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28-04-2008, 14.55.07
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[rece] Diario di viaggio in Venezuela, Trinidad e Tobago, Brasile,Uruguay (seconda parte)
Ciao!
Spero di non annoiarvi con il lungo post, ma avevo promesso, in cambio
dell'aiuto ricevuto dagli amici del NG, un racconto del viaggio, ed ecco
qua la seconda parte del mio viaggio senza meta! non mi azzardo a dire
intorno al mondo perché il mondo e' cosi' grande... ma e' iniziato a
maggio 2007, quando sono partito per il Sudamerica, e adesso che compio
quasi un anno da quando sono partito da casa, sono in Australia, e sto
già pianificando il proseguimento dell'avventura!
Il viaggio inizia da Caracas e si compone di 4 mesi in Venezuela, 3
settimane a Trinidad e Tobago, 3 mesi in Brasile, 5 mesi in Uruguay e
qualche scappatella in Argentina e Colombia.
Qui trovate la mappa con l'itinerario:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2449063200/[/url]
Dall'Uruguay ho poi preso un aereo per Santiago del Cile, da Santiago un
altro per Auckland e finalmente sono arrivato a Sydney, da dove scrivo
queste linee.
La prima parte del diario la trovate qua:
[url]http://groups.google.com.au/group/it.hobby.viaggi/msg/1955669f05822270?hl=en[/url]
Nello scorso post parlo della mia visita ad alcune localita' venezuelane
come CARACAS, MARACAY, CHORONÍ, CHUAO, COLONIA TOVAR, CORO, PENINSULA DE
PARAGUANÁ, MARACAIBO, MÉRIDA, SAN CRISTOBAL e CUCUTA in Colombia.
La seconda inizia appunto con il mio ritorno a Mérida dalla Colombia e
racconta del resto del viaggio da Occidente ad Oriente del Venezuela e
delle settimane passate a Trinidad e Tobago.
27-Jun-07 - ARRIVO A BOCONO
Come qualcuno sa, con gli amici di it.sport.calcio.estero
abbiamo/avevamo un blog sul calcio estero in generale e sul sudamericano
in particolare.
Il link é [url]http://iscers.blogspot.com/[/url]
Io ero il redattore degli articoli sulla coppa Libertadores, così un
giorno mi contatta un ragazzo venezuelano, Alberto, molto interessato al
blog e mi chiede di realizzare insieme una intervista da pubblicare sul
suo blog, ( [url]http://variedadplus.blogspot.com/[/url] ), uno dei più seguiti del
Venezuela. L’intervista la potete trovare qui, semmai foste curiosi:
[url]http://wwwalbertocardenas.blogspot.com/2007/05/il-calcio-uno-sport-senza-frontiere.html[/url]
Quando gli dico che vado in Venezuela mi invita a trovarlo, così decido
di fare un salto a Boconó, dove vive con la sua famiglia, e mi fermo un
paio di giorni (a casa sua, ovviamente eheheh).
Mi preoccupo un po’ quando mi dice che sono testimoni di Geova, temevo
che avrebbero passato il tempo a cercare di convertirmi! Mentre in
realtà i miei erano solo pregiudizi e la sua é una famiglia normale e
amabile e mi hanno trattato davvero con ospitalità e cordialità.
Ecco una foto con Alberto:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2060440672/[/url]
Boconó non é una tipica destinazione del turismo di massa, anzi,
raggiungerlo e' complicato e di gringos se ne sono visti davvero pochi;
ma ci sono alcune cose degne di nota. Su tutte il Trapiche del Clavo,
uno stabilimento dove si lavorava la canna da zucchero completamente
restaurato e con un giardino bellissimo:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2065823730/[/url]
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2065026403/[/url]
Con Alberto andiamo a fare anche qualche giro nei dintorni, e mi porta a
vedere, tra le altre cose, delle piantagioni di caffè:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2060374402/[/url]
29-Jun-07 - BARQUISIMETO
Arrivo a Barquisimeto con l’ultimo autobus disponibile e lo fermo che
era già partito! Mi faccio quindi il viaggio da Valera a Barquisimeto
seduto nel corridoio centrale del pullman!
A Barquisimeto mi aspetta il mio amico Jesus, che mi dà ospitalità per
le settimane seguenti. Anche lui l'ho conosciuto attraverso il sito
[url]www.couchsurfing.com[/url]
Ecco una foto con lui davanti all’obelisco di Barquisimeto:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2068002105/[/url]
In realtà non era mia intenzione fermarmi così a lungo, ma tra una cosa
e l’altra é andata così, complice la Coppa America in Venezuela e il
fatto che a Barquisimeto ci sia il migliore stadio del paese e che qui
giochi la migliore squadra della competizione, l’Argentina di Messi,
Riquelme, Tevez e tanti altri campioni!
Inoltre mi trovo davvero bene con Jesus, lui ha la mia etá e come me ama
il calcio, la discoteca, il reggaeton, la festa, le ragazze e il rum!
La città non presenta particolari monumenti, é una città moderna e
ricca; mi ha colpito questa costruzione, chiamata la Flor de Hannover,
una struttura che cambia posizione seguendo il sole :-)
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2068798050/[/url]
Anche se non si trattava di attività particolarmente culturali, mi sono
divertito un sacco lì, andando a ballare, allo stadio, cercando di
riparare l’automobile di Jesus e mangiando arepas!
