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Vecchio 20-06-2007, 13.45.52
ViaggiAmo
 
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Predefinito THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO

THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO

Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
consigli utili su:
[url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]

Fino a pochi mesi fa, della Thailandia, conoscevo solo la posizione
geografica ed il nome della sua capitale.

Grazie alle sollecitazioni della mia ragazza, alle notizie raccolte su
internet, su guide e riviste specializzate, ed ai consigli dei nostri
amici, ci siamo decisi di farne la meta delle nostre vacanze.
Prenotando solo i voli da e per l'Italia con la nostra conoscenza
abbastanza maccheronica dell'inglese ma con molta buona volontà e
predisposizione al sapersi "arrangiare" e al non perdersi mai d'animo,
siamo riusciti a trascorrere 24 giorni fantastici in questo paese
strepitoso.
Oggi mi sento di consigliare un viaggio del genere a tutti coloro che
amano conoscere posti e persone più che grandi hotels e camerieri, a
tutti quelli che desiderano immergersi nella natura e nella storia
piuttosto che vederla di corsa dai finestrini chiusi di un pulmino con
aria condizionata.

Per questo ho creato questo sito, per dare qualche idea, qualche
consiglio e per raccontare un viaggio veramente
molto bello.

11 agosto 2002 domenica
San Marino - Bangkok - Ayuthaya.
Finalmente si parte! In auto (ci accompagnano) da San Marino a Bologna
dove prendiamo il volo che, via Francoforte, ci porta diretti fino a
Bangkok.
Viaggiamo tutta la notte e arriviamo in in perfetto orario, a conferma
della ben nota efficenza teutonica della Lufhtansa.

12 agosto 2002 lunedì
Bangkok - Ayuthaya.
Dall'aeroporto della capitale Thailandese andiamo a piedi,
semplicemente attraversando un cavalcavia pedonale, alla stazione
ferroviaria di Donmuang.
Ci siamo solo noi due di razza occidentale tra decine e decine di thai
locali che, tra veditori ambulanti di cibo e generi vari, tranquilli
attendono i loro treni.
Riusciamo a fare due biglietti (51 bath cadauno) di terza classe per
Ayuthaya un pò facendoci capire e molto grazie alla cortesia dei
bigliettai che si prestano in mille modi per aiutarci. E' da
sottolineare che tutti gli orari ferroviari sono scritti in caratteri
thai, che noi assolutamente non comprendiamo.
Per le dimensioni e le strutture della stazione, sembra di essere in
piena thailandia rurale eppure i biglietti vengono stampati col
computer e sopra vi sono indicati il numero di carrozza e di sedili
che in tale maniera ci vengono riservati.
Il treno è stracolmo di gente in ogni dove e mentre stiamo pensando
che il sistema di prenotazione funziona peggio che in Italia e di
dover fare tutto il tragitto (1 ora circa) in piedi, arriva una specie
di superpoliziotto ferroviario che gentilmente ma con efficacia mette
tutti a sedere al proprio posto in meno di un minuto.
Arrivati ad Ayuthaya prendiamo un tuk-tuk e ci facciamo portare all'
Hotel Ayothaya scelto, mentre eravamo sul treno, tra quelli indicati
sulla nostra guida L.P.
Il tuk-tuk equivale ad un nostro apecar. Ti fanno salire sul cassone,
sempre super addobbato e molto personalizzato, e ti sballottano alla
massima velocità per le vie del centro, frenando sempre all'ultimo
minuto ed infilandosi in ogni pertugio del traffico.
L'hotel dispone di aria condizionata, Tv, frigo doccia calda e WC in
camera e ci costa 1000 bath a notte (ne passeremo due qui) e nel
complesso è un pò vecchiotto, ma non è male e c'è pure la piscina.
Si è fatta notte e girando per il mercato, pieno di venditori di cibo
(almeno dicono che sia cibo), magliette e DVD alquanto non-originali,
ci ritroviamo a cenare in un tipico localino in legno (da "Pa-Toi")
proprio di fronte alle rovine della città antica illuminate da
magnifici fuochi artificiali prima e dai lampi di un breve ma intenso
temporale poi.

13 agosto 2002 martedì
Ayuthaya.
Ci alziamo e dopo avere fatto colazione per strada con biscotti e
succhi d'arancia (80 bath), affittiamo due biciclette (80 bath per
tutto il giorno) per visitare i templi e le magnifiche rovine della
città.
Assolutamente da non perdere, questo Parco Storico dichiarato
Patrimonio dell'Umanita dall'Unesco è agevolmente visitabile in bici
grazie sia alla morfologia pianeggiante del terreno che all'ottimo
stato di mantenimente dei percorsi e delle strade che collegano i vari
siti archeologici.
Unica avvertenza: occhio al sole! Infatti, seppure il cielo fosse
stato costantemente nuvoloso e nonostante le creme protettive usate, a
sera possiamo vantare una bella abbronzatura rosso-aragosta da
muratore.
Da non perdere i vari Wat Ratburana, i tre grandi Chedi del Wat Phra
Si Sanphet, il tempio bianco di Phu Khao Thong, gli splendidi
monasteri (tra cui il Wat Yai Chai Mongkhon) immersi in una quiete
irreale, tra prati verdissimi e statue di buddha addobbate con vesti
gialle (ce n'era una distesa, bellissima).
A sera passiamo in stazione per prenotare il treno che domani ci
portera da Ayuthaya a Phitsanulok (un rapido di seconda classe, dalle
08:11 alle 12:51, costo 350 bath cadauno).
Cena da "Malakor" (ancora di fronte alle antiche rovine,
magnificamente esaltate da fari che le colorano di dolci tinte
arancio) dove gustiamo riso con gamberi, gamberi fritti e zuccotto di
riso, frutte varie e acqua (che consigliamo di bere solo da bottiglie
sigillate) il tutto veramente buono ed alla modica cifra di 200 bath.
Oggi abbiamo fatto una scarpinata che non finiva più. In compenso
abbiamo visto un sacco di templi, tutti belli, molti elefanti e una
vegetazione fantastica. Abbiamo anche notato che tutta la gente del
posto, mentre pedalavamo sotto il sole del mezzogiorno, ci guardava
come se vedessero due marziani in bicicletta. A pranzo abbiamo
mangiato riso con vongole e spezie varie in un baracchino molto tipico
dove c'eravamo solo noi ed i venditori.
Stasera abbiamo il di dietro rotto per colpa della sella, tanto da
sperare di non salire piu in bici per tutto il resto delle vacanze. Ed
ora a nanna.

14 agosto 2002 mercoledì
Ayuthaya - Phitsanulok.
Paghiamo l'Hotel, prendiamo un tuk-tuk per la stazione (40 bath) e
alle 8:20 partiamo in perfetto orario col treno di seconda classe
diretti a Phitsanulok. Questo treno è un pò meglio di quello preso un
paio di giorni fa. Ci sono i sedili reclinabili ed c'è parecchio
spazio per le gambe, i ventilatori girevoli appesi al soffitto assieme
ai finestrini tutti aperti al massimo danno una notevole e gradita
aerazione.
Alle 9:30 siamo a Lopburi e riusciamo, pur senza scendere dal treno, a
vedere le famose scimmie che l'hanno letteralmente invasa.
Ad ogni stazione salgono e scendono in continuazione vari venditori
ambulanti di cibo e, come un pò tutti i thailandesi presenti sul
treno, anche noi ci azzardiamo ad acquistare qualcosa. Noi prendiamo
riso con pollo (20 bath), del buon gelato al cocco (5 bath), bibite ed
acqua ma in vendita c'era di tutto dal pesce seccato sotto sale a
pezzi di carne consevato in uno strano e poco attraente liquido
rossastro, da verdure mai viste prima a dolci allo spiedo molto
graditi ai locali che non abbiamo avuto il coraggio di assaggiare.
Il treno arriva a Phitsanulok almeno un'ora dopo il previsto e
l'ultima mezz'ora, mentre tentiamo di capire quale possa essere la
stazione dove dobbiamo scendere, la passiamo assieme ad una coppia di
milanesi che tentano la nostra stessa impresa (arrivare a Chiang Mai
in treno con tappe intermedie per visitare le antiche capitale del
Regno Siam).
Arriviamo sfatti dal caldo e passiamo all'Information della stazione
dove ci spiegano, mostrandocene addirittura una foto, che per Chiang
Mai c'è un diretto di 2^ classe che fà anche servizio cuccette.Meno
male, perchè parte alle 22:00!
Prendiamo un tuk-tuk (40 bath) per l'Hotel Thep Nakorn (scelto sulla
L.P. in treno) che ci costa 600 bath a notte.
Ci facciamo una meritata e necessaria doccia e, dopo avere cambiato
200 dollari USA, torniamo alla stazione dove prenotiamo una "sleeping
upstair e downstair" sul rapido di domani notte (costo: sopra 290 e
sotto 340 bath).
Facciamo un giro in centro dove in un banchettino del mercato ci
mangiamo dei tagliolini trasparenti con soia, uova, arachidi,
gamberini minucoli e verdurine. Vorremmo dell'acqua fresca (e in
bottiglia ben chiusa) e siccome non ne hanno, andiamo io e la signore
proprietaria del banchetto del cibo in una bottega lì di fianco a
comprarla: fantastico!
Tra l'altro il cibo è ottimo e spendiamo solo 20 bath.
Facciamo una tappa in tuk-tuk (40 bath) ai templi a nord della
cittadina (che per il resto è ben poco interessante) e da qui
arriviamo al lungofiume per vedere le abbastanza famose "case
galleggianti" che lo contraddistinguono.
Ci fermiamo che è ormai sera sulle gradinate dell'argine del fiume che
sono mirabilmente adornate con tappeti, cuscini dai colori caldissimi
e tavolini in legno ognuno con la propria candela o lampada accesa.
Ci facciamo un paio di bibite comodamente seduti ascoltando la musica
diffusa dai vari venditori di bevande e cibi.
Sul fiume le case galleggianti, oggi per lo più trasformate in
eleganti ristoranti per turisti, riflettono le luci di centinaia di
lumini e luci che ne delineano le forme nel crepuscolo della sera
thailandese.
Lasciamo questa magica atmosfera per tornare in centro, in tuk-tuk
ovviamente, e passiamo alla bus station per controllare gli orari
della corriera che domani ci porterà a Sukhothai.
Facciamo un altro giretto in centro, che è abbastanza animato e con
pochissimi occidentali, dove assaggiamo degli spiedini di calamari
fritti (10 bath l'uno) e dolci locali molto buoni.

15 agosto 2005 giovedì ferragosto
Phitsanulok - Sukhothai
Sveglia all'alba, di nuovo. Lasciamo l'hotel e ne prendiamo un altro
(Hotel Asia, veramente molto economico - 200 bath) per lasciare le
nostre valigie e potere fare una doccia stasera prima di prendere il
treno notturno per Chiang Mai.
Oggi prendiamo un samlor, cioè una specie di risciò a pedali, con cui
un tipo secco secco, che non capisce una sola parola d'inglese, ci fa
fare il giro di mezza città prima di arrivare (per caso?) al stazione
dei pulman dove volevamo andare. Gli diamo 30 bath e prendiamo il bus
air-conditioned per Sukhothai che ci costa 84 bath a persona.
Sulla corriera, con la quale non abbiamo avuto nessun problema,
reincontriamo la coppia di milanesi conosciuta sul treno.
Arrivati al Parco Storico di Sukhothai, noleggiamo di nuovo due
biciclette (20 bath cad.) e paghiamo il biglietto di ingresso (320
bath a testa) e poi, via di nuovo tra rovine meravigliose, pedalando
in parchi verdeggianti curatissimi ed in mezzo a cento laghetti e
fiumiciattoli dall'acqua limpida.
C'è però un sole boia ed un caldo *****: per fortuna soffia un
gradevole venticello.
Da venditori ambulanti, compriamo e mangiamo il pomelo (che sarebbe
tipo un grosso pompelmo) ed i lichi (grappoli di acini simili a quelli
dell'uva da sbucciare).
Ci fermiamo a mangiare in un locale veramente tipico con solo 4
thailandesi ad un altro tavolo e neanche l'ombra di un "farang".
Ordiniamo due risi (uno col pollo e l'altro con le verdure) alla
padrona che non capisce una parola di inglese. Ordiniamo in
thailandese, chissà che cosa arriverà?
Stamattina abbiamo visto un sacco di Bhudda, alcuni veramente belli
(soprattutto quello del Wat Si Chum che era gigantesco). Avevavamo
detto che non avremmo più preso la bici e invece abbiamo dovuto
cambiare idea, almeno queste di oggi sono meglio di quelle di
Ayuthaya!
Il riso è arrivato (proprio quello che avevamo ordinato) ed è
veramente buono. Tanto buono che ne prendiamo un altro, stavolta coi
gamberetti (khao phat kung). Arriva anche questo nel solito piatto con
forchetta e cucchiaio (qui non danno mai i coltelli) ed è squisito
pure questo. Ottimo pure il conto: 80 bath in tutto.
Continuiamo a pedalare tutto il pomeriggio ammirando altre bellissime
rovine in un parco fantastico, conservate tra prati deliziosi e una
miriade di canali, laghetti ed isolotti. Se non fosse per il gran
caldo sarebbe da non fermarsi mai. Prima di lasciare il Parco Storico,
visitiamo pure il museo.
Riprendiamo il bus, in verità siamo sul cassone di un camioncino, che
fa da navetta tra la "old-city" e new-Sukhothai (10 bath a testa) e da
quì prendiamo un bus air-conditioned (veramente scassato) che ci
riporterà a Phitsanulok (costo 32 bath a testa).
Con un tuk-tuk andiamo a recuperare le nostre valigie (che avevamo
lasciato in deposito all'hotel Thep Nakorn) e ci facciamo portare
all'hotel Asia.
Questo si rivela una vera "monnezza"! Però noi dobbiamo solo farci una
doccia (tra l'altro l'acqua è fredda) e cambiarci prima del viaggio in
treno che ci attende stanotte.
Cena veloce con spaghetti di riso (30 bath) e poi compriamo un pò di
dolci tipici per il viaggio. Finalmente ci laviamo: puzzavamo come
mufloni!
Prendiamo lo "sleeping-train" dove ci attendono 8 ore di viaggio e le
nostre cuccette sono, una sopra e l'altra sotto, le ultime due del
treno. Il vagone letto è composto da brande (dotate di lenzuola e
coperte, in verità molto pulite) ai lati del corridoio centrale e da
questo divise solo da tende che i finestrini semi aperti fanno
svolazzare da tutte le parti. Non c'è l'ombra di un occidentale, ma
tutti si mostrano molto cordiali tra loro e con noi.
Sembriamo un pò accampati, ovviamente dalle foto viste alla stazione
il treno sembrava molto ma molto meglio, ma l'importante è arrivare
sani e salvi a Chiang Mai!

Il viaggio prosegue con altri 18 giorni di racconti interessanti e
suggerimenti da cogliere al volo. Visita il nostro sito se vuoi
ulteriori notizie o mandaci una mail, saremo felicissimi di
risponderti.

Ciao Gigi e Cristina.

Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
consigli utili su:
[url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]

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Vecchio 20-06-2007, 13.58.04
scout
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO

