le mosche che si appiccicano addosso mirando sempre agli occhi e la
> bocca, rendendo quindi impossibile guardare e commentare a cielo aperto.[/color]
ad agosto manco l'ombra, che periodo era?
[color=blue]
> Tra le innumerevoli difficoltà nel trovare da dormire e da mangiare per
> gli orari anglosassoni, percorriamo 4000 km desiderosi di immergerci nei[/color]
ma adeguarsi ai loro orari pareva brutto?
[color=blue]
> Lo sguardo si perde all'orizzonte, intorno a noi solo dune accecanti per
> le minuscole conchiglie che fanno da specchio al cielo incolore, più
> scuro del bianco e più chiaro del grigio.[/color]
sfiga, ho una foto con un cielo azzurro bellissimo.
[color=blue]
> Qui si può fare il bagno con i delfini, ma bisogna venire la mattina[/color]
eh gia' anche se qualche delfino ci prova a venire a mezzogiorno per
vedere se becca qualcosa da mangiare.
mi sembra ci sia scritto nelle guide che ci sono al mattino presto
pero'...
[color=blue]
> Abbiamo pensato io e Max...poco male, siamo in un appartamento a Denham,
> 15 chilometri da qui, trascorriamo cinque giorni facendo mare e
> godendoci il paesino, anch'esso tanto pubblicizzato come il più bel
> paese di mare della costa ovest.[/color]
denham il migliore? pero', che marketing.
molto piu' turistico shark bay, si fa fatica a trovare posto da dormire
anche ad agosto che non e' proprio l'alta stagione in quanto a
temperature (perlomeno dell'acqua). pero' e' una piccola rimini ma senza
i divertimenti a parte un pub o due e tre ristoranti affollati. gli
orari sono piu' amichevoli pero'.
[color=blue]
> ma la cosa che ci è mancata di più è stato il contatto con la gente, non
> abbiamo avvertito una benchè minima cultura, quella aborigena purtroppo
> è solo selvaggiamente sfruttata nei negozi di souvenir.[/color]
e' una cultura molto schiacciata da quella anglosassone.
come dice nb forse bisogna andarsela a cercare ma una cosa ha
lasciato abbastanza deluso anche me: dove questa cultura avrebbe molto
spazio come ad ayer's rock (uluru per nb), ho visto molta poca volonta'
di mostrarla e spiegarla (non e' semplice).
c'e' un bel "museo" che spiega la mitologia locale ma son pannelli
informativi e poco piu'...
certo fanno un paio di visite guidate ma in un solo orario del giorno
senza ripeterle in altre fasce orarie...
[color=blue]
> Un popolo si conosce soprattutto a tavola, ma in Australia sembra
> esistere solo il barbecue.[/color]
in qualsiasi posto anglosassone in cui sia stato (sud africa,
australia, nuova zelanda) non ho mai visto la grande varieta' di piatti
a cui siamo abituati e anzi ho trovato grandi analogie (a parte alcuni
ingredienti peculiari (canguri, antilopi, ecc.)) tra le diverse cucine
anche se distanti migliaia di chilometri.
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Re: [RECE] Il mito australiano
MassimoB wrote:
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> Le distanze da percorrere per raggiungere un posto sono estenuanti come
> le mosche che si appiccicano addosso mirando sempre agli occhi e la
> bocca, rendendo quindi impossibile guardare e commentare a cielo aperto.[/color]
ad agosto manco l'ombra, che periodo era?
[color=blue]
> Tra le innumerevoli difficoltà nel trovare da dormire e da mangiare per
> gli orari anglosassoni, percorriamo 4000 km desiderosi di immergerci nei[/color]
ma adeguarsi ai loro orari pareva brutto?
[color=blue]
> Lo sguardo si perde all'orizzonte, intorno a noi solo dune accecanti per
> le minuscole conchiglie che fanno da specchio al cielo incolore, più
> scuro del bianco e più chiaro del grigio.[/color]
sfiga, ho una foto con un cielo azzurro bellissimo.
[color=blue]
> Qui si può fare il bagno con i delfini, ma bisogna venire la mattina[/color]
eh gia' anche se qualche delfino ci prova a venire a mezzogiorno per
vedere se becca qualcosa da mangiare.
mi sembra ci sia scritto nelle guide che ci sono al mattino presto
pero'...
[color=blue]
> Abbiamo pensato io e Max...poco male, siamo in un appartamento a Denham,
> 15 chilometri da qui, trascorriamo cinque giorni facendo mare e
> godendoci il paesino, anch'esso tanto pubblicizzato come il più bel
> paese di mare della costa ovest.[/color]
denham il migliore? pero', che marketing.
molto piu' turistico shark bay, si fa fatica a trovare posto da dormire
anche ad agosto che non e' proprio l'alta stagione in quanto a
temperature (perlomeno dell'acqua). pero' e' una piccola rimini ma senza
i divertimenti a parte un pub o due e tre ristoranti affollati. gli
orari sono piu' amichevoli pero'.
