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Vecchio 09-09-2010, 17.18.46
n3tgan3sh
 
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Predefinito La corsa agli 8000: bugie, visioni, business, avventura, competizione

Scrivo pensando alla recente spedizione di G.Pompili sul K2, e a cosa
sta diventando l'alpinismo di alta quota, nella sua accezione di
viaggio, esplorazione, avventura.

Bene, di tutte le spedizioni quest'anno, Christian Stangl, famoso
"skyrunner" - suo l'exploit di salire e scendere in tempo record
l'Everest - era l'unico ad aver dichiarato di aver raggiunto la vetta
del K2.Addirittura in 70 ore tra salire e rientrare, un record: in
solitaria, per di più.
Strano: tutte le spedizioni avevano rinunciato per le solite, tremende
condizioni della montagna; lo sciatore estremo F.Ericsson ci ha
lasciato la pelle, sotto gli occhi di Gerlinde Kaltenbrunner (13
ottomila, la signora!), nel tristemente famoso "collo di bottiglia".
Questo Stangl aveva spedito al sito explorersweb.com , bibbia delle
statistiche e imprese d'alta montagna, una foto e un report
dettagliato, scrivendo che addirittura al risveglio dopo un bivacco
sui 6000mt pensava di aver visto un "leopardo delle nevi".

Bene, dopo tanti dubbi affiorati nella comunità e negli alpinisti che
erano là al campo base ("la foto non mostra la cima", "Christian non
ha lasciato tracce nella neve, come è possibile?", "al campo 3 la sua
roba era intatta e ancora impacchettata") , dopo le sue prime sdegnate
risposte ai dubbi - e vista anche la sua grande reputazione - dopo
essersi rifiutato di mandare altre foto, ecco cosa succede:

"è stata una visione, non sono mai salito in cima al K2".
[url]http://www.montagna.tv/cms/?p=30681[/url]

Stessi dubbi per la famosa Miss Oh - sudcoreana, prima alpinista
accreditata ad aver fatto i 14 ottomila.
Ma come gli ha fatti ? Con sponsor milionari, trasportata in
elicottero ai campi base, con decine di sherpa che le attrezzavano la
salita con corde fisse, usando ossigeno. Non proprio "by fair means",
insomma.
E cosa salta fuori ? Che anche lei probabilmente ha mentito almeno su
un 8000 (ci sono dubbi su altri 5 ottomila raggiunti da costei).
La sua federazione sudcoreana di alpinismo non le ha creduto.
[url]http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?keyid=37570[/url]

Insomma, è vero che già dai tempi della famosa querelle tra Bonatti e
compagni sul K2 si sa che i grandi alpinisti sono egoisti, si sa il
peso che ha dovuto subire Messner per la morte del fratello
sull'Annapurna, salvo essere poi riabilitati a decenni di distanza,
si sa che dopo gli 8000 metri pensi solo alla tua pellaccia (e ci
credo), ma dove siamo arrivati ? Alle ***** complete.

Ad alpinisti, uomini e donne, che dovrebbero avere un'etica minima,
niente, anche questa persa.
*******.Chi mai più crederà ora alle imprese, senza certificazione di
dati GPS, foto dettagliate, testimoni ?

Viaggi e avventure che ormai sono soltanto rincorse agli sponsor,
invidie pazzesche, gente che rischia di schiattare solo perchè ha
visto che un altro alpinista è partito 2 ore prima di lui dal campo
base e allora corre come un pazzo per raggiungerlo.... ed ecco che non
puoi nemmeno più permetterti la cosa più bella di un'avventura, sia
essa in alta montagna o in altro loco: il NON raggiungere il
traguardo.

L'avventura, il viaggio dovrebbero sempre essere il percorso, non
l'arrivo....si è persa definitivamente l'umiltà, la capacità di
accettare....

