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27-08-2009, 09.55.31
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Ryanair e il gesso
Sabato 22 agosto, aereoporto di Edinburgo.
Noto una famiglia emiliana (l'ho capito dall'accento) al check-in del
nostro volo di ritorno Ryanair: moglie, marito, due figli adolescenti.
La moglia stava col "gambone" ingessato su una sedia a rotelle
usufruendo dei previsti servizi di assistenza.
Punto.
Al gate.
Io e la mia compagna ci sediamo in attesa, poi io vado a comprare una
bottiglia di whyski e quando torno vedo che la famiglia di cui sopra è
seduta vicino alla mia compagna.
Scambio di sguardi e inevitabile cenno di cortesia (saluto).
Poi m'è venuto spontaneo non farmi i ***** miei e ho chiesto alla
signora: "... Ma si è fatta male qui... in vacanza?".
E invece era successo che due giorni prima, all'aereporto di Bologna,
era inciampata su un bagaglio di un viaggiatore e quindi caduta. Le
era sembrata una banalissima caduta che non aveva procurato problemi
particolari e la fasciatura stretta che le hanno fatto all'infermeria
dell'aereoporto le ha permesso (purtroppo...) di partire senza
avvertire alcun dolore.
Poi, una volta sbarcata nella capitale scozzese sono emersi i primi
dolori sempre più pressanti al punto che si è dovuta recare in
ospedale dove, cazzarola!, le hanno riscontrato doppia frattura del
perone. Vi rendete conto? Per una stupida caduta nella sala di aspetto
di un aereoporto... :-(
Insomma, a un certo punto arriva l'addetta Ryanair, faccia da ****
indicibile, odiosa, antipatica e con l'aria professionale da due soldi
che annuncia alla famiglia parmense (mi han poi detto loro di essere
di Parma) che non sarebbero potuti partire per la mancanza di una
fantomatica carta dell'ospedale.
La signora ha detto che tutte le carte rilasciate dall'ospedale erano
lì, a loro disposizione, e che lei non ne aveva altre e aveva
chiaramente riferito ai medici che doveva reimbarcarsi.
Ha implorato, piangendo, la tipa di Ryanair dicendole che "it's no
right, it's a big problem for us..." (e io, piuttosto che versare
lacrime pubbliche, umiliandomi, per Ryanair avrei pisciato addosso
all'addetta, cmq...) e le ha pure detto che avrebbe telefonato
all'ospedale per farsi mandare un fax, ma la risposta è stata "non è
possibile, è troppo tardi".
E' intervenuta un'altra addetta Ryanair che, almeno d'aspetto, si è
mostrata più sensibile e rispettosa del problema e della signora e,
dopo uno scambio di chiamate con non so chi, arriva la conferma: la
signora non può essere imbarcata.
Un viaggiatore medico, dopo avere letto i referti della signora si è
proposto di redigere una liberatoria, un certificato nel quale
dichiarava che il soggetto poteva affrontare il volo. Niet. Niente da
fare per Ryanair: pretendevano quella stramaledetta carta
dell'ospedale (che la signora aveva nel frattempo contattato e si era
detto disponibile a inviare un fax che Ryanair non ha voluto perchè,
ipeto "troppo tardi"... "ma troppo tardi tua sorella, brutta ***** che
non sei altro" avrei voluto dirle!).
Io dico solo questo: perchè al check-in quei bastardi e incompetenti
di Ryanair non hanno sollevato alcun probema? Se lo avessero fatto, il
marito avrebbe avuto il tempo (in taxi, ovviamente) di tornare in
ospedale e farsi dare la carta mancante. Invece no: andava tutto bene,
le hanno addirittura, ripeto, organizzato il servizio di assistenza
per poi sentirsi rifiutare al gate. Quattro persone, in agosto, a
Edinburgo col festival e con gli hotel zeppi, pieni di gente...
Maledetti, sono dei maledetti e ribadisco che l'unico augurio
possibile sia il fallimento.
Ciao ciao.
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27-08-2009, 10.36.01
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Re: Ryanair e il gesso
"don camillo" <doncamillo57@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:4568eb90-bc62-4327-847a-f509c5c84576@e27g2000yqm.googlegroups.com...[color=blue]
> Sabato 22 agosto, aereoporto di Edinburgo.