Il 20 Giu 2007, 12:45, ViaggiAmo <viaggiamo2007@libero.it> ha scritto:[color=blue]
> THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
>
> Fino a pochi mesi fa, della Thailandia, conoscevo solo la posizione
> geografica ed il nome della sua capitale.
>
> Grazie alle sollecitazioni della mia ragazza, alle notizie raccolte su
> internet, su guide e riviste specializzate, ed ai consigli dei nostri
> amici, ci siamo decisi di farne la meta delle nostre vacanze.
> Prenotando solo i voli da e per l'Italia con la nostra conoscenza
> abbastanza maccheronica dell'inglese ma con molta buona volontà e
> predisposizione al sapersi "arrangiare" e al non perdersi mai d'animo,
> siamo riusciti a trascorrere 24 giorni fantastici in questo paese
> strepitoso.
> Oggi mi sento di consigliare un viaggio del genere a tutti coloro che
> amano conoscere posti e persone più che grandi hotels e camerieri, a
> tutti quelli che desiderano immergersi nella natura e nella storia
> piuttosto che vederla di corsa dai finestrini chiusi di un pulmino con
> aria condizionata.
>
> Per questo ho creato questo sito, per dare qualche idea, qualche
> consiglio e per raccontare un viaggio veramente
> molto bello.
>
> 11 agosto 2002 domenica
> San Marino - Bangkok - Ayuthaya.
> Finalmente si parte! In auto (ci accompagnano) da San Marino a Bologna
> dove prendiamo il volo che, via Francoforte, ci porta diretti fino a
> Bangkok.
> Viaggiamo tutta la notte e arriviamo in in perfetto orario, a conferma
> della ben nota efficenza teutonica della Lufhtansa.
>
> 12 agosto 2002 lunedì
> Bangkok - Ayuthaya.
> Dall'aeroporto della capitale Thailandese andiamo a piedi,
> semplicemente attraversando un cavalcavia pedonale, alla stazione
> ferroviaria di Donmuang.
> Ci siamo solo noi due di razza occidentale tra decine e decine di thai
> locali che, tra veditori ambulanti di cibo e generi vari, tranquilli
> attendono i loro treni.
> Riusciamo a fare due biglietti (51 bath cadauno) di terza classe per
> Ayuthaya un pò facendoci capire e molto grazie alla cortesia dei
> bigliettai che si prestano in mille modi per aiutarci. E' da
> sottolineare che tutti gli orari ferroviari sono scritti in caratteri
> thai, che noi assolutamente non comprendiamo.
> Per le dimensioni e le strutture della stazione, sembra di essere in
> piena thailandia rurale eppure i biglietti vengono stampati col
> computer e sopra vi sono indicati il numero di carrozza e di sedili
> che in tale maniera ci vengono riservati.
> Il treno è stracolmo di gente in ogni dove e mentre stiamo pensando
> che il sistema di prenotazione funziona peggio che in Italia e di
> dover fare tutto il tragitto (1 ora circa) in piedi, arriva una specie
> di superpoliziotto ferroviario che gentilmente ma con efficacia mette
> tutti a sedere al proprio posto in meno di un minuto.
> Arrivati ad Ayuthaya prendiamo un tuk-tuk e ci facciamo portare all'
> Hotel Ayothaya scelto, mentre eravamo sul treno, tra quelli indicati
> sulla nostra guida L.P.
> Il tuk-tuk equivale ad un nostro apecar. Ti fanno salire sul cassone,
> sempre super addobbato e molto personalizzato, e ti sballottano alla
> massima velocità per le vie del centro, frenando sempre all'ultimo
> minuto ed infilandosi in ogni pertugio del traffico.
> L'hotel dispone di aria condizionata, Tv, frigo doccia calda e WC in
> camera e ci costa 1000 bath a notte (ne passeremo due qui) e nel
> complesso è un pò vecchiotto, ma non è male e c'è pure la piscina.
> Si è fatta notte e girando per il mercato, pieno di venditori di cibo
> (almeno dicono che sia cibo), magliette e DVD alquanto non-originali,
> ci ritroviamo a cenare in un tipico localino in legno (da "Pa-Toi")
> proprio di fronte alle rovine della città antica illuminate da
> magnifici fuochi artificiali prima e dai lampi di un breve ma intenso
> temporale poi.
>
> 13 agosto 2002 martedì
> Ayuthaya.
> Ci alziamo e dopo avere fatto colazione per strada con biscotti e
> succhi d'arancia (80 bath), affittiamo due biciclette (80 bath per
> tutto il giorno) per visitare i templi e le magnifiche rovine della
> città.
> Assolutamente da non perdere, questo Parco Storico dichiarato
> Patrimonio dell'Umanita dall'Unesco è agevolmente visitabile in bici
> grazie sia alla morfologia pianeggiante del terreno che all'ottimo
> stato di mantenimente dei percorsi e delle strade che collegano i vari
> siti archeologici.
> Unica avvertenza: occhio al sole! Infatti, seppure il cielo fosse
> stato costantemente nuvoloso e nonostante le creme protettive usate, a
> sera possiamo vantare una bella abbronzatura rosso-aragosta da
> muratore.
> Da non perdere i vari Wat Ratburana, i tre grandi Chedi del Wat Phra
> Si Sanphet, il tempio bianco di Phu Khao Thong, gli splendidi
> monasteri (tra cui il Wat Yai Chai Mongkhon) immersi in una quiete
> irreale, tra prati verdissimi e statue di buddha addobbate con vesti
> gialle (ce n'era una distesa, bellissima).
> A sera passiamo in stazione per prenotare il treno che domani ci
> portera da Ayuthaya a Phitsanulok (un rapido di seconda classe, dalle
> 08:11 alle 12:51, costo 350 bath cadauno).
> Cena da "Malakor" (ancora di fronte alle antiche rovine,
> magnificamente esaltate da fari che le colorano di dolci tinte
> arancio) dove gustiamo riso con gamberi, gamberi fritti e zuccotto di
> riso, frutte varie e acqua (che consigliamo di bere solo da bottiglie
> sigillate) il tutto veramente buono ed alla modica cifra di 200 bath.
> Oggi abbiamo fatto una scarpinata che non finiva più. In compenso
> abbiamo visto un sacco di templi, tutti belli, molti elefanti e una
> vegetazione fantastica. Abbiamo anche notato che tutta la gente del
> posto, mentre pedalavamo sotto il sole del mezzogiorno, ci guardava
> come se vedessero due marziani in bicicletta. A pranzo abbiamo
> mangiato riso con vongole e spezie varie in un baracchino molto tipico
> dove c'eravamo solo noi ed i venditori.
> Stasera abbiamo il di dietro rotto per colpa della sella, tanto da
> sperare di non salire piu in bici per tutto il resto delle vacanze. Ed
> ora a nanna.
>
> 14 agosto 2002 mercoledì
> Ayuthaya - Phitsanulok.
> Paghiamo l'Hotel, prendiamo un tuk-tuk per la stazione (40 bath) e
> alle 8:20 partiamo in perfetto orario col treno di seconda classe
> diretti a Phitsanulok. Questo treno è un pò meglio di quello preso un
> paio di giorni fa. Ci sono i sedili reclinabili ed c'è parecchio
> spazio per le gambe, i ventilatori girevoli appesi al soffitto assieme
> ai finestrini tutti aperti al massimo danno una notevole e gradita
> aerazione.
> Alle 9:30 siamo a Lopburi e riusciamo, pur senza scendere dal treno, a
> vedere le famose scimmie che l'hanno letteralmente invasa.
> Ad ogni stazione salgono e scendono in continuazione vari venditori
> ambulanti di cibo e, come un pò tutti i thailandesi presenti sul
> treno, anche noi ci azzardiamo ad acquistare qualcosa. Noi prendiamo
> riso con pollo (20 bath), del buon gelato al cocco (5 bath), bibite ed
> acqua ma in vendita c'era di tutto dal pesce seccato sotto sale a
> pezzi di carne consevato in uno strano e poco attraente liquido
> rossastro, da verdure mai viste prima a dolci allo spiedo molto
> graditi ai locali che non abbiamo avuto il coraggio di assaggiare.
> Il treno arriva a Phitsanulok almeno un'ora dopo il previsto e
> l'ultima mezz'ora, mentre tentiamo di capire quale possa essere la
> stazione dove dobbiamo scendere, la passiamo assieme ad una coppia di
> milanesi che tentano la nostra stessa impresa (arrivare a Chiang Mai
> in treno con tappe intermedie per visitare le antiche capitale del
> Regno Siam).
> Arriviamo sfatti dal caldo e passiamo all'Information della stazione
> dove ci spiegano, mostrandocene addirittura una foto, che per Chiang
> Mai c'è un diretto di 2^ classe che fà anche servizio cuccette.Meno
> male, perchè parte alle 22:00!
> Prendiamo un tuk-tuk (40 bath) per l'Hotel Thep Nakorn (scelto sulla
> L.P. in treno) che ci costa 600 bath a notte.
> Ci facciamo una meritata e necessaria doccia e, dopo avere cambiato
> 200 dollari USA, torniamo alla stazione dove prenotiamo una "sleeping
> upstair e downstair" sul rapido di domani notte (costo: sopra 290 e
> sotto 340 bath).
> Facciamo un giro in centro dove in un banchettino del mercato ci
> mangiamo dei tagliolini trasparenti con soia, uova, arachidi,
> gamberini minucoli e verdurine. Vorremmo dell'acqua fresca (e in
> bottiglia ben chiusa) e siccome non ne hanno, andiamo io e la signore
> proprietaria del banchetto del cibo in una bottega lì di fianco a
> comprarla: fantastico!
> Tra l'altro il cibo è ottimo e spendiamo solo 20 bath.
> Facciamo una tappa in tuk-tuk (40 bath) ai templi a nord della
> cittadina (che per il resto è ben poco interessante) e da qui
> arriviamo al lungofiume per vedere le abbastanza famose "case
> galleggianti" che lo contraddistinguono.
> Ci fermiamo che è ormai sera sulle gradinate dell'argine del fiume che
> sono mirabilmente adornate con tappeti, cuscini dai colori caldissimi
> e tavolini in legno ognuno con la propria candela o lampada accesa.
> Ci facciamo un paio di bibite comodamente seduti ascoltando la musica
> diffusa dai vari venditori di bevande e cibi.
> Sul fiume le case galleggianti, oggi per lo più trasformate in
> eleganti ristoranti per turisti, riflettono le luci di centinaia di
> lumini e luci che ne delineano le forme nel crepuscolo della sera
> thailandese.
> Lasciamo questa magica atmosfera per tornare in centro, in tuk-tuk
> ovviamente, e passiamo alla bus station per controllare gli orari
> della corriera che domani ci porterà a Sukhothai.
> Facciamo un altro giretto in centro, che è abbastanza animato e con
> pochissimi occidentali, dove assaggiamo degli spiedini di calamari
> fritti (10 bath l'uno) e dolci locali molto buoni.
>
> 15 agosto 2005 giovedì ferragosto
> Phitsanulok - Sukhothai
> Sveglia all'alba, di nuovo. Lasciamo l'hotel e ne prendiamo un altro
> (Hotel Asia, veramente molto economico - 200 bath) per lasciare le
> nostre valigie e potere fare una doccia stasera prima di prendere il
> treno notturno per Chiang Mai.
> Oggi prendiamo un samlor, cioè una specie di risciò a pedali, con cui
> un tipo secco secco, che non capisce una sola parola d'inglese, ci fa
> fare il giro di mezza città prima di arrivare (per caso?) al stazione
> dei pulman dove volevamo andare. Gli diamo 30 bath e prendiamo il bus
> air-conditioned per Sukhothai che ci costa 84 bath a persona.
> Sulla corriera, con la quale non abbiamo avuto nessun problema,
> reincontriamo la coppia di milanesi conosciuta sul treno.
> Arrivati al Parco Storico di Sukhothai, noleggiamo di nuovo due
> biciclette (20 bath cad.) e paghiamo il biglietto di ingresso (320
> bath a testa) e poi, via di nuovo tra rovine meravigliose, pedalando
> in parchi verdeggianti curatissimi ed in mezzo a cento laghetti e
> fiumiciattoli dall'acqua limpida.
> C'è però un sole boia ed un caldo *****: per fortuna soffia un
> gradevole venticello.
> Da venditori ambulanti, compriamo e mangiamo il pomelo (che sarebbe
> tipo un grosso pompelmo) ed i lichi (grappoli di acini simili a quelli
> dell'uva da sbucciare).
> Ci fermiamo a mangiare in un locale veramente tipico con solo 4
> thailandesi ad un altro tavolo e neanche l'ombra di un "farang".
> Ordiniamo due risi (uno col pollo e l'altro con le verdure) alla
> padrona che non capisce una parola di inglese. Ordiniamo in
> thailandese, chissà che cosa arriverà?
> Stamattina abbiamo visto un sacco di Bhudda, alcuni veramente belli
> (soprattutto quello del Wat Si Chum che era gigantesco). Avevavamo
> detto che non avremmo più preso la bici e invece abbiamo dovuto
> cambiare idea, almeno queste di oggi sono meglio di quelle di
> Ayuthaya!
> Il riso è arrivato (proprio quello che avevamo ordinato) ed è
> veramente buono. Tanto buono che ne prendiamo un altro, stavolta coi
> gamberetti (khao phat kung). Arriva anche questo nel solito piatto con
> forchetta e cucchiaio (qui non danno mai i coltelli) ed è squisito
> pure questo. Ottimo pure il conto: 80 bath in tutto.
> Continuiamo a pedalare tutto il pomeriggio ammirando altre bellissime
> rovine in un parco fantastico, conservate tra prati deliziosi e una
> miriade di canali, laghetti ed isolotti. Se non fosse per il gran
> caldo sarebbe da non fermarsi mai. Prima di lasciare il Parco Storico,
> visitiamo pure il museo.
> Riprendiamo il bus, in verità siamo sul cassone di un camioncino, che
> fa da navetta tra la "old-city" e new-Sukhothai (10 bath a testa) e da
> quì prendiamo un bus air-conditioned (veramente scassato) che ci
> riporterà a Phitsanulok (costo 32 bath a testa).
> Con un tuk-tuk andiamo a recuperare le nostre valigie (che avevamo
> lasciato in deposito all'hotel Thep Nakorn) e ci facciamo portare
> all'hotel Asia.
> Questo si rivela una vera "monnezza"! Però noi dobbiamo solo farci una
> doccia (tra l'altro l'acqua è fredda) e cambiarci prima del viaggio in
> treno che ci attende stanotte.
> Cena veloce con spaghetti di riso (30 bath) e poi compriamo un pò di
> dolci tipici per il viaggio. Finalmente ci laviamo: puzzavamo come
> mufloni!
> Prendiamo lo "sleeping-train" dove ci attendono 8 ore di viaggio e le
> nostre cuccette sono, una sopra e l'altra sotto, le ultime due del
> treno. Il vagone letto è composto da brande (dotate di lenzuola e
> coperte, in verità molto pulite) ai lati del corridoio centrale e da
> questo divise solo da tende che i finestrini semi aperti fanno
> svolazzare da tutte le parti. Non c'è l'ombra di un occidentale, ma
> tutti si mostrano molto cordiali tra loro e con noi.
> Sembriamo un pò accampati, ovviamente dalle foto viste alla stazione
> il treno sembrava molto ma molto meglio, ma l'importante è arrivare
> sani e salvi a Chiang Mai!
>
> Il viaggio prosegue con altri 18 giorni di racconti interessanti e
> suggerimenti da cogliere al volo. Visita il nostro sito se vuoi
> ulteriori notizie o mandaci una mail, saremo felicissimi di
> risponderti.
>
> Ciao Gigi e Cristina.
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
> Io in tutta la mia via ci sono stato tante volte . NON HO MAI VISTO[/color]
MONUNENTO A BANGKOK ,il bUDDA di smemaraldo,il budda sdriato,Tutti mi hanno
detto che sono pazzo. Ma chi se ne frega ,ma come 6 stato capace di sTARE +
DI 6 ORE A bANGKOK .TI STRINGERò LA MANO

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Predefinito Re: THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO

Il 20 Giu 2007, 12:45, ViaggiAmo <viaggiamo2007@libero.it> ha scritto:[color=blue]
> THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
>
> Fino a pochi mesi fa, della Thailandia, conoscevo solo la posizione
> geografica ed il nome della sua capitale.
>
> Grazie alle sollecitazioni della mia ragazza, alle notizie raccolte su
> internet, su guide e riviste specializzate, ed ai consigli dei nostri
> amici, ci siamo decisi di farne la meta delle nostre vacanze.
> Prenotando solo i voli da e per l'Italia con la nostra conoscenza
> abbastanza maccheronica dell'inglese ma con molta buona volontà e
> predisposizione al sapersi "arrangiare" e al non perdersi mai d'animo,
> siamo riusciti a trascorrere 24 giorni fantastici in questo paese
> strepitoso.
> Oggi mi sento di consigliare un viaggio del genere a tutti coloro che
> amano conoscere posti e persone più che grandi hotels e camerieri, a
> tutti quelli che desiderano immergersi nella natura e nella storia
> piuttosto che vederla di corsa dai finestrini chiusi di un pulmino con
> aria condizionata.
>
> Per questo ho creato questo sito, per dare qualche idea, qualche
> consiglio e per raccontare un viaggio veramente
> molto bello.
>
> 11 agosto 2002 domenica
> San Marino - Bangkok - Ayuthaya.
> Finalmente si parte! In auto (ci accompagnano) da San Marino a Bologna
> dove prendiamo il volo che, via Francoforte, ci porta diretti fino a
> Bangkok.
> Viaggiamo tutta la notte e arriviamo in in perfetto orario, a conferma
> della ben nota efficenza teutonica della Lufhtansa.
>
> 12 agosto 2002 lunedì
> Bangkok - Ayuthaya.
> Dall'aeroporto della capitale Thailandese andiamo a piedi,
> semplicemente attraversando un cavalcavia pedonale, alla stazione
> ferroviaria di Donmuang.
> Ci siamo solo noi due di razza occidentale tra decine e decine di thai
> locali che, tra veditori ambulanti di cibo e generi vari, tranquilli
> attendono i loro treni.
> Riusciamo a fare due biglietti (51 bath cadauno) di terza classe per
> Ayuthaya un pò facendoci capire e molto grazie alla cortesia dei
> bigliettai che si prestano in mille modi per aiutarci. E' da
> sottolineare che tutti gli orari ferroviari sono scritti in caratteri
> thai, che noi assolutamente non comprendiamo.
> Per le dimensioni e le strutture della stazione, sembra di essere in
> piena thailandia rurale eppure i biglietti vengono stampati col
> computer e sopra vi sono indicati il numero di carrozza e di sedili
> che in tale maniera ci vengono riservati.
> Il treno è stracolmo di gente in ogni dove e mentre stiamo pensando
> che il sistema di prenotazione funziona peggio che in Italia e di
> dover fare tutto il tragitto (1 ora circa) in piedi, arriva una specie
> di superpoliziotto ferroviario che gentilmente ma con efficacia mette
> tutti a sedere al proprio posto in meno di un minuto.
> Arrivati ad Ayuthaya prendiamo un tuk-tuk e ci facciamo portare all'
> Hotel Ayothaya scelto, mentre eravamo sul treno, tra quelli indicati
> sulla nostra guida L.P.
> Il tuk-tuk equivale ad un nostro apecar. Ti fanno salire sul cassone,
> sempre super addobbato e molto personalizzato, e ti sballottano alla
> massima velocità per le vie del centro, frenando sempre all'ultimo
> minuto ed infilandosi in ogni pertugio del traffico.
> L'hotel dispone di aria condizionata, Tv, frigo doccia calda e WC in
> camera e ci costa 1000 bath a notte (ne passeremo due qui) e nel
> complesso è un pò vecchiotto, ma non è male e c'è pure la piscina.
> Si è fatta notte e girando per il mercato, pieno di venditori di cibo
> (almeno dicono che sia cibo), magliette e DVD alquanto non-originali,
> ci ritroviamo a cenare in un tipico localino in legno (da "Pa-Toi")
> proprio di fronte alle rovine della città antica illuminate da
> magnifici fuochi artificiali prima e dai lampi di un breve ma intenso
> temporale poi.
>
> 13 agosto 2002 martedì
> Ayuthaya.
> Ci alziamo e dopo avere fatto colazione per strada con biscotti e
> succhi d'arancia (80 bath), affittiamo due biciclette (80 bath per
> tutto il giorno) per visitare i templi e le magnifiche rovine della
> città.
> Assolutamente da non perdere, questo Parco Storico dichiarato
> Patrimonio dell'Umanita dall'Unesco è agevolmente visitabile in bici
> grazie sia alla morfologia pianeggiante del terreno che all'ottimo
> stato di mantenimente dei percorsi e delle strade che collegano i vari
> siti archeologici.
> Unica avvertenza: occhio al sole! Infatti, seppure il cielo fosse
> stato costantemente nuvoloso e nonostante le creme protettive usate, a
> sera possiamo vantare una bella abbronzatura rosso-aragosta da
> muratore.
> Da non perdere i vari Wat Ratburana, i tre grandi Chedi del Wat Phra
> Si Sanphet, il tempio bianco di Phu Khao Thong, gli splendidi
> monasteri (tra cui il Wat Yai Chai Mongkhon) immersi in una quiete
> irreale, tra prati verdissimi e statue di buddha addobbate con vesti
> gialle (ce n'era una distesa, bellissima).
> A sera passiamo in stazione per prenotare il treno che domani ci
> portera da Ayuthaya a Phitsanulok (un rapido di seconda classe, dalle
> 08:11 alle 12:51, costo 350 bath cadauno).
> Cena da "Malakor" (ancora di fronte alle antiche rovine,
> magnificamente esaltate da fari che le colorano di dolci tinte
> arancio) dove gustiamo riso con gamberi, gamberi fritti e zuccotto di
> riso, frutte varie e acqua (che consigliamo di bere solo da bottiglie
> sigillate) il tutto veramente buono ed alla modica cifra di 200 bath.
> Oggi abbiamo fatto una scarpinata che non finiva più. In compenso
> abbiamo visto un sacco di templi, tutti belli, molti elefanti e una
> vegetazione fantastica. Abbiamo anche notato che tutta la gente del
> posto, mentre pedalavamo sotto il sole del mezzogiorno, ci guardava
> come se vedessero due marziani in bicicletta. A pranzo abbiamo
> mangiato riso con vongole e spezie varie in un baracchino molto tipico
> dove c'eravamo solo noi ed i venditori.
> Stasera abbiamo il di dietro rotto per colpa della sella, tanto da
> sperare di non salire piu in bici per tutto il resto delle vacanze. Ed
> ora a nanna.
>
> 14 agosto 2002 mercoledì
> Ayuthaya - Phitsanulok.
> Paghiamo l'Hotel, prendiamo un tuk-tuk per la stazione (40 bath) e
> alle 8:20 partiamo in perfetto orario col treno di seconda classe
> diretti a Phitsanulok. Questo treno è un pò meglio di quello preso un
> paio di giorni fa. Ci sono i sedili reclinabili ed c'è parecchio
> spazio per le gambe, i ventilatori girevoli appesi al soffitto assieme
> ai finestrini tutti aperti al massimo danno una notevole e gradita
> aerazione.
> Alle 9:30 siamo a Lopburi e riusciamo, pur senza scendere dal treno, a
> vedere le famose scimmie che l'hanno letteralmente invasa.
> Ad ogni stazione salgono e scendono in continuazione vari venditori
> ambulanti di cibo e, come un pò tutti i thailandesi presenti sul
> treno, anche noi ci azzardiamo ad acquistare qualcosa. Noi prendiamo
> riso con pollo (20 bath), del buon gelato al cocco (5 bath), bibite ed
> acqua ma in vendita c'era di tutto dal pesce seccato sotto sale a
> pezzi di carne consevato in uno strano e poco attraente liquido
> rossastro, da verdure mai viste prima a dolci allo spiedo molto
> graditi ai locali che non abbiamo avuto il coraggio di assaggiare.
> Il treno arriva a Phitsanulok almeno un'ora dopo il previsto e
> l'ultima mezz'ora, mentre tentiamo di capire quale possa essere la
> stazione dove dobbiamo scendere, la passiamo assieme ad una coppia di
> milanesi che tentano la nostra stessa impresa (arrivare a Chiang Mai
> in treno con tappe intermedie per visitare le antiche capitale del
> Regno Siam).
> Arriviamo sfatti dal caldo e passiamo all'Information della stazione
> dove ci spiegano, mostrandocene addirittura una foto, che per Chiang
> Mai c'è un diretto di 2^ classe che fà anche servizio cuccette.Meno
> male, perchè parte alle 22:00!
> Prendiamo un tuk-tuk (40 bath) per l'Hotel Thep Nakorn (scelto sulla
> L.P. in treno) che ci costa 600 bath a notte.
> Ci facciamo una meritata e necessaria doccia e, dopo avere cambiato
> 200 dollari USA, torniamo alla stazione dove prenotiamo una "sleeping
> upstair e downstair" sul rapido di domani notte (costo: sopra 290 e
> sotto 340 bath).
> Facciamo un giro in centro dove in un banchettino del mercato ci
> mangiamo dei tagliolini trasparenti con soia, uova, arachidi,
> gamberini minucoli e verdurine. Vorremmo dell'acqua fresca (e in
> bottiglia ben chiusa) e siccome non ne hanno, andiamo io e la signore
> proprietaria del banchetto del cibo in una bottega lì di fianco a
> comprarla: fantastico!
> Tra l'altro il cibo è ottimo e spendiamo solo 20 bath.
> Facciamo una tappa in tuk-tuk (40 bath) ai templi a nord della
> cittadina (che per il resto è ben poco interessante) e da qui
> arriviamo al lungofiume per vedere le abbastanza famose "case
> galleggianti" che lo contraddistinguono.
> Ci fermiamo che è ormai sera sulle gradinate dell'argine del fiume che
> sono mirabilmente adornate con tappeti, cuscini dai colori caldissimi
> e tavolini in legno ognuno con la propria candela o lampada accesa.
> Ci facciamo un paio di bibite comodamente seduti ascoltando la musica
> diffusa dai vari venditori di bevande e cibi.
> Sul fiume le case galleggianti, oggi per lo più trasformate in
> eleganti ristoranti per turisti, riflettono le luci di centinaia di
> lumini e luci che ne delineano le forme nel crepuscolo della sera
> thailandese.
> Lasciamo questa magica atmosfera per tornare in centro, in tuk-tuk
> ovviamente, e passiamo alla bus station per controllare gli orari
> della corriera che domani ci porterà a Sukhothai.
> Facciamo un altro giretto in centro, che è abbastanza animato e con
> pochissimi occidentali, dove assaggiamo degli spiedini di calamari
> fritti (10 bath l'uno) e dolci locali molto buoni.
>
> 15 agosto 2005 giovedì ferragosto
> Phitsanulok - Sukhothai
> Sveglia all'alba, di nuovo. Lasciamo l'hotel e ne prendiamo un altro
> (Hotel Asia, veramente molto economico - 200 bath) per lasciare le
> nostre valigie e potere fare una doccia stasera prima di prendere il
> treno notturno per Chiang Mai.
> Oggi prendiamo un samlor, cioè una specie di risciò a pedali, con cui
> un tipo secco secco, che non capisce una sola parola d'inglese, ci fa
> fare il giro di mezza città prima di arrivare (per caso?) al stazione
> dei pulman dove volevamo andare. Gli diamo 30 bath e prendiamo il bus
> air-conditioned per Sukhothai che ci costa 84 bath a persona.
> Sulla corriera, con la quale non abbiamo avuto nessun problema,
> reincontriamo la coppia di milanesi conosciuta sul treno.
> Arrivati al Parco Storico di Sukhothai, noleggiamo di nuovo due
> biciclette (20 bath cad.) e paghiamo il biglietto di ingresso (320
> bath a testa) e poi, via di nuovo tra rovine meravigliose, pedalando
> in parchi verdeggianti curatissimi ed in mezzo a cento laghetti e
> fiumiciattoli dall'acqua limpida.
> C'è però un sole boia ed un caldo *****: per fortuna soffia un
> gradevole venticello.
> Da venditori ambulanti, compriamo e mangiamo il pomelo (che sarebbe
> tipo un grosso pompelmo) ed i lichi (grappoli di acini simili a quelli
> dell'uva da sbucciare).
> Ci fermiamo a mangiare in un locale veramente tipico con solo 4
> thailandesi ad un altro tavolo e neanche l'ombra di un "farang".
> Ordiniamo due risi (uno col pollo e l'altro con le verdure) alla
> padrona che non capisce una parola di inglese. Ordiniamo in
> thailandese, chissà che cosa arriverà?
> Stamattina abbiamo visto un sacco di Bhudda, alcuni veramente belli
> (soprattutto quello del Wat Si Chum che era gigantesco). Avevavamo
> detto che non avremmo più preso la bici e invece abbiamo dovuto
> cambiare idea, almeno queste di oggi sono meglio di quelle di
> Ayuthaya!
> Il riso è arrivato (proprio quello che avevamo ordinato) ed è
> veramente buono. Tanto buono che ne prendiamo un altro, stavolta coi
> gamberetti (khao phat kung). Arriva anche questo nel solito piatto con
> forchetta e cucchiaio (qui non danno mai i coltelli) ed è squisito
> pure questo. Ottimo pure il conto: 80 bath in tutto.
> Continuiamo a pedalare tutto il pomeriggio ammirando altre bellissime
> rovine in un parco fantastico, conservate tra prati deliziosi e una
> miriade di canali, laghetti ed isolotti. Se non fosse per il gran
> caldo sarebbe da non fermarsi mai. Prima di lasciare il Parco Storico,
> visitiamo pure il museo.
> Riprendiamo il bus, in verità siamo sul cassone di un camioncino, che
> fa da navetta tra la "old-city" e new-Sukhothai (10 bath a testa) e da
> quì prendiamo un bus air-conditioned (veramente scassato) che ci
> riporterà a Phitsanulok (costo 32 bath a testa).
> Con un tuk-tuk andiamo a recuperare le nostre valigie (che avevamo
> lasciato in deposito all'hotel Thep Nakorn) e ci facciamo portare
> all'hotel Asia.
> Questo si rivela una vera "monnezza"! Però noi dobbiamo solo farci una
> doccia (tra l'altro l'acqua è fredda) e cambiarci prima del viaggio in
> treno che ci attende stanotte.
> Cena veloce con spaghetti di riso (30 bath) e poi compriamo un pò di
> dolci tipici per il viaggio. Finalmente ci laviamo: puzzavamo come
> mufloni!
> Prendiamo lo "sleeping-train" dove ci attendono 8 ore di viaggio e le
> nostre cuccette sono, una sopra e l'altra sotto, le ultime due del
> treno. Il vagone letto è composto da brande (dotate di lenzuola e
> coperte, in verità molto pulite) ai lati del corridoio centrale e da
> questo divise solo da tende che i finestrini semi aperti fanno
> svolazzare da tutte le parti. Non c'è l'ombra di un occidentale, ma
> tutti si mostrano molto cordiali tra loro e con noi.
> Sembriamo un pò accampati, ovviamente dalle foto viste alla stazione
> il treno sembrava molto ma molto meglio, ma l'importante è arrivare
> sani e salvi a Chiang Mai!
>
> Il viaggio prosegue con altri 18 giorni di racconti interessanti e
> suggerimenti da cogliere al volo. Visita il nostro sito se vuoi
> ulteriori notizie o mandaci una mail, saremo felicissimi di
> risponderti.
>
> Ciao Gigi e Cristina.
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
> Io in tutta la mia via ci sono stato tante volte . NON HO MAI VISTO[/color]
MONUNENTO A BANGKOK ,il bUDDA di smemaraldo,il budda sdriato,Tutti mi hanno
detto che sono pazzo. Ma chi se ne frega ,ma come 6 stato capace di sTARE +
DI 6 ORE A bANGKOK .TI STRINGERò LA MANO