Figuriamoci su questi meravigliosi colossi, che potremo attrezzare con
migliaia di metri di corde e far salire anche a turisti con 50000$ da
spendere, ma che possono spazzarci via con una scrollatina, e che
ridono della meschinità di noi uomini.
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  #2  
Vecchio 09-09-2010, 17.43.08
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Predefinito Re: La corsa agli 8000: bugie, visioni, business, avventura, competizione

Il 09/09/10 16:18, n3tgan3sh ha scritto:[color=blue]
> Stessi dubbi per la famosa Miss Oh - sudcoreana, prima alpinista
> accreditata ad aver fatto i 14 ottomila.[/color]
Questa non dovrebbe essere presa neppure in considerazione, o cmq non
più di tanto, semplicemente per come li ha fatto, utilizzo di ossigeno
in primis
Gerlinde Kaltenbrunner come hai detto giustamente è la vera signore,
come la nostra Nives
[color=blue]
> Insomma, è vero che già dai tempi della famosa querelle tra Bonatti e
> compagni sul K2 si sa che i grandi alpinisti sono egoisti, si sa il
> peso che ha dovuto subire Messner per la morte del fratello
> sull'Annapurna,[/color]

Sul Nanga Parbat è morto il fratello, spero di riuscire presto a vedere
il film[color=blue]
> Ad alpinisti, uomini e donne, che dovrebbero avere un'etica minima,
> niente, anche questa persa.[/color]

quoto
[color=blue]
> *******.Chi mai più crederà ora alle imprese, senza certificazione di
> dati GPS, foto dettagliate, testimoni ?
>
> Viaggi e avventure che ormai sono soltanto rincorse agli sponsor,
> invidie pazzesche, gente che rischia di schiattare solo perchè ha
> visto che un altro alpinista è partito 2 ore prima di lui dal campo
> base e allora corre come un pazzo per raggiungerlo.... ed ecco che non
> puoi nemmeno più permetterti la cosa più bella di un'avventura, sia
> essa in alta montagna o in altro loco: il NON raggiungere il
> traguardo.
>
> L'avventura, il viaggio dovrebbero sempre essere il percorso, non
> l'arrivo....si è persa definitivamente l'umiltà, la capacità di
> accettare....
>[/color]
qualcuno ancora c'è. Ho iniziato da pochi giorni la lettura del libro di
Steve House [url]http://snipurl.com/127jhm[/url] te lo consiglio è proprio un altro
genere di alpinismo (rigorosamente stile alpino ovunque, versante Rupal
del Nanga Parbat compreso).

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  #3  
Vecchio 09-09-2010, 17.43.08
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Predefinito Re: La corsa agli 8000: bugie, visioni, business, avventura, competizione

Il 09/09/10 16:18, n3tgan3sh ha scritto:[color=blue]
> Stessi dubbi per la famosa Miss Oh - sudcoreana, prima alpinista
> accreditata ad aver fatto i 14 ottomila.[/color]
Questa non dovrebbe essere presa neppure in considerazione, o cmq non
più di tanto, semplicemente per come li ha fatto, utilizzo di ossigeno
in primis
Gerlinde Kaltenbrunner come hai detto giustamente è la vera signore,
come la nostra Nives
[color=blue]
> Insomma, è vero che già dai tempi della famosa querelle tra Bonatti e
> compagni sul K2 si sa che i grandi alpinisti sono egoisti, si sa il
> peso che ha dovuto subire Messner per la morte del fratello
> sull'Annapurna,[/color]

Sul Nanga Parbat è morto il fratello, spero di riuscire presto a vedere
il film[color=blue]
> Ad alpinisti, uomini e donne, che dovrebbero avere un'etica minima,
> niente, anche questa persa.[/color]