>
> Noto una famiglia emiliana (l'ho capito dall'accento) al check-in del
> nostro volo di ritorno Ryanair: moglie, marito, due figli adolescenti.
> La moglia stava col "gambone" ingessato su una sedia a rotelle
> usufruendo dei previsti servizi di assistenza.
> Punto.
>
> Al gate.
> Io e la mia compagna ci sediamo in attesa, poi io vado a comprare una
> bottiglia di whyski e quando torno vedo che la famiglia di cui sopra è
> seduta vicino alla mia compagna.
> Scambio di sguardi e inevitabile cenno di cortesia (saluto).
> Poi m'è venuto spontaneo non farmi i ***** miei e ho chiesto alla
> signora: "... Ma si è fatta male qui... in vacanza?".
> E invece era successo che due giorni prima, all'aereporto di Bologna,
> era inciampata su un bagaglio di un viaggiatore e quindi caduta. Le
> era sembrata una banalissima caduta che non aveva procurato problemi
> particolari e la fasciatura stretta che le hanno fatto all'infermeria
> dell'aereoporto le ha permesso (purtroppo...) di partire senza
> avvertire alcun dolore.
> Poi, una volta sbarcata nella capitale scozzese sono emersi i primi
> dolori sempre più pressanti al punto che si è dovuta recare in
> ospedale dove, cazzarola!, le hanno riscontrato doppia frattura del
> perone. Vi rendete conto? Per una stupida caduta nella sala di aspetto
> di un aereoporto... :-(
>
> Insomma, a un certo punto arriva l'addetta Ryanair, faccia da ****
> indicibile, odiosa, antipatica e con l'aria professionale da due soldi
> che annuncia alla famiglia parmense (mi han poi detto loro di essere
> di Parma) che non sarebbero potuti partire per la mancanza di una
> fantomatica carta dell'ospedale.
> La signora ha detto che tutte le carte rilasciate dall'ospedale erano
> lì, a loro disposizione, e che lei non ne aveva altre e aveva
> chiaramente riferito ai medici che doveva reimbarcarsi.
> Ha implorato, piangendo, la tipa di Ryanair dicendole che "it's no
> right, it's a big problem for us..." (e io, piuttosto che versare
> lacrime pubbliche, umiliandomi, per Ryanair avrei pisciato addosso
> all'addetta, cmq...) e le ha pure detto che avrebbe telefonato
> all'ospedale per farsi mandare un fax, ma la risposta è stata "non è
> possibile, è troppo tardi".
> E' intervenuta un'altra addetta Ryanair che, almeno d'aspetto, si è
> mostrata più sensibile e rispettosa del problema e della signora e,
> dopo uno scambio di chiamate con non so chi, arriva la conferma: la
> signora non può essere imbarcata.
> Un viaggiatore medico, dopo avere letto i referti della signora si è
> proposto di redigere una liberatoria, un certificato nel quale
> dichiarava che il soggetto poteva affrontare il volo. Niet. Niente da
> fare per Ryanair: pretendevano quella stramaledetta carta
> dell'ospedale (che la signora aveva nel frattempo contattato e si era
> detto disponibile a inviare un fax che Ryanair non ha voluto perchè,
> ipeto "troppo tardi"... "ma troppo tardi tua sorella, brutta ***** che
> non sei altro" avrei voluto dirle!).
>
> Io dico solo questo: perchè al check-in quei bastardi e incompetenti
> di Ryanair non hanno sollevato alcun probema? Se lo avessero fatto, il
> marito avrebbe avuto il tempo (in taxi, ovviamente) di tornare in
> ospedale e farsi dare la carta mancante. Invece no: andava tutto bene,
> le hanno addirittura, ripeto, organizzato il servizio di assistenza
> per poi sentirsi rifiutare al gate. Quattro persone, in agosto, a
> Edinburgo col festival e con gli hotel zeppi, pieni di gente...
> Maledetti, sono dei maledetti e ribadisco che l'unico augurio
> possibile sia il fallimento.[/color]
non l'hanno imbarcata perchè non volevano pagare all'aereoporto i due
operatori e la sedia a rotelle quei pezzi di ***** della ryanair
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27-08-2009, 10.36.01
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Re: Ryanair e il gesso
"don camillo" <doncamillo57@gmail.com> ha scritto nel messaggio
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> Sabato 22 agosto, aereoporto di Edinburgo.