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Vecchio 20-06-2007, 13.58.04
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Predefinito Re: THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO

Il 20 Giu 2007, 12:45, ViaggiAmo <viaggiamo2007@libero.it> ha scritto:[color=blue]
> THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
>
> Fino a pochi mesi fa, della Thailandia, conoscevo solo la posizione
> geografica ed il nome della sua capitale.
>
> Grazie alle sollecitazioni della mia ragazza, alle notizie raccolte su
> internet, su guide e riviste specializzate, ed ai consigli dei nostri
> amici, ci siamo decisi di farne la meta delle nostre vacanze.
> Prenotando solo i voli da e per l'Italia con la nostra conoscenza
> abbastanza maccheronica dell'inglese ma con molta buona volontà e
> predisposizione al sapersi "arrangiare" e al non perdersi mai d'animo,
> siamo riusciti a trascorrere 24 giorni fantastici in questo paese
> strepitoso.
> Oggi mi sento di consigliare un viaggio del genere a tutti coloro che
> amano conoscere posti e persone più che grandi hotels e camerieri, a
> tutti quelli che desiderano immergersi nella natura e nella storia
> piuttosto che vederla di corsa dai finestrini chiusi di un pulmino con
> aria condizionata.
>
> Per questo ho creato questo sito, per dare qualche idea, qualche
> consiglio e per raccontare un viaggio veramente
> molto bello.
>
> 11 agosto 2002 domenica
> San Marino - Bangkok - Ayuthaya.
> Finalmente si parte! In auto (ci accompagnano) da San Marino a Bologna
> dove prendiamo il volo che, via Francoforte, ci porta diretti fino a
> Bangkok.
> Viaggiamo tutta la notte e arriviamo in in perfetto orario, a conferma
> della ben nota efficenza teutonica della Lufhtansa.
>
> 12 agosto 2002 lunedì
> Bangkok - Ayuthaya.
> Dall'aeroporto della capitale Thailandese andiamo a piedi,
> semplicemente attraversando un cavalcavia pedonale, alla stazione
> ferroviaria di Donmuang.
> Ci siamo solo noi due di razza occidentale tra decine e decine di thai
> locali che, tra veditori ambulanti di cibo e generi vari, tranquilli
> attendono i loro treni.
> Riusciamo a fare due biglietti (51 bath cadauno) di terza classe per
> Ayuthaya un pò facendoci capire e molto grazie alla cortesia dei
> bigliettai che si prestano in mille modi per aiutarci. E' da
> sottolineare che tutti gli orari ferroviari sono scritti in caratteri
> thai, che noi assolutamente non comprendiamo.
> Per le dimensioni e le strutture della stazione, sembra di essere in
> piena thailandia rurale eppure i biglietti vengono stampati col
> computer e sopra vi sono indicati il numero di carrozza e di sedili
> che in tale maniera ci vengono riservati.
> Il treno è stracolmo di gente in ogni dove e mentre stiamo pensando
> che il sistema di prenotazione funziona peggio che in Italia e di
> dover fare tutto il tragitto (1 ora circa) in piedi, arriva una specie
> di superpoliziotto ferroviario che gentilmente ma con efficacia mette
> tutti a sedere al proprio posto in meno di un minuto.
> Arrivati ad Ayuthaya prendiamo un tuk-tuk e ci facciamo portare all'
> Hotel Ayothaya scelto, mentre eravamo sul treno, tra quelli indicati
> sulla nostra guida L.P.
> Il tuk-tuk equivale ad un nostro apecar. Ti fanno salire sul cassone,
> sempre super addobbato e molto personalizzato, e ti sballottano alla
> massima velocità per le vie del centro, frenando sempre all'ultimo
> minuto ed infilandosi in ogni pertugio del traffico.
> L'hotel dispone di aria condizionata, Tv, frigo doccia calda e WC in
> camera e ci costa 1000 bath a notte (ne passeremo due qui) e nel
> complesso è un pò vecchiotto, ma non è male e c'è pure la piscina.
> Si è fatta notte e girando per il mercato, pieno di venditori di cibo
> (almeno dicono che sia cibo), magliette e DVD alquanto non-originali,
> ci ritroviamo a cenare in un tipico localino in legno (da "Pa-Toi")
> proprio di fronte alle rovine della città antica illuminate da
> magnifici fuochi artificiali prima e dai lampi di un breve ma intenso
> temporale poi.
>
> 13 agosto 2002 martedì
> Ayuthaya.
> Ci alziamo e dopo avere fatto colazione per strada con biscotti e
> succhi d'arancia (80 bath), affittiamo due biciclette (80 bath per
> tutto il giorno) per visitare i templi e le magnifiche rovine della
> città.
> Assolutamente da non perdere, questo Parco Storico dichiarato
> Patrimonio dell'Umanita dall'Unesco è agevolmente visitabile in bici
> grazie sia alla morfologia pianeggiante del terreno che all'ottimo
> stato di mantenimente dei percorsi e delle strade che collegano i vari
> siti archeologici.
> Unica avvertenza: occhio al sole! Infatti, seppure il cielo fosse
> stato costantemente nuvoloso e nonostante le creme protettive usate, a
> sera possiamo vantare una bella abbronzatura rosso-aragosta da
> muratore.
> Da non perdere i vari Wat Ratburana, i tre grandi Chedi del Wat Phra
> Si Sanphet, il tempio bianco di Phu Khao Thong, gli splendidi
> monasteri (tra cui il Wat Yai Chai Mongkhon) immersi in una quiete
> irreale, tra prati verdissimi e statue di buddha addobbate con vesti
> gialle (ce n'era una distesa, bellissima).
> A sera passiamo in stazione per prenotare il treno che domani ci
> portera da Ayuthaya a Phitsanulok (un rapido di seconda classe, dalle
> 08:11 alle 12:51, costo 350 bath cadauno).
> Cena da "Malakor" (ancora di fronte alle antiche rovine,
> magnificamente esaltate da fari che le colorano di dolci tinte
> arancio) dove gustiamo riso con gamberi, gamberi fritti e zuccotto di
> riso, frutte varie e acqua (che consigliamo di bere solo da bottiglie
> sigillate) il tutto veramente buono ed alla modica cifra di 200 bath.
> Oggi abbiamo fatto una scarpinata che non finiva più. In compenso
> abbiamo visto un sacco di templi, tutti belli, molti elefanti e una
> vegetazione fantastica. Abbiamo anche notato che tutta la gente del
> posto, mentre pedalavamo sotto il sole del mezzogiorno, ci guardava
> come se vedessero due marziani in bicicletta. A pranzo abbiamo
> mangiato riso con vongole e spezie varie in un baracchino molto tipico
> dove c'eravamo solo noi ed i venditori.
> Stasera abbiamo il di dietro rotto per colpa della sella, tanto da
> sperare di non salire piu in bici per tutto il resto delle vacanze. Ed
> ora a nanna.
>
> 14 agosto 2002 mercoledì
> Ayuthaya - Phitsanulok.
> Paghiamo l'Hotel, prendiamo un tuk-tuk per la stazione (40 bath) e
> alle 8:20 partiamo in perfetto orario col treno di seconda classe
> diretti a Phitsanulok. Questo treno è un pò meglio di quello preso un
> paio di giorni fa. Ci sono i sedili reclinabili ed c'è parecchio
> spazio per le gambe, i ventilatori girevoli appesi al soffitto assieme
> ai finestrini tutti aperti al massimo danno una notevole e gradita
> aerazione.
> Alle 9:30 siamo a Lopburi e riusciamo, pur senza scendere dal treno, a
> vedere le famose scimmie che l'hanno letteralmente invasa.
> Ad ogni stazione salgono e scendono in continuazione vari venditori
> ambulanti di cibo e, come un pò tutti i thailandesi presenti sul
> treno, anche noi ci azzardiamo ad acquistare qualcosa. Noi prendiamo
> riso con pollo (20 bath), del buon gelato al cocco (5 bath), bibite ed
> acqua ma in vendita c'era di tutto dal pesce seccato sotto sale a
> pezzi di carne consevato in uno strano e poco attraente liquido
> rossastro, da verdure mai viste prima a dolci allo spiedo molto
> graditi ai locali che non abbiamo avuto il coraggio di assaggiare.
> Il treno arriva a Phitsanulok almeno un'ora dopo il previsto e
> l'ultima mezz'ora, mentre tentiamo di capire quale possa essere la
> stazione dove dobbiamo scendere, la passiamo assieme ad una coppia di
> milanesi che tentano la nostra stessa impresa (arrivare a Chiang Mai
> in treno con tappe intermedie per visitare le antiche capitale del
> Regno Siam).
> Arriviamo sfatti dal caldo e passiamo all'Information della stazione
> dove ci spiegano, mostrandocene addirittura una foto, che per Chiang
> Mai c'è un diretto di 2^ classe che fà anche servizio cuccette.Meno
> male, perchè parte alle 22:00!
> Prendiamo un tuk-tuk (40 bath) per l'Hotel Thep Nakorn (scelto sulla
> L.P. in treno) che ci costa 600 bath a notte.
> Ci facciamo una meritata e necessaria doccia e, dopo avere cambiato
> 200 dollari USA, torniamo alla stazione dove prenotiamo una "sleeping
> upstair e downstair" sul rapido di domani notte (costo: sopra 290 e
> sotto 340 bath).
> Facciamo un giro in centro dove in un banchettino del mercato ci
> mangiamo dei tagliolini trasparenti con soia, uova, arachidi,
> gamberini minucoli e verdurine. Vorremmo dell'acqua fresca (e in
> bottiglia ben chiusa) e siccome non ne hanno, andiamo io e la signore
> proprietaria del banchetto del cibo in una bottega lì di fianco a
> comprarla: fantastico!
> Tra l'altro il cibo è ottimo e spendiamo solo 20 bath.
> Facciamo una tappa in tuk-tuk (40 bath) ai templi a nord della
> cittadina (che per il resto è ben poco interessante) e da qui
> arriviamo al lungofiume per vedere le abbastanza famose "case
> galleggianti" che lo contraddistinguono.
> Ci fermiamo che è ormai sera sulle gradinate dell'argine del fiume che
> sono mirabilmente adornate con tappeti, cuscini dai colori caldissimi
> e tavolini in legno ognuno con la propria candela o lampada accesa.
> Ci facciamo un paio di bibite comodamente seduti ascoltando la musica
> diffusa dai vari venditori di bevande e cibi.
> Sul fiume le case galleggianti, oggi per lo più trasformate in
> eleganti ristoranti per turisti, riflettono le luci di centinaia di
> lumini e luci che ne delineano le forme nel crepuscolo della sera
> thailandese.
> Lasciamo questa magica atmosfera per tornare in centro, in tuk-tuk
> ovviamente, e passiamo alla bus station per controllare gli orari
> della corriera che domani ci porterà a Sukhothai.
> Facciamo un altro giretto in centro, che è abbastanza animato e con
> pochissimi occidentali, dove assaggiamo degli spiedini di calamari
> fritti (10 bath l'uno) e dolci locali molto buoni.
>
> 15 agosto 2005 giovedì ferragosto
> Phitsanulok - Sukhothai
> Sveglia all'alba, di nuovo. Lasciamo l'hotel e ne prendiamo un altro
> (Hotel Asia, veramente molto economico - 200 bath) per lasciare le
> nostre valigie e potere fare una doccia stasera prima di prendere il
> treno notturno per Chiang Mai.
> Oggi prendiamo un samlor, cioè una specie di risciò a pedali, con cui
> un tipo secco secco, che non capisce una sola parola d'inglese, ci fa
> fare il giro di mezza città prima di arrivare (per caso?) al stazione
> dei pulman dove volevamo andare. Gli diamo 30 bath e prendiamo il bus
> air-conditioned per Sukhothai che ci costa 84 bath a persona.
> Sulla corriera, con la quale non abbiamo avuto nessun problema,
> reincontriamo la coppia di milanesi conosciuta sul treno.
> Arrivati al Parco Storico di Sukhothai, noleggiamo di nuovo due
> biciclette (20 bath cad.) e paghiamo il biglietto di ingresso (320
> bath a testa) e poi, via di nuovo tra rovine meravigliose, pedalando
> in parchi verdeggianti curatissimi ed in mezzo a cento laghetti e
> fiumiciattoli dall'acqua limpida.
> C'è però un sole boia ed un caldo *****: per fortuna soffia un
> gradevole venticello.
> Da venditori ambulanti, compriamo e mangiamo il pomelo (che sarebbe
> tipo un grosso pompelmo) ed i lichi (grappoli di acini simili a quelli
> dell'uva da sbucciare).
> Ci fermiamo a mangiare in un locale veramente tipico con solo 4
> thailandesi ad un altro tavolo e neanche l'ombra di un "farang".
> Ordiniamo due risi (uno col pollo e l'altro con le verdure) alla
> padrona che non capisce una parola di inglese. Ordiniamo in
> thailandese, chissà che cosa arriverà?
> Stamattina abbiamo visto un sacco di Bhudda, alcuni veramente belli
> (soprattutto quello del Wat Si Chum che era gigantesco). Avevavamo
> detto che non avremmo più preso la bici e invece abbiamo dovuto
> cambiare idea, almeno queste di oggi sono meglio di quelle di
> Ayuthaya!
> Il riso è arrivato (proprio quello che avevamo ordinato) ed è
> veramente buono. Tanto buono che ne prendiamo un altro, stavolta coi
> gamberetti (khao phat kung). Arriva anche questo nel solito piatto con
> forchetta e cucchiaio (qui non danno mai i coltelli) ed è squisito
> pure questo. Ottimo pure il conto: 80 bath in tutto.
> Continuiamo a pedalare tutto il pomeriggio ammirando altre bellissime
> rovine in un parco fantastico, conservate tra prati deliziosi e una
> miriade di canali, laghetti ed isolotti. Se non fosse per il gran
> caldo sarebbe da non fermarsi mai. Prima di lasciare il Parco Storico,
> visitiamo pure il museo.
> Riprendiamo il bus, in verità siamo sul cassone di un camioncino, che
> fa da navetta tra la "old-city" e new-Sukhothai (10 bath a testa) e da
> quì prendiamo un bus air-conditioned (veramente scassato) che ci
> riporterà a Phitsanulok (costo 32 bath a testa).
> Con un tuk-tuk andiamo a recuperare le nostre valigie (che avevamo
> lasciato in deposito all'hotel Thep Nakorn) e ci facciamo portare
> all'hotel Asia.
> Questo si rivela una vera "monnezza"! Però noi dobbiamo solo farci una
> doccia (tra l'altro l'acqua è fredda) e cambiarci prima del viaggio in
> treno che ci attende stanotte.
> Cena veloce con spaghetti di riso (30 bath) e poi compriamo un pò di
> dolci tipici per il viaggio. Finalmente ci laviamo: puzzavamo come
> mufloni!
> Prendiamo lo "sleeping-train" dove ci attendono 8 ore di viaggio e le
> nostre cuccette sono, una sopra e l'altra sotto, le ultime due del
> treno. Il vagone letto è composto da brande (dotate di lenzuola e
> coperte, in verità molto pulite) ai lati del corridoio centrale e da
> questo divise solo da tende che i finestrini semi aperti fanno
> svolazzare da tutte le parti. Non c'è l'ombra di un occidentale, ma
> tutti si mostrano molto cordiali tra loro e con noi.
> Sembriamo un pò accampati, ovviamente dalle foto viste alla stazione
> il treno sembrava molto ma molto meglio, ma l'importante è arrivare
> sani e salvi a Chiang Mai!
>
> Il viaggio prosegue con altri 18 giorni di racconti interessanti e
> suggerimenti da cogliere al volo. Visita il nostro sito se vuoi
> ulteriori notizie o mandaci una mail, saremo felicissimi di
> risponderti.
>
> Ciao Gigi e Cristina.
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
> Io in tutta la mia via ci sono stato tante volte . NON HO MAI VISTO[/color]
MONUNENTO A BANGKOK ,il bUDDA di smemaraldo,il budda sdriato,Tutti mi hanno
detto che sono pazzo. Ma chi se ne frega ,ma come 6 stato capace di sTARE +
DI 6 ORE A bANGKOK .TI STRINGERò LA MANO