[color=blue]
> ma la cosa che ci è mancata di più è stato il contatto con la gente, non
> abbiamo avvertito una benchè minima cultura, quella aborigena purtroppo
> è solo selvaggiamente sfruttata nei negozi di souvenir.[/color]
e' una cultura molto schiacciata da quella anglosassone.
come dice nb forse bisogna andarsela a cercare ma una cosa ha
lasciato abbastanza deluso anche me: dove questa cultura avrebbe molto
spazio come ad ayer's rock (uluru per nb), ho visto molta poca volonta'
di mostrarla e spiegarla (non e' semplice).
c'e' un bel "museo" che spiega la mitologia locale ma son pannelli
informativi e poco piu'...
certo fanno un paio di visite guidate ma in un solo orario del giorno
senza ripeterle in altre fasce orarie...
[color=blue]
> Un popolo si conosce soprattutto a tavola, ma in Australia sembra
> esistere solo il barbecue.[/color]
in qualsiasi posto anglosassone in cui sia stato (sud africa,
australia, nuova zelanda) non ho mai visto la grande varieta' di piatti
a cui siamo abituati e anzi ho trovato grandi analogie (a parte alcuni
ingredienti peculiari (canguri, antilopi, ecc.)) tra le diverse cucine
anche se distanti migliaia di chilometri.
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Re: [RECE] Il mito australiano
MassimoB wrote:
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> Le distanze da percorrere per raggiungere un posto sono estenuanti come
> le mosche che si appiccicano addosso mirando sempre agli occhi e la
> bocca, rendendo quindi impossibile guardare e commentare a cielo aperto.[/color]
ad agosto manco l'ombra, che periodo era?
[color=blue]
> Tra le innumerevoli difficoltà nel trovare da dormire e da mangiare per
> gli orari anglosassoni, percorriamo 4000 km desiderosi di immergerci nei[/color]
ma adeguarsi ai loro orari pareva brutto?
[color=blue]
> Lo sguardo si perde all'orizzonte, intorno a noi solo dune accecanti per
> le minuscole conchiglie che fanno da specchio al cielo incolore, più
> scuro del bianco e più chiaro del grigio.[/color]
sfiga, ho una foto con un cielo azzurro bellissimo.
[color=blue]
> Qui si può fare il bagno con i delfini, ma bisogna venire la mattina[/color]
eh gia' anche se qualche delfino ci prova a venire a mezzogiorno per
vedere se becca qualcosa da mangiare.
mi sembra ci sia scritto nelle guide che ci sono al mattino presto
pero'...
[color=blue]
> Abbiamo pensato io e Max...poco male, siamo in un appartamento a Denham,
> 15 chilometri da qui, trascorriamo cinque giorni facendo mare e
> godendoci il paesino, anch'esso tanto pubblicizzato come il più bel
> paese di mare della costa ovest.[/color]
denham il migliore? pero', che marketing.
molto piu' turistico shark bay, si fa fatica a trovare posto da dormire
anche ad agosto che non e' proprio l'alta stagione in quanto a
temperature (perlomeno dell'acqua). pero' e' una piccola rimini ma senza
i divertimenti a parte un pub o due e tre ristoranti affollati. gli
orari sono piu' amichevoli pero'.
[color=blue]
> ma la cosa che ci è mancata di più è stato il contatto con la gente, non
> abbiamo avvertito una benchè minima cultura, quella aborigena purtroppo
> è solo selvaggiamente sfruttata nei negozi di souvenir.[/color]
e' una cultura molto schiacciata da quella anglosassone.
come dice nb forse bisogna andarsela a cercare ma una cosa ha
lasciato abbastanza deluso anche me: dove questa cultura avrebbe molto
spazio come ad ayer's rock (uluru per nb), ho visto molta poca volonta'
di mostrarla e spiegarla (non e' semplice).
c'e' un bel "museo" che spiega la mitologia locale ma son pannelli
informativi e poco piu'...
certo fanno un paio di visite guidate ma in un solo orario del giorno
senza ripeterle in altre fasce orarie...
[color=blue]
> Un popolo si conosce soprattutto a tavola, ma in Australia sembra
> esistere solo il barbecue.[/color]
in qualsiasi posto anglosassone in cui sia stato (sud africa,
australia, nuova zelanda) non ho mai visto la grande varieta' di piatti
a cui siamo abituati e anzi ho trovato grandi analogie (a parte alcuni
ingredienti peculiari (canguri, antilopi, ecc.)) tra le diverse cucine
anche se distanti migliaia di chilometri.