quoto
[color=blue]
> *******.Chi mai più crederà ora alle imprese, senza certificazione di
> dati GPS, foto dettagliate, testimoni ?
>
> Viaggi e avventure che ormai sono soltanto rincorse agli sponsor,
> invidie pazzesche, gente che rischia di schiattare solo perchè ha
> visto che un altro alpinista è partito 2 ore prima di lui dal campo
> base e allora corre come un pazzo per raggiungerlo.... ed ecco che non
> puoi nemmeno più permetterti la cosa più bella di un'avventura, sia
> essa in alta montagna o in altro loco: il NON raggiungere il
> traguardo.
>
> L'avventura, il viaggio dovrebbero sempre essere il percorso, non
> l'arrivo....si è persa definitivamente l'umiltà, la capacità di
> accettare....
>[/color]
qualcuno ancora c'è. Ho iniziato da pochi giorni la lettura del libro di
Steve House [url]http://snipurl.com/127jhm[/url] te lo consiglio è proprio un altro
genere di alpinismo (rigorosamente stile alpino ovunque, versante Rupal
del Nanga Parbat compreso).

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Vecchio 09-09-2010, 17.43.08
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Il 09/09/10 16:18, n3tgan3sh ha scritto:[color=blue]
> Stessi dubbi per la famosa Miss Oh - sudcoreana, prima alpinista
> accreditata ad aver fatto i 14 ottomila.[/color]
Questa non dovrebbe essere presa neppure in considerazione, o cmq non
più di tanto, semplicemente per come li ha fatto, utilizzo di ossigeno
in primis
Gerlinde Kaltenbrunner come hai detto giustamente è la vera signore,
come la nostra Nives
[color=blue]
> Insomma, è vero che già dai tempi della famosa querelle tra Bonatti e
> compagni sul K2 si sa che i grandi alpinisti sono egoisti, si sa il
> peso che ha dovuto subire Messner per la morte del fratello
> sull'Annapurna,[/color]

Sul Nanga Parbat è morto il fratello, spero di riuscire presto a vedere
il film[color=blue]
> Ad alpinisti, uomini e donne, che dovrebbero avere un'etica minima,
> niente, anche questa persa.[/color]

quoto
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> *******.Chi mai più crederà ora alle imprese, senza certificazione di
> dati GPS, foto dettagliate, testimoni ?
>
> Viaggi e avventure che ormai sono soltanto rincorse agli sponsor,
> invidie pazzesche, gente che rischia di schiattare solo perchè ha
> visto che un altro alpinista è partito 2 ore prima di lui dal campo
> base e allora corre come un pazzo per raggiungerlo.... ed ecco che non
> puoi nemmeno più permetterti la cosa più bella di un'avventura, sia
> essa in alta montagna o in altro loco: il NON raggiungere il
> traguardo.
>
> L'avventura, il viaggio dovrebbero sempre essere il percorso, non
> l'arrivo....si è persa definitivamente l'umiltà, la capacità di
> accettare....
>[/color]
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Il 09/09/10 16:18, n3tgan3sh ha scritto:[color=blue]
> Stessi dubbi per la famosa Miss Oh - sudcoreana, prima alpinista
> accreditata ad aver fatto i 14 ottomila.[/color]
Questa non dovrebbe essere presa neppure in considerazione, o cmq non
più di tanto, semplicemente per come li ha fatto, utilizzo di ossigeno
in primis
Gerlinde Kaltenbrunner come hai detto giustamente è la vera signore,
come la nostra Nives
[color=blue]
> Insomma, è vero che già dai tempi della famosa querelle tra Bonatti e
> compagni sul K2 si sa che i grandi alpinisti sono egoisti, si sa il
> peso che ha dovuto subire Messner per la morte del fratello
> sull'Annapurna,[/color]

Sul Nanga Parbat è morto il fratello, spero di riuscire presto a vedere
il film[color=blue]
> Ad alpinisti, uomini e donne, che dovrebbero avere un'etica minima,
> niente, anche questa persa.[/color]

