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  #51  
Vecchio 04-03-2011, 10.41.16
Hanss
 
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Predefinito Re: sentenza del Tribunale di Francoforte per imbarco negato inassenza di carta di credito

>[color=blue]
> Il passeggero in questione rimase a terra, pur potendo dimostrare di aver
> cambiato la carta di credito, su richiesta della banca emittente, per motivi
> di sicurezza.[/color]

ma certo! non dici niente di nuovo...se la compagnia decide di
lasciarti a terra, ti lascia a terra, anche se telefoni al Padre
Eterno. Poi farai ricorso e prenderai ragione e sarai indennizzato
(fermo restando che l'incazzatura e il tempo perso non te le
indennizza nessuno...) Secondo te, se questo passeggero poteva
dimostrare questo, non poteva anche risalire al numero della carta
usata per la prenotazione? L'esibizione della carta di credito non è
richiesta come prova d'identità, ma per evitare che la spesa venga poi
contestata in un secondo tempo. British addirittura pretendeva che la
carta di credito fosse intestata necessariamente a uno dei passeggeri,
proprio per questo.

[color=blue]
> Ma siamo in Germania, le leggi non si prestano a troppe interpretazioni.[/color]

so che questo è il tuo cavallo di battaglia, ma in questo caso
l'interpretazione c'è, Senz'altro intuitiva, ma c'è. Il fatto stesso
che sia servita una sentenza che crea un precedente per stabilire con
esattezza la legittimità della clausola ne è la prova lampante. Stando
a quanto scrivi, l'indennizzo non arriva in base a una legge che vieta
esplicitamente la clausola in questione, ma in base
all'interpretazione (ripeto, intuitiva, ma sempre di interpretazione
si tratta) per cui la carta di credito non è documento di viaggio.

[color=blue]
> Comunque, il passeggero parti' 2 giorni dopo, e naturalmente dovette pagare
> supplementi per la riemissione del biglietto.
> Il Tribunale comunque gli ha dato ragione, e sara' totalmente rimborsato
> delle spese *sostenute piu' ricevera' una somma a titolo di indennizzo.
>
> a titolo di completezza, ricordo che la Turkish e' una di quelle compagnie
> che richiede il proprietario della carta di credito alla partenza (Non deve
> necessariamente volare)
>
> la Cathay e' un'altra di queste, e per esperienza personale la carta la
> chiedono.[/color]

lo so...Cathay...anche Emirates si riserva di chiederlo, anche se poi
con me l'unica volta che ho volato con loro non l'ha fatto (nonostante
fosse scritto a chiare lettere sul contratto inviato insieme al
biglietto), British a volte la chiedeva, molti anni fa la chiedeva
anche RyanAir, ma non sempre (a me è capitato una volta...nel 2004, 4
tratte...bergamo-francoforte-tampere andata e ritorno, me l'hanno
chiesta una volta sola, all'andata a francoforte...perchè a volte sì e
a volte no? boh...). Quando volai in Australia fra le compagnie fra
quelle da me valutate quelle "orientali" avevano la clausola presente
sul sito pressochè tutte.
[color=blue]
>
> la cosa piu' buffa e' che, se uno compra in internet da uno dei siti
> venditori di biglietto, la carta di credito non gli viene richiesta alla
> partenza.[/color]

Verissimo. Probabilmente perchè il rischio insolvenza in quel caso non
è carico della compagnia aerea, ma dell'intermediario.
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  #52  
Vecchio 04-03-2011, 10.41.16
Hanss
 
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Predefinito Re: sentenza del Tribunale di Francoforte per imbarco negato inassenza di carta di credito

>[color=blue]
> Il passeggero in questione rimase a terra, pur potendo dimostrare di aver
> cambiato la carta di credito, su richiesta della banca emittente, per motivi
> di sicurezza.[/color]

ma certo! non dici niente di nuovo...se la compagnia decide di
lasciarti a terra, ti lascia a terra, anche se telefoni al Padre
Eterno. Poi farai ricorso e prenderai ragione e sarai indennizzato
(fermo restando che l'incazzatura e il tempo perso non te le
indennizza nessuno...) Secondo te, se questo passeggero poteva
dimostrare questo, non poteva anche risalire al numero della carta
usata per la prenotazione? L'esibizione della carta di credito non è
richiesta come prova d'identità, ma per evitare che la spesa venga poi
contestata in un secondo tempo. British addirittura pretendeva che la
carta di credito fosse intestata necessariamente a uno dei passeggeri,
proprio per questo.

