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29-04-2009, 20.34.42
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Molti paesi, un viaggio solo?
salve a tutti,
una considerazione in un vecchio post che mi fece riflettere (ahime' senza
risultati) era relativa alla possibilita' o meno di "metabolizzare" troppe
cose diverse quando si viaggia.
Quando ho fatto viaggi medio-lunghi sono sempre stato in un paese per un po'
di tempo, ho visto milioni di cose ma ho incontrato alla fine una
sola "cultura", o comunque culture molto simili.
Penso ora di fare uno strano viaggio in:
India-Sri Lanka-Iran-Siria-Giordania-Turchia
(diciamo in 6 mesi).
Dall'india al Mediterraneo insomma, o quasi.
Ma visto che alla fine ogni cultura e' un alfabeto di segni da decifrare e
possibilmente comprendere, mi chiedo se l' incontrarne tante (e cosi'
ricche) in cosi' poco tempo non precluda o renda difficile la possibilita'
della necessaria riflessione del viaggiare.
Detto in parole piu' leggere: prima delle considerazioni di tipo
economico, burocratico e temporale, mi chiedo se non sia una
cosa "sbagliata" (o una minchiata) andare in tutti quei posti in un solo
viaggio.
Voi che ne pensate?
In sei mesi potrei davvero capire qualcosa di tanti posti cosi' diversi?
(considerato che in India minimo 2 mesi ci vorrei stare ma e' anche
l'unico paese in cui sono gia' stato)
bye
--
"Don't be agnostic, be something." - R. Frost
::[url]www.freefred.org::[/url]
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30-04-2009, 10.42.06
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Re: Molti paesi, un viaggio solo?
freefred ha scritto:
.....
[color=blue]
> Ma visto che alla fine ogni cultura e' un alfabeto di segni da decifrare e
> possibilmente comprendere, mi chiedo se l' incontrarne tante (e cosi'
> ricche) in cosi' poco tempo non precluda o renda difficile la possibilita'
> della necessaria riflessione del viaggiare.
>
> Detto in parole piu' leggere: prima delle considerazioni di tipo
> economico, burocratico e temporale, mi chiedo se non sia una
> cosa "sbagliata" (o una minchiata) andare in tutti quei posti in un solo
> viaggio.[/color]
No! Un viaggio simile rappresenterà certamente una esperienza
bellissima. Naturalmente, e qui si entra necessariamente nella
soggettività, dipende sempre da 'come' si viaggia, da ciò che 'si vede'
viaggiando, (quali particolari, cioè, la nostra sensibilità ci permette
di cogliere), e da ciò che ciascuno di noi 'cerca' in un viaggio.
Personalmente, potendolo fare, io ti raccomanderei di rispettare una
certa 'progressione culturale' nello studiare il tuo tragitto. Ti
consiglierei di partire dall'Italia e quindi attraversare verso oriente
tutti i paesi che hai citato, in modo da poter godere passo dopo passo
la progressione con la quale una cultura si stempera e quindi confonde
in quella successiva. Progressione -assolutamente percettibile-, te lo
posso assicurare. E' questo che può diventare il leit motiv, lo spirito,
l'essenza di un viaggio simile.
Partire dall'India, IMHO, sarebbe come mangiarsi tutto il prosciutto
prima di assaporare il panino nel suo insieme, insomma! :-)
[color=blue]
> In sei mesi potrei davvero capire qualcosa di tanti posti cosi' diversi?
> (considerato che in India minimo 2 mesi ci vorrei stare ma e' anche
> l'unico paese in cui sono gia' stato)[/color]
Capire, concetto molto complesso! Tu sai bene come sia difficile
'capirsi fra noi' che siamo nati e cresciuti sotto lo stesso cielo,
figurarsi se si può aspirare a 'capire' altre culture con storie e
radici culturali così profondamente distanti dalle nostre in tempi così
brevi. No, direi che più che di capire, si può parlare di osservare, di
porsi alcune domande, di trovare alcune delle risposte alle stesse. Lo
spirito di un viaggio, al ritorno, spesso, si concretizza su ciò che non
si è capito e che spinge chi viaggia con un certo criterio di pensiero a
ritornare, anche più volte, fra la gente in determinati luoghi,
piuttosto che in ciò che è già assodato, archiviato e quindi concluso.