Anche Jesus é molto credente, e mi porta anche un paio di volte a
messa... ma la messa cattolica in Venezuela é molto diversa dalla
nostra. Innanzitutto lì la chiesa é piena di gente. In secondo luogo,
c'è una orchestra completa con chitarra, batteria, xilofono, sassofono,
vari cantanti, etc. e la gente canta e balla! Terzo, il prete parla un
po’ di tutto, in particolare parla (male) di Chavez. La gente sembra
crederci davvero, chiudono gli occhi pregando al cielo e parlando a
Gesù, alcuni si commuovono, etc. Non pensate che si tratti di un
fenomeno solo della classe bassa, lì erano quasi tutti ricchi borghesi.
Inoltre Jesus fa parte di un progetto per aiutare i bambini poveri, e
passiamo la domenica animando una festa di compleanno collettiva, con
musica, giochi, regali e dolci per i bambini senza famiglia. Mi impegno
a fondo nei giochi di gruppo sotto il sole cocente ma, nonostante
l’impegno, la mia squadra perde :-P
5-Jul-07 COPA AMERICA
Con i ragazzi della comitiva di Barquisimeto andiamo a vedere altre tre
partite della Coppa America, Argentina Paraguay, Usa Colombia e
Argentina Perú.
Le partite dell’Argentina hanno dato parecchia soddisfazione! Quasi
tutti i Venezuelani tifavano per loro, dato che avevano mandato tutti i
loro campioni, a differenza del Brasile che aveva mandato una squadra B,
senza Ronaldo, Ronaldinho, Kaká, Dida, etc.
Secondo, quando l’Argentina entra in campo, si usa lanciare coriandoli e
pezzetti di carta, così che abbiamo passato le serate precedenti alle
partite in compagnia, bevendo una birra e ritagliando giornali e vecchie
riviste da lanciare nello stadio!
Terzo, le partite che ho visto hanno offerto spettacolo!!! Messi é un
fenomeno e lo ha dimostrato in campo.
Queste sono due amiche molto carine con cui sono andato allo stadio:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2064955329/[/url]
Ecco lo stadio da fuori:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2108080453/[/url]
Una immagine del campo di gioco, bellissimo e simile all’Old Trafford!
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2108083025/[/url]
9-Jul-07 - CARACAS
Dopo due settimane passate a Barquisimeto, prendo un autobus scassato
(pioveva anche dentro) e raggiungo nuovamente la capitale. Di nuovo mi
fermo a casa di Alexandra, che però sta affrontando un periodo di esami
all’università e non ha molto tempo per accompagnarmi a fare il turista
per la città... passo quindi questi cinque giorni in parte da solo, in
parte con Jill, la ragazza canadese conosciuta a Mérida con la quale ero
andato in Colombia (e che mi verrà poi a visitare a Montevideo), che
stava vivendo già da sei mesi a Caracas. Con lei vado a visitare il
museo di arte contemporaneo, il museo di belle arti e andiamo a passare
un pomeriggio all’Alianza Francesa, dove lei ha un’amica.
Andiamo anche a fare una visita ad Alexandra all’Universidad Central,
che considerata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Jill fa gli occhi
dolci al guardiano e ci fanno entrare anche nella parte chiusa dell’aula
magna, la sala con la migliore acustica del paese e dove tanti politici
hanno fatto i loro discorsi, primo su tutti Fidel Castro, che si é
esibito in un discorso di nove ore!
Visito anche il teatro Teresa Carreño, dedicato alla piú famosa pianista
del paese, e vedo le prove della Boheme.
Il 10 di luglio c'è Brasile-Uruguay e non posso perdermi la partita
della mia seconda nazionale di calcio! Vado quindi al Centro Uruguayo e
vedo la partita con gli uruguaiani della città... purtroppo l’Uruguay
perde ai rigori, ma ha giocato molto meglio del Brasile.
13-Jul-07 - PUERTO LA CRUZ
Con l’arrivo a Puerto La Cruz, finalmente inizio a vedere belle spiagge
e ad assaporare la vera essenza del Mar dei Caraibi: spiagge bianche,
coralli, pesci, acqua calda e trasparente, poche onde, palme da cocco.
La città di Puerto La Cruz non é molto bella, ma ha un bel lungomare e
una buona vita notturna.
Da lì si possono prendere delle piccole imbarcazioni per andare a
visitare qualcuna delle moltissime isole del Parque Nacional Mochima, un
parco marino eccezionalmente bello!
Visito l’Isola del Faro, un’isola bella con un male splendido con acqua
cristallina ma forse un po’ affollata:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2068003215/[/url]
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2068798944/[/url]
Ecco una mia foto con mare, cactus e avvoltoi
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2068003287/[/url]
15-Jul-07 - SANTA FE
Da Puerto La Cruz mi sposto a Santa Fe, un paesino di pescatori che si
trova nel parco nazionale Mochima.
Il paese é brutto e abbastanza pericoloso, ma la spiaggia é un’isola
felice: tutti gli alberghi e le posadas si trovano direttamente sulla
spiaggia e per raggiungere il proprio alloggio é necessario passare
sulla sabbia in mezzo ai bagnanti, e il consorzio degli albergatori di
Santa Fe mantiene la spiaggia pulita, in ordine e sicura.