>
> Noto una famiglia emiliana (l'ho capito dall'accento) al check-in del
> nostro volo di ritorno Ryanair: moglie, marito, due figli adolescenti.
> La moglia stava col "gambone" ingessato su una sedia a rotelle
> usufruendo dei previsti servizi di assistenza.
> Punto.
>
> Al gate.
> Io e la mia compagna ci sediamo in attesa, poi io vado a comprare una
> bottiglia di whyski e quando torno vedo che la famiglia di cui sopra è
> seduta vicino alla mia compagna.
> Scambio di sguardi e inevitabile cenno di cortesia (saluto).
> Poi m'è venuto spontaneo non farmi i ***** miei e ho chiesto alla
> signora: "... Ma si è fatta male qui... in vacanza?".
> E invece era successo che due giorni prima, all'aereporto di Bologna,
> era inciampata su un bagaglio di un viaggiatore e quindi caduta. Le
> era sembrata una banalissima caduta che non aveva procurato problemi
> particolari e la fasciatura stretta che le hanno fatto all'infermeria
> dell'aereoporto le ha permesso (purtroppo...) di partire senza
> avvertire alcun dolore.
> Poi, una volta sbarcata nella capitale scozzese sono emersi i primi
> dolori sempre più pressanti al punto che si è dovuta recare in
> ospedale dove, cazzarola!, le hanno riscontrato doppia frattura del
> perone. Vi rendete conto? Per una stupida caduta nella sala di aspetto
> di un aereoporto... :-(
>
> Insomma, a un certo punto arriva l'addetta Ryanair, faccia da ****
> indicibile, odiosa, antipatica e con l'aria professionale da due soldi
> che annuncia alla famiglia parmense (mi han poi detto loro di essere
> di Parma) che non sarebbero potuti partire per la mancanza di una
> fantomatica carta dell'ospedale.
> La signora ha detto che tutte le carte rilasciate dall'ospedale erano
> lì, a loro disposizione, e che lei non ne aveva altre e aveva
> chiaramente riferito ai medici che doveva reimbarcarsi.
> Ha implorato, piangendo, la tipa di Ryanair dicendole che "it's no
> right, it's a big problem for us..." (e io, piuttosto che versare
> lacrime pubbliche, umiliandomi, per Ryanair avrei pisciato addosso
> all'addetta, cmq...) e le ha pure detto che avrebbe telefonato
> all'ospedale per farsi mandare un fax, ma la risposta è stata "non è
> possibile, è troppo tardi".
> E' intervenuta un'altra addetta Ryanair che, almeno d'aspetto, si è
> mostrata più sensibile e rispettosa del problema e della signora e,
> dopo uno scambio di chiamate con non so chi, arriva la conferma: la
> signora non può essere imbarcata.
> Un viaggiatore medico, dopo avere letto i referti della signora si è
> proposto di redigere una liberatoria, un certificato nel quale
> dichiarava che il soggetto poteva affrontare il volo. Niet. Niente da
> fare per Ryanair: pretendevano quella stramaledetta carta
> dell'ospedale (che la signora aveva nel frattempo contattato e si era
> detto disponibile a inviare un fax che Ryanair non ha voluto perchè,
> ipeto "troppo tardi"... "ma troppo tardi tua sorella, brutta ***** che
> non sei altro" avrei voluto dirle!).
>
> Io dico solo questo: perchè al check-in quei bastardi e incompetenti
> di Ryanair non hanno sollevato alcun probema? Se lo avessero fatto, il
> marito avrebbe avuto il tempo (in taxi, ovviamente) di tornare in
> ospedale e farsi dare la carta mancante. Invece no: andava tutto bene,
> le hanno addirittura, ripeto, organizzato il servizio di assistenza
> per poi sentirsi rifiutare al gate. Quattro persone, in agosto, a
> Edinburgo col festival e con gli hotel zeppi, pieni di gente...
> Maledetti, sono dei maledetti e ribadisco che l'unico augurio
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Re: Ryanair e il gesso
"don camillo" <doncamillo57@gmail.com> ha scritto nel messaggio
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> Sabato 22 agosto, aereoporto di Edinburgo.