Ti invidio moltissimo, bravo! Mi piacciono i tuoi dubbi. :-)
Beppe :-)
--
"Vorrei che andaste incontro al sole e al vento
con la pelle, più che con il vestito,
perchè il respiro della vita
è nella luce solare
e la mano della vita è nel vento"
(Kahlil Gibràn, tratto da "Il profeta")
_________________________________________
[url]www.beppequarta.it[/url]
[url]www.filodijuta.it[/url] (dal Bangladesh)
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30-04-2009, 10.42.06
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Re: Molti paesi, un viaggio solo?
freefred ha scritto:
.....
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> Ma visto che alla fine ogni cultura e' un alfabeto di segni da decifrare e
> possibilmente comprendere, mi chiedo se l' incontrarne tante (e cosi'
> ricche) in cosi' poco tempo non precluda o renda difficile la possibilita'
> della necessaria riflessione del viaggiare.
>
> Detto in parole piu' leggere: prima delle considerazioni di tipo
> economico, burocratico e temporale, mi chiedo se non sia una
> cosa "sbagliata" (o una minchiata) andare in tutti quei posti in un solo
> viaggio.[/color]
No! Un viaggio simile rappresenterà certamente una esperienza
bellissima. Naturalmente, e qui si entra necessariamente nella
soggettività, dipende sempre da 'come' si viaggia, da ciò che 'si vede'
viaggiando, (quali particolari, cioè, la nostra sensibilità ci permette
di cogliere), e da ciò che ciascuno di noi 'cerca' in un viaggio.
Personalmente, potendolo fare, io ti raccomanderei di rispettare una
certa 'progressione culturale' nello studiare il tuo tragitto. Ti
consiglierei di partire dall'Italia e quindi attraversare verso oriente
tutti i paesi che hai citato, in modo da poter godere passo dopo passo
la progressione con la quale una cultura si stempera e quindi confonde
in quella successiva. Progressione -assolutamente percettibile-, te lo
posso assicurare. E' questo che può diventare il leit motiv, lo spirito,
l'essenza di un viaggio simile.
Partire dall'India, IMHO, sarebbe come mangiarsi tutto il prosciutto
prima di assaporare il panino nel suo insieme, insomma! :-)
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> In sei mesi potrei davvero capire qualcosa di tanti posti cosi' diversi?
> (considerato che in India minimo 2 mesi ci vorrei stare ma e' anche
> l'unico paese in cui sono gia' stato)[/color]
Capire, concetto molto complesso! Tu sai bene come sia difficile
'capirsi fra noi' che siamo nati e cresciuti sotto lo stesso cielo,
figurarsi se si può aspirare a 'capire' altre culture con storie e
radici culturali così profondamente distanti dalle nostre in tempi così
brevi. No, direi che più che di capire, si può parlare di osservare, di
porsi alcune domande, di trovare alcune delle risposte alle stesse. Lo
spirito di un viaggio, al ritorno, spesso, si concretizza su ciò che non
si è capito e che spinge chi viaggia con un certo criterio di pensiero a
ritornare, anche più volte, fra la gente in determinati luoghi,
piuttosto che in ciò che è già assodato, archiviato e quindi concluso.
Ti invidio moltissimo, bravo! Mi piacciono i tuoi dubbi. :-)
Beppe :-)
--
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con la pelle, più che con il vestito,
perchè il respiro della vita
è nella luce solare
e la mano della vita è nel vento"
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Re: Molti paesi, un viaggio solo?
freefred ha scritto:
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> Ma visto che alla fine ogni cultura e' un alfabeto di segni da decifrare e
> possibilmente comprendere, mi chiedo se l' incontrarne tante (e cosi'
> ricche) in cosi' poco tempo non precluda o renda difficile la possibilita'
> della necessaria riflessione del viaggiare.
>
> Detto in parole piu' leggere: prima delle considerazioni di tipo
> economico, burocratico e temporale, mi chiedo se non sia una
> cosa "sbagliata" (o una minchiata) andare in tutti quei posti in un solo
> viaggio.[/color]
No! Un viaggio simile rappresenterà certamente una esperienza
bellissima. Naturalmente, e qui si entra necessariamente nella
soggettività, dipende sempre da 'come' si viaggia, da ciò che 'si vede'
viaggiando, (quali particolari, cioè, la nostra sensibilità ci permette
di cogliere), e da ciò che ciascuno di noi 'cerca' in un viaggio.