[color=blue]
> Ma siamo in Germania, le leggi non si prestano a troppe interpretazioni.[/color]

so che questo è il tuo cavallo di battaglia, ma in questo caso
l'interpretazione c'è, Senz'altro intuitiva, ma c'è. Il fatto stesso
che sia servita una sentenza che crea un precedente per stabilire con
esattezza la legittimità della clausola ne è la prova lampante. Stando
a quanto scrivi, l'indennizzo non arriva in base a una legge che vieta
esplicitamente la clausola in questione, ma in base
all'interpretazione (ripeto, intuitiva, ma sempre di interpretazione
si tratta) per cui la carta di credito non è documento di viaggio.

[color=blue]
> Comunque, il passeggero parti' 2 giorni dopo, e naturalmente dovette pagare
> supplementi per la riemissione del biglietto.
> Il Tribunale comunque gli ha dato ragione, e sara' totalmente rimborsato
> delle spese *sostenute piu' ricevera' una somma a titolo di indennizzo.
>
> a titolo di completezza, ricordo che la Turkish e' una di quelle compagnie
> che richiede il proprietario della carta di credito alla partenza (Non deve
> necessariamente volare)
>
> la Cathay e' un'altra di queste, e per esperienza personale la carta la
> chiedono.[/color]

lo so...Cathay...anche Emirates si riserva di chiederlo, anche se poi
con me l'unica volta che ho volato con loro non l'ha fatto (nonostante
fosse scritto a chiare lettere sul contratto inviato insieme al
biglietto), British a volte la chiedeva, molti anni fa la chiedeva
anche RyanAir, ma non sempre (a me è capitato una volta...nel 2004, 4
tratte...bergamo-francoforte-tampere andata e ritorno, me l'hanno
chiesta una volta sola, all'andata a francoforte...perchè a volte sì e
a volte no? boh...). Quando volai in Australia fra le compagnie fra
quelle da me valutate quelle "orientali" avevano la clausola presente
sul sito pressochè tutte.
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>
> la cosa piu' buffa e' che, se uno compra in internet da uno dei siti
> venditori di biglietto, la carta di credito non gli viene richiesta alla
> partenza.[/color]

Verissimo. Probabilmente perchè il rischio insolvenza in quel caso non
è carico della compagnia aerea, ma dell'intermediario.
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  #53  
Vecchio 04-03-2011, 10.41.16
Hanss
 
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Predefinito Re: sentenza del Tribunale di Francoforte per imbarco negato inassenza di carta di credito

>[color=blue]
> Il passeggero in questione rimase a terra, pur potendo dimostrare di aver
> cambiato la carta di credito, su richiesta della banca emittente, per motivi
> di sicurezza.[/color]

ma certo! non dici niente di nuovo...se la compagnia decide di
lasciarti a terra, ti lascia a terra, anche se telefoni al Padre
Eterno. Poi farai ricorso e prenderai ragione e sarai indennizzato
(fermo restando che l'incazzatura e il tempo perso non te le
indennizza nessuno...) Secondo te, se questo passeggero poteva
dimostrare questo, non poteva anche risalire al numero della carta
usata per la prenotazione? L'esibizione della carta di credito non è
richiesta come prova d'identità, ma per evitare che la spesa venga poi
contestata in un secondo tempo. British addirittura pretendeva che la
carta di credito fosse intestata necessariamente a uno dei passeggeri,
proprio per questo.

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> Ma siamo in Germania, le leggi non si prestano a troppe interpretazioni.[/color]

so che questo è il tuo cavallo di battaglia, ma in questo caso
l'interpretazione c'è, Senz'altro intuitiva, ma c'è. Il fatto stesso
che sia servita una sentenza che crea un precedente per stabilire con
esattezza la legittimità della clausola ne è la prova lampante. Stando
a quanto scrivi, l'indennizzo non arriva in base a una legge che vieta
esplicitamente la clausola in questione, ma in base
all'interpretazione (ripeto, intuitiva, ma sempre di interpretazione
si tratta) per cui la carta di credito non è documento di viaggio.