>
> Noto una famiglia emiliana (l'ho capito dall'accento) al check-in del
> nostro volo di ritorno Ryanair: moglie, marito, due figli adolescenti.
> La moglia stava col "gambone" ingessato su una sedia a rotelle
> usufruendo dei previsti servizi di assistenza.
> Punto.
>
> Al gate.
> Io e la mia compagna ci sediamo in attesa, poi io vado a comprare una
> bottiglia di whyski e quando torno vedo che la famiglia di cui sopra è
> seduta vicino alla mia compagna.
> Scambio di sguardi e inevitabile cenno di cortesia (saluto).
> Poi m'è venuto spontaneo non farmi i ***** miei e ho chiesto alla
> signora: "... Ma si è fatta male qui... in vacanza?".
> E invece era successo che due giorni prima, all'aereporto di Bologna,
> era inciampata su un bagaglio di un viaggiatore e quindi caduta. Le
> era sembrata una banalissima caduta che non aveva procurato problemi
> particolari e la fasciatura stretta che le hanno fatto all'infermeria
> dell'aereoporto le ha permesso (purtroppo...) di partire senza
> avvertire alcun dolore.
> Poi, una volta sbarcata nella capitale scozzese sono emersi i primi
> dolori sempre più pressanti al punto che si è dovuta recare in
> ospedale dove, cazzarola!, le hanno riscontrato doppia frattura del
> perone. Vi rendete conto? Per una stupida caduta nella sala di aspetto
> di un aereoporto... :-(
>
> Insomma, a un certo punto arriva l'addetta Ryanair, faccia da ****
> indicibile, odiosa, antipatica e con l'aria professionale da due soldi
> che annuncia alla famiglia parmense (mi han poi detto loro di essere
> di Parma) che non sarebbero potuti partire per la mancanza di una
> fantomatica carta dell'ospedale.
> La signora ha detto che tutte le carte rilasciate dall'ospedale erano
> lì, a loro disposizione, e che lei non ne aveva altre e aveva
> chiaramente riferito ai medici che doveva reimbarcarsi.
> Ha implorato, piangendo, la tipa di Ryanair dicendole che "it's no
> right, it's a big problem for us..." (e io, piuttosto che versare
> lacrime pubbliche, umiliandomi, per Ryanair avrei pisciato addosso
> all'addetta, cmq...) e le ha pure detto che avrebbe telefonato
> all'ospedale per farsi mandare un fax, ma la risposta è stata "non è
> possibile, è troppo tardi".
> E' intervenuta un'altra addetta Ryanair che, almeno d'aspetto, si è
> mostrata più sensibile e rispettosa del problema e della signora e,
> dopo uno scambio di chiamate con non so chi, arriva la conferma: la
> signora non può essere imbarcata.
> Un viaggiatore medico, dopo avere letto i referti della signora si è
> proposto di redigere una liberatoria, un certificato nel quale
> dichiarava che il soggetto poteva affrontare il volo. Niet. Niente da
> fare per Ryanair: pretendevano quella stramaledetta carta
> dell'ospedale (che la signora aveva nel frattempo contattato e si era
> detto disponibile a inviare un fax che Ryanair non ha voluto perchè,
> ipeto "troppo tardi"... "ma troppo tardi tua sorella, brutta ***** che
> non sei altro" avrei voluto dirle!).
>
> Io dico solo questo: perchè al check-in quei bastardi e incompetenti
> di Ryanair non hanno sollevato alcun probema? Se lo avessero fatto, il
> marito avrebbe avuto il tempo (in taxi, ovviamente) di tornare in
> ospedale e farsi dare la carta mancante. Invece no: andava tutto bene,
> le hanno addirittura, ripeto, organizzato il servizio di assistenza
> per poi sentirsi rifiutare al gate. Quattro persone, in agosto, a
> Edinburgo col festival e con gli hotel zeppi, pieni di gente...
> Maledetti, sono dei maledetti e ribadisco che l'unico augurio
> possibile sia il fallimento.[/color]
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Re: Ryanair e il gesso
"don camillo" <doncamillo57@gmail.com> ha scritto nel messaggio
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> Sabato 22 agosto, aereoporto di Edinburgo.