Dalla spiaggia partono diverse imbarcazioni al giorno per le varie isole
del parco. A Santa Fe sono stato due volte, una a Luglio ed una ad
agosto, al ritorno da Trinidad e Tobago. Durante il primo soggiorno, ho
approfittato per visitare un luogo chiamato La Piscina, un tratto di
mare compreso tra due isolotti con sabbia bianca, coralli, palme, pesci
e tutto ciò che si può chiedere al Mar dei Caraibi, comprese l’acqua
cristallina e tiepida. Si puó raggiungere a nuoto la parte opposta dello
stretto, io ci ho messo circa mezz’ora, facendo snorkelling tra i coralli.
Ecco una foto della Piscina:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2068087803/[/url]
e una dell’isola, con una spiaggia stupenda dove rilassarsi seduto in
acqua con i pesci che ti nuotano attorno:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2068883654/[/url]
17-Jul-07 – GUIRIA
Dopo un paio di giorni a Santa Fe mi dirigo a Guiria, un porto
all’estremo oriente del Venezuela. Arrivo con la speranza di poter
prendere il traghetto per Trinidad & Tobago, che parte ogni mercoledì
con destinazione Chaguaramas, ed é l’unica alternativa all’aereo.
Il biglietto é parecchio caro dato che non c'è concorrenza, circa 530
mila bolívares o se si paga in dollari più o meno 150, andata e ritorno.
Compro il mio biglietto e mi dicono che sono fortunato perché ne
rimanevano pochissimi!
Quindi mi metto a cercare un alloggio, contento ed ignaro del quello che
sarebbe successo il giorno dopo...
Dormo in casa di una signora che affitta le camere extra per tre euro,
in una stanza vecchia e afosa e con un bagno senza doccia, dividendo la
casa con dei tizi che si dedicavano a vendere occhiali da sole e cd come
ambulanti, che mi chiamavano “gringo”. Simpatici pero’, mi fanno diverse
domande e rimangono abbastanza sbalorditi del mio viaggio! E sì che
quando parlo con i locali diminuisco sempre la durata e la portata
dell’itinerario!
18-Jul-07 ATTESA PER IL FERRY
Il 18 di luglio è il mio compleanno e non avrei mai immaginato di poter
passarlo in una maniera peggiore di quella che mi è capitata a Guiria.
All’orario previsto per l’imbarco per Trinidad e Tobago mi presento al
porto insieme ad altri viaggiatori, e dopo un po' ci dicono di aspettare
qualche minuto, perché c'è stato un piccolo problema.
Purtroppo, l’impresa Pier One aveva fatto un piccolo overbooking e 43
passeggeri dovevano rimanere a terra per far posto ad una scolaresca che
si era aggiunta all’ultimo momento. Gli incaricati, ci dicono che se
vogliamo possiamo avere indietro i soldi o, in alternativa, aspettare
una settimana per prendere il traghetto del mercoledì seguente.
Nonostante le nostre proteste, non c'è stata maniera di ottenere
un’altra imbarcazione per poter viaggiare lo stesso, così 14 viaggiatori
ci mettiamo d’accordo con un pescatore per poter attraversare la Bocca
del Drago, come é chiamato lo stretto di mare che separa Trinidad dal
continente, a bordo della sua piccola lancia. Il pescatore si dimostra
abbastanza hijo de puta da chiedere 700 dollari per la traversata...
ricordiamo che la benzina in Venezuela é praticamente gratis e che la
traversata dura 3 ore e mezza.
Comunque non c'è alternativa, così dopo aver svolto le pratiche
burocratiche (timbrare i passaporti e mandare al porto trinitario la
lista dei passeggeri) ci accomodiamo per dormire per terra in casa di
una signora che avrebbe viaggiato con noi. Mangiamo un paio di arepas,
prendiamo sonno e giá alle 4 e mezza ci svegliamo per poter essere al
porto alle 6 del mattino.
Alle 6 del mattino il mare era purtroppo abbastanza agitato, così il
pescatore ci fa aspettare fino alle 8 per decidere di partire
ugualmente. L’attesa è stata non solo inutile ma dannosa, infatti verso
le 9 non solo il mare rimane grosso, ma inizia anche a piovere.
Continuiamo così il viaggio, in una barchetta stracarica, seduti sui
bagagli, zuppi, dondolando a destra e a sinistra e sopra e sotto. La
maggior parte dei passeggeri inizia a vomitare, ma io trovo il tutto
divertente, soprattutto vedendo il terrore negli occhi di Oscar, un
venezuelano che non sa nuotare :-)
Ecco una foto della traversata:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2105791588/[/url]
Arriviamo cosí a Port of Spain, dove ci fanno attendere 2 ore in una
sala con aria condizionata, bagnati come pulcini. Un negrone di due
metri per 180 chili, grondante di sudore, ci fa capire che gli abbiamo
interrotto il pranzo e con qualche attesa ci mette finalmente il timbro
sul passaporto, un bel timbro grande e rotondo.