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Re: [RECE] Il mito australiano
MassimoB wrote:
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> Le distanze da percorrere per raggiungere un posto sono estenuanti come
> le mosche che si appiccicano addosso mirando sempre agli occhi e la
> bocca, rendendo quindi impossibile guardare e commentare a cielo aperto.[/color]
ad agosto manco l'ombra, che periodo era?
[color=blue]
> Tra le innumerevoli difficoltà nel trovare da dormire e da mangiare per
> gli orari anglosassoni, percorriamo 4000 km desiderosi di immergerci nei[/color]
ma adeguarsi ai loro orari pareva brutto?
[color=blue]
> Lo sguardo si perde all'orizzonte, intorno a noi solo dune accecanti per
> le minuscole conchiglie che fanno da specchio al cielo incolore, più
> scuro del bianco e più chiaro del grigio.[/color]
sfiga, ho una foto con un cielo azzurro bellissimo.
[color=blue]
> Qui si può fare il bagno con i delfini, ma bisogna venire la mattina[/color]
eh gia' anche se qualche delfino ci prova a venire a mezzogiorno per
vedere se becca qualcosa da mangiare.
mi sembra ci sia scritto nelle guide che ci sono al mattino presto
pero'...
[color=blue]
> Abbiamo pensato io e Max...poco male, siamo in un appartamento a Denham,
> 15 chilometri da qui, trascorriamo cinque giorni facendo mare e
> godendoci il paesino, anch'esso tanto pubblicizzato come il più bel
> paese di mare della costa ovest.[/color]
denham il migliore? pero', che marketing.
molto piu' turistico shark bay, si fa fatica a trovare posto da dormire
anche ad agosto che non e' proprio l'alta stagione in quanto a
temperature (perlomeno dell'acqua). pero' e' una piccola rimini ma senza
i divertimenti a parte un pub o due e tre ristoranti affollati. gli
orari sono piu' amichevoli pero'.
[color=blue]
> ma la cosa che ci è mancata di più è stato il contatto con la gente, non
> abbiamo avvertito una benchè minima cultura, quella aborigena purtroppo
> è solo selvaggiamente sfruttata nei negozi di souvenir.[/color]
e' una cultura molto schiacciata da quella anglosassone.
come dice nb forse bisogna andarsela a cercare ma una cosa ha
lasciato abbastanza deluso anche me: dove questa cultura avrebbe molto
spazio come ad ayer's rock (uluru per nb), ho visto molta poca volonta'
di mostrarla e spiegarla (non e' semplice).
c'e' un bel "museo" che spiega la mitologia locale ma son pannelli
informativi e poco piu'...
certo fanno un paio di visite guidate ma in un solo orario del giorno
senza ripeterle in altre fasce orarie...
[color=blue]
> Un popolo si conosce soprattutto a tavola, ma in Australia sembra
> esistere solo il barbecue.[/color]
in qualsiasi posto anglosassone in cui sia stato (sud africa,
australia, nuova zelanda) non ho mai visto la grande varieta' di piatti
a cui siamo abituati e anzi ho trovato grandi analogie (a parte alcuni
ingredienti peculiari (canguri, antilopi, ecc.)) tra le diverse cucine
anche se distanti migliaia di chilometri.
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> Le distanze da percorrere per raggiungere un posto sono estenuanti come
> le mosche che si appiccicano addosso mirando sempre agli occhi e la
> bocca, rendendo quindi impossibile guardare e commentare a cielo aperto.[/color]
ad agosto manco l'ombra, che periodo era?
[color=blue]
> Tra le innumerevoli difficoltà nel trovare da dormire e da mangiare per
> gli orari anglosassoni, percorriamo 4000 km desiderosi di immergerci nei[/color]
ma adeguarsi ai loro orari pareva brutto?
[color=blue]
> Lo sguardo si perde all'orizzonte, intorno a noi solo dune accecanti per
> le minuscole conchiglie che fanno da specchio al cielo incolore, più
> scuro del bianco e più chiaro del grigio.[/color]
sfiga, ho una foto con un cielo azzurro bellissimo.
[color=blue]
> Qui si può fare il bagno con i delfini, ma bisogna venire la mattina[/color]
eh gia' anche se qualche delfino ci prova a venire a mezzogiorno per
vedere se becca qualcosa da mangiare.
mi sembra ci sia scritto nelle guide che ci sono al mattino presto
pero'...
[color=blue]
> Abbiamo pensato io e Max...poco male, siamo in un appartamento a Denham,
> 15 chilometri da qui, trascorriamo cinque giorni facendo mare e
> godendoci il paesino, anch'esso tanto pubblicizzato come il più bel
> paese di mare della costa ovest.[/color]
denham il migliore? pero', che marketing.
molto piu' turistico shark bay, si fa fatica a trovare posto da dormire
anche ad agosto che non e' proprio l'alta stagione in quanto a
temperature (perlomeno dell'acqua). pero' e' una piccola rimini ma senza
i divertimenti a parte un pub o due e tre ristoranti affollati. gli
orari sono piu' amichevoli pero'.