Personalmente, potendolo fare, io ti raccomanderei di rispettare una
certa 'progressione culturale' nello studiare il tuo tragitto. Ti
consiglierei di partire dall'Italia e quindi attraversare verso oriente
tutti i paesi che hai citato, in modo da poter godere passo dopo passo
la progressione con la quale una cultura si stempera e quindi confonde
in quella successiva. Progressione -assolutamente percettibile-, te lo
posso assicurare. E' questo che può diventare il leit motiv, lo spirito,
l'essenza di un viaggio simile.
Partire dall'India, IMHO, sarebbe come mangiarsi tutto il prosciutto
prima di assaporare il panino nel suo insieme, insomma! :-)
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> In sei mesi potrei davvero capire qualcosa di tanti posti cosi' diversi?
> (considerato che in India minimo 2 mesi ci vorrei stare ma e' anche
> l'unico paese in cui sono gia' stato)[/color]
Capire, concetto molto complesso! Tu sai bene come sia difficile
'capirsi fra noi' che siamo nati e cresciuti sotto lo stesso cielo,
figurarsi se si può aspirare a 'capire' altre culture con storie e
radici culturali così profondamente distanti dalle nostre in tempi così
brevi. No, direi che più che di capire, si può parlare di osservare, di
porsi alcune domande, di trovare alcune delle risposte alle stesse. Lo
spirito di un viaggio, al ritorno, spesso, si concretizza su ciò che non
si è capito e che spinge chi viaggia con un certo criterio di pensiero a
ritornare, anche più volte, fra la gente in determinati luoghi,
piuttosto che in ciò che è già assodato, archiviato e quindi concluso.
Ti invidio moltissimo, bravo! Mi piacciono i tuoi dubbi. :-)
Beppe :-)
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Re: Molti paesi, un viaggio solo?
freefred ha scritto:
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> Ma visto che alla fine ogni cultura e' un alfabeto di segni da decifrare e
> possibilmente comprendere, mi chiedo se l' incontrarne tante (e cosi'
> ricche) in cosi' poco tempo non precluda o renda difficile la possibilita'
> della necessaria riflessione del viaggiare.
>
> Detto in parole piu' leggere: prima delle considerazioni di tipo
> economico, burocratico e temporale, mi chiedo se non sia una
> cosa "sbagliata" (o una minchiata) andare in tutti quei posti in un solo
> viaggio.[/color]
No! Un viaggio simile rappresenterà certamente una esperienza
bellissima. Naturalmente, e qui si entra necessariamente nella
soggettività, dipende sempre da 'come' si viaggia, da ciò che 'si vede'
viaggiando, (quali particolari, cioè, la nostra sensibilità ci permette
di cogliere), e da ciò che ciascuno di noi 'cerca' in un viaggio.
Personalmente, potendolo fare, io ti raccomanderei di rispettare una
certa 'progressione culturale' nello studiare il tuo tragitto. Ti
consiglierei di partire dall'Italia e quindi attraversare verso oriente
tutti i paesi che hai citato, in modo da poter godere passo dopo passo
la progressione con la quale una cultura si stempera e quindi confonde
in quella successiva. Progressione -assolutamente percettibile-, te lo
posso assicurare. E' questo che può diventare il leit motiv, lo spirito,
l'essenza di un viaggio simile.
Partire dall'India, IMHO, sarebbe come mangiarsi tutto il prosciutto
prima di assaporare il panino nel suo insieme, insomma! :-)
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> In sei mesi potrei davvero capire qualcosa di tanti posti cosi' diversi?
> (considerato che in India minimo 2 mesi ci vorrei stare ma e' anche
> l'unico paese in cui sono gia' stato)[/color]
Capire, concetto molto complesso! Tu sai bene come sia difficile
'capirsi fra noi' che siamo nati e cresciuti sotto lo stesso cielo,
figurarsi se si può aspirare a 'capire' altre culture con storie e
radici culturali così profondamente distanti dalle nostre in tempi così
brevi. No, direi che più che di capire, si può parlare di osservare, di
porsi alcune domande, di trovare alcune delle risposte alle stesse. Lo
spirito di un viaggio, al ritorno, spesso, si concretizza su ciò che non
si è capito e che spinge chi viaggia con un certo criterio di pensiero a
ritornare, anche più volte, fra la gente in determinati luoghi,
piuttosto che in ciò che è già assodato, archiviato e quindi concluso.