Con un ragazzo di Guadaloupe, un parigino e un venezuelano divido una
stanza nell’hotel Kopper Kettle, un hotel che fuori stagione non deve
aver mai visto un turista a parte noi.
A Port of Spain mi sarei dovuto incontrare con Phyllis, una signora
trinitaria di Couchsurfing, ma a causa dei disguidi avuti non ho potuto
incontrarla subito. Dopo due giorni con i miei nuovi amici in hotel, mi
trasferisco a casa sua. Con lei e una sua amica facciamo una prima
visita all’isola.
Una delle cose più pittoresche visitate é stata la Bamboo Cathedral
(Cattedrale di Bambù), una foresta di bambù enorme che quando la si
attraversa sembra quasi la navata di una cattedrale:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2105029985/[/url]
Conosco quindi Melanie, una ragazza di Martinique, una colonia francese
nei Caraibi. Con lei e i suoi amici ho passato diverso tempo a Trinidad.
In una delle escursioni siamo andati a Toco, una bella spiaggia
circondata da scogliere a nord dell’isola.
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2111460866/[/url]
Lí faccio amicizia anche con Khafi, una ragazza molto simpatica che mi
invita a casa sua, nella città di San Fernando, e si offre anche di
farmi i cornrow crops, un tipo di treccine molto comuni nella cultura negra.
Ecco una foto di Khafi:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2110682209/[/url]
Ed una mia con le treccine in testa:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/1909956566/[/url]
Il problema di questo tipo di treccine é che lasciano scoperto il cuoio
capelluto e, dopo un paio di giorni in spiaggia, ho la testa
completamente rossa!!!
Tra le varie spiagge di Trinidad, mi é piaciuta parecchio quella di
Maracas Bay:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2108096487/[/url]
Una cosa molto comune in questa parte del mondo é la pioggia. Nei
Caraibi nella stagione delle piogge sono comuni gli uragani, ma Trinidad
e Tobago ne sono fuori dal raggio di azione. Però piove puntualmente
tutti i pomeriggi, e sono piogge torrenziali!
Nonostante ciò, il tempo passa piacevolmente, e oltre alle spiagge, ho
modo di fare cose al coperto, come andare in discoteca con Oscar, al
cinema con Phillys, primeggiare in un torneo di Hockey da tavolo, bere
del té con degli anziani reduci dell’esercito dell’impero britannico e
fare una cena internazionale con altri viaggiatori, dove ognuno
preparava qualcosa del suo paese. Melanie ha preparato delle crepes, una
ragazza messicana tacos con guacamole, Phyllis un riso con curry tipico
di Trinidad ed io un fantastico piatto di gnocchi casarecci! YUM!
Con Melanie ed altri amici facciamo anche un’escursione alle cascate di
Maracas:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2104970933/[/url]
Lí conosco Adrian, un trinitario che lavora a Tobago, che ci fa provare
il frutto del cacao. Si arrampica su una pianta per raccoglierne un paio
di frutti gialli e viene assalito dalle formiche! Riesce pero’ ad
agguantarne alcuni e posso esaminarne uno. É un frutto grande, giallo e
duro, con una cavità all’interno. Contiene dei semi neri, che si fanno
essiccare e che poi costituiscono la base del cioccolato. I semi sono
ricoperti da una cremina bianca molto dolce e che non sa per nulla di
cioccolato: i locali succhiano la cremina e sputano il seme.
Ecco una foto del frutto:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2108894572/[/url]
30-Jul-07 PITCH LAKE E VESSIGNY BEACH
Una cosa molto interessante di Trinidad é stato il Pitch Lake, il lago
di catrame più grande del mondo. Oltre che per i turisti, il lago viene
usato per estrarre il catrame e preparare asfalto. La gente del luogo é
piuttosto orgogliosa del fatto che alcune strade e piazze famose nel
mondo hanno il pavimento fatto con il catrame locale...
Sembra un grande parcheggio, ma nella stagione delle piogge il peso
dell’acqua forma delle pozze e dei canali, dove si può anche fare il
bagno. L’acqua é ricca di zolfo ed altri minerali, dicono che fa bene
alla pelle... ma io non mi sono fidato molto : - ) La superficie é
piuttosto molle ma si può camminare tranquillamente. Solo in alcuni
punti, chiamati la madre del lago, é meglio evitare in quanto é la parte
dove il lago si rigenera, e si può sprofondare oltre a rimanere
completamente invischiati in un liquido nero e denso che non si toglierà
mai piú dai vestiti.
Nella foto, la guida locale infila un palo nella madre del lago, per
mostrarne la consistenza molliccia:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2290688059/[/url]
Dal lago di catrame vengono fuori le cose piú strane, alberi fossili ed
ossa di animali preistorici, e si dice che un intero villaggio sia
sprofondato lí dentro. Un altro dato incredibile é quello che sembra che
il Pitch Lake di Trinidad sia collegato sotterraneamente con un lago
simile vicino a Maracaibo, in Venezuela, centinaia di chilometri ad ovest.
Passo il resto della giornata nella vicina Vessigny beach, una bella
spiaggia ma con un po’ di catrame nell’acqua, dovuto forse alla
vicinanza con il Pitch Lake o forse per colpa delle numerose stazioni di
estrazione di petrolio che costellano la parte sud dell’isola.