[color=blue]
> Comunque, il passeggero parti' 2 giorni dopo, e naturalmente dovette pagare
> supplementi per la riemissione del biglietto.
> Il Tribunale comunque gli ha dato ragione, e sara' totalmente rimborsato
> delle spese *sostenute piu' ricevera' una somma a titolo di indennizzo.
>
> a titolo di completezza, ricordo che la Turkish e' una di quelle compagnie
> che richiede il proprietario della carta di credito alla partenza (Non deve
> necessariamente volare)
>
> la Cathay e' un'altra di queste, e per esperienza personale la carta la
> chiedono.[/color]

lo so...Cathay...anche Emirates si riserva di chiederlo, anche se poi
con me l'unica volta che ho volato con loro non l'ha fatto (nonostante
fosse scritto a chiare lettere sul contratto inviato insieme al
biglietto), British a volte la chiedeva, molti anni fa la chiedeva
anche RyanAir, ma non sempre (a me è capitato una volta...nel 2004, 4
tratte...bergamo-francoforte-tampere andata e ritorno, me l'hanno
chiesta una volta sola, all'andata a francoforte...perchè a volte sì e
a volte no? boh...). Quando volai in Australia fra le compagnie fra
quelle da me valutate quelle "orientali" avevano la clausola presente
sul sito pressochè tutte.
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>
> la cosa piu' buffa e' che, se uno compra in internet da uno dei siti
> venditori di biglietto, la carta di credito non gli viene richiesta alla
> partenza.[/color]

Verissimo. Probabilmente perchè il rischio insolvenza in quel caso non
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Vecchio 04-03-2011, 10.41.16
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>[color=blue]
> Il passeggero in questione rimase a terra, pur potendo dimostrare di aver
> cambiato la carta di credito, su richiesta della banca emittente, per motivi
> di sicurezza.[/color]

ma certo! non dici niente di nuovo...se la compagnia decide di
lasciarti a terra, ti lascia a terra, anche se telefoni al Padre
Eterno. Poi farai ricorso e prenderai ragione e sarai indennizzato
(fermo restando che l'incazzatura e il tempo perso non te le
indennizza nessuno...) Secondo te, se questo passeggero poteva
dimostrare questo, non poteva anche risalire al numero della carta
usata per la prenotazione? L'esibizione della carta di credito non è
richiesta come prova d'identità, ma per evitare che la spesa venga poi
contestata in un secondo tempo. British addirittura pretendeva che la
carta di credito fosse intestata necessariamente a uno dei passeggeri,
proprio per questo.

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> Ma siamo in Germania, le leggi non si prestano a troppe interpretazioni.[/color]

so che questo è il tuo cavallo di battaglia, ma in questo caso
l'interpretazione c'è, Senz'altro intuitiva, ma c'è. Il fatto stesso
che sia servita una sentenza che crea un precedente per stabilire con
esattezza la legittimità della clausola ne è la prova lampante. Stando
a quanto scrivi, l'indennizzo non arriva in base a una legge che vieta
esplicitamente la clausola in questione, ma in base
all'interpretazione (ripeto, intuitiva, ma sempre di interpretazione
si tratta) per cui la carta di credito non è documento di viaggio.

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> Comunque, il passeggero parti' 2 giorni dopo, e naturalmente dovette pagare
> supplementi per la riemissione del biglietto.
> Il Tribunale comunque gli ha dato ragione, e sara' totalmente rimborsato
> delle spese *sostenute piu' ricevera' una somma a titolo di indennizzo.
>
> a titolo di completezza, ricordo che la Turkish e' una di quelle compagnie
> che richiede il proprietario della carta di credito alla partenza (Non deve
> necessariamente volare)
>
> la Cathay e' un'altra di queste, e per esperienza personale la carta la
> chiedono.[/color]