Ti invidio moltissimo, bravo! Mi piacciono i tuoi dubbi. :-)
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Re: Molti paesi, un viaggio solo?
freefred ha scritto:
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> Ma visto che alla fine ogni cultura e' un alfabeto di segni da decifrare e
> possibilmente comprendere, mi chiedo se l' incontrarne tante (e cosi'
> ricche) in cosi' poco tempo non precluda o renda difficile la possibilita'
> della necessaria riflessione del viaggiare.
>
> Detto in parole piu' leggere: prima delle considerazioni di tipo
> economico, burocratico e temporale, mi chiedo se non sia una
> cosa "sbagliata" (o una minchiata) andare in tutti quei posti in un solo
> viaggio.[/color]
No! Un viaggio simile rappresenterà certamente una esperienza
bellissima. Naturalmente, e qui si entra necessariamente nella
soggettività, dipende sempre da 'come' si viaggia, da ciò che 'si vede'
viaggiando, (quali particolari, cioè, la nostra sensibilità ci permette
di cogliere), e da ciò che ciascuno di noi 'cerca' in un viaggio.
Personalmente, potendolo fare, io ti raccomanderei di rispettare una
certa 'progressione culturale' nello studiare il tuo tragitto. Ti
consiglierei di partire dall'Italia e quindi attraversare verso oriente
tutti i paesi che hai citato, in modo da poter godere passo dopo passo
la progressione con la quale una cultura si stempera e quindi confonde
in quella successiva. Progressione -assolutamente percettibile-, te lo
posso assicurare. E' questo che può diventare il leit motiv, lo spirito,
l'essenza di un viaggio simile.
Partire dall'India, IMHO, sarebbe come mangiarsi tutto il prosciutto
prima di assaporare il panino nel suo insieme, insomma! :-)
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> In sei mesi potrei davvero capire qualcosa di tanti posti cosi' diversi?
> (considerato che in India minimo 2 mesi ci vorrei stare ma e' anche
> l'unico paese in cui sono gia' stato)[/color]
Capire, concetto molto complesso! Tu sai bene come sia difficile
'capirsi fra noi' che siamo nati e cresciuti sotto lo stesso cielo,
figurarsi se si può aspirare a 'capire' altre culture con storie e
radici culturali così profondamente distanti dalle nostre in tempi così
brevi. No, direi che più che di capire, si può parlare di osservare, di
porsi alcune domande, di trovare alcune delle risposte alle stesse. Lo
spirito di un viaggio, al ritorno, spesso, si concretizza su ciò che non
si è capito e che spinge chi viaggia con un certo criterio di pensiero a
ritornare, anche più volte, fra la gente in determinati luoghi,
piuttosto che in ciò che è già assodato, archiviato e quindi concluso.
Ti invidio moltissimo, bravo! Mi piacciono i tuoi dubbi. :-)
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Re: Molti paesi, un viaggio solo?
freefred ha scritto:
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> Ma visto che alla fine ogni cultura e' un alfabeto di segni da decifrare e
> possibilmente comprendere, mi chiedo se l' incontrarne tante (e cosi'
> ricche) in cosi' poco tempo non precluda o renda difficile la possibilita'
> della necessaria riflessione del viaggiare.
>
> Detto in parole piu' leggere: prima delle considerazioni di tipo
> economico, burocratico e temporale, mi chiedo se non sia una
> cosa "sbagliata" (o una minchiata) andare in tutti quei posti in un solo
> viaggio.[/color]
No! Un viaggio simile rappresenterà certamente una esperienza
bellissima. Naturalmente, e qui si entra necessariamente nella
soggettività, dipende sempre da 'come' si viaggia, da ciò che 'si vede'
viaggiando, (quali particolari, cioè, la nostra sensibilità ci permette
di cogliere), e da ciò che ciascuno di noi 'cerca' in un viaggio.
Personalmente, potendolo fare, io ti raccomanderei di rispettare una
certa 'progressione culturale' nello studiare il tuo tragitto. Ti
consiglierei di partire dall'Italia e quindi attraversare verso oriente
tutti i paesi che hai citato, in modo da poter godere passo dopo passo
la progressione con la quale una cultura si stempera e quindi confonde
in quella successiva. Progressione -assolutamente percettibile-, te lo
posso assicurare. E' questo che può diventare il leit motiv, lo spirito,
l'essenza di un viaggio simile.
Partire dall'India, IMHO, sarebbe come mangiarsi tutto il prosciutto
prima di assaporare il panino nel suo insieme, insomma! :-)
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> In sei mesi potrei davvero capire qualcosa di tanti posti cosi' diversi?
