Re: RECE ISTANBUL E PAPP 2007: 28 aprile-1 maggio 2007
On Sun, 13 May 2007 23:11:32 +0200, "marilisa"
<marilisa.somma@virgilio.it> wrote:
[color=blue]
>Come promesso, ecco la mia rece del mio viaggio ad Istanbul....e delle
>emozioni provate per la mia prima papp!! ;-))[/color]
un po' in ritardo, ma me la sono gustata con molto piacere! :-)
Qualche nota sparsa:
[...]
[color=blue]
>Questa volta, ad Istanbul, ho conosciuto un autore dell'Azerbaijan che con
>la sua musica, mi riporta nel negozietto di cd, ove ho trascorso almeno un'ora
>ad ascoltare, isolata nella bottega, e abbarbicata in una scomoda ma unica
>sediolina, la musica di questo autore dal nome inscrivibile!![/color]
Molto interessante, è proprio vero che nello stesso luogo ognuno trova
degli spunti diversi che rendono ciascun viaggio unico: e poi ci si
meraviglia quando i giudizi su un luogo divergono! :-)
[...]
[color=blue]
>Istanbul.la città sospesa tra occidente ed oriente, profumi di spezie e di
>mare che si mescolano allo smog delle auto che corrono impazzite. la città
>dalle case di legno e dalle moschee imponenti.la confusione dei mercati e la
>tranquillità delle barchette che navigano, sornione, lungo il Bosforo..la
>città delle donne turche che girano nascoste dagli scuri veli e delle
>turiste che si spogliano da giacche e camicine, e si distendono, nella
>piazzetta tra le due moschee (Aya Sofya e Moschea Blu), sulla verde erba,
>tra i tulipani e gli uccellini cinguettanti, pigre, a prendere il sole e a
>riposare gli stanchi piedi..
>Istanbul..la città dai mille rumori: il cigolio delle ruote dei festosi
>carrettini di mais si mescola ai richiami dei venditori di kebab, i miagolii
>dei mille gatti randagi che si avvicinano per chiederti cibo si confondono
>con il calpestio dei mille turisti che affollano la città e soprattutto
>Sultanahmet.e poi i fieri richiami dei muezzin dall'alto dei minareti che
>ricordano il tempo della preghiera si alternano al suono grave dei clacson
>dei traghetti che navigano lungo il Bosforo, facendo la spola tra Europa ed
>Asia.[/color]
Molto bella e suggestiva questa descrizione della città, mi ci sono
riconosciuto!
[...]
[color=blue]
>(pide o lahmacun, e il
>lavas che accompagna di solito la specialità della casa dei ristoranti
>specializzati in kebab)[/color]
buoooono il lavash... :-)
[...]
[color=blue]
>Sotto le Moschee, i ragazzi turchi ti accolgono e ti invadono con le loro
>mercanzie e prodotti culinari: ciambelle, tarallini, mais, bibite
>occidentali (coca cola, fanta) e succhi di ciliegia 'ottomani', dolcetti
>coloratissimi al caramello ti invitano richiamandoti ed avvolgendoti con i
>loro deliziosi profumi. E poi pulitori di scarpe (così si è definito un
>uomo, nell'avvicinarmi), venditori di cartoline e mappe della città ti
>fermano ad ogni angolo di strada.[/color]
e anche i venditori di "castagne" (?) :-)
(assaggiate, niente di che)
[...]
[color=blue]
>Usciti dalla Moschea Blu, infilate di nuovo le scarpe, ci si dirige verso
>Aya Sofya: la curiosità di confrontare le due moschee 'rivali' è sempre
>troppo forte.[/color]
Tecnicamente Aya Sofya non è una moschea ma un museo (come anche tu
dici poi)
Credo che sia un particolare importante quando si parla di un paese
che, sopratutto in questi tempi, è in bilico tra stato laico e
confessionale...).
Comunque a mio avviso laddove il genio di Sinan si esprime nelle forme
e nelle geometrie la vera meraviglia architettonica resta la cupola di
Santa Sofia che riesce ad essere sostenuta in modo molto più elegante
delle quattro "colonne-zampe di elefante" della Moschea Blu (che
influiscono a mio avviso anche non poco sulla percezione dello spazio
interno che anche tu hai avuto)
[...]
[color=blue]
> piccola Moschea di Rustem Pascià,
>situata al centro del trafficato quartiere dei bazar e progettata nel 1560
>da Sinan: qui si può godere la migliore architettura e decorazione in
>maiolica di Iznik ottomana e dalla cui terrazza, ove è rilassante sostare,
>si può godere di una visuale delle viuzze del bazar molto speciale.[/color]
Tra le "piccole moschee" non mi stancherò mai di consigliare due
gioelli del grande Sinan: Rustem Pasa Camii e Sokullu Camii.
[...]
[color=blue]
>E' stato, per me, come incontrare vecchi amici, da cui si era stati lontani
>da un po': tra una chiacchiera e un'altra, le prime domande più personali,
>un veloce cambio d'abito di alcuni, e abbiamo raggiunto il resto del gruppo,
>già al ristorante.[/color]
E incredibile, e splendida, la sensazione che si ha (perlomeno io ho
va devo che è diffucsa) ad ogni PAP.
[...]
[color=blue]
>letteralmente sparito.per fare ritorno nelle mie mani solo a fine pasto,
>mentre bevevo il mio primo e non malvagio caffè turco.[/color]
ah, finalmente un'altra appassionata del "limaccioso" caffè turco!
Venendo il complimento da una partenopea vale triplo! :-)
[...]
grazie ancora per questa tua rece che mi ha fatto rivivere quei
bellissimi giorni!
Andrea
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