lo so...Cathay...anche Emirates si riserva di chiederlo, anche se poi
con me l'unica volta che ho volato con loro non l'ha fatto (nonostante
fosse scritto a chiare lettere sul contratto inviato insieme al
biglietto), British a volte la chiedeva, molti anni fa la chiedeva
anche RyanAir, ma non sempre (a me è capitato una volta...nel 2004, 4
tratte...bergamo-francoforte-tampere andata e ritorno, me l'hanno
chiesta una volta sola, all'andata a francoforte...perchè a volte sì e
a volte no? boh...). Quando volai in Australia fra le compagnie fra
quelle da me valutate quelle "orientali" avevano la clausola presente
sul sito pressochè tutte.
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>
> la cosa piu' buffa e' che, se uno compra in internet da uno dei siti
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>[color=blue]
> Il passeggero in questione rimase a terra, pur potendo dimostrare di aver
> cambiato la carta di credito, su richiesta della banca emittente, per motivi
> di sicurezza.[/color]

ma certo! non dici niente di nuovo...se la compagnia decide di
lasciarti a terra, ti lascia a terra, anche se telefoni al Padre
Eterno. Poi farai ricorso e prenderai ragione e sarai indennizzato
(fermo restando che l'incazzatura e il tempo perso non te le
indennizza nessuno...) Secondo te, se questo passeggero poteva
dimostrare questo, non poteva anche risalire al numero della carta
usata per la prenotazione? L'esibizione della carta di credito non è
richiesta come prova d'identità, ma per evitare che la spesa venga poi
contestata in un secondo tempo. British addirittura pretendeva che la
carta di credito fosse intestata necessariamente a uno dei passeggeri,
proprio per questo.

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> Ma siamo in Germania, le leggi non si prestano a troppe interpretazioni.[/color]

so che questo è il tuo cavallo di battaglia, ma in questo caso
l'interpretazione c'è, Senz'altro intuitiva, ma c'è. Il fatto stesso
che sia servita una sentenza che crea un precedente per stabilire con
esattezza la legittimità della clausola ne è la prova lampante. Stando
a quanto scrivi, l'indennizzo non arriva in base a una legge che vieta
esplicitamente la clausola in questione, ma in base
all'interpretazione (ripeto, intuitiva, ma sempre di interpretazione
si tratta) per cui la carta di credito non è documento di viaggio.

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> Comunque, il passeggero parti' 2 giorni dopo, e naturalmente dovette pagare
> supplementi per la riemissione del biglietto.
> Il Tribunale comunque gli ha dato ragione, e sara' totalmente rimborsato
> delle spese *sostenute piu' ricevera' una somma a titolo di indennizzo.
>
> a titolo di completezza, ricordo che la Turkish e' una di quelle compagnie
> che richiede il proprietario della carta di credito alla partenza (Non deve
> necessariamente volare)
>
> la Cathay e' un'altra di queste, e per esperienza personale la carta la
> chiedono.[/color]

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con me l'unica volta che ho volato con loro non l'ha fatto (nonostante
fosse scritto a chiare lettere sul contratto inviato insieme al
biglietto), British a volte la chiedeva, molti anni fa la chiedeva
anche RyanAir, ma non sempre (a me è capitato una volta...nel 2004, 4
tratte...bergamo-francoforte-tampere andata e ritorno, me l'hanno
chiesta una volta sola, all'andata a francoforte...perchè a volte sì e
a volte no? boh...). Quando volai in Australia fra le compagnie fra
quelle da me valutate quelle "orientali" avevano la clausola presente
sul sito pressochè tutte.
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>
> la cosa piu' buffa e' che, se uno compra in internet da uno dei siti
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>[color=blue]
> Il passeggero in questione rimase a terra, pur potendo dimostrare di aver
> cambiato la carta di credito, su richiesta della banca emittente, per motivi
> di sicurezza.[/color]

ma certo! non dici niente di nuovo...se la compagnia decide di
lasciarti a terra, ti lascia a terra, anche se telefoni al Padre
Eterno. Poi farai ricorso e prenderai ragione e sarai indennizzato
(fermo restando che l'incazzatura e il tempo perso non te le
indennizza nessuno...) Secondo te, se questo passeggero poteva
dimostrare questo, non poteva anche risalire al numero della carta
usata per la prenotazione? L'esibizione della carta di credito non è
richiesta come prova d'identità, ma per evitare che la spesa venga poi
contestata in un secondo tempo. British addirittura pretendeva che la
carta di credito fosse intestata necessariamente a uno dei passeggeri,
proprio per questo.