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> *******.Chi mai più crederà ora alle imprese, senza certificazione di
> dati GPS, foto dettagliate, testimoni ?
>
> Viaggi e avventure che ormai sono soltanto rincorse agli sponsor,
> invidie pazzesche, gente che rischia di schiattare solo perchè ha
> visto che un altro alpinista è partito 2 ore prima di lui dal campo
> base e allora corre come un pazzo per raggiungerlo.... ed ecco che non
> puoi nemmeno più permetterti la cosa più bella di un'avventura, sia
> essa in alta montagna o in altro loco: il NON raggiungere il
> traguardo.
>
> L'avventura, il viaggio dovrebbero sempre essere il percorso, non
> l'arrivo....si è persa definitivamente l'umiltà, la capacità di
> accettare....
>[/color]
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Il 09/09/10 16:18, n3tgan3sh ha scritto:[color=blue]
> Stessi dubbi per la famosa Miss Oh - sudcoreana, prima alpinista
> accreditata ad aver fatto i 14 ottomila.[/color]
Questa non dovrebbe essere presa neppure in considerazione, o cmq non
più di tanto, semplicemente per come li ha fatto, utilizzo di ossigeno
in primis
Gerlinde Kaltenbrunner come hai detto giustamente è la vera signore,
come la nostra Nives
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> Insomma, è vero che già dai tempi della famosa querelle tra Bonatti e
> compagni sul K2 si sa che i grandi alpinisti sono egoisti, si sa il
> peso che ha dovuto subire Messner per la morte del fratello
> sull'Annapurna,[/color]

Sul Nanga Parbat è morto il fratello, spero di riuscire presto a vedere
il film[color=blue]
> Ad alpinisti, uomini e donne, che dovrebbero avere un'etica minima,
> niente, anche questa persa.[/color]

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> *******.Chi mai più crederà ora alle imprese, senza certificazione di
> dati GPS, foto dettagliate, testimoni ?
>
> Viaggi e avventure che ormai sono soltanto rincorse agli sponsor,
> invidie pazzesche, gente che rischia di schiattare solo perchè ha
> visto che un altro alpinista è partito 2 ore prima di lui dal campo
> base e allora corre come un pazzo per raggiungerlo.... ed ecco che non
> puoi nemmeno più permetterti la cosa più bella di un'avventura, sia
> essa in alta montagna o in altro loco: il NON raggiungere il
> traguardo.
>
> L'avventura, il viaggio dovrebbero sempre essere il percorso, non
> l'arrivo....si è persa definitivamente l'umiltà, la capacità di
> accettare....
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Il 09/09/10 16:18, n3tgan3sh ha scritto:[color=blue]
> Stessi dubbi per la famosa Miss Oh - sudcoreana, prima alpinista
> accreditata ad aver fatto i 14 ottomila.[/color]
Questa non dovrebbe essere presa neppure in considerazione, o cmq non
più di tanto, semplicemente per come li ha fatto, utilizzo di ossigeno
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Gerlinde Kaltenbrunner come hai detto giustamente è la vera signore,
come la nostra Nives
[color=blue]
> Insomma, è vero che già dai tempi della famosa querelle tra Bonatti e
> compagni sul K2 si sa che i grandi alpinisti sono egoisti, si sa il
> peso che ha dovuto subire Messner per la morte del fratello
> sull'Annapurna,[/color]

Sul Nanga Parbat è morto il fratello, spero di riuscire presto a vedere
il film[color=blue]
> Ad alpinisti, uomini e donne, che dovrebbero avere un'etica minima,
> niente, anche questa persa.[/color]