31-Jul-07 TOBAGO
Prendo quindi il traghetto per Tobago, leggendo un libro su El Dorado
prestatomi da Phillys. Era infatti da Trinidad che partivano le
spedizioni alla ricerca della mitica città dorata attraverso il delta
dell’Orinoco, in Venezuela.
Sceso dal traghetto, mi aspetta Adrian con un programma turistico senza
sosta: prendo un taxi per l’appartamento che mi aveva trovato lui, bello
ed economico, lascio i bagagli e subito salgo su una barca con il fondo
di vetro per andare a vedere la barriera corallina. Lí passiamo un paio
d’ore, facendo il bagno e snorkelling tra i coralli e i pesci tropicali,
finché la quotidiana pioggia del pomeriggio ci fa visita, e torniamo
quindi sulla terraferma. Mangio quindi una tipica “Roti”, una specie di
burrito ripieno di verdure con curry di origine indiana, e vado a
Pigeons Point, una delle spiagge più belle dell’isola, trasformato in un
luogo esclusivo dove si paga un piccolo biglietto d’ingresso. La
spiaggia ha ricevuto parecchie critiche, molti dicono che l’accesso,
avendo posto una tariffa, viene impedito alla gente del posto. Si dice
anche che le guardie abbiano sparato ad un pescatore che ha cercato di
entrare senza pagare... in effetti dentro la spiaggia si vedono solo
turisti bianchi.
Ecco alcune foto:
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/1910209228/[/url]
[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2420398625/[/url]
Durante la sera mi incontro nuovamente con l’instancabile Adrian ed
andiamo in discoteca: i rastafari locali si contendono le ragazze
bianche come squali affamati, e guai ad avvicinare una ragazza nera:
arrivano a minacciarti di morte! A Tobago decido quindi, dopo un paio di
brutte esperienze, di mettermi l’anima in pace ed aspettare di tornare
in Venezuela per provarci con le ragazze.
1-Ago-07 TOUR DELL’ISOLA
Adrian mi dedica anche il suo giorno libero e con la sua macchina
andiamo a fare un giro dell’isola. Un giro nel vero senso della parola,
ci vogliono circa 3 ore per fare il giro completo della costa di Tobago,
e ci fermiamo nelle spiagge più belle e nei punti più suggestivi.
Tobago é una piccola isola tipicamente caribeña: una montagna al centro
coperta di foresta tropicale, con cascate e ruscelli, circondata da
palme da cocco e spiagge di sabbia bianca interrotte da scogliere con
grotte e faraglioni. Come circondata da un anello, è protetta da una
stupenda barriera corallina e l’acqua è calda e calma. Si dice che sia
qui che sia naufragato Robinson Crusoe, e sicuramente sono passati
diversi pirati per queste acque.
Durante il pomeriggio ci sorprende un acquazzone ed inzuppati ci
incamminiamo verso una festa sulla spiaggia, dove incontriamo un
pizzaiolo italiano che ci invita a passare per il suo locale la sera
dopo. Davvero buona la pizza, come in Italia, con forno a legna e tutti
gli ingredienti giusti: dopo tre mesi, finalmente una buona pizza!
Il giorno successivo mi reco a delle cascate al centro dell’isola. Si
paga un piccolo biglietto e sono complicate da raggiungere, ma vale la
pena. Sono una serie di 4 salti d’acqua circondati dalla foresta
tropicale, e purtroppo l’umidità è tale che la mia fotocamera inizia a
dare segni di cedimento, ed iniziano a morire i pixel al centro del
display. L’agonia della mia fotocamera durerà per tutto il viaggio, e
solo adesso, a fine Febbraio 2008, è andata a finire nel paradiso delle
camere digitali! :-(
5-Ago-07 MANZANILLA BEACH E TARTARUGHE MARINE
Ricordando i giorni passati a Trinidad e Tobago mi rendo conto del tempo
che Adrian ha passato con me e di quanto sia anche grazie a lui che
abbia passato un così bel periodo lì.
Insieme ad alcuni suoi amici decidiamo di andare a Manzanilla Beach, una
interminabile spiaggia di 14 chilometri di lunghezza circondata da palme
da cocco che si trova nella costa est di Trinidad.
Passiamo il giorno in spiaggia e poi ci rechiamo ad una festa in un
villino fronte mare, dove beviamo un sacco e giochiamo a pallone sulla
spiaggia. I trinitari amano il cricket e non sono molto bravi a calcio:
per una volta quindi non sfiguro e gioco abbastanza bene.
Durante la notte qualcuno ha una pazza idea: andiamo a vedere le
tartarughe marine che depongono le uova!
In sei iniziamo così un viaggio di 5 ore verso la parte opposta di
Trinidad, al nord. Uno viaggiava nel bagagliaio.
Arriviamo lì verso le due di notte, e riusciamo a vedere, alla luce
della luna, un paio di tartarughe che escono dall’acqua come enormi
scogli che si trascinano lentamente sulla sabbia, depongono le uova e
tornano in mare. Il processo dura 20 minuti ed in questo periodo sono
vulnerabilissime. La caccia e la cattiveria umana le hanno rese facili
prede e portate vicino all’estinzione. Quello che mi ha sorpreso di piú
é la enorme mole della tartaruga, lunga quasi due metri e alta mezzo metro!