>
> Noto una famiglia emiliana (l'ho capito dall'accento) al check-in del
> nostro volo di ritorno Ryanair: moglie, marito, due figli adolescenti.
> La moglia stava col "gambone" ingessato su una sedia a rotelle
> usufruendo dei previsti servizi di assistenza.
> Punto.
>
> Al gate.
> Io e la mia compagna ci sediamo in attesa, poi io vado a comprare una
> bottiglia di whyski e quando torno vedo che la famiglia di cui sopra è
> seduta vicino alla mia compagna.
> Scambio di sguardi e inevitabile cenno di cortesia (saluto).
> Poi m'è venuto spontaneo non farmi i ***** miei e ho chiesto alla
> signora: "... Ma si è fatta male qui... in vacanza?".
> E invece era successo che due giorni prima, all'aereporto di Bologna,
> era inciampata su un bagaglio di un viaggiatore e quindi caduta. Le
> era sembrata una banalissima caduta che non aveva procurato problemi
> particolari e la fasciatura stretta che le hanno fatto all'infermeria
> dell'aereoporto le ha permesso (purtroppo...) di partire senza
> avvertire alcun dolore.
> Poi, una volta sbarcata nella capitale scozzese sono emersi i primi
> dolori sempre più pressanti al punto che si è dovuta recare in
> ospedale dove, cazzarola!, le hanno riscontrato doppia frattura del
> perone. Vi rendete conto? Per una stupida caduta nella sala di aspetto
> di un aereoporto... :-(
>
> Insomma, a un certo punto arriva l'addetta Ryanair, faccia da ****
> indicibile, odiosa, antipatica e con l'aria professionale da due soldi
> che annuncia alla famiglia parmense (mi han poi detto loro di essere
> di Parma) che non sarebbero potuti partire per la mancanza di una
> fantomatica carta dell'ospedale.
> La signora ha detto che tutte le carte rilasciate dall'ospedale erano
> lì, a loro disposizione, e che lei non ne aveva altre e aveva
> chiaramente riferito ai medici che doveva reimbarcarsi.
> Ha implorato, piangendo, la tipa di Ryanair dicendole che "it's no
> right, it's a big problem for us..." (e io, piuttosto che versare
> lacrime pubbliche, umiliandomi, per Ryanair avrei pisciato addosso
> all'addetta, cmq...) e le ha pure detto che avrebbe telefonato
> all'ospedale per farsi mandare un fax, ma la risposta è stata "non è
> possibile, è troppo tardi".
> E' intervenuta un'altra addetta Ryanair che, almeno d'aspetto, si è
> mostrata più sensibile e rispettosa del problema e della signora e,
> dopo uno scambio di chiamate con non so chi, arriva la conferma: la
> signora non può essere imbarcata.
> Un viaggiatore medico, dopo avere letto i referti della signora si è
> proposto di redigere una liberatoria, un certificato nel quale
> dichiarava che il soggetto poteva affrontare il volo. Niet. Niente da
> fare per Ryanair: pretendevano quella stramaledetta carta
> dell'ospedale (che la signora aveva nel frattempo contattato e si era
> detto disponibile a inviare un fax che Ryanair non ha voluto perchè,
> ipeto "troppo tardi"... "ma troppo tardi tua sorella, brutta ***** che
> non sei altro" avrei voluto dirle!).
>
> Io dico solo questo: perchè al check-in quei bastardi e incompetenti
> di Ryanair non hanno sollevato alcun probema? Se lo avessero fatto, il
> marito avrebbe avuto il tempo (in taxi, ovviamente) di tornare in
> ospedale e farsi dare la carta mancante. Invece no: andava tutto bene,
> le hanno addirittura, ripeto, organizzato il servizio di assistenza
> per poi sentirsi rifiutare al gate. Quattro persone, in agosto, a
> Edinburgo col festival e con gli hotel zeppi, pieni di gente...
> Maledetti, sono dei maledetti e ribadisco che l'unico augurio
> possibile sia il fallimento.[/color]
non l'hanno imbarcata perchè non volevano pagare all'aereoporto i due
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Re: Ryanair e il gesso
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> Sabato 22 agosto, aereoporto di Edinburgo.
>
> Noto una famiglia emiliana (l'ho capito dall'accento) al check-in del
> nostro volo di ritorno Ryanair: moglie, marito, due figli adolescenti.