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> *******.Chi mai più crederà ora alle imprese, senza certificazione di
> dati GPS, foto dettagliate, testimoni ?
>
> Viaggi e avventure che ormai sono soltanto rincorse agli sponsor,
> invidie pazzesche, gente che rischia di schiattare solo perchè ha
> visto che un altro alpinista è partito 2 ore prima di lui dal campo
> base e allora corre come un pazzo per raggiungerlo.... ed ecco che non
> puoi nemmeno più permetterti la cosa più bella di un'avventura, sia
> essa in alta montagna o in altro loco: il NON raggiungere il
> traguardo.
>
> L'avventura, il viaggio dovrebbero sempre essere il percorso, non
> l'arrivo....si è persa definitivamente l'umiltà, la capacità di
> accettare....
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Il 09/09/10 16:18, n3tgan3sh ha scritto:[color=blue]
> Stessi dubbi per la famosa Miss Oh - sudcoreana, prima alpinista
> accreditata ad aver fatto i 14 ottomila.[/color]
Questa non dovrebbe essere presa neppure in considerazione, o cmq non
più di tanto, semplicemente per come li ha fatto, utilizzo di ossigeno
in primis
Gerlinde Kaltenbrunner come hai detto giustamente è la vera signore,
come la nostra Nives
[color=blue]
> Insomma, è vero che già dai tempi della famosa querelle tra Bonatti e
> compagni sul K2 si sa che i grandi alpinisti sono egoisti, si sa il
> peso che ha dovuto subire Messner per la morte del fratello
> sull'Annapurna,[/color]

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> Ad alpinisti, uomini e donne, che dovrebbero avere un'etica minima,
> niente, anche questa persa.[/color]

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> *******.Chi mai più crederà ora alle imprese, senza certificazione di
> dati GPS, foto dettagliate, testimoni ?
>
> Viaggi e avventure che ormai sono soltanto rincorse agli sponsor,
> invidie pazzesche, gente che rischia di schiattare solo perchè ha
> visto che un altro alpinista è partito 2 ore prima di lui dal campo
> base e allora corre come un pazzo per raggiungerlo.... ed ecco che non
> puoi nemmeno più permetterti la cosa più bella di un'avventura, sia
> essa in alta montagna o in altro loco: il NON raggiungere il
> traguardo.
>
> L'avventura, il viaggio dovrebbero sempre essere il percorso, non
> l'arrivo....si è persa definitivamente l'umiltà, la capacità di
> accettare....
>[/color]
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Il 09/09/10 16:18, n3tgan3sh ha scritto:[color=blue]
> Stessi dubbi per la famosa Miss Oh - sudcoreana, prima alpinista
> accreditata ad aver fatto i 14 ottomila.[/color]
Questa non dovrebbe essere presa neppure in considerazione, o cmq non
più di tanto, semplicemente per come li ha fatto, utilizzo di ossigeno
in primis
Gerlinde Kaltenbrunner come hai detto giustamente è la vera signore,
come la nostra Nives
[color=blue]
> Insomma, è vero che già dai tempi della famosa querelle tra Bonatti e
> compagni sul K2 si sa che i grandi alpinisti sono egoisti, si sa il
> peso che ha dovuto subire Messner per la morte del fratello
> sull'Annapurna,[/color]

Sul Nanga Parbat è morto il fratello, spero di riuscire presto a vedere
il film[color=blue]
> Ad alpinisti, uomini e donne, che dovrebbero avere un'etica minima,
> niente, anche questa persa.[/color]

quoto
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> *******.Chi mai più crederà ora alle imprese, senza certificazione di
> dati GPS, foto dettagliate, testimoni ?
>
> Viaggi e avventure che ormai sono soltanto rincorse agli sponsor,
> invidie pazzesche, gente che rischia di schiattare solo perchè ha
> visto che un altro alpinista è partito 2 ore prima di lui dal campo
> base e allora corre come un pazzo per raggiungerlo.... ed ecco che non
> puoi nemmeno più permetterti la cosa più bella di un'avventura, sia
> essa in alta montagna o in altro loco: il NON raggiungere il
> traguardo.
>
> L'avventura, il viaggio dovrebbero sempre essere il percorso, non
> l'arrivo....si è persa definitivamente l'umiltà, la capacità di
> accettare....
>[/color]
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> Insomma, è vero che già dai tempi della famosa querelle tra Bonatti e
> compagni sul K2 si sa che i grandi alpinisti sono egoisti, si sa il
> peso che ha dovuto subire Messner per la morte del fratello
> sull'Annapurna,[/color]

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>
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> visto che un altro alpinista è partito 2 ore prima di lui dal campo
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