[color=blue]
> ma la cosa che ci è mancata di più è stato il contatto con la gente, non
> abbiamo avvertito una benchè minima cultura, quella aborigena purtroppo
> è solo selvaggiamente sfruttata nei negozi di souvenir.[/color]
e' una cultura molto schiacciata da quella anglosassone.
come dice nb forse bisogna andarsela a cercare ma una cosa ha
lasciato abbastanza deluso anche me: dove questa cultura avrebbe molto
spazio come ad ayer's rock (uluru per nb), ho visto molta poca volonta'
di mostrarla e spiegarla (non e' semplice).
c'e' un bel "museo" che spiega la mitologia locale ma son pannelli
informativi e poco piu'...
certo fanno un paio di visite guidate ma in un solo orario del giorno
senza ripeterle in altre fasce orarie...
[color=blue]
> Un popolo si conosce soprattutto a tavola, ma in Australia sembra
> esistere solo il barbecue.[/color]
in qualsiasi posto anglosassone in cui sia stato (sud africa,
australia, nuova zelanda) non ho mai visto la grande varieta' di piatti
a cui siamo abituati e anzi ho trovato grandi analogie (a parte alcuni
ingredienti peculiari (canguri, antilopi, ecc.)) tra le diverse cucine
anche se distanti migliaia di chilometri.
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22-04-2010, 11.26.15
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Re: [RECE] Il mito australiano
MassimoB wrote:
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> Le distanze da percorrere per raggiungere un posto sono estenuanti come
> le mosche che si appiccicano addosso mirando sempre agli occhi e la
> bocca, rendendo quindi impossibile guardare e commentare a cielo aperto.[/color]
ad agosto manco l'ombra, che periodo era?
[color=blue]
> Tra le innumerevoli difficoltà nel trovare da dormire e da mangiare per
> gli orari anglosassoni, percorriamo 4000 km desiderosi di immergerci nei[/color]
ma adeguarsi ai loro orari pareva brutto?
[color=blue]
> Lo sguardo si perde all'orizzonte, intorno a noi solo dune accecanti per
> le minuscole conchiglie che fanno da specchio al cielo incolore, più
> scuro del bianco e più chiaro del grigio.[/color]
sfiga, ho una foto con un cielo azzurro bellissimo.
[color=blue]
> Qui si può fare il bagno con i delfini, ma bisogna venire la mattina[/color]
eh gia' anche se qualche delfino ci prova a venire a mezzogiorno per
vedere se becca qualcosa da mangiare.
mi sembra ci sia scritto nelle guide che ci sono al mattino presto
pero'...
[color=blue]
> Abbiamo pensato io e Max...poco male, siamo in un appartamento a Denham,
> 15 chilometri da qui, trascorriamo cinque giorni facendo mare e
> godendoci il paesino, anch'esso tanto pubblicizzato come il più bel
> paese di mare della costa ovest.[/color]
denham il migliore? pero', che marketing.
molto piu' turistico shark bay, si fa fatica a trovare posto da dormire
anche ad agosto che non e' proprio l'alta stagione in quanto a
temperature (perlomeno dell'acqua). pero' e' una piccola rimini ma senza
i divertimenti a parte un pub o due e tre ristoranti affollati. gli
orari sono piu' amichevoli pero'.
[color=blue]
> ma la cosa che ci è mancata di più è stato il contatto con la gente, non
> abbiamo avvertito una benchè minima cultura, quella aborigena purtroppo
> è solo selvaggiamente sfruttata nei negozi di souvenir.[/color]
e' una cultura molto schiacciata da quella anglosassone.
come dice nb forse bisogna andarsela a cercare ma una cosa ha
lasciato abbastanza deluso anche me: dove questa cultura avrebbe molto
spazio come ad ayer's rock (uluru per nb), ho visto molta poca volonta'
di mostrarla e spiegarla (non e' semplice).
c'e' un bel "museo" che spiega la mitologia locale ma son pannelli
informativi e poco piu'...
certo fanno un paio di visite guidate ma in un solo orario del giorno
senza ripeterle in altre fasce orarie...
[color=blue]
> Un popolo si conosce soprattutto a tavola, ma in Australia sembra
> esistere solo il barbecue.[/color]
in qualsiasi posto anglosassone in cui sia stato (sud africa,
australia, nuova zelanda) non ho mai visto la grande varieta' di piatti
a cui siamo abituati e anzi ho trovato grandi analogie (a parte alcuni
ingredienti peculiari (canguri, antilopi, ecc.)) tra le diverse cucine
anche se distanti migliaia di chilometri.
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