Non si possono scattare foto alle tartarughe (lo stato protegge il
momento della deposizione dato che il flash le spaventa) e quindi non
posso farvi vedere, ma vi assicuro che é stato uno spettacolo fantastico!
Il ritorno a casa é stato una odissea. Port of Spain era a circa 5 ore
di automobile e non c'era nessuna stazione di rifornimento lungo il
cammino! Cosí che alle 4 del mattino rimaniamo senza benzina e dobbiamo
aspettare che un amico di Adrian arrivi con una tanica di benzina per
aiutarci a tornare a casa!
Arriviamo a casa di mattina con il sole già alto e trascorro il resto
del giorno dormendo. Il giorno successivo saluto quindi tutti i miei
nuovi amici e ritorno in Venezuela.
Continua... ma presto! ho già scritto la terza parte devo solo rivederla!!!
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28-04-2008, 17.12.28
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Re: [rece] Diario di viaggio in Venezuela, Trinidad e Tobago, Brasile, Uruguay (seconda parte)
pialbo ha scritto:
| Il viaggio inizia da Caracas e si compone di 4 mesi in Venezuela, 3
| settimane a Trinidad e Tobago, 3 mesi in Brasile, 5 mesi in Uruguay e
| qualche scappatella in Argentina e Colombia.
Molto interessante, sono andata anche a recuperare la prima
parte della RECE che mi ero persa! Più che un classico diario
di viaggio, ci hai offerto uno spaccato di vita sudamericana!
Grazie e attendo il seguito!
--
_-°-_ Seshe _-°-_
===========================
I Viaggi di Seshepankhatum
[url]www.seshepankhatum.net[/url]
Un vero viaggio non è cercare
nuove terre, ma avere nuovi occhi
===========================
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28-04-2008, 17.12.28
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Re: [rece] Diario di viaggio in Venezuela, Trinidad e Tobago, Brasile, Uruguay (seconda parte)
pialbo ha scritto:
| Il viaggio inizia da Caracas e si compone di 4 mesi in Venezuela, 3
| settimane a Trinidad e Tobago, 3 mesi in Brasile, 5 mesi in Uruguay e
| qualche scappatella in Argentina e Colombia.
Molto interessante, sono andata anche a recuperare la prima
parte della RECE che mi ero persa! Più che un classico diario
di viaggio, ci hai offerto uno spaccato di vita sudamericana!
Grazie e attendo il seguito!
--
_-°-_ Seshe _-°-_
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I Viaggi di Seshepankhatum
[url]www.seshepankhatum.net[/url]
Un vero viaggio non è cercare
nuove terre, ma avere nuovi occhi
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28-04-2008, 17.12.28
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Re: [rece] Diario di viaggio in Venezuela, Trinidad e Tobago, Brasile, Uruguay (seconda parte)
pialbo ha scritto:
| Il viaggio inizia da Caracas e si compone di 4 mesi in Venezuela, 3
| settimane a Trinidad e Tobago, 3 mesi in Brasile, 5 mesi in Uruguay e
| qualche scappatella in Argentina e Colombia.
Molto interessante, sono andata anche a recuperare la prima
parte della RECE che mi ero persa! Più che un classico diario
di viaggio, ci hai offerto uno spaccato di vita sudamericana!
Grazie e attendo il seguito!
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_-°-_ Seshe _-°-_
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I Viaggi di Seshepankhatum
[url]www.seshepankhatum.net[/url]
Un vero viaggio non è cercare
nuove terre, ma avere nuovi occhi
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29-04-2008, 04.20.14
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Re: Diario di viaggio in Venezuela, Trinidad e Tobago, Brasile,Uruguay (seconda parte)
> Come qualcuno sa, con gli amici di it.sport.calcio.estero[color=blue]
> abbiamo/avevamo un blog sul calcio estero in generale e sul sudamericano
> in particolare.
> Il link é[url]http://iscers.blogspot.com/[/url]
> Io ero il redattore degli articoli sulla coppa Libertadores, così un
> giorno mi contatta un ragazzo venezuelano, Alberto, molto interessato al
> blog e mi chiede di realizzare insieme una intervista da pubblicare sul
> suo blog, ([url]http://variedadplus.blogspot.com/)[/url], uno dei più seguiti del
> Venezuela. L’intervista la potete trovare qui, semmai foste curiosi:[url]http://wwwalbertocardenas.blogspot.com/2007/05/il-calcio-uno-sport-se[/url]...
> Quando gli dico che vado in Venezuela mi invita a trovarlo, così decido
> di fare un salto a Boconó, dove vive con la sua famiglia, e mi fermo un
> paio di giorni (a casa sua, ovviamente eheheh).
> Mi preoccupo un po’ quando mi dice che sono testimoni di Geova, temevo
> che avrebbero passato il tempo a cercare di convertirmi! Mentre in
> realtà i miei erano solo pregiudizi e la sua é una famiglia normale e
> amabile e mi hanno trattato davvero con ospitalità e cordialità.