> (considerato che in India minimo 2 mesi ci vorrei stare ma e' anche
> l'unico paese in cui sono gia' stato)[/color]
Capire, concetto molto complesso! Tu sai bene come sia difficile
'capirsi fra noi' che siamo nati e cresciuti sotto lo stesso cielo,
figurarsi se si può aspirare a 'capire' altre culture con storie e
radici culturali così profondamente distanti dalle nostre in tempi così
brevi. No, direi che più che di capire, si può parlare di osservare, di
porsi alcune domande, di trovare alcune delle risposte alle stesse. Lo
spirito di un viaggio, al ritorno, spesso, si concretizza su ciò che non
si è capito e che spinge chi viaggia con un certo criterio di pensiero a
ritornare, anche più volte, fra la gente in determinati luoghi,
piuttosto che in ciò che è già assodato, archiviato e quindi concluso.
Ti invidio moltissimo, bravo! Mi piacciono i tuoi dubbi. :-)
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Re: Molti paesi, un viaggio solo?
freefred ha scritto:
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> Ma visto che alla fine ogni cultura e' un alfabeto di segni da decifrare e
> possibilmente comprendere, mi chiedo se l' incontrarne tante (e cosi'
> ricche) in cosi' poco tempo non precluda o renda difficile la possibilita'
> della necessaria riflessione del viaggiare.
>
> Detto in parole piu' leggere: prima delle considerazioni di tipo
> economico, burocratico e temporale, mi chiedo se non sia una
> cosa "sbagliata" (o una minchiata) andare in tutti quei posti in un solo
> viaggio.[/color]
No! Un viaggio simile rappresenterà certamente una esperienza
bellissima. Naturalmente, e qui si entra necessariamente nella
soggettività, dipende sempre da 'come' si viaggia, da ciò che 'si vede'
viaggiando, (quali particolari, cioè, la nostra sensibilità ci permette
di cogliere), e da ciò che ciascuno di noi 'cerca' in un viaggio.
Personalmente, potendolo fare, io ti raccomanderei di rispettare una
certa 'progressione culturale' nello studiare il tuo tragitto. Ti
consiglierei di partire dall'Italia e quindi attraversare verso oriente
tutti i paesi che hai citato, in modo da poter godere passo dopo passo
la progressione con la quale una cultura si stempera e quindi confonde
in quella successiva. Progressione -assolutamente percettibile-, te lo
posso assicurare. E' questo che può diventare il leit motiv, lo spirito,
l'essenza di un viaggio simile.
Partire dall'India, IMHO, sarebbe come mangiarsi tutto il prosciutto
prima di assaporare il panino nel suo insieme, insomma! :-)
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> In sei mesi potrei davvero capire qualcosa di tanti posti cosi' diversi?
> (considerato che in India minimo 2 mesi ci vorrei stare ma e' anche
> l'unico paese in cui sono gia' stato)[/color]
Capire, concetto molto complesso! Tu sai bene come sia difficile
'capirsi fra noi' che siamo nati e cresciuti sotto lo stesso cielo,
figurarsi se si può aspirare a 'capire' altre culture con storie e
radici culturali così profondamente distanti dalle nostre in tempi così
brevi. No, direi che più che di capire, si può parlare di osservare, di
porsi alcune domande, di trovare alcune delle risposte alle stesse. Lo
spirito di un viaggio, al ritorno, spesso, si concretizza su ciò che non
si è capito e che spinge chi viaggia con un certo criterio di pensiero a
ritornare, anche più volte, fra la gente in determinati luoghi,
piuttosto che in ciò che è già assodato, archiviato e quindi concluso.
Ti invidio moltissimo, bravo! Mi piacciono i tuoi dubbi. :-)
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Re: Molti paesi, un viaggio solo?
freefred ha scritto:
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> possibilmente comprendere, mi chiedo se l' incontrarne tante (e cosi'
> ricche) in cosi' poco tempo non precluda o renda difficile la possibilita'
> della necessaria riflessione del viaggiare.
>
> Detto in parole piu' leggere: prima delle considerazioni di tipo
> economico, burocratico e temporale, mi chiedo se non sia una
> cosa "sbagliata" (o una minchiata) andare in tutti quei posti in un solo
> viaggio.[/color]
No! Un viaggio simile rappresenterà certamente una esperienza
bellissima. Naturalmente, e qui si entra necessariamente nella
soggettività, dipende sempre da 'come' si viaggia, da ciò che 'si vede'
viaggiando, (quali particolari, cioè, la nostra sensibilità ci permette
di cogliere), e da ciò che ciascuno di noi 'cerca' in un viaggio.