> La moglia stava col "gambone" ingessato su una sedia a rotelle
> usufruendo dei previsti servizi di assistenza.
> Punto.
>
> Al gate.
> Io e la mia compagna ci sediamo in attesa, poi io vado a comprare una
> bottiglia di whyski e quando torno vedo che la famiglia di cui sopra è
> seduta vicino alla mia compagna.
> Scambio di sguardi e inevitabile cenno di cortesia (saluto).
> Poi m'è venuto spontaneo non farmi i ***** miei e ho chiesto alla
> signora: "... Ma si è fatta male qui... in vacanza?".
> E invece era successo che due giorni prima, all'aereporto di Bologna,
> era inciampata su un bagaglio di un viaggiatore e quindi caduta. Le
> era sembrata una banalissima caduta che non aveva procurato problemi
> particolari e la fasciatura stretta che le hanno fatto all'infermeria
> dell'aereoporto le ha permesso (purtroppo...) di partire senza
> avvertire alcun dolore.
> Poi, una volta sbarcata nella capitale scozzese sono emersi i primi
> dolori sempre più pressanti al punto che si è dovuta recare in
> ospedale dove, cazzarola!, le hanno riscontrato doppia frattura del
> perone. Vi rendete conto? Per una stupida caduta nella sala di aspetto
> di un aereoporto... :-(
>
> Insomma, a un certo punto arriva l'addetta Ryanair, faccia da ****
> indicibile, odiosa, antipatica e con l'aria professionale da due soldi
> che annuncia alla famiglia parmense (mi han poi detto loro di essere
> di Parma) che non sarebbero potuti partire per la mancanza di una
> fantomatica carta dell'ospedale.
> La signora ha detto che tutte le carte rilasciate dall'ospedale erano
> lì, a loro disposizione, e che lei non ne aveva altre e aveva
> chiaramente riferito ai medici che doveva reimbarcarsi.
> Ha implorato, piangendo, la tipa di Ryanair dicendole che "it's no
> right, it's a big problem for us..." (e io, piuttosto che versare
> lacrime pubbliche, umiliandomi, per Ryanair avrei pisciato addosso
> all'addetta, cmq...) e le ha pure detto che avrebbe telefonato
> all'ospedale per farsi mandare un fax, ma la risposta è stata "non è
> possibile, è troppo tardi".
> E' intervenuta un'altra addetta Ryanair che, almeno d'aspetto, si è
> mostrata più sensibile e rispettosa del problema e della signora e,
> dopo uno scambio di chiamate con non so chi, arriva la conferma: la
> signora non può essere imbarcata.
> Un viaggiatore medico, dopo avere letto i referti della signora si è
> proposto di redigere una liberatoria, un certificato nel quale
> dichiarava che il soggetto poteva affrontare il volo. Niet. Niente da
> fare per Ryanair: pretendevano quella stramaledetta carta
> dell'ospedale (che la signora aveva nel frattempo contattato e si era
> detto disponibile a inviare un fax che Ryanair non ha voluto perchè,
> ipeto "troppo tardi"... "ma troppo tardi tua sorella, brutta ***** che
> non sei altro" avrei voluto dirle!).
>
> Io dico solo questo: perchè al check-in quei bastardi e incompetenti
> di Ryanair non hanno sollevato alcun probema? Se lo avessero fatto, il
> marito avrebbe avuto il tempo (in taxi, ovviamente) di tornare in
> ospedale e farsi dare la carta mancante. Invece no: andava tutto bene,
> le hanno addirittura, ripeto, organizzato il servizio di assistenza
> per poi sentirsi rifiutare al gate. Quattro persone, in agosto, a
> Edinburgo col festival e con gli hotel zeppi, pieni di gente...
> Maledetti, sono dei maledetti e ribadisco che l'unico augurio
> possibile sia il fallimento.[/color]
non l'hanno imbarcata perchè non volevano pagare all'aereoporto i due
operatori e la sedia a rotelle quei pezzi di ***** della ryanair
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> Sabato 22 agosto, aereoporto di Edinburgo.
>
> Noto una famiglia emiliana (l'ho capito dall'accento) al check-in del
> nostro volo di ritorno Ryanair: moglie, marito, due figli adolescenti.