> Ecco una foto con Alberto:[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2060440672/[/url]
> Boconó non é una tipica destinazione del turismo di massa, anzi,
> raggiungerlo e' complicato e di gringos se ne sono visti davvero pochi;
> ma ci sono alcune cose degne di nota. Su tutte il Trapiche del Clavo,
> uno stabilimento dove si lavorava la canna da zucchero completamente
> restaurato e con un giardino bellissimo:[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2065823730/http://www.flickr.com/photos/pialbo/2065026403/[/url]
> Con Alberto andiamo a fare anche qualche giro nei dintorni, e mi porta a
> vedere, tra le altre cose, delle piantagioni di caffè:[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2060374402/[/url][/color]
Pialbo no te imaginas cuanto me alegra que nos consideres una familia
normal (a pesar de nuestra fe), amable, hospitalaria y cordial.
Nosotros guardamos un buen recuerdo de tu estadía por estas tierras
boconesas. Y en cuanto a tu viaje sin destino espero que tu meta o
llegada sea la mejor. Te recordamos con mucho aprecio. :)
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29-04-2008, 04.20.14
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Re: Diario di viaggio in Venezuela, Trinidad e Tobago, Brasile,Uruguay (seconda parte)
> Come qualcuno sa, con gli amici di it.sport.calcio.estero[color=blue]
> abbiamo/avevamo un blog sul calcio estero in generale e sul sudamericano
> in particolare.
> Il link é[url]http://iscers.blogspot.com/[/url]
> Io ero il redattore degli articoli sulla coppa Libertadores, così un
> giorno mi contatta un ragazzo venezuelano, Alberto, molto interessato al
> blog e mi chiede di realizzare insieme una intervista da pubblicare sul
> suo blog, ([url]http://variedadplus.blogspot.com/)[/url], uno dei più seguiti del
> Venezuela. L’intervista la potete trovare qui, semmai foste curiosi:[url]http://wwwalbertocardenas.blogspot.com/2007/05/il-calcio-uno-sport-se[/url]...
> Quando gli dico che vado in Venezuela mi invita a trovarlo, così decido
> di fare un salto a Boconó, dove vive con la sua famiglia, e mi fermo un
> paio di giorni (a casa sua, ovviamente eheheh).
> Mi preoccupo un po’ quando mi dice che sono testimoni di Geova, temevo
> che avrebbero passato il tempo a cercare di convertirmi! Mentre in
> realtà i miei erano solo pregiudizi e la sua é una famiglia normale e
> amabile e mi hanno trattato davvero con ospitalità e cordialità.
> Ecco una foto con Alberto:[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2060440672/[/url]
> Boconó non é una tipica destinazione del turismo di massa, anzi,
> raggiungerlo e' complicato e di gringos se ne sono visti davvero pochi;
> ma ci sono alcune cose degne di nota. Su tutte il Trapiche del Clavo,
> uno stabilimento dove si lavorava la canna da zucchero completamente
> restaurato e con un giardino bellissimo:[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2065823730/http://www.flickr.com/photos/pialbo/2065026403/[/url]
> Con Alberto andiamo a fare anche qualche giro nei dintorni, e mi porta a
> vedere, tra le altre cose, delle piantagioni di caffè:[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2060374402/[/url][/color]
Pialbo no te imaginas cuanto me alegra que nos consideres una familia
normal (a pesar de nuestra fe), amable, hospitalaria y cordial.
Nosotros guardamos un buen recuerdo de tu estadía por estas tierras
boconesas. Y en cuanto a tu viaje sin destino espero que tu meta o
llegada sea la mejor. Te recordamos con mucho aprecio. :)
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29-04-2008, 04.20.14
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Re: Diario di viaggio in Venezuela, Trinidad e Tobago, Brasile,Uruguay (seconda parte)
> Come qualcuno sa, con gli amici di it.sport.calcio.estero[color=blue]
> abbiamo/avevamo un blog sul calcio estero in generale e sul sudamericano
> in particolare.
> Il link é[url]http://iscers.blogspot.com/[/url]
> Io ero il redattore degli articoli sulla coppa Libertadores, così un
> giorno mi contatta un ragazzo venezuelano, Alberto, molto interessato al
> blog e mi chiede di realizzare insieme una intervista da pubblicare sul
> suo blog, ([url]http://variedadplus.blogspot.com/)[/url], uno dei più seguiti del
> Venezuela. L’intervista la potete trovare qui, semmai foste curiosi:[url]http://wwwalbertocardenas.blogspot.com/2007/05/il-calcio-uno-sport-se[/url]...
> Quando gli dico che vado in Venezuela mi invita a trovarlo, così decido
> di fare un salto a Boconó, dove vive con la sua famiglia, e mi fermo un
> paio di giorni (a casa sua, ovviamente eheheh).
> Mi preoccupo un po’ quando mi dice che sono testimoni di Geova, temevo
> che avrebbero passato il tempo a cercare di convertirmi! Mentre in
> realtà i miei erano solo pregiudizi e la sua é una famiglia normale e
> amabile e mi hanno trattato davvero con ospitalità e cordialità.