--------------------------------
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  #5  
Vecchio 20-06-2007, 13.58.04
scout
 
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Predefinito Re: THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO

Il 20 Giu 2007, 12:45, ViaggiAmo <viaggiamo2007@libero.it> ha scritto:[color=blue]
> THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
>
> Fino a pochi mesi fa, della Thailandia, conoscevo solo la posizione
> geografica ed il nome della sua capitale.
>
> Grazie alle sollecitazioni della mia ragazza, alle notizie raccolte su
> internet, su guide e riviste specializzate, ed ai consigli dei nostri
> amici, ci siamo decisi di farne la meta delle nostre vacanze.
> Prenotando solo i voli da e per l'Italia con la nostra conoscenza
> abbastanza maccheronica dell'inglese ma con molta buona volontà e
> predisposizione al sapersi "arrangiare" e al non perdersi mai d'animo,
> siamo riusciti a trascorrere 24 giorni fantastici in questo paese
> strepitoso.
> Oggi mi sento di consigliare un viaggio del genere a tutti coloro che
> amano conoscere posti e persone più che grandi hotels e camerieri, a
> tutti quelli che desiderano immergersi nella natura e nella storia
> piuttosto che vederla di corsa dai finestrini chiusi di un pulmino con
> aria condizionata.
>
> Per questo ho creato questo sito, per dare qualche idea, qualche
> consiglio e per raccontare un viaggio veramente
> molto bello.
>
> 11 agosto 2002 domenica
> San Marino - Bangkok - Ayuthaya.
> Finalmente si parte! In auto (ci accompagnano) da San Marino a Bologna
> dove prendiamo il volo che, via Francoforte, ci porta diretti fino a
> Bangkok.
> Viaggiamo tutta la notte e arriviamo in in perfetto orario, a conferma
> della ben nota efficenza teutonica della Lufhtansa.
>
> 12 agosto 2002 lunedì
> Bangkok - Ayuthaya.
> Dall'aeroporto della capitale Thailandese andiamo a piedi,
> semplicemente attraversando un cavalcavia pedonale, alla stazione
> ferroviaria di Donmuang.
> Ci siamo solo noi due di razza occidentale tra decine e decine di thai
> locali che, tra veditori ambulanti di cibo e generi vari, tranquilli
> attendono i loro treni.
> Riusciamo a fare due biglietti (51 bath cadauno) di terza classe per
> Ayuthaya un pò facendoci capire e molto grazie alla cortesia dei
> bigliettai che si prestano in mille modi per aiutarci. E' da
> sottolineare che tutti gli orari ferroviari sono scritti in caratteri
> thai, che noi assolutamente non comprendiamo.
> Per le dimensioni e le strutture della stazione, sembra di essere in
> piena thailandia rurale eppure i biglietti vengono stampati col
> computer e sopra vi sono indicati il numero di carrozza e di sedili
> che in tale maniera ci vengono riservati.
> Il treno è stracolmo di gente in ogni dove e mentre stiamo pensando
> che il sistema di prenotazione funziona peggio che in Italia e di
> dover fare tutto il tragitto (1 ora circa) in piedi, arriva una specie
> di superpoliziotto ferroviario che gentilmente ma con efficacia mette
> tutti a sedere al proprio posto in meno di un minuto.
> Arrivati ad Ayuthaya prendiamo un tuk-tuk e ci facciamo portare all'
> Hotel Ayothaya scelto, mentre eravamo sul treno, tra quelli indicati
> sulla nostra guida L.P.
> Il tuk-tuk equivale ad un nostro apecar. Ti fanno salire sul cassone,
> sempre super addobbato e molto personalizzato, e ti sballottano alla
> massima velocità per le vie del centro, frenando sempre all'ultimo
> minuto ed infilandosi in ogni pertugio del traffico.
> L'hotel dispone di aria condizionata, Tv, frigo doccia calda e WC in
> camera e ci costa 1000 bath a notte (ne passeremo due qui) e nel
> complesso è un pò vecchiotto, ma non è male e c'è pure la piscina.
> Si è fatta notte e girando per il mercato, pieno di venditori di cibo
> (almeno dicono che sia cibo), magliette e DVD alquanto non-originali,
> ci ritroviamo a cenare in un tipico localino in legno (da "Pa-Toi")
> proprio di fronte alle rovine della città antica illuminate da
> magnifici fuochi artificiali prima e dai lampi di un breve ma intenso
> temporale poi.
>
> 13 agosto 2002 martedì
> Ayuthaya.
> Ci alziamo e dopo avere fatto colazione per strada con biscotti e
> succhi d'arancia (80 bath), affittiamo due biciclette (80 bath per
> tutto il giorno) per visitare i templi e le magnifiche rovine della
> città.
> Assolutamente da non perdere, questo Parco Storico dichiarato
> Patrimonio dell'Umanita dall'Unesco è agevolmente visitabile in bici
> grazie sia alla morfologia pianeggiante del terreno che all'ottimo
> stato di mantenimente dei percorsi e delle strade che collegano i vari
> siti archeologici.
> Unica avvertenza: occhio al sole! Infatti, seppure il cielo fosse
> stato costantemente nuvoloso e nonostante le creme protettive usate, a
> sera possiamo vantare una bella abbronzatura rosso-aragosta da
> muratore.
> Da non perdere i vari Wat Ratburana, i tre grandi Chedi del Wat Phra
> Si Sanphet, il tempio bianco di Phu Khao Thong, gli splendidi
> monasteri (tra cui il Wat Yai Chai Mongkhon) immersi in una quiete
> irreale, tra prati verdissimi e statue di buddha addobbate con vesti
> gialle (ce n'era una distesa, bellissima).
> A sera passiamo in stazione per prenotare il treno che domani ci
> portera da Ayuthaya a Phitsanulok (un rapido di seconda classe, dalle
> 08:11 alle 12:51, costo 350 bath cadauno).
> Cena da "Malakor" (ancora di fronte alle antiche rovine,
> magnificamente esaltate da fari che le colorano di dolci tinte
> arancio) dove gustiamo riso con gamberi, gamberi fritti e zuccotto di
> riso, frutte varie e acqua (che consigliamo di bere solo da bottiglie
> sigillate) il tutto veramente buono ed alla modica cifra di 200 bath.
> Oggi abbiamo fatto una scarpinata che non finiva più. In compenso
> abbiamo visto un sacco di templi, tutti belli, molti elefanti e una
> vegetazione fantastica. Abbiamo anche notato che tutta la gente del
> posto, mentre pedalavamo sotto il sole del mezzogiorno, ci guardava
> come se vedessero due marziani in bicicletta. A pranzo abbiamo
> mangiato riso con vongole e spezie varie in un baracchino molto tipico
> dove c'eravamo solo noi ed i venditori.
> Stasera abbiamo il di dietro rotto per colpa della sella, tanto da
> sperare di non salire piu in bici per tutto il resto delle vacanze. Ed
> ora a nanna.
>
> 14 agosto 2002 mercoledì
> Ayuthaya - Phitsanulok.
> Paghiamo l'Hotel, prendiamo un tuk-tuk per la stazione (40 bath) e
> alle 8:20 partiamo in perfetto orario col treno di seconda classe
> diretti a Phitsanulok. Questo treno è un pò meglio di quello preso un
> paio di giorni fa. Ci sono i sedili reclinabili ed c'è parecchio
> spazio per le gambe, i ventilatori girevoli appesi al soffitto assieme
> ai finestrini tutti aperti al massimo danno una notevole e gradita
> aerazione.
> Alle 9:30 siamo a Lopburi e riusciamo, pur senza scendere dal treno, a
> vedere le famose scimmie che l'hanno letteralmente invasa.
> Ad ogni stazione salgono e scendono in continuazione vari venditori
> ambulanti di cibo e, come un pò tutti i thailandesi presenti sul
> treno, anche noi ci azzardiamo ad acquistare qualcosa. Noi prendiamo
> riso con pollo (20 bath), del buon gelato al cocco (5 bath), bibite ed
> acqua ma in vendita c'era di tutto dal pesce seccato sotto sale a
> pezzi di carne consevato in uno strano e poco attraente liquido
> rossastro, da verdure mai viste prima a dolci allo spiedo molto
> graditi ai locali che non abbiamo avuto il coraggio di assaggiare.
> Il treno arriva a Phitsanulok almeno un'ora dopo il previsto e
> l'ultima mezz'ora, mentre tentiamo di capire quale possa essere la
> stazione dove dobbiamo scendere, la passiamo assieme ad una coppia di
> milanesi che tentano la nostra stessa impresa (arrivare a Chiang Mai
> in treno con tappe intermedie per visitare le antiche capitale del
> Regno Siam).
> Arriviamo sfatti dal caldo e passiamo all'Information della stazione
> dove ci spiegano, mostrandocene addirittura una foto, che per Chiang
> Mai c'è un diretto di 2^ classe che fà anche servizio cuccette.Meno
> male, perchè parte alle 22:00!
> Prendiamo un tuk-tuk (40 bath) per l'Hotel Thep Nakorn (scelto sulla
> L.P. in treno) che ci costa 600 bath a notte.
> Ci facciamo una meritata e necessaria doccia e, dopo avere cambiato
> 200 dollari USA, torniamo alla stazione dove prenotiamo una "sleeping
> upstair e downstair" sul rapido di domani notte (costo: sopra 290 e
> sotto 340 bath).
> Facciamo un giro in centro dove in un banchettino del mercato ci
> mangiamo dei tagliolini trasparenti con soia, uova, arachidi,
> gamberini minucoli e verdurine. Vorremmo dell'acqua fresca (e in
> bottiglia ben chiusa) e siccome non ne hanno, andiamo io e la signore
> proprietaria del banchetto del cibo in una bottega lì di fianco a
> comprarla: fantastico!
> Tra l'altro il cibo è ottimo e spendiamo solo 20 bath.
> Facciamo una tappa in tuk-tuk (40 bath) ai templi a nord della
> cittadina (che per il resto è ben poco interessante) e da qui
> arriviamo al lungofiume per vedere le abbastanza famose "case
> galleggianti" che lo contraddistinguono.
> Ci fermiamo che è ormai sera sulle gradinate dell'argine del fiume che
> sono mirabilmente adornate con tappeti, cuscini dai colori caldissimi
> e tavolini in legno ognuno con la propria candela o lampada accesa.
> Ci facciamo un paio di bibite comodamente seduti ascoltando la musica
> diffusa dai vari venditori di bevande e cibi.
> Sul fiume le case galleggianti, oggi per lo più trasformate in
> eleganti ristoranti per turisti, riflettono le luci di centinaia di
> lumini e luci che ne delineano le forme nel crepuscolo della sera
> thailandese.
> Lasciamo questa magica atmosfera per tornare in centro, in tuk-tuk
> ovviamente, e passiamo alla bus station per controllare gli orari
> della corriera che domani ci porterà a Sukhothai.
> Facciamo un altro giretto in centro, che è abbastanza animato e con
> pochissimi occidentali, dove assaggiamo degli spiedini di calamari
> fritti (10 bath l'uno) e dolci locali molto buoni.
>
> 15 agosto 2005 giovedì ferragosto
> Phitsanulok - Sukhothai
> Sveglia all'alba, di nuovo. Lasciamo l'hotel e ne prendiamo un altro
> (Hotel Asia, veramente molto economico - 200 bath) per lasciare le
> nostre valigie e potere fare una doccia stasera prima di prendere il
> treno notturno per Chiang Mai.
> Oggi prendiamo un samlor, cioè una specie di risciò a pedali, con cui
> un tipo secco secco, che non capisce una sola parola d'inglese, ci fa
> fare il giro di mezza città prima di arrivare (per caso?) al stazione
> dei pulman dove volevamo andare. Gli diamo 30 bath e prendiamo il bus
> air-conditioned per Sukhothai che ci costa 84 bath a persona.
> Sulla corriera, con la quale non abbiamo avuto nessun problema,
> reincontriamo la coppia di milanesi conosciuta sul treno.
> Arrivati al Parco Storico di Sukhothai, noleggiamo di nuovo due
> biciclette (20 bath cad.) e paghiamo il biglietto di ingresso (320
> bath a testa) e poi, via di nuovo tra rovine meravigliose, pedalando
> in parchi verdeggianti curatissimi ed in mezzo a cento laghetti e
> fiumiciattoli dall'acqua limpida.
> C'è però un sole boia ed un caldo *****: per fortuna soffia un
> gradevole venticello.
> Da venditori ambulanti, compriamo e mangiamo il pomelo (che sarebbe
> tipo un grosso pompelmo) ed i lichi (grappoli di acini simili a quelli
> dell'uva da sbucciare).
> Ci fermiamo a mangiare in un locale veramente tipico con solo 4
> thailandesi ad un altro tavolo e neanche l'ombra di un "farang".
> Ordiniamo due risi (uno col pollo e l'altro con le verdure) alla
> padrona che non capisce una parola di inglese. Ordiniamo in
> thailandese, chissà che cosa arriverà?
> Stamattina abbiamo visto un sacco di Bhudda, alcuni veramente belli
> (soprattutto quello del Wat Si Chum che era gigantesco). Avevavamo
> detto che non avremmo più preso la bici e invece abbiamo dovuto
> cambiare idea, almeno queste di oggi sono meglio di quelle di
> Ayuthaya!
> Il riso è arrivato (proprio quello che avevamo ordinato) ed è
> veramente buono. Tanto buono che ne prendiamo un altro, stavolta coi
> gamberetti (khao phat kung). Arriva anche questo nel solito piatto con
> forchetta e cucchiaio (qui non danno mai i coltelli) ed è squisito
> pure questo. Ottimo pure il conto: 80 bath in tutto.
> Continuiamo a pedalare tutto il pomeriggio ammirando altre bellissime
> rovine in un parco fantastico, conservate tra prati deliziosi e una
> miriade di canali, laghetti ed isolotti. Se non fosse per il gran
> caldo sarebbe da non fermarsi mai. Prima di lasciare il Parco Storico,
> visitiamo pure il museo.
> Riprendiamo il bus, in verità siamo sul cassone di un camioncino, che
> fa da navetta tra la "old-city" e new-Sukhothai (10 bath a testa) e da
> quì prendiamo un bus air-conditioned (veramente scassato) che ci
> riporterà a Phitsanulok (costo 32 bath a testa).
> Con un tuk-tuk andiamo a recuperare le nostre valigie (che avevamo
> lasciato in deposito all'hotel Thep Nakorn) e ci facciamo portare
> all'hotel Asia.
> Questo si rivela una vera "monnezza"! Però noi dobbiamo solo farci una
> doccia (tra l'altro l'acqua è fredda) e cambiarci prima del viaggio in
> treno che ci attende stanotte.
> Cena veloce con spaghetti di riso (30 bath) e poi compriamo un pò di
> dolci tipici per il viaggio. Finalmente ci laviamo: puzzavamo come
> mufloni!
> Prendiamo lo "sleeping-train" dove ci attendono 8 ore di viaggio e le
> nostre cuccette sono, una sopra e l'altra sotto, le ultime due del
> treno. Il vagone letto è composto da brande (dotate di lenzuola e
> coperte, in verità molto pulite) ai lati del corridoio centrale e da
> questo divise solo da tende che i finestrini semi aperti fanno
> svolazzare da tutte le parti. Non c'è l'ombra di un occidentale, ma
> tutti si mostrano molto cordiali tra loro e con noi.
> Sembriamo un pò accampati, ovviamente dalle foto viste alla stazione
> il treno sembrava molto ma molto meglio, ma l'importante è arrivare
> sani e salvi a Chiang Mai!
>
> Il viaggio prosegue con altri 18 giorni di racconti interessanti e
> suggerimenti da cogliere al volo. Visita il nostro sito se vuoi
> ulteriori notizie o mandaci una mail, saremo felicissimi di
> risponderti.
>
> Ciao Gigi e Cristina.
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
> Io in tutta la mia via ci sono stato tante volte . NON HO MAI VISTO[/color]
MONUNENTO A BANGKOK ,il bUDDA di smemaraldo,il budda sdriato,Tutti mi hanno
detto che sono pazzo. Ma chi se ne frega ,ma come 6 stato capace di sTARE +
DI 6 ORE A bANGKOK .TI STRINGERò LA MANO

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  #6  
Vecchio 20-06-2007, 13.58.04
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Predefinito Re: THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO

Il 20 Giu 2007, 12:45, ViaggiAmo <viaggiamo2007@libero.it> ha scritto:[color=blue]
> THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
>
> Fino a pochi mesi fa, della Thailandia, conoscevo solo la posizione
> geografica ed il nome della sua capitale.
>
> Grazie alle sollecitazioni della mia ragazza, alle notizie raccolte su
> internet, su guide e riviste specializzate, ed ai consigli dei nostri
> amici, ci siamo decisi di farne la meta delle nostre vacanze.
> Prenotando solo i voli da e per l'Italia con la nostra conoscenza
> abbastanza maccheronica dell'inglese ma con molta buona volontà e
> predisposizione al sapersi "arrangiare" e al non perdersi mai d'animo,
> siamo riusciti a trascorrere 24 giorni fantastici in questo paese
> strepitoso.
> Oggi mi sento di consigliare un viaggio del genere a tutti coloro che
> amano conoscere posti e persone più che grandi hotels e camerieri, a
> tutti quelli che desiderano immergersi nella natura e nella storia
> piuttosto che vederla di corsa dai finestrini chiusi di un pulmino con
> aria condizionata.
>
> Per questo ho creato questo sito, per dare qualche idea, qualche
> consiglio e per raccontare un viaggio veramente
> molto bello.
>
> 11 agosto 2002 domenica
> San Marino - Bangkok - Ayuthaya.
> Finalmente si parte! In auto (ci accompagnano) da San Marino a Bologna
> dove prendiamo il volo che, via Francoforte, ci porta diretti fino a
> Bangkok.
> Viaggiamo tutta la notte e arriviamo in in perfetto orario, a conferma
> della ben nota efficenza teutonica della Lufhtansa.
>
> 12 agosto 2002 lunedì
> Bangkok - Ayuthaya.
> Dall'aeroporto della capitale Thailandese andiamo a piedi,
> semplicemente attraversando un cavalcavia pedonale, alla stazione
> ferroviaria di Donmuang.
> Ci siamo solo noi due di razza occidentale tra decine e decine di thai
> locali che, tra veditori ambulanti di cibo e generi vari, tranquilli
> attendono i loro treni.
> Riusciamo a fare due biglietti (51 bath cadauno) di terza classe per
> Ayuthaya un pò facendoci capire e molto grazie alla cortesia dei
> bigliettai che si prestano in mille modi per aiutarci. E' da
> sottolineare che tutti gli orari ferroviari sono scritti in caratteri
> thai, che noi assolutamente non comprendiamo.
> Per le dimensioni e le strutture della stazione, sembra di essere in
> piena thailandia rurale eppure i biglietti vengono stampati col
> computer e sopra vi sono indicati il numero di carrozza e di sedili
> che in tale maniera ci vengono riservati.
> Il treno è stracolmo di gente in ogni dove e mentre stiamo pensando
> che il sistema di prenotazione funziona peggio che in Italia e di
> dover fare tutto il tragitto (1 ora circa) in piedi, arriva una specie
> di superpoliziotto ferroviario che gentilmente ma con efficacia mette
> tutti a sedere al proprio posto in meno di un minuto.
> Arrivati ad Ayuthaya prendiamo un tuk-tuk e ci facciamo portare all'
> Hotel Ayothaya scelto, mentre eravamo sul treno, tra quelli indicati
> sulla nostra guida L.P.
> Il tuk-tuk equivale ad un nostro apecar. Ti fanno salire sul cassone,
> sempre super addobbato e molto personalizzato, e ti sballottano alla
> massima velocità per le vie del centro, frenando sempre all'ultimo
> minuto ed infilandosi in ogni pertugio del traffico.
> L'hotel dispone di aria condizionata, Tv, frigo doccia calda e WC in
> camera e ci costa 1000 bath a notte (ne passeremo due qui) e nel
> complesso è un pò vecchiotto, ma non è male e c'è pure la piscina.
> Si è fatta notte e girando per il mercato, pieno di venditori di cibo
> (almeno dicono che sia cibo), magliette e DVD alquanto non-originali,
> ci ritroviamo a cenare in un tipico localino in legno (da "Pa-Toi")
> proprio di fronte alle rovine della città antica illuminate da
> magnifici fuochi artificiali prima e dai lampi di un breve ma intenso
> temporale poi.
>
> 13 agosto 2002 martedì
> Ayuthaya.
> Ci alziamo e dopo avere fatto colazione per strada con biscotti e
> succhi d'arancia (80 bath), affittiamo due biciclette (80 bath per
> tutto il giorno) per visitare i templi e le magnifiche rovine della
> città.
> Assolutamente da non perdere, questo Parco Storico dichiarato
> Patrimonio dell'Umanita dall'Unesco è agevolmente visitabile in bici
> grazie sia alla morfologia pianeggiante del terreno che all'ottimo
> stato di mantenimente dei percorsi e delle strade che collegano i vari
> siti archeologici.
> Unica avvertenza: occhio al sole! Infatti, seppure il cielo fosse
> stato costantemente nuvoloso e nonostante le creme protettive usate, a
> sera possiamo vantare una bella abbronzatura rosso-aragosta da
> muratore.
> Da non perdere i vari Wat Ratburana, i tre grandi Chedi del Wat Phra
> Si Sanphet, il tempio bianco di Phu Khao Thong, gli splendidi
> monasteri (tra cui il Wat Yai Chai Mongkhon) immersi in una quiete
> irreale, tra prati verdissimi e statue di buddha addobbate con vesti
> gialle (ce n'era una distesa, bellissima).
> A sera passiamo in stazione per prenotare il treno che domani ci
> portera da Ayuthaya a Phitsanulok (un rapido di seconda classe, dalle
> 08:11 alle 12:51, costo 350 bath cadauno).
> Cena da "Malakor" (ancora di fronte alle antiche rovine,
> magnificamente esaltate da fari che le colorano di dolci tinte
> arancio) dove gustiamo riso con gamberi, gamberi fritti e zuccotto di
> riso, frutte varie e acqua (che consigliamo di bere solo da bottiglie
> sigillate) il tutto veramente buono ed alla modica cifra di 200 bath.
> Oggi abbiamo fatto una scarpinata che non finiva più. In compenso
> abbiamo visto un sacco di templi, tutti belli, molti elefanti e una
> vegetazione fantastica. Abbiamo anche notato che tutta la gente del
> posto, mentre pedalavamo sotto il sole del mezzogiorno, ci guardava
> come se vedessero due marziani in bicicletta. A pranzo abbiamo
> mangiato riso con vongole e spezie varie in un baracchino molto tipico
> dove c'eravamo solo noi ed i venditori.
> Stasera abbiamo il di dietro rotto per colpa della sella, tanto da
> sperare di non salire piu in bici per tutto il resto delle vacanze. Ed
> ora a nanna.
>
> 14 agosto 2002 mercoledì
> Ayuthaya - Phitsanulok.
> Paghiamo l'Hotel, prendiamo un tuk-tuk per la stazione (40 bath) e
> alle 8:20 partiamo in perfetto orario col treno di seconda classe
> diretti a Phitsanulok. Questo treno è un pò meglio di quello preso un
> paio di giorni fa. Ci sono i sedili reclinabili ed c'è parecchio
> spazio per le gambe, i ventilatori girevoli appesi al soffitto assieme
> ai finestrini tutti aperti al massimo danno una notevole e gradita
> aerazione.
> Alle 9:30 siamo a Lopburi e riusciamo, pur senza scendere dal treno, a
> vedere le famose scimmie che l'hanno letteralmente invasa.
> Ad ogni stazione salgono e scendono in continuazione vari venditori
> ambulanti di cibo e, come un pò tutti i thailandesi presenti sul
> treno, anche noi ci azzardiamo ad acquistare qualcosa. Noi prendiamo
> riso con pollo (20 bath), del buon gelato al cocco (5 bath), bibite ed
> acqua ma in vendita c'era di tutto dal pesce seccato sotto sale a
> pezzi di carne consevato in uno strano e poco attraente liquido
> rossastro, da verdure mai viste prima a dolci allo spiedo molto
> graditi ai locali che non abbiamo avuto il coraggio di assaggiare.
> Il treno arriva a Phitsanulok almeno un'ora dopo il previsto e
> l'ultima mezz'ora, mentre tentiamo di capire quale possa essere la
> stazione dove dobbiamo scendere, la passiamo assieme ad una coppia di
> milanesi che tentano la nostra stessa impresa (arrivare a Chiang Mai
> in treno con tappe intermedie per visitare le antiche capitale del
> Regno Siam).
> Arriviamo sfatti dal caldo e passiamo all'Information della stazione
> dove ci spiegano, mostrandocene addirittura una foto, che per Chiang
> Mai c'è un diretto di 2^ classe che fà anche servizio cuccette.Meno
> male, perchè parte alle 22:00!
> Prendiamo un tuk-tuk (40 bath) per l'Hotel Thep Nakorn (scelto sulla
> L.P. in treno) che ci costa 600 bath a notte.
> Ci facciamo una meritata e necessaria doccia e, dopo avere cambiato
> 200 dollari USA, torniamo alla stazione dove prenotiamo una "sleeping
> upstair e downstair" sul rapido di domani notte (costo: sopra 290 e
> sotto 340 bath).
> Facciamo un giro in centro dove in un banchettino del mercato ci
> mangiamo dei tagliolini trasparenti con soia, uova, arachidi,
> gamberini minucoli e verdurine. Vorremmo dell'acqua fresca (e in
> bottiglia ben chiusa) e siccome non ne hanno, andiamo io e la signore
> proprietaria del banchetto del cibo in una bottega lì di fianco a
> comprarla: fantastico!
> Tra l'altro il cibo è ottimo e spendiamo solo 20 bath.
> Facciamo una tappa in tuk-tuk (40 bath) ai templi a nord della
> cittadina (che per il resto è ben poco interessante) e da qui
> arriviamo al lungofiume per vedere le abbastanza famose "case
> galleggianti" che lo contraddistinguono.
> Ci fermiamo che è ormai sera sulle gradinate dell'argine del fiume che
> sono mirabilmente adornate con tappeti, cuscini dai colori caldissimi
> e tavolini in legno ognuno con la propria candela o lampada accesa.
> Ci facciamo un paio di bibite comodamente seduti ascoltando la musica
> diffusa dai vari venditori di bevande e cibi.
> Sul fiume le case galleggianti, oggi per lo più trasformate in
> eleganti ristoranti per turisti, riflettono le luci di centinaia di
> lumini e luci che ne delineano le forme nel crepuscolo della sera
> thailandese.
> Lasciamo questa magica atmosfera per tornare in centro, in tuk-tuk
> ovviamente, e passiamo alla bus station per controllare gli orari
> della corriera che domani ci porterà a Sukhothai.
> Facciamo un altro giretto in centro, che è abbastanza animato e con
> pochissimi occidentali, dove assaggiamo degli spiedini di calamari
> fritti (10 bath l'uno) e dolci locali molto buoni.
>
> 15 agosto 2005 giovedì ferragosto
> Phitsanulok - Sukhothai
> Sveglia all'alba, di nuovo. Lasciamo l'hotel e ne prendiamo un altro
> (Hotel Asia, veramente molto economico - 200 bath) per lasciare le
> nostre valigie e potere fare una doccia stasera prima di prendere il
> treno notturno per Chiang Mai.
> Oggi prendiamo un samlor, cioè una specie di risciò a pedali, con cui
> un tipo secco secco, che non capisce una sola parola d'inglese, ci fa
> fare il giro di mezza città prima di arrivare (per caso?) al stazione
> dei pulman dove volevamo andare. Gli diamo 30 bath e prendiamo il bus
> air-conditioned per Sukhothai che ci costa 84 bath a persona.
> Sulla corriera, con la quale non abbiamo avuto nessun problema,
> reincontriamo la coppia di milanesi conosciuta sul treno.
> Arrivati al Parco Storico di Sukhothai, noleggiamo di nuovo due
> biciclette (20 bath cad.) e paghiamo il biglietto di ingresso (320
> bath a testa) e poi, via di nuovo tra rovine meravigliose, pedalando
> in parchi verdeggianti curatissimi ed in mezzo a cento laghetti e
> fiumiciattoli dall'acqua limpida.
> C'è però un sole boia ed un caldo *****: per fortuna soffia un
> gradevole venticello.
> Da venditori ambulanti, compriamo e mangiamo il pomelo (che sarebbe
> tipo un grosso pompelmo) ed i lichi (grappoli di acini simili a quelli
> dell'uva da sbucciare).
> Ci fermiamo a mangiare in un locale veramente tipico con solo 4
> thailandesi ad un altro tavolo e neanche l'ombra di un "farang".
> Ordiniamo due risi (uno col pollo e l'altro con le verdure) alla
> padrona che non capisce una parola di inglese. Ordiniamo in
> thailandese, chissà che cosa arriverà?
> Stamattina abbiamo visto un sacco di Bhudda, alcuni veramente belli
> (soprattutto quello del Wat Si Chum che era gigantesco). Avevavamo
> detto che non avremmo più preso la bici e invece abbiamo dovuto
> cambiare idea, almeno queste di oggi sono meglio di quelle di
> Ayuthaya!
> Il riso è arrivato (proprio quello che avevamo ordinato) ed è
> veramente buono. Tanto buono che ne prendiamo un altro, stavolta coi
> gamberetti (khao phat kung). Arriva anche questo nel solito piatto con
> forchetta e cucchiaio (qui non danno mai i coltelli) ed è squisito
> pure questo. Ottimo pure il conto: 80 bath in tutto.
> Continuiamo a pedalare tutto il pomeriggio ammirando altre bellissime
> rovine in un parco fantastico, conservate tra prati deliziosi e una
> miriade di canali, laghetti ed isolotti. Se non fosse per il gran
> caldo sarebbe da non fermarsi mai. Prima di lasciare il Parco Storico,
> visitiamo pure il museo.
> Riprendiamo il bus, in verità siamo sul cassone di un camioncino, che
> fa da navetta tra la "old-city" e new-Sukhothai (10 bath a testa) e da
> quì prendiamo un bus air-conditioned (veramente scassato) che ci
> riporterà a Phitsanulok (costo 32 bath a testa).
> Con un tuk-tuk andiamo a recuperare le nostre valigie (che avevamo
> lasciato in deposito all'hotel Thep Nakorn) e ci facciamo portare
> all'hotel Asia.
> Questo si rivela una vera "monnezza"! Però noi dobbiamo solo farci una
> doccia (tra l'altro l'acqua è fredda) e cambiarci prima del viaggio in
> treno che ci attende stanotte.
> Cena veloce con spaghetti di riso (30 bath) e poi compriamo un pò di
> dolci tipici per il viaggio. Finalmente ci laviamo: puzzavamo come
> mufloni!
> Prendiamo lo "sleeping-train" dove ci attendono 8 ore di viaggio e le
> nostre cuccette sono, una sopra e l'altra sotto, le ultime due del
> treno. Il vagone letto è composto da brande (dotate di lenzuola e
> coperte, in verità molto pulite) ai lati del corridoio centrale e da
> questo divise solo da tende che i finestrini semi aperti fanno
> svolazzare da tutte le parti. Non c'è l'ombra di un occidentale, ma
> tutti si mostrano molto cordiali tra loro e con noi.
> Sembriamo un pò accampati, ovviamente dalle foto viste alla stazione
> il treno sembrava molto ma molto meglio, ma l'importante è arrivare
> sani e salvi a Chiang Mai!
>
> Il viaggio prosegue con altri 18 giorni di racconti interessanti e
> suggerimenti da cogliere al volo. Visita il nostro sito se vuoi
> ulteriori notizie o mandaci una mail, saremo felicissimi di
> risponderti.
>
> Ciao Gigi e Cristina.
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
> Io in tutta la mia via ci sono stato tante volte . NON HO MAI VISTO[/color]
MONUNENTO A BANGKOK ,il bUDDA di smemaraldo,il budda sdriato,Tutti mi hanno
detto che sono pazzo. Ma chi se ne frega ,ma come 6 stato capace di sTARE +
DI 6 ORE A bANGKOK .TI STRINGERò LA MANO

--------------------------------
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  #7  
Vecchio 20-06-2007, 13.58.04
scout
 
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Predefinito Re: THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO

Il 20 Giu 2007, 12:45, ViaggiAmo <viaggiamo2007@libero.it> ha scritto:[color=blue]
> THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
>
> Fino a pochi mesi fa, della Thailandia, conoscevo solo la posizione
> geografica ed il nome della sua capitale.
>
> Grazie alle sollecitazioni della mia ragazza, alle notizie raccolte su
> internet, su guide e riviste specializzate, ed ai consigli dei nostri
> amici, ci siamo decisi di farne la meta delle nostre vacanze.
> Prenotando solo i voli da e per l'Italia con la nostra conoscenza
> abbastanza maccheronica dell'inglese ma con molta buona volontà e
> predisposizione al sapersi "arrangiare" e al non perdersi mai d'animo,
> siamo riusciti a trascorrere 24 giorni fantastici in questo paese
> strepitoso.
> Oggi mi sento di consigliare un viaggio del genere a tutti coloro che
> amano conoscere posti e persone più che grandi hotels e camerieri, a
> tutti quelli che desiderano immergersi nella natura e nella storia
> piuttosto che vederla di corsa dai finestrini chiusi di un pulmino con
> aria condizionata.
>
> Per questo ho creato questo sito, per dare qualche idea, qualche
> consiglio e per raccontare un viaggio veramente
> molto bello.
>
> 11 agosto 2002 domenica
> San Marino - Bangkok - Ayuthaya.
> Finalmente si parte! In auto (ci accompagnano) da San Marino a Bologna
> dove prendiamo il volo che, via Francoforte, ci porta diretti fino a
> Bangkok.
> Viaggiamo tutta la notte e arriviamo in in perfetto orario, a conferma
> della ben nota efficenza teutonica della Lufhtansa.
>
> 12 agosto 2002 lunedì
> Bangkok - Ayuthaya.
> Dall'aeroporto della capitale Thailandese andiamo a piedi,
> semplicemente attraversando un cavalcavia pedonale, alla stazione
> ferroviaria di Donmuang.
> Ci siamo solo noi due di razza occidentale tra decine e decine di thai
> locali che, tra veditori ambulanti di cibo e generi vari, tranquilli
> attendono i loro treni.
> Riusciamo a fare due biglietti (51 bath cadauno) di terza classe per
> Ayuthaya un pò facendoci capire e molto grazie alla cortesia dei
> bigliettai che si prestano in mille modi per aiutarci. E' da
> sottolineare che tutti gli orari ferroviari sono scritti in caratteri
> thai, che noi assolutamente non comprendiamo.
> Per le dimensioni e le strutture della stazione, sembra di essere in
> piena thailandia rurale eppure i biglietti vengono stampati col
> computer e sopra vi sono indicati il numero di carrozza e di sedili
> che in tale maniera ci vengono riservati.
> Il treno è stracolmo di gente in ogni dove e mentre stiamo pensando
> che il sistema di prenotazione funziona peggio che in Italia e di
> dover fare tutto il tragitto (1 ora circa) in piedi, arriva una specie
> di superpoliziotto ferroviario che gentilmente ma con efficacia mette
> tutti a sedere al proprio posto in meno di un minuto.
> Arrivati ad Ayuthaya prendiamo un tuk-tuk e ci facciamo portare all'
> Hotel Ayothaya scelto, mentre eravamo sul treno, tra quelli indicati
> sulla nostra guida L.P.
> Il tuk-tuk equivale ad un nostro apecar. Ti fanno salire sul cassone,
> sempre super addobbato e molto personalizzato, e ti sballottano alla
> massima velocità per le vie del centro, frenando sempre all'ultimo
> minuto ed infilandosi in ogni pertugio del traffico.
> L'hotel dispone di aria condizionata, Tv, frigo doccia calda e WC in
> camera e ci costa 1000 bath a notte (ne passeremo due qui) e nel
> complesso è un pò vecchiotto, ma non è male e c'è pure la piscina.
> Si è fatta notte e girando per il mercato, pieno di venditori di cibo
> (almeno dicono che sia cibo), magliette e DVD alquanto non-originali,
> ci ritroviamo a cenare in un tipico localino in legno (da "Pa-Toi")
> proprio di fronte alle rovine della città antica illuminate da
> magnifici fuochi artificiali prima e dai lampi di un breve ma intenso
> temporale poi.
>
> 13 agosto 2002 martedì
> Ayuthaya.
> Ci alziamo e dopo avere fatto colazione per strada con biscotti e
> succhi d'arancia (80 bath), affittiamo due biciclette (80 bath per
> tutto il giorno) per visitare i templi e le magnifiche rovine della
> città.
> Assolutamente da non perdere, questo Parco Storico dichiarato
> Patrimonio dell'Umanita dall'Unesco è agevolmente visitabile in bici
> grazie sia alla morfologia pianeggiante del terreno che all'ottimo
> stato di mantenimente dei percorsi e delle strade che collegano i vari
> siti archeologici.
> Unica avvertenza: occhio al sole! Infatti, seppure il cielo fosse
> stato costantemente nuvoloso e nonostante le creme protettive usate, a
> sera possiamo vantare una bella abbronzatura rosso-aragosta da
> muratore.
> Da non perdere i vari Wat Ratburana, i tre grandi Chedi del Wat Phra
> Si Sanphet, il tempio bianco di Phu Khao Thong, gli splendidi
> monasteri (tra cui il Wat Yai Chai Mongkhon) immersi in una quiete
> irreale, tra prati verdissimi e statue di buddha addobbate con vesti
> gialle (ce n'era una distesa, bellissima).
> A sera passiamo in stazione per prenotare il treno che domani ci
> portera da Ayuthaya a Phitsanulok (un rapido di seconda classe, dalle
> 08:11 alle 12:51, costo 350 bath cadauno).
> Cena da "Malakor" (ancora di fronte alle antiche rovine,
> magnificamente esaltate da fari che le colorano di dolci tinte
> arancio) dove gustiamo riso con gamberi, gamberi fritti e zuccotto di
> riso, frutte varie e acqua (che consigliamo di bere solo da bottiglie
> sigillate) il tutto veramente buono ed alla modica cifra di 200 bath.
> Oggi abbiamo fatto una scarpinata che non finiva più. In compenso
> abbiamo visto un sacco di templi, tutti belli, molti elefanti e una
> vegetazione fantastica. Abbiamo anche notato che tutta la gente del
> posto, mentre pedalavamo sotto il sole del mezzogiorno, ci guardava
> come se vedessero due marziani in bicicletta. A pranzo abbiamo
> mangiato riso con vongole e spezie varie in un baracchino molto tipico
> dove c'eravamo solo noi ed i venditori.
> Stasera abbiamo il di dietro rotto per colpa della sella, tanto da
> sperare di non salire piu in bici per tutto il resto delle vacanze. Ed
> ora a nanna.
>
> 14 agosto 2002 mercoledì
> Ayuthaya - Phitsanulok.
> Paghiamo l'Hotel, prendiamo un tuk-tuk per la stazione (40 bath) e
> alle 8:20 partiamo in perfetto orario col treno di seconda classe
> diretti a Phitsanulok. Questo treno è un pò meglio di quello preso un
> paio di giorni fa. Ci sono i sedili reclinabili ed c'è parecchio
> spazio per le gambe, i ventilatori girevoli appesi al soffitto assieme
> ai finestrini tutti aperti al massimo danno una notevole e gradita
> aerazione.
> Alle 9:30 siamo a Lopburi e riusciamo, pur senza scendere dal treno, a
> vedere le famose scimmie che l'hanno letteralmente invasa.
> Ad ogni stazione salgono e scendono in continuazione vari venditori
> ambulanti di cibo e, come un pò tutti i thailandesi presenti sul
> treno, anche noi ci azzardiamo ad acquistare qualcosa. Noi prendiamo
> riso con pollo (20 bath), del buon gelato al cocco (5 bath), bibite ed
> acqua ma in vendita c'era di tutto dal pesce seccato sotto sale a
> pezzi di carne consevato in uno strano e poco attraente liquido
> rossastro, da verdure mai viste prima a dolci allo spiedo molto
> graditi ai locali che non abbiamo avuto il coraggio di assaggiare.
> Il treno arriva a Phitsanulok almeno un'ora dopo il previsto e
> l'ultima mezz'ora, mentre tentiamo di capire quale possa essere la
> stazione dove dobbiamo scendere, la passiamo assieme ad una coppia di
> milanesi che tentano la nostra stessa impresa (arrivare a Chiang Mai
> in treno con tappe intermedie per visitare le antiche capitale del
> Regno Siam).
> Arriviamo sfatti dal caldo e passiamo all'Information della stazione
> dove ci spiegano, mostrandocene addirittura una foto, che per Chiang
> Mai c'è un diretto di 2^ classe che fà anche servizio cuccette.Meno
> male, perchè parte alle 22:00!
> Prendiamo un tuk-tuk (40 bath) per l'Hotel Thep Nakorn (scelto sulla
> L.P. in treno) che ci costa 600 bath a notte.
> Ci facciamo una meritata e necessaria doccia e, dopo avere cambiato
> 200 dollari USA, torniamo alla stazione dove prenotiamo una "sleeping
> upstair e downstair" sul rapido di domani notte (costo: sopra 290 e
> sotto 340 bath).
> Facciamo un giro in centro dove in un banchettino del mercato ci
> mangiamo dei tagliolini trasparenti con soia, uova, arachidi,
> gamberini minucoli e verdurine. Vorremmo dell'acqua fresca (e in
> bottiglia ben chiusa) e siccome non ne hanno, andiamo io e la signore
> proprietaria del banchetto del cibo in una bottega lì di fianco a
> comprarla: fantastico!
> Tra l'altro il cibo è ottimo e spendiamo solo 20 bath.
> Facciamo una tappa in tuk-tuk (40 bath) ai templi a nord della
> cittadina (che per il resto è ben poco interessante) e da qui
> arriviamo al lungofiume per vedere le abbastanza famose "case
> galleggianti" che lo contraddistinguono.
> Ci fermiamo che è ormai sera sulle gradinate dell'argine del fiume che
> sono mirabilmente adornate con tappeti, cuscini dai colori caldissimi
> e tavolini in legno ognuno con la propria candela o lampada accesa.
> Ci facciamo un paio di bibite comodamente seduti ascoltando la musica
> diffusa dai vari venditori di bevande e cibi.
> Sul fiume le case galleggianti, oggi per lo più trasformate in
> eleganti ristoranti per turisti, riflettono le luci di centinaia di
> lumini e luci che ne delineano le forme nel crepuscolo della sera
> thailandese.
> Lasciamo questa magica atmosfera per tornare in centro, in tuk-tuk
> ovviamente, e passiamo alla bus station per controllare gli orari
> della corriera che domani ci porterà a Sukhothai.
> Facciamo un altro giretto in centro, che è abbastanza animato e con
> pochissimi occidentali, dove assaggiamo degli spiedini di calamari
> fritti (10 bath l'uno) e dolci locali molto buoni.
>
> 15 agosto 2005 giovedì ferragosto
> Phitsanulok - Sukhothai
> Sveglia all'alba, di nuovo. Lasciamo l'hotel e ne prendiamo un altro
> (Hotel Asia, veramente molto economico - 200 bath) per lasciare le
> nostre valigie e potere fare una doccia stasera prima di prendere il
> treno notturno per Chiang Mai.
> Oggi prendiamo un samlor, cioè una specie di risciò a pedali, con cui
> un tipo secco secco, che non capisce una sola parola d'inglese, ci fa
> fare il giro di mezza città prima di arrivare (per caso?) al stazione
> dei pulman dove volevamo andare. Gli diamo 30 bath e prendiamo il bus
> air-conditioned per Sukhothai che ci costa 84 bath a persona.
> Sulla corriera, con la quale non abbiamo avuto nessun problema,
> reincontriamo la coppia di milanesi conosciuta sul treno.
> Arrivati al Parco Storico di Sukhothai, noleggiamo di nuovo due
> biciclette (20 bath cad.) e paghiamo il biglietto di ingresso (320
> bath a testa) e poi, via di nuovo tra rovine meravigliose, pedalando
> in parchi verdeggianti curatissimi ed in mezzo a cento laghetti e
> fiumiciattoli dall'acqua limpida.
> C'è però un sole boia ed un caldo *****: per fortuna soffia un
> gradevole venticello.
> Da venditori ambulanti, compriamo e mangiamo il pomelo (che sarebbe
> tipo un grosso pompelmo) ed i lichi (grappoli di acini simili a quelli
> dell'uva da sbucciare).
> Ci fermiamo a mangiare in un locale veramente tipico con solo 4
> thailandesi ad un altro tavolo e neanche l'ombra di un "farang".
> Ordiniamo due risi (uno col pollo e l'altro con le verdure) alla
> padrona che non capisce una parola di inglese. Ordiniamo in
> thailandese, chissà che cosa arriverà?
> Stamattina abbiamo visto un sacco di Bhudda, alcuni veramente belli
> (soprattutto quello del Wat Si Chum che era gigantesco). Avevavamo
> detto che non avremmo più preso la bici e invece abbiamo dovuto
> cambiare idea, almeno queste di oggi sono meglio di quelle di
> Ayuthaya!
> Il riso è arrivato (proprio quello che avevamo ordinato) ed è
> veramente buono. Tanto buono che ne prendiamo un altro, stavolta coi
> gamberetti (khao phat kung). Arriva anche questo nel solito piatto con
> forchetta e cucchiaio (qui non danno mai i coltelli) ed è squisito
> pure questo. Ottimo pure il conto: 80 bath in tutto.
> Continuiamo a pedalare tutto il pomeriggio ammirando altre bellissime
> rovine in un parco fantastico, conservate tra prati deliziosi e una
> miriade di canali, laghetti ed isolotti. Se non fosse per il gran
> caldo sarebbe da non fermarsi mai. Prima di lasciare il Parco Storico,
> visitiamo pure il museo.
> Riprendiamo il bus, in verità siamo sul cassone di un camioncino, che
> fa da navetta tra la "old-city" e new-Sukhothai (10 bath a testa) e da
> quì prendiamo un bus air-conditioned (veramente scassato) che ci
> riporterà a Phitsanulok (costo 32 bath a testa).
> Con un tuk-tuk andiamo a recuperare le nostre valigie (che avevamo
> lasciato in deposito all'hotel Thep Nakorn) e ci facciamo portare
> all'hotel Asia.
> Questo si rivela una vera "monnezza"! Però noi dobbiamo solo farci una
> doccia (tra l'altro l'acqua è fredda) e cambiarci prima del viaggio in
> treno che ci attende stanotte.
> Cena veloce con spaghetti di riso (30 bath) e poi compriamo un pò di
> dolci tipici per il viaggio. Finalmente ci laviamo: puzzavamo come
> mufloni!
> Prendiamo lo "sleeping-train" dove ci attendono 8 ore di viaggio e le
> nostre cuccette sono, una sopra e l'altra sotto, le ultime due del
> treno. Il vagone letto è composto da brande (dotate di lenzuola e
> coperte, in verità molto pulite) ai lati del corridoio centrale e da
> questo divise solo da tende che i finestrini semi aperti fanno
> svolazzare da tutte le parti. Non c'è l'ombra di un occidentale, ma
> tutti si mostrano molto cordiali tra loro e con noi.
> Sembriamo un pò accampati, ovviamente dalle foto viste alla stazione
> il treno sembrava molto ma molto meglio, ma l'importante è arrivare
> sani e salvi a Chiang Mai!
>
> Il viaggio prosegue con altri 18 giorni di racconti interessanti e
> suggerimenti da cogliere al volo. Visita il nostro sito se vuoi
> ulteriori notizie o mandaci una mail, saremo felicissimi di
> risponderti.
>
> Ciao Gigi e Cristina.
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
> Io in tutta la mia via ci sono stato tante volte . NON HO MAI VISTO[/color]
MONUNENTO A BANGKOK ,il bUDDA di smemaraldo,il budda sdriato,Tutti mi hanno
detto che sono pazzo. Ma chi se ne frega ,ma come 6 stato capace di sTARE +
DI 6 ORE A bANGKOK .TI STRINGERò LA MANO

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  #8  
Vecchio 20-06-2007, 13.58.04
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Predefinito Re: THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO

Il 20 Giu 2007, 12:45, ViaggiAmo <viaggiamo2007@libero.it> ha scritto:[color=blue]
> THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
>
> Fino a pochi mesi fa, della Thailandia, conoscevo solo la posizione
> geografica ed il nome della sua capitale.
>
> Grazie alle sollecitazioni della mia ragazza, alle notizie raccolte su
> internet, su guide e riviste specializzate, ed ai consigli dei nostri
> amici, ci siamo decisi di farne la meta delle nostre vacanze.
> Prenotando solo i voli da e per l'Italia con la nostra conoscenza
> abbastanza maccheronica dell'inglese ma con molta buona volontà e
> predisposizione al sapersi "arrangiare" e al non perdersi mai d'animo,
> siamo riusciti a trascorrere 24 giorni fantastici in questo paese
> strepitoso.
> Oggi mi sento di consigliare un viaggio del genere a tutti coloro che
> amano conoscere posti e persone più che grandi hotels e camerieri, a
> tutti quelli che desiderano immergersi nella natura e nella storia
> piuttosto che vederla di corsa dai finestrini chiusi di un pulmino con
> aria condizionata.
>
> Per questo ho creato questo sito, per dare qualche idea, qualche
> consiglio e per raccontare un viaggio veramente
> molto bello.
>
> 11 agosto 2002 domenica
> San Marino - Bangkok - Ayuthaya.
> Finalmente si parte! In auto (ci accompagnano) da San Marino a Bologna
> dove prendiamo il volo che, via Francoforte, ci porta diretti fino a
> Bangkok.
> Viaggiamo tutta la notte e arriviamo in in perfetto orario, a conferma
> della ben nota efficenza teutonica della Lufhtansa.
>
> 12 agosto 2002 lunedì
> Bangkok - Ayuthaya.
> Dall'aeroporto della capitale Thailandese andiamo a piedi,
> semplicemente attraversando un cavalcavia pedonale, alla stazione
> ferroviaria di Donmuang.
> Ci siamo solo noi due di razza occidentale tra decine e decine di thai
> locali che, tra veditori ambulanti di cibo e generi vari, tranquilli
> attendono i loro treni.
> Riusciamo a fare due biglietti (51 bath cadauno) di terza classe per
> Ayuthaya un pò facendoci capire e molto grazie alla cortesia dei
> bigliettai che si prestano in mille modi per aiutarci. E' da
> sottolineare che tutti gli orari ferroviari sono scritti in caratteri
> thai, che noi assolutamente non comprendiamo.
> Per le dimensioni e le strutture della stazione, sembra di essere in
> piena thailandia rurale eppure i biglietti vengono stampati col
> computer e sopra vi sono indicati il numero di carrozza e di sedili
> che in tale maniera ci vengono riservati.
> Il treno è stracolmo di gente in ogni dove e mentre stiamo pensando
> che il sistema di prenotazione funziona peggio che in Italia e di
> dover fare tutto il tragitto (1 ora circa) in piedi, arriva una specie
> di superpoliziotto ferroviario che gentilmente ma con efficacia mette
> tutti a sedere al proprio posto in meno di un minuto.
> Arrivati ad Ayuthaya prendiamo un tuk-tuk e ci facciamo portare all'
> Hotel Ayothaya scelto, mentre eravamo sul treno, tra quelli indicati
> sulla nostra guida L.P.
> Il tuk-tuk equivale ad un nostro apecar. Ti fanno salire sul cassone,
> sempre super addobbato e molto personalizzato, e ti sballottano alla
> massima velocità per le vie del centro, frenando sempre all'ultimo
> minuto ed infilandosi in ogni pertugio del traffico.
> L'hotel dispone di aria condizionata, Tv, frigo doccia calda e WC in
> camera e ci costa 1000 bath a notte (ne passeremo due qui) e nel
> complesso è un pò vecchiotto, ma non è male e c'è pure la piscina.
> Si è fatta notte e girando per il mercato, pieno di venditori di cibo
> (almeno dicono che sia cibo), magliette e DVD alquanto non-originali,
> ci ritroviamo a cenare in un tipico localino in legno (da "Pa-Toi")
> proprio di fronte alle rovine della città antica illuminate da
> magnifici fuochi artificiali prima e dai lampi di un breve ma intenso
> temporale poi.
>
> 13 agosto 2002 martedì
> Ayuthaya.
> Ci alziamo e dopo avere fatto colazione per strada con biscotti e
> succhi d'arancia (80 bath), affittiamo due biciclette (80 bath per
> tutto il giorno) per visitare i templi e le magnifiche rovine della
> città.
> Assolutamente da non perdere, questo Parco Storico dichiarato
> Patrimonio dell'Umanita dall'Unesco è agevolmente visitabile in bici
> grazie sia alla morfologia pianeggiante del terreno che all'ottimo
> stato di mantenimente dei percorsi e delle strade che collegano i vari
> siti archeologici.
> Unica avvertenza: occhio al sole! Infatti, seppure il cielo fosse
> stato costantemente nuvoloso e nonostante le creme protettive usate, a
> sera possiamo vantare una bella abbronzatura rosso-aragosta da
> muratore.
> Da non perdere i vari Wat Ratburana, i tre grandi Chedi del Wat Phra
> Si Sanphet, il tempio bianco di Phu Khao Thong, gli splendidi
> monasteri (tra cui il Wat Yai Chai Mongkhon) immersi in una quiete
> irreale, tra prati verdissimi e statue di buddha addobbate con vesti
> gialle (ce n'era una distesa, bellissima).
> A sera passiamo in stazione per prenotare il treno che domani ci
> portera da Ayuthaya a Phitsanulok (un rapido di seconda classe, dalle
> 08:11 alle 12:51, costo 350 bath cadauno).
> Cena da "Malakor" (ancora di fronte alle antiche rovine,
> magnificamente esaltate da fari che le colorano di dolci tinte
> arancio) dove gustiamo riso con gamberi, gamberi fritti e zuccotto di
> riso, frutte varie e acqua (che consigliamo di bere solo da bottiglie
> sigillate) il tutto veramente buono ed alla modica cifra di 200 bath.
> Oggi abbiamo fatto una scarpinata che non finiva più. In compenso
> abbiamo visto un sacco di templi, tutti belli, molti elefanti e una
> vegetazione fantastica. Abbiamo anche notato che tutta la gente del
> posto, mentre pedalavamo sotto il sole del mezzogiorno, ci guardava
> come se vedessero due marziani in bicicletta. A pranzo abbiamo
> mangiato riso con vongole e spezie varie in un baracchino molto tipico
> dove c'eravamo solo noi ed i venditori.
> Stasera abbiamo il di dietro rotto per colpa della sella, tanto da
> sperare di non salire piu in bici per tutto il resto delle vacanze. Ed
> ora a nanna.
>
> 14 agosto 2002 mercoledì
> Ayuthaya - Phitsanulok.
> Paghiamo l'Hotel, prendiamo un tuk-tuk per la stazione (40 bath) e
> alle 8:20 partiamo in perfetto orario col treno di seconda classe
> diretti a Phitsanulok. Questo treno è un pò meglio di quello preso un
> paio di giorni fa. Ci sono i sedili reclinabili ed c'è parecchio
> spazio per le gambe, i ventilatori girevoli appesi al soffitto assieme
> ai finestrini tutti aperti al massimo danno una notevole e gradita
> aerazione.
> Alle 9:30 siamo a Lopburi e riusciamo, pur senza scendere dal treno, a
> vedere le famose scimmie che l'hanno letteralmente invasa.
> Ad ogni stazione salgono e scendono in continuazione vari venditori
> ambulanti di cibo e, come un pò tutti i thailandesi presenti sul
> treno, anche noi ci azzardiamo ad acquistare qualcosa. Noi prendiamo
> riso con pollo (20 bath), del buon gelato al cocco (5 bath), bibite ed
> acqua ma in vendita c'era di tutto dal pesce seccato sotto sale a
> pezzi di carne consevato in uno strano e poco attraente liquido
> rossastro, da verdure mai viste prima a dolci allo spiedo molto
> graditi ai locali che non abbiamo avuto il coraggio di assaggiare.
> Il treno arriva a Phitsanulok almeno un'ora dopo il previsto e
> l'ultima mezz'ora, mentre tentiamo di capire quale possa essere la
> stazione dove dobbiamo scendere, la passiamo assieme ad una coppia di
> milanesi che tentano la nostra stessa impresa (arrivare a Chiang Mai
> in treno con tappe intermedie per visitare le antiche capitale del
> Regno Siam).
> Arriviamo sfatti dal caldo e passiamo all'Information della stazione
> dove ci spiegano, mostrandocene addirittura una foto, che per Chiang
> Mai c'è un diretto di 2^ classe che fà anche servizio cuccette.Meno
> male, perchè parte alle 22:00!
> Prendiamo un tuk-tuk (40 bath) per l'Hotel Thep Nakorn (scelto sulla
> L.P. in treno) che ci costa 600 bath a notte.
> Ci facciamo una meritata e necessaria doccia e, dopo avere cambiato
> 200 dollari USA, torniamo alla stazione dove prenotiamo una "sleeping
> upstair e downstair" sul rapido di domani notte (costo: sopra 290 e
> sotto 340 bath).
> Facciamo un giro in centro dove in un banchettino del mercato ci
> mangiamo dei tagliolini trasparenti con soia, uova, arachidi,
> gamberini minucoli e verdurine. Vorremmo dell'acqua fresca (e in
> bottiglia ben chiusa) e siccome non ne hanno, andiamo io e la signore
> proprietaria del banchetto del cibo in una bottega lì di fianco a
> comprarla: fantastico!
> Tra l'altro il cibo è ottimo e spendiamo solo 20 bath.
> Facciamo una tappa in tuk-tuk (40 bath) ai templi a nord della
> cittadina (che per il resto è ben poco interessante) e da qui
> arriviamo al lungofiume per vedere le abbastanza famose "case
> galleggianti" che lo contraddistinguono.
> Ci fermiamo che è ormai sera sulle gradinate dell'argine del fiume che
> sono mirabilmente adornate con tappeti, cuscini dai colori caldissimi
> e tavolini in legno ognuno con la propria candela o lampada accesa.
> Ci facciamo un paio di bibite comodamente seduti ascoltando la musica
> diffusa dai vari venditori di bevande e cibi.
> Sul fiume le case galleggianti, oggi per lo più trasformate in
> eleganti ristoranti per turisti, riflettono le luci di centinaia di
> lumini e luci che ne delineano le forme nel crepuscolo della sera
> thailandese.
> Lasciamo questa magica atmosfera per tornare in centro, in tuk-tuk
> ovviamente, e passiamo alla bus station per controllare gli orari
> della corriera che domani ci porterà a Sukhothai.
> Facciamo un altro giretto in centro, che è abbastanza animato e con
> pochissimi occidentali, dove assaggiamo degli spiedini di calamari
> fritti (10 bath l'uno) e dolci locali molto buoni.
>
> 15 agosto 2005 giovedì ferragosto
> Phitsanulok - Sukhothai
> Sveglia all'alba, di nuovo. Lasciamo l'hotel e ne prendiamo un altro
> (Hotel Asia, veramente molto economico - 200 bath) per lasciare le
> nostre valigie e potere fare una doccia stasera prima di prendere il
> treno notturno per Chiang Mai.
> Oggi prendiamo un samlor, cioè una specie di risciò a pedali, con cui
> un tipo secco secco, che non capisce una sola parola d'inglese, ci fa
> fare il giro di mezza città prima di arrivare (per caso?) al stazione
> dei pulman dove volevamo andare. Gli diamo 30 bath e prendiamo il bus
> air-conditioned per Sukhothai che ci costa 84 bath a persona.
> Sulla corriera, con la quale non abbiamo avuto nessun problema,
> reincontriamo la coppia di milanesi conosciuta sul treno.
> Arrivati al Parco Storico di Sukhothai, noleggiamo di nuovo due
> biciclette (20 bath cad.) e paghiamo il biglietto di ingresso (320
> bath a testa) e poi, via di nuovo tra rovine meravigliose, pedalando
> in parchi verdeggianti curatissimi ed in mezzo a cento laghetti e
> fiumiciattoli dall'acqua limpida.
> C'è però un sole boia ed un caldo *****: per fortuna soffia un
> gradevole venticello.
> Da venditori ambulanti, compriamo e mangiamo il pomelo (che sarebbe
> tipo un grosso pompelmo) ed i lichi (grappoli di acini simili a quelli
> dell'uva da sbucciare).
> Ci fermiamo a mangiare in un locale veramente tipico con solo 4
> thailandesi ad un altro tavolo e neanche l'ombra di un "farang".
> Ordiniamo due risi (uno col pollo e l'altro con le verdure) alla
> padrona che non capisce una parola di inglese. Ordiniamo in
> thailandese, chissà che cosa arriverà?
> Stamattina abbiamo visto un sacco di Bhudda, alcuni veramente belli
> (soprattutto quello del Wat Si Chum che era gigantesco). Avevavamo
> detto che non avremmo più preso la bici e invece abbiamo dovuto
> cambiare idea, almeno queste di oggi sono meglio di quelle di
> Ayuthaya!
> Il riso è arrivato (proprio quello che avevamo ordinato) ed è
> veramente buono. Tanto buono che ne prendiamo un altro, stavolta coi
> gamberetti (khao phat kung). Arriva anche questo nel solito piatto con
> forchetta e cucchiaio (qui non danno mai i coltelli) ed è squisito
> pure questo. Ottimo pure il conto: 80 bath in tutto.
> Continuiamo a pedalare tutto il pomeriggio ammirando altre bellissime
> rovine in un parco fantastico, conservate tra prati deliziosi e una
> miriade di canali, laghetti ed isolotti. Se non fosse per il gran
> caldo sarebbe da non fermarsi mai. Prima di lasciare il Parco Storico,
> visitiamo pure il museo.
> Riprendiamo il bus, in verità siamo sul cassone di un camioncino, che
> fa da navetta tra la "old-city" e new-Sukhothai (10 bath a testa) e da
> quì prendiamo un bus air-conditioned (veramente scassato) che ci
> riporterà a Phitsanulok (costo 32 bath a testa).
> Con un tuk-tuk andiamo a recuperare le nostre valigie (che avevamo
> lasciato in deposito all'hotel Thep Nakorn) e ci facciamo portare
> all'hotel Asia.
> Questo si rivela una vera "monnezza"! Però noi dobbiamo solo farci una
> doccia (tra l'altro l'acqua è fredda) e cambiarci prima del viaggio in
> treno che ci attende stanotte.
> Cena veloce con spaghetti di riso (30 bath) e poi compriamo un pò di
> dolci tipici per il viaggio. Finalmente ci laviamo: puzzavamo come
> mufloni!
> Prendiamo lo "sleeping-train" dove ci attendono 8 ore di viaggio e le
> nostre cuccette sono, una sopra e l'altra sotto, le ultime due del
> treno. Il vagone letto è composto da brande (dotate di lenzuola e
> coperte, in verità molto pulite) ai lati del corridoio centrale e da
> questo divise solo da tende che i finestrini semi aperti fanno
> svolazzare da tutte le parti. Non c'è l'ombra di un occidentale, ma
> tutti si mostrano molto cordiali tra loro e con noi.
> Sembriamo un pò accampati, ovviamente dalle foto viste alla stazione
> il treno sembrava molto ma molto meglio, ma l'importante è arrivare
> sani e salvi a Chiang Mai!
>
> Il viaggio prosegue con altri 18 giorni di racconti interessanti e
> suggerimenti da cogliere al volo. Visita il nostro sito se vuoi
> ulteriori notizie o mandaci una mail, saremo felicissimi di
> risponderti.
>
> Ciao Gigi e Cristina.
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
> Io in tutta la mia via ci sono stato tante volte . NON HO MAI VISTO[/color]
MONUNENTO A BANGKOK ,il bUDDA di smemaraldo,il budda sdriato,Tutti mi hanno
detto che sono pazzo. Ma chi se ne frega ,ma come 6 stato capace di sTARE +
DI 6 ORE A bANGKOK .TI STRINGERò LA MANO