Personalmente, potendolo fare, io ti raccomanderei di rispettare una
certa 'progressione culturale' nello studiare il tuo tragitto. Ti
consiglierei di partire dall'Italia e quindi attraversare verso oriente
tutti i paesi che hai citato, in modo da poter godere passo dopo passo
la progressione con la quale una cultura si stempera e quindi confonde
in quella successiva. Progressione -assolutamente percettibile-, te lo
posso assicurare. E' questo che può diventare il leit motiv, lo spirito,
l'essenza di un viaggio simile.
Partire dall'India, IMHO, sarebbe come mangiarsi tutto il prosciutto
prima di assaporare il panino nel suo insieme, insomma! :-)
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> In sei mesi potrei davvero capire qualcosa di tanti posti cosi' diversi?
> (considerato che in India minimo 2 mesi ci vorrei stare ma e' anche
> l'unico paese in cui sono gia' stato)[/color]
Capire, concetto molto complesso! Tu sai bene come sia difficile
'capirsi fra noi' che siamo nati e cresciuti sotto lo stesso cielo,
figurarsi se si può aspirare a 'capire' altre culture con storie e
radici culturali così profondamente distanti dalle nostre in tempi così
brevi. No, direi che più che di capire, si può parlare di osservare, di
porsi alcune domande, di trovare alcune delle risposte alle stesse. Lo
spirito di un viaggio, al ritorno, spesso, si concretizza su ciò che non
si è capito e che spinge chi viaggia con un certo criterio di pensiero a
ritornare, anche più volte, fra la gente in determinati luoghi,
piuttosto che in ciò che è già assodato, archiviato e quindi concluso.
Ti invidio moltissimo, bravo! Mi piacciono i tuoi dubbi. :-)
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> possibilmente comprendere, mi chiedo se l' incontrarne tante (e cosi'
> ricche) in cosi' poco tempo non precluda o renda difficile la possibilita'
> della necessaria riflessione del viaggiare.
>
> Detto in parole piu' leggere: prima delle considerazioni di tipo
> economico, burocratico e temporale, mi chiedo se non sia una
> cosa "sbagliata" (o una minchiata) andare in tutti quei posti in un solo
> viaggio.[/color]
No! Un viaggio simile rappresenterà certamente una esperienza
bellissima. Naturalmente, e qui si entra necessariamente nella
soggettività, dipende sempre da 'come' si viaggia, da ciò che 'si vede'
viaggiando, (quali particolari, cioè, la nostra sensibilità ci permette
di cogliere), e da ciò che ciascuno di noi 'cerca' in un viaggio.
Personalmente, potendolo fare, io ti raccomanderei di rispettare una
certa 'progressione culturale' nello studiare il tuo tragitto. Ti
consiglierei di partire dall'Italia e quindi attraversare verso oriente
tutti i paesi che hai citato, in modo da poter godere passo dopo passo
la progressione con la quale una cultura si stempera e quindi confonde
in quella successiva. Progressione -assolutamente percettibile-, te lo
posso assicurare. E' questo che può diventare il leit motiv, lo spirito,
l'essenza di un viaggio simile.
Partire dall'India, IMHO, sarebbe come mangiarsi tutto il prosciutto
prima di assaporare il panino nel suo insieme, insomma! :-)
[color=blue]
> In sei mesi potrei davvero capire qualcosa di tanti posti cosi' diversi?
> (considerato che in India minimo 2 mesi ci vorrei stare ma e' anche
> l'unico paese in cui sono gia' stato)[/color]
Capire, concetto molto complesso! Tu sai bene come sia difficile
'capirsi fra noi' che siamo nati e cresciuti sotto lo stesso cielo,
figurarsi se si può aspirare a 'capire' altre culture con storie e
radici culturali così profondamente distanti dalle nostre in tempi così
brevi. No, direi che più che di capire, si può parlare di osservare, di
porsi alcune domande, di trovare alcune delle risposte alle stesse. Lo
spirito di un viaggio, al ritorno, spesso, si concretizza su ciò che non
si è capito e che spinge chi viaggia con un certo criterio di pensiero a
ritornare, anche più volte, fra la gente in determinati luoghi,
piuttosto che in ciò che è già assodato, archiviato e quindi concluso.
Ti invidio moltissimo, bravo! Mi piacciono i tuoi dubbi. :-)
Beppe :-)
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