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> Ma siamo in Germania, le leggi non si prestano a troppe interpretazioni.[/color]

so che questo è il tuo cavallo di battaglia, ma in questo caso
l'interpretazione c'è, Senz'altro intuitiva, ma c'è. Il fatto stesso
che sia servita una sentenza che crea un precedente per stabilire con
esattezza la legittimità della clausola ne è la prova lampante. Stando
a quanto scrivi, l'indennizzo non arriva in base a una legge che vieta
esplicitamente la clausola in questione, ma in base
all'interpretazione (ripeto, intuitiva, ma sempre di interpretazione
si tratta) per cui la carta di credito non è documento di viaggio.

[color=blue]
> Comunque, il passeggero parti' 2 giorni dopo, e naturalmente dovette pagare
> supplementi per la riemissione del biglietto.
> Il Tribunale comunque gli ha dato ragione, e sara' totalmente rimborsato
> delle spese *sostenute piu' ricevera' una somma a titolo di indennizzo.
>
> a titolo di completezza, ricordo che la Turkish e' una di quelle compagnie
> che richiede il proprietario della carta di credito alla partenza (Non deve
> necessariamente volare)
>
> la Cathay e' un'altra di queste, e per esperienza personale la carta la
> chiedono.[/color]

lo so...Cathay...anche Emirates si riserva di chiederlo, anche se poi
con me l'unica volta che ho volato con loro non l'ha fatto (nonostante
fosse scritto a chiare lettere sul contratto inviato insieme al
biglietto), British a volte la chiedeva, molti anni fa la chiedeva
anche RyanAir, ma non sempre (a me è capitato una volta...nel 2004, 4
tratte...bergamo-francoforte-tampere andata e ritorno, me l'hanno
chiesta una volta sola, all'andata a francoforte...perchè a volte sì e
a volte no? boh...). Quando volai in Australia fra le compagnie fra
quelle da me valutate quelle "orientali" avevano la clausola presente
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>
> la cosa piu' buffa e' che, se uno compra in internet da uno dei siti
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>[color=blue]
> Il passeggero in questione rimase a terra, pur potendo dimostrare di aver
> cambiato la carta di credito, su richiesta della banca emittente, per motivi
> di sicurezza.[/color]

ma certo! non dici niente di nuovo...se la compagnia decide di
lasciarti a terra, ti lascia a terra, anche se telefoni al Padre
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(fermo restando che l'incazzatura e il tempo perso non te le
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dimostrare questo, non poteva anche risalire al numero della carta
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richiesta come prova d'identità, ma per evitare che la spesa venga poi
contestata in un secondo tempo. British addirittura pretendeva che la
carta di credito fosse intestata necessariamente a uno dei passeggeri,
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l'interpretazione c'è, Senz'altro intuitiva, ma c'è. Il fatto stesso
che sia servita una sentenza che crea un precedente per stabilire con
esattezza la legittimità della clausola ne è la prova lampante. Stando
a quanto scrivi, l'indennizzo non arriva in base a una legge che vieta
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all'interpretazione (ripeto, intuitiva, ma sempre di interpretazione
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> Comunque, il passeggero parti' 2 giorni dopo, e naturalmente dovette pagare
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> Il Tribunale comunque gli ha dato ragione, e sara' totalmente rimborsato
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>
> a titolo di completezza, ricordo che la Turkish e' una di quelle compagnie
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> la Cathay e' un'altra di queste, e per esperienza personale la carta la
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Question nation Ships obtained elitist so 512

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  #59  
Vecchio 15-03-2011, 13.37.43
lw17436163
 
Messaggi: n/a
Cool the sentences meant a specific thing else!

on this respect it operates truly well. however the principal trouble is the reality that it doesn't provide you with any translations. For [b][url=http://www.therosettastonelanguage.com/rosetta-stone-chinese-mandarin-level-1-2-3-set-p-1282.html]Rosetta Stone Chinese[/url][/b] basic points like names of points or basic actions, that's no problem. But when I attempted to study an additional dialect which i didn't know utilizing [b][url=http://www.therosettastonelanguage.com/]the rosetta stone[/url][/b] I typically obtained the total incorrect finish within the stick and what I believed the meaning was, was in reality totally incorrect and also the sentences meant a specific thing else!
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