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Vecchio 20-06-2007, 13.58.04
scout
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO

Il 20 Giu 2007, 12:45, ViaggiAmo <viaggiamo2007@libero.it> ha scritto:[color=blue]
> THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
>
> Fino a pochi mesi fa, della Thailandia, conoscevo solo la posizione
> geografica ed il nome della sua capitale.
>
> Grazie alle sollecitazioni della mia ragazza, alle notizie raccolte su
> internet, su guide e riviste specializzate, ed ai consigli dei nostri
> amici, ci siamo decisi di farne la meta delle nostre vacanze.
> Prenotando solo i voli da e per l'Italia con la nostra conoscenza
> abbastanza maccheronica dell'inglese ma con molta buona volontà e
> predisposizione al sapersi "arrangiare" e al non perdersi mai d'animo,
> siamo riusciti a trascorrere 24 giorni fantastici in questo paese
> strepitoso.
> Oggi mi sento di consigliare un viaggio del genere a tutti coloro che
> amano conoscere posti e persone più che grandi hotels e camerieri, a
> tutti quelli che desiderano immergersi nella natura e nella storia
> piuttosto che vederla di corsa dai finestrini chiusi di un pulmino con
> aria condizionata.
>
> Per questo ho creato questo sito, per dare qualche idea, qualche
> consiglio e per raccontare un viaggio veramente
> molto bello.
>
> 11 agosto 2002 domenica
> San Marino - Bangkok - Ayuthaya.
> Finalmente si parte! In auto (ci accompagnano) da San Marino a Bologna
> dove prendiamo il volo che, via Francoforte, ci porta diretti fino a
> Bangkok.
> Viaggiamo tutta la notte e arriviamo in in perfetto orario, a conferma
> della ben nota efficenza teutonica della Lufhtansa.
>
> 12 agosto 2002 lunedì
> Bangkok - Ayuthaya.
> Dall'aeroporto della capitale Thailandese andiamo a piedi,
> semplicemente attraversando un cavalcavia pedonale, alla stazione
> ferroviaria di Donmuang.
> Ci siamo solo noi due di razza occidentale tra decine e decine di thai
> locali che, tra veditori ambulanti di cibo e generi vari, tranquilli
> attendono i loro treni.
> Riusciamo a fare due biglietti (51 bath cadauno) di terza classe per
> Ayuthaya un pò facendoci capire e molto grazie alla cortesia dei
> bigliettai che si prestano in mille modi per aiutarci. E' da
> sottolineare che tutti gli orari ferroviari sono scritti in caratteri
> thai, che noi assolutamente non comprendiamo.
> Per le dimensioni e le strutture della stazione, sembra di essere in
> piena thailandia rurale eppure i biglietti vengono stampati col
> computer e sopra vi sono indicati il numero di carrozza e di sedili
> che in tale maniera ci vengono riservati.
> Il treno è stracolmo di gente in ogni dove e mentre stiamo pensando
> che il sistema di prenotazione funziona peggio che in Italia e di
> dover fare tutto il tragitto (1 ora circa) in piedi, arriva una specie
> di superpoliziotto ferroviario che gentilmente ma con efficacia mette
> tutti a sedere al proprio posto in meno di un minuto.
> Arrivati ad Ayuthaya prendiamo un tuk-tuk e ci facciamo portare all'
> Hotel Ayothaya scelto, mentre eravamo sul treno, tra quelli indicati
> sulla nostra guida L.P.
> Il tuk-tuk equivale ad un nostro apecar. Ti fanno salire sul cassone,
> sempre super addobbato e molto personalizzato, e ti sballottano alla
> massima velocità per le vie del centro, frenando sempre all'ultimo
> minuto ed infilandosi in ogni pertugio del traffico.
> L'hotel dispone di aria condizionata, Tv, frigo doccia calda e WC in
> camera e ci costa 1000 bath a notte (ne passeremo due qui) e nel
> complesso è un pò vecchiotto, ma non è male e c'è pure la piscina.
> Si è fatta notte e girando per il mercato, pieno di venditori di cibo
> (almeno dicono che sia cibo), magliette e DVD alquanto non-originali,
> ci ritroviamo a cenare in un tipico localino in legno (da "Pa-Toi")
> proprio di fronte alle rovine della città antica illuminate da
> magnifici fuochi artificiali prima e dai lampi di un breve ma intenso
> temporale poi.
>
> 13 agosto 2002 martedì
> Ayuthaya.
> Ci alziamo e dopo avere fatto colazione per strada con biscotti e
> succhi d'arancia (80 bath), affittiamo due biciclette (80 bath per
> tutto il giorno) per visitare i templi e le magnifiche rovine della
> città.
> Assolutamente da non perdere, questo Parco Storico dichiarato
> Patrimonio dell'Umanita dall'Unesco è agevolmente visitabile in bici
> grazie sia alla morfologia pianeggiante del terreno che all'ottimo
> stato di mantenimente dei percorsi e delle strade che collegano i vari
> siti archeologici.
> Unica avvertenza: occhio al sole! Infatti, seppure il cielo fosse
> stato costantemente nuvoloso e nonostante le creme protettive usate, a
> sera possiamo vantare una bella abbronzatura rosso-aragosta da
> muratore.
> Da non perdere i vari Wat Ratburana, i tre grandi Chedi del Wat Phra
> Si Sanphet, il tempio bianco di Phu Khao Thong, gli splendidi
> monasteri (tra cui il Wat Yai Chai Mongkhon) immersi in una quiete
> irreale, tra prati verdissimi e statue di buddha addobbate con vesti
> gialle (ce n'era una distesa, bellissima).
> A sera passiamo in stazione per prenotare il treno che domani ci
> portera da Ayuthaya a Phitsanulok (un rapido di seconda classe, dalle
> 08:11 alle 12:51, costo 350 bath cadauno).
> Cena da "Malakor" (ancora di fronte alle antiche rovine,
> magnificamente esaltate da fari che le colorano di dolci tinte
> arancio) dove gustiamo riso con gamberi, gamberi fritti e zuccotto di
> riso, frutte varie e acqua (che consigliamo di bere solo da bottiglie
> sigillate) il tutto veramente buono ed alla modica cifra di 200 bath.
> Oggi abbiamo fatto una scarpinata che non finiva più. In compenso
> abbiamo visto un sacco di templi, tutti belli, molti elefanti e una
> vegetazione fantastica. Abbiamo anche notato che tutta la gente del
> posto, mentre pedalavamo sotto il sole del mezzogiorno, ci guardava
> come se vedessero due marziani in bicicletta. A pranzo abbiamo
> mangiato riso con vongole e spezie varie in un baracchino molto tipico
> dove c'eravamo solo noi ed i venditori.
> Stasera abbiamo il di dietro rotto per colpa della sella, tanto da
> sperare di non salire piu in bici per tutto il resto delle vacanze. Ed
> ora a nanna.
>
> 14 agosto 2002 mercoledì
> Ayuthaya - Phitsanulok.
> Paghiamo l'Hotel, prendiamo un tuk-tuk per la stazione (40 bath) e
> alle 8:20 partiamo in perfetto orario col treno di seconda classe
> diretti a Phitsanulok. Questo treno è un pò meglio di quello preso un
> paio di giorni fa. Ci sono i sedili reclinabili ed c'è parecchio
> spazio per le gambe, i ventilatori girevoli appesi al soffitto assieme
> ai finestrini tutti aperti al massimo danno una notevole e gradita
> aerazione.
> Alle 9:30 siamo a Lopburi e riusciamo, pur senza scendere dal treno, a
> vedere le famose scimmie che l'hanno letteralmente invasa.
> Ad ogni stazione salgono e scendono in continuazione vari venditori
> ambulanti di cibo e, come un pò tutti i thailandesi presenti sul
> treno, anche noi ci azzardiamo ad acquistare qualcosa. Noi prendiamo
> riso con pollo (20 bath), del buon gelato al cocco (5 bath), bibite ed
> acqua ma in vendita c'era di tutto dal pesce seccato sotto sale a
> pezzi di carne consevato in uno strano e poco attraente liquido
> rossastro, da verdure mai viste prima a dolci allo spiedo molto
> graditi ai locali che non abbiamo avuto il coraggio di assaggiare.
> Il treno arriva a Phitsanulok almeno un'ora dopo il previsto e
> l'ultima mezz'ora, mentre tentiamo di capire quale possa essere la
> stazione dove dobbiamo scendere, la passiamo assieme ad una coppia di
> milanesi che tentano la nostra stessa impresa (arrivare a Chiang Mai
> in treno con tappe intermedie per visitare le antiche capitale del
> Regno Siam).
> Arriviamo sfatti dal caldo e passiamo all'Information della stazione
> dove ci spiegano, mostrandocene addirittura una foto, che per Chiang
> Mai c'è un diretto di 2^ classe che fà anche servizio cuccette.Meno
> male, perchè parte alle 22:00!
> Prendiamo un tuk-tuk (40 bath) per l'Hotel Thep Nakorn (scelto sulla
> L.P. in treno) che ci costa 600 bath a notte.
> Ci facciamo una meritata e necessaria doccia e, dopo avere cambiato
> 200 dollari USA, torniamo alla stazione dove prenotiamo una "sleeping
> upstair e downstair" sul rapido di domani notte (costo: sopra 290 e
> sotto 340 bath).
> Facciamo un giro in centro dove in un banchettino del mercato ci
> mangiamo dei tagliolini trasparenti con soia, uova, arachidi,
> gamberini minucoli e verdurine. Vorremmo dell'acqua fresca (e in
> bottiglia ben chiusa) e siccome non ne hanno, andiamo io e la signore
> proprietaria del banchetto del cibo in una bottega lì di fianco a
> comprarla: fantastico!
> Tra l'altro il cibo è ottimo e spendiamo solo 20 bath.
> Facciamo una tappa in tuk-tuk (40 bath) ai templi a nord della
> cittadina (che per il resto è ben poco interessante) e da qui
> arriviamo al lungofiume per vedere le abbastanza famose "case
> galleggianti" che lo contraddistinguono.
> Ci fermiamo che è ormai sera sulle gradinate dell'argine del fiume che
> sono mirabilmente adornate con tappeti, cuscini dai colori caldissimi
> e tavolini in legno ognuno con la propria candela o lampada accesa.
> Ci facciamo un paio di bibite comodamente seduti ascoltando la musica
> diffusa dai vari venditori di bevande e cibi.
> Sul fiume le case galleggianti, oggi per lo più trasformate in
> eleganti ristoranti per turisti, riflettono le luci di centinaia di
> lumini e luci che ne delineano le forme nel crepuscolo della sera
> thailandese.
> Lasciamo questa magica atmosfera per tornare in centro, in tuk-tuk
> ovviamente, e passiamo alla bus station per controllare gli orari
> della corriera che domani ci porterà a Sukhothai.
> Facciamo un altro giretto in centro, che è abbastanza animato e con
> pochissimi occidentali, dove assaggiamo degli spiedini di calamari
> fritti (10 bath l'uno) e dolci locali molto buoni.
>
> 15 agosto 2005 giovedì ferragosto
> Phitsanulok - Sukhothai
> Sveglia all'alba, di nuovo. Lasciamo l'hotel e ne prendiamo un altro
> (Hotel Asia, veramente molto economico - 200 bath) per lasciare le
> nostre valigie e potere fare una doccia stasera prima di prendere il
> treno notturno per Chiang Mai.
> Oggi prendiamo un samlor, cioè una specie di risciò a pedali, con cui
> un tipo secco secco, che non capisce una sola parola d'inglese, ci fa
> fare il giro di mezza città prima di arrivare (per caso?) al stazione
> dei pulman dove volevamo andare. Gli diamo 30 bath e prendiamo il bus
> air-conditioned per Sukhothai che ci costa 84 bath a persona.
> Sulla corriera, con la quale non abbiamo avuto nessun problema,
> reincontriamo la coppia di milanesi conosciuta sul treno.
> Arrivati al Parco Storico di Sukhothai, noleggiamo di nuovo due
> biciclette (20 bath cad.) e paghiamo il biglietto di ingresso (320
> bath a testa) e poi, via di nuovo tra rovine meravigliose, pedalando
> in parchi verdeggianti curatissimi ed in mezzo a cento laghetti e
> fiumiciattoli dall'acqua limpida.
> C'è però un sole boia ed un caldo *****: per fortuna soffia un
> gradevole venticello.
> Da venditori ambulanti, compriamo e mangiamo il pomelo (che sarebbe
> tipo un grosso pompelmo) ed i lichi (grappoli di acini simili a quelli
> dell'uva da sbucciare).
> Ci fermiamo a mangiare in un locale veramente tipico con solo 4
> thailandesi ad un altro tavolo e neanche l'ombra di un "farang".
> Ordiniamo due risi (uno col pollo e l'altro con le verdure) alla
> padrona che non capisce una parola di inglese. Ordiniamo in
> thailandese, chissà che cosa arriverà?
> Stamattina abbiamo visto un sacco di Bhudda, alcuni veramente belli
> (soprattutto quello del Wat Si Chum che era gigantesco). Avevavamo
> detto che non avremmo più preso la bici e invece abbiamo dovuto
> cambiare idea, almeno queste di oggi sono meglio di quelle di
> Ayuthaya!
> Il riso è arrivato (proprio quello che avevamo ordinato) ed è
> veramente buono. Tanto buono che ne prendiamo un altro, stavolta coi
> gamberetti (khao phat kung). Arriva anche questo nel solito piatto con
> forchetta e cucchiaio (qui non danno mai i coltelli) ed è squisito
> pure questo. Ottimo pure il conto: 80 bath in tutto.
> Continuiamo a pedalare tutto il pomeriggio ammirando altre bellissime
> rovine in un parco fantastico, conservate tra prati deliziosi e una
> miriade di canali, laghetti ed isolotti. Se non fosse per il gran
> caldo sarebbe da non fermarsi mai. Prima di lasciare il Parco Storico,
> visitiamo pure il museo.
> Riprendiamo il bus, in verità siamo sul cassone di un camioncino, che
> fa da navetta tra la "old-city" e new-Sukhothai (10 bath a testa) e da
> quì prendiamo un bus air-conditioned (veramente scassato) che ci
> riporterà a Phitsanulok (costo 32 bath a testa).
> Con un tuk-tuk andiamo a recuperare le nostre valigie (che avevamo
> lasciato in deposito all'hotel Thep Nakorn) e ci facciamo portare
> all'hotel Asia.
> Questo si rivela una vera "monnezza"! Però noi dobbiamo solo farci una
> doccia (tra l'altro l'acqua è fredda) e cambiarci prima del viaggio in
> treno che ci attende stanotte.
> Cena veloce con spaghetti di riso (30 bath) e poi compriamo un pò di
> dolci tipici per il viaggio. Finalmente ci laviamo: puzzavamo come
> mufloni!
> Prendiamo lo "sleeping-train" dove ci attendono 8 ore di viaggio e le
> nostre cuccette sono, una sopra e l'altra sotto, le ultime due del
> treno. Il vagone letto è composto da brande (dotate di lenzuola e
> coperte, in verità molto pulite) ai lati del corridoio centrale e da
> questo divise solo da tende che i finestrini semi aperti fanno
> svolazzare da tutte le parti. Non c'è l'ombra di un occidentale, ma
> tutti si mostrano molto cordiali tra loro e con noi.
> Sembriamo un pò accampati, ovviamente dalle foto viste alla stazione
> il treno sembrava molto ma molto meglio, ma l'importante è arrivare
> sani e salvi a Chiang Mai!
>
> Il viaggio prosegue con altri 18 giorni di racconti interessanti e
> suggerimenti da cogliere al volo. Visita il nostro sito se vuoi
> ulteriori notizie o mandaci una mail, saremo felicissimi di
> risponderti.
>
> Ciao Gigi e Cristina.
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
> Io in tutta la mia via ci sono stato tante volte . NON HO MAI VISTO[/color]
MONUNENTO A BANGKOK ,il bUDDA di smemaraldo,il budda sdriato,Tutti mi hanno
detto che sono pazzo. Ma chi se ne frega ,ma come 6 stato capace di sTARE +
DI 6 ORE A bANGKOK .TI STRINGERò LA MANO