> Ecco una foto con Alberto:[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2060440672/[/url]
> Boconó non é una tipica destinazione del turismo di massa, anzi,
> raggiungerlo e' complicato e di gringos se ne sono visti davvero pochi;
> ma ci sono alcune cose degne di nota. Su tutte il Trapiche del Clavo,
> uno stabilimento dove si lavorava la canna da zucchero completamente
> restaurato e con un giardino bellissimo:[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2065823730/http://www.flickr.com/photos/pialbo/2065026403/[/url]
> Con Alberto andiamo a fare anche qualche giro nei dintorni, e mi porta a
> vedere, tra le altre cose, delle piantagioni di caffè:[url]http://www.flickr.com/photos/pialbo/2060374402/[/url][/color]
Pialbo no te imaginas cuanto me alegra que nos consideres una familia
normal (a pesar de nuestra fe), amable, hospitalaria y cordial.
Nosotros guardamos un buen recuerdo de tu estadía por estas tierras
boconesas. Y en cuanto a tu viaje sin destino espero que tu meta o
llegada sea la mejor. Te recordamos con mucho aprecio. :)
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29-04-2008, 10.26.27
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Re: Diario di viaggio in Venezuela, Trinidad e Tobago, Brasile,Uruguay (seconda parte)
Alberto "Paco" wrote:[color=blue]
> Pialbo no te imaginas cuanto me alegra que nos consideres una familia
> normal (a pesar de nuestra fe), amable, hospitalaria y cordial.[/color]
Hola Alberto!
Nunca hubiera imaginado que llegaras a leer este mensaje en el newsgroup!
Imagino que lo encontraste a través de los accesos a tu blog, espero que
mucha gente desde Italia haya visitado tu página!
Claro que considero a tu familia una familia normal, la fe es solo una
de las cosas que caracteriza una persona, y seguro que una persona
honrada no deja de ser buena cuando tiene otra religión.
Sabes que tuve la oportunidad de encontrarme y de pasar un día con otros
testigos de Jeova en San José, en Uruguay, y también tuve la impresión
que fueran muy buena gente, me recibieron muy amablemente y tuvimos una
buena conversación en la casa de ellos (le conté de ti, obviamente!)
[color=blue]
> Nosotros guardamos un buen recuerdo de tu estadía por estas tierras
> boconesas. Y en cuanto a tu viaje sin destino espero que tu meta o
> llegada sea la mejor. Te recordamos con mucho aprecio. :)[/color]
Muchas gracias por tus palabras, yo también les recuerdo mucho y te
vuelvo a agradecer por haberme abierto la puerta de tu hogar!
Lorenzo
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29-04-2008, 10.26.27
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Re: Diario di viaggio in Venezuela, Trinidad e Tobago, Brasile,Uruguay (seconda parte)
Alberto "Paco" wrote:[color=blue]
> Pialbo no te imaginas cuanto me alegra que nos consideres una familia
> normal (a pesar de nuestra fe), amable, hospitalaria y cordial.[/color]
Hola Alberto!
Nunca hubiera imaginado que llegaras a leer este mensaje en el newsgroup!
Imagino que lo encontraste a través de los accesos a tu blog, espero que
mucha gente desde Italia haya visitado tu página!
Claro que considero a tu familia una familia normal, la fe es solo una
de las cosas que caracteriza una persona, y seguro que una persona
honrada no deja de ser buena cuando tiene otra religión.
Sabes que tuve la oportunidad de encontrarme y de pasar un día con otros
testigos de Jeova en San José, en Uruguay, y también tuve la impresión
que fueran muy buena gente, me recibieron muy amablemente y tuvimos una
buena conversación en la casa de ellos (le conté de ti, obviamente!)
[color=blue]
> Nosotros guardamos un buen recuerdo de tu estadía por estas tierras
> boconesas. Y en cuanto a tu viaje sin destino espero que tu meta o
> llegada sea la mejor. Te recordamos con mucho aprecio. :)[/color]
Muchas gracias por tus palabras, yo también les recuerdo mucho y te
vuelvo a agradecer por haberme abierto la puerta de tu hogar!
Lorenzo
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29-04-2008, 10.26.27
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Re: Diario di viaggio in Venezuela, Trinidad e Tobago, Brasile,Uruguay (seconda parte)
Alberto "Paco" wrote:[color=blue]
> Pialbo no te imaginas cuanto me alegra que nos consideres una familia
> normal (a pesar de nuestra fe), amable, hospitalaria y cordial.[/color]
Hola Alberto!
Nunca hubiera imaginado que llegaras a leer este mensaje en el newsgroup!
Imagino que lo encontraste a través de los accesos a tu blog, espero que
mucha gente desde Italia haya visitado tu página!
Claro que considero a tu familia una familia normal, la fe es solo una
de las cosas que caracteriza una persona, y seguro que una persona
honrada no deja de ser buena cuando tiene otra religión.
Sabes que tuve la oportunidad de encontrarme y de pasar un día con otros
testigos de Jeova en San José, en Uruguay, y también tuve la impresión
que fueran muy buena gente, me recibieron muy amablemente y tuvimos una
buena conversación en la casa de ellos (le conté de ti, obviamente!)
[color=blue]
> Nosotros guardamos un buen recuerdo de tu estadía por estas tierras
> boconesas. Y en cuanto a tu viaje sin destino espero que tu meta o
> llegada sea la mejor. Te recordamos con mucho aprecio. :)[/color]
Muchas gracias por tus palabras, yo también les recuerdo mucho y te
vuelvo a agradecer por haberme abierto la puerta de tu hogar!
Lorenzo
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