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Vecchio 20-06-2007, 13.58.04
scout
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO

Il 20 Giu 2007, 12:45, ViaggiAmo <viaggiamo2007@libero.it> ha scritto:[color=blue]
> THAILANDIA: VIAGGIO NEL SORRISO
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
>
> Fino a pochi mesi fa, della Thailandia, conoscevo solo la posizione
> geografica ed il nome della sua capitale.
>
> Grazie alle sollecitazioni della mia ragazza, alle notizie raccolte su
> internet, su guide e riviste specializzate, ed ai consigli dei nostri
> amici, ci siamo decisi di farne la meta delle nostre vacanze.
> Prenotando solo i voli da e per l'Italia con la nostra conoscenza
> abbastanza maccheronica dell'inglese ma con molta buona volontà e
> predisposizione al sapersi "arrangiare" e al non perdersi mai d'animo,
> siamo riusciti a trascorrere 24 giorni fantastici in questo paese
> strepitoso.
> Oggi mi sento di consigliare un viaggio del genere a tutti coloro che
> amano conoscere posti e persone più che grandi hotels e camerieri, a
> tutti quelli che desiderano immergersi nella natura e nella storia
> piuttosto che vederla di corsa dai finestrini chiusi di un pulmino con
> aria condizionata.
>
> Per questo ho creato questo sito, per dare qualche idea, qualche
> consiglio e per raccontare un viaggio veramente
> molto bello.
>
> 11 agosto 2002 domenica
> San Marino - Bangkok - Ayuthaya.
> Finalmente si parte! In auto (ci accompagnano) da San Marino a Bologna
> dove prendiamo il volo che, via Francoforte, ci porta diretti fino a
> Bangkok.
> Viaggiamo tutta la notte e arriviamo in in perfetto orario, a conferma
> della ben nota efficenza teutonica della Lufhtansa.
>
> 12 agosto 2002 lunedì
> Bangkok - Ayuthaya.
> Dall'aeroporto della capitale Thailandese andiamo a piedi,
> semplicemente attraversando un cavalcavia pedonale, alla stazione
> ferroviaria di Donmuang.
> Ci siamo solo noi due di razza occidentale tra decine e decine di thai
> locali che, tra veditori ambulanti di cibo e generi vari, tranquilli
> attendono i loro treni.
> Riusciamo a fare due biglietti (51 bath cadauno) di terza classe per
> Ayuthaya un pò facendoci capire e molto grazie alla cortesia dei
> bigliettai che si prestano in mille modi per aiutarci. E' da
> sottolineare che tutti gli orari ferroviari sono scritti in caratteri
> thai, che noi assolutamente non comprendiamo.
> Per le dimensioni e le strutture della stazione, sembra di essere in
> piena thailandia rurale eppure i biglietti vengono stampati col
> computer e sopra vi sono indicati il numero di carrozza e di sedili
> che in tale maniera ci vengono riservati.
> Il treno è stracolmo di gente in ogni dove e mentre stiamo pensando
> che il sistema di prenotazione funziona peggio che in Italia e di
> dover fare tutto il tragitto (1 ora circa) in piedi, arriva una specie
> di superpoliziotto ferroviario che gentilmente ma con efficacia mette
> tutti a sedere al proprio posto in meno di un minuto.
> Arrivati ad Ayuthaya prendiamo un tuk-tuk e ci facciamo portare all'
> Hotel Ayothaya scelto, mentre eravamo sul treno, tra quelli indicati
> sulla nostra guida L.P.
> Il tuk-tuk equivale ad un nostro apecar. Ti fanno salire sul cassone,
> sempre super addobbato e molto personalizzato, e ti sballottano alla
> massima velocità per le vie del centro, frenando sempre all'ultimo
> minuto ed infilandosi in ogni pertugio del traffico.
> L'hotel dispone di aria condizionata, Tv, frigo doccia calda e WC in
> camera e ci costa 1000 bath a notte (ne passeremo due qui) e nel
> complesso è un pò vecchiotto, ma non è male e c'è pure la piscina.
> Si è fatta notte e girando per il mercato, pieno di venditori di cibo
> (almeno dicono che sia cibo), magliette e DVD alquanto non-originali,
> ci ritroviamo a cenare in un tipico localino in legno (da "Pa-Toi")
> proprio di fronte alle rovine della città antica illuminate da
> magnifici fuochi artificiali prima e dai lampi di un breve ma intenso
> temporale poi.
>
> 13 agosto 2002 martedì
> Ayuthaya.
> Ci alziamo e dopo avere fatto colazione per strada con biscotti e
> succhi d'arancia (80 bath), affittiamo due biciclette (80 bath per
> tutto il giorno) per visitare i templi e le magnifiche rovine della
> città.
> Assolutamente da non perdere, questo Parco Storico dichiarato
> Patrimonio dell'Umanita dall'Unesco è agevolmente visitabile in bici
> grazie sia alla morfologia pianeggiante del terreno che all'ottimo
> stato di mantenimente dei percorsi e delle strade che collegano i vari
> siti archeologici.
> Unica avvertenza: occhio al sole! Infatti, seppure il cielo fosse
> stato costantemente nuvoloso e nonostante le creme protettive usate, a
> sera possiamo vantare una bella abbronzatura rosso-aragosta da
> muratore.
> Da non perdere i vari Wat Ratburana, i tre grandi Chedi del Wat Phra
> Si Sanphet, il tempio bianco di Phu Khao Thong, gli splendidi
> monasteri (tra cui il Wat Yai Chai Mongkhon) immersi in una quiete
> irreale, tra prati verdissimi e statue di buddha addobbate con vesti
> gialle (ce n'era una distesa, bellissima).
> A sera passiamo in stazione per prenotare il treno che domani ci
> portera da Ayuthaya a Phitsanulok (un rapido di seconda classe, dalle
> 08:11 alle 12:51, costo 350 bath cadauno).
> Cena da "Malakor" (ancora di fronte alle antiche rovine,
> magnificamente esaltate da fari che le colorano di dolci tinte
> arancio) dove gustiamo riso con gamberi, gamberi fritti e zuccotto di
> riso, frutte varie e acqua (che consigliamo di bere solo da bottiglie
> sigillate) il tutto veramente buono ed alla modica cifra di 200 bath.
> Oggi abbiamo fatto una scarpinata che non finiva più. In compenso
> abbiamo visto un sacco di templi, tutti belli, molti elefanti e una
> vegetazione fantastica. Abbiamo anche notato che tutta la gente del
> posto, mentre pedalavamo sotto il sole del mezzogiorno, ci guardava
> come se vedessero due marziani in bicicletta. A pranzo abbiamo
> mangiato riso con vongole e spezie varie in un baracchino molto tipico
> dove c'eravamo solo noi ed i venditori.
> Stasera abbiamo il di dietro rotto per colpa della sella, tanto da
> sperare di non salire piu in bici per tutto il resto delle vacanze. Ed
> ora a nanna.
>
> 14 agosto 2002 mercoledì
> Ayuthaya - Phitsanulok.
> Paghiamo l'Hotel, prendiamo un tuk-tuk per la stazione (40 bath) e
> alle 8:20 partiamo in perfetto orario col treno di seconda classe
> diretti a Phitsanulok. Questo treno è un pò meglio di quello preso un
> paio di giorni fa. Ci sono i sedili reclinabili ed c'è parecchio
> spazio per le gambe, i ventilatori girevoli appesi al soffitto assieme
> ai finestrini tutti aperti al massimo danno una notevole e gradita
> aerazione.
> Alle 9:30 siamo a Lopburi e riusciamo, pur senza scendere dal treno, a
> vedere le famose scimmie che l'hanno letteralmente invasa.
> Ad ogni stazione salgono e scendono in continuazione vari venditori
> ambulanti di cibo e, come un pò tutti i thailandesi presenti sul
> treno, anche noi ci azzardiamo ad acquistare qualcosa. Noi prendiamo
> riso con pollo (20 bath), del buon gelato al cocco (5 bath), bibite ed
> acqua ma in vendita c'era di tutto dal pesce seccato sotto sale a
> pezzi di carne consevato in uno strano e poco attraente liquido
> rossastro, da verdure mai viste prima a dolci allo spiedo molto
> graditi ai locali che non abbiamo avuto il coraggio di assaggiare.
> Il treno arriva a Phitsanulok almeno un'ora dopo il previsto e
> l'ultima mezz'ora, mentre tentiamo di capire quale possa essere la
> stazione dove dobbiamo scendere, la passiamo assieme ad una coppia di
> milanesi che tentano la nostra stessa impresa (arrivare a Chiang Mai
> in treno con tappe intermedie per visitare le antiche capitale del
> Regno Siam).
> Arriviamo sfatti dal caldo e passiamo all'Information della stazione
> dove ci spiegano, mostrandocene addirittura una foto, che per Chiang
> Mai c'è un diretto di 2^ classe che fà anche servizio cuccette.Meno
> male, perchè parte alle 22:00!
> Prendiamo un tuk-tuk (40 bath) per l'Hotel Thep Nakorn (scelto sulla
> L.P. in treno) che ci costa 600 bath a notte.
> Ci facciamo una meritata e necessaria doccia e, dopo avere cambiato
> 200 dollari USA, torniamo alla stazione dove prenotiamo una "sleeping
> upstair e downstair" sul rapido di domani notte (costo: sopra 290 e
> sotto 340 bath).
> Facciamo un giro in centro dove in un banchettino del mercato ci
> mangiamo dei tagliolini trasparenti con soia, uova, arachidi,
> gamberini minucoli e verdurine. Vorremmo dell'acqua fresca (e in
> bottiglia ben chiusa) e siccome non ne hanno, andiamo io e la signore
> proprietaria del banchetto del cibo in una bottega lì di fianco a
> comprarla: fantastico!
> Tra l'altro il cibo è ottimo e spendiamo solo 20 bath.
> Facciamo una tappa in tuk-tuk (40 bath) ai templi a nord della
> cittadina (che per il resto è ben poco interessante) e da qui
> arriviamo al lungofiume per vedere le abbastanza famose "case
> galleggianti" che lo contraddistinguono.
> Ci fermiamo che è ormai sera sulle gradinate dell'argine del fiume che
> sono mirabilmente adornate con tappeti, cuscini dai colori caldissimi
> e tavolini in legno ognuno con la propria candela o lampada accesa.
> Ci facciamo un paio di bibite comodamente seduti ascoltando la musica
> diffusa dai vari venditori di bevande e cibi.
> Sul fiume le case galleggianti, oggi per lo più trasformate in
> eleganti ristoranti per turisti, riflettono le luci di centinaia di
> lumini e luci che ne delineano le forme nel crepuscolo della sera
> thailandese.
> Lasciamo questa magica atmosfera per tornare in centro, in tuk-tuk
> ovviamente, e passiamo alla bus station per controllare gli orari
> della corriera che domani ci porterà a Sukhothai.
> Facciamo un altro giretto in centro, che è abbastanza animato e con
> pochissimi occidentali, dove assaggiamo degli spiedini di calamari
> fritti (10 bath l'uno) e dolci locali molto buoni.
>
> 15 agosto 2005 giovedì ferragosto
> Phitsanulok - Sukhothai
> Sveglia all'alba, di nuovo. Lasciamo l'hotel e ne prendiamo un altro
> (Hotel Asia, veramente molto economico - 200 bath) per lasciare le
> nostre valigie e potere fare una doccia stasera prima di prendere il
> treno notturno per Chiang Mai.
> Oggi prendiamo un samlor, cioè una specie di risciò a pedali, con cui
> un tipo secco secco, che non capisce una sola parola d'inglese, ci fa
> fare il giro di mezza città prima di arrivare (per caso?) al stazione
> dei pulman dove volevamo andare. Gli diamo 30 bath e prendiamo il bus
> air-conditioned per Sukhothai che ci costa 84 bath a persona.
> Sulla corriera, con la quale non abbiamo avuto nessun problema,
> reincontriamo la coppia di milanesi conosciuta sul treno.
> Arrivati al Parco Storico di Sukhothai, noleggiamo di nuovo due
> biciclette (20 bath cad.) e paghiamo il biglietto di ingresso (320
> bath a testa) e poi, via di nuovo tra rovine meravigliose, pedalando
> in parchi verdeggianti curatissimi ed in mezzo a cento laghetti e
> fiumiciattoli dall'acqua limpida.
> C'è però un sole boia ed un caldo *****: per fortuna soffia un
> gradevole venticello.
> Da venditori ambulanti, compriamo e mangiamo il pomelo (che sarebbe
> tipo un grosso pompelmo) ed i lichi (grappoli di acini simili a quelli
> dell'uva da sbucciare).
> Ci fermiamo a mangiare in un locale veramente tipico con solo 4
> thailandesi ad un altro tavolo e neanche l'ombra di un "farang".
> Ordiniamo due risi (uno col pollo e l'altro con le verdure) alla
> padrona che non capisce una parola di inglese. Ordiniamo in
> thailandese, chissà che cosa arriverà?
> Stamattina abbiamo visto un sacco di Bhudda, alcuni veramente belli
> (soprattutto quello del Wat Si Chum che era gigantesco). Avevavamo
> detto che non avremmo più preso la bici e invece abbiamo dovuto
> cambiare idea, almeno queste di oggi sono meglio di quelle di
> Ayuthaya!
> Il riso è arrivato (proprio quello che avevamo ordinato) ed è
> veramente buono. Tanto buono che ne prendiamo un altro, stavolta coi
> gamberetti (khao phat kung). Arriva anche questo nel solito piatto con
> forchetta e cucchiaio (qui non danno mai i coltelli) ed è squisito
> pure questo. Ottimo pure il conto: 80 bath in tutto.
> Continuiamo a pedalare tutto il pomeriggio ammirando altre bellissime
> rovine in un parco fantastico, conservate tra prati deliziosi e una
> miriade di canali, laghetti ed isolotti. Se non fosse per il gran
> caldo sarebbe da non fermarsi mai. Prima di lasciare il Parco Storico,
> visitiamo pure il museo.
> Riprendiamo il bus, in verità siamo sul cassone di un camioncino, che
> fa da navetta tra la "old-city" e new-Sukhothai (10 bath a testa) e da
> quì prendiamo un bus air-conditioned (veramente scassato) che ci
> riporterà a Phitsanulok (costo 32 bath a testa).
> Con un tuk-tuk andiamo a recuperare le nostre valigie (che avevamo
> lasciato in deposito all'hotel Thep Nakorn) e ci facciamo portare
> all'hotel Asia.
> Questo si rivela una vera "monnezza"! Però noi dobbiamo solo farci una
> doccia (tra l'altro l'acqua è fredda) e cambiarci prima del viaggio in
> treno che ci attende stanotte.
> Cena veloce con spaghetti di riso (30 bath) e poi compriamo un pò di
> dolci tipici per il viaggio. Finalmente ci laviamo: puzzavamo come
> mufloni!
> Prendiamo lo "sleeping-train" dove ci attendono 8 ore di viaggio e le
> nostre cuccette sono, una sopra e l'altra sotto, le ultime due del
> treno. Il vagone letto è composto da brande (dotate di lenzuola e
> coperte, in verità molto pulite) ai lati del corridoio centrale e da
> questo divise solo da tende che i finestrini semi aperti fanno
> svolazzare da tutte le parti. Non c'è l'ombra di un occidentale, ma
> tutti si mostrano molto cordiali tra loro e con noi.
> Sembriamo un pò accampati, ovviamente dalle foto viste alla stazione
> il treno sembrava molto ma molto meglio, ma l'importante è arrivare
> sani e salvi a Chiang Mai!
>
> Il viaggio prosegue con altri 18 giorni di racconti interessanti e
> suggerimenti da cogliere al volo. Visita il nostro sito se vuoi
> ulteriori notizie o mandaci una mail, saremo felicissimi di
> risponderti.
>
> Ciao Gigi e Cristina.
>
> Tutto il diario di bordo, le splendide foto, mappe e itinerari, info &
> consigli utili su:
> [url]http://www.studiopasquali.it/thailandia/index.htm[/url]
> Io in tutta la mia via ci sono stato tante volte . NON HO MAI VISTO[/color]
MONUNENTO A BANGKOK ,il bUDDA di smemaraldo,il budda sdriato,Tutti mi hanno
detto che sono pazzo. Ma chi se ne frega ,ma come 6 stato capace di sTARE +
DI 6 ORE A bANGKOK .TI STRINGERò LA MANO

--------------------------------
Inviato via [url]http://arianna.libero.it/usenet/[/url]
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