> La moglia stava col "gambone" ingessato su una sedia a rotelle
> usufruendo dei previsti servizi di assistenza.
> Punto.
>
> Al gate.
> Io e la mia compagna ci sediamo in attesa, poi io vado a comprare una
> bottiglia di whyski e quando torno vedo che la famiglia di cui sopra è
> seduta vicino alla mia compagna.
> Scambio di sguardi e inevitabile cenno di cortesia (saluto).
> Poi m'è venuto spontaneo non farmi i ***** miei e ho chiesto alla
> signora: "... Ma si è fatta male qui... in vacanza?".
> E invece era successo che due giorni prima, all'aereporto di Bologna,
> era inciampata su un bagaglio di un viaggiatore e quindi caduta. Le
> era sembrata una banalissima caduta che non aveva procurato problemi
> particolari e la fasciatura stretta che le hanno fatto all'infermeria
> dell'aereoporto le ha permesso (purtroppo...) di partire senza
> avvertire alcun dolore.
> Poi, una volta sbarcata nella capitale scozzese sono emersi i primi
> dolori sempre più pressanti al punto che si è dovuta recare in
> ospedale dove, cazzarola!, le hanno riscontrato doppia frattura del
> perone. Vi rendete conto? Per una stupida caduta nella sala di aspetto
> di un aereoporto... :-(
>
> Insomma, a un certo punto arriva l'addetta Ryanair, faccia da ****
> indicibile, odiosa, antipatica e con l'aria professionale da due soldi
> che annuncia alla famiglia parmense (mi han poi detto loro di essere
> di Parma) che non sarebbero potuti partire per la mancanza di una
> fantomatica carta dell'ospedale.
> La signora ha detto che tutte le carte rilasciate dall'ospedale erano
> lì, a loro disposizione, e che lei non ne aveva altre e aveva
> chiaramente riferito ai medici che doveva reimbarcarsi.
> Ha implorato, piangendo, la tipa di Ryanair dicendole che "it's no
> right, it's a big problem for us..." (e io, piuttosto che versare
> lacrime pubbliche, umiliandomi, per Ryanair avrei pisciato addosso
> all'addetta, cmq...) e le ha pure detto che avrebbe telefonato
> all'ospedale per farsi mandare un fax, ma la risposta è stata "non è
> possibile, è troppo tardi".
> E' intervenuta un'altra addetta Ryanair che, almeno d'aspetto, si è
> mostrata più sensibile e rispettosa del problema e della signora e,
> dopo uno scambio di chiamate con non so chi, arriva la conferma: la
> signora non può essere imbarcata.
> Un viaggiatore medico, dopo avere letto i referti della signora si è
> proposto di redigere una liberatoria, un certificato nel quale
> dichiarava che il soggetto poteva affrontare il volo. Niet. Niente da
> fare per Ryanair: pretendevano quella stramaledetta carta
> dell'ospedale (che la signora aveva nel frattempo contattato e si era
> detto disponibile a inviare un fax che Ryanair non ha voluto perchè,
> ipeto "troppo tardi"... "ma troppo tardi tua sorella, brutta ***** che
> non sei altro" avrei voluto dirle!).
>
> Io dico solo questo: perchè al check-in quei bastardi e incompetenti
> di Ryanair non hanno sollevato alcun probema? Se lo avessero fatto, il
> marito avrebbe avuto il tempo (in taxi, ovviamente) di tornare in
> ospedale e farsi dare la carta mancante. Invece no: andava tutto bene,
> le hanno addirittura, ripeto, organizzato il servizio di assistenza
> per poi sentirsi rifiutare al gate. Quattro persone, in agosto, a
> Edinburgo col festival e con gli hotel zeppi, pieni di gente...
> Maledetti, sono dei maledetti e ribadisco che l'unico augurio
> possibile sia il fallimento.[/color]
non l'hanno imbarcata perchè non volevano pagare all'aereoporto i due
operatori e la sedia a rotelle quei pezzi di ***** della ryanair
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27-08-2009, 10.36.01
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Re: Ryanair e il gesso
"don camillo" <doncamillo57@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:4568eb90-bc62-4327-847a-f509c5c84576@e27g2000yqm.googlegroups.com...[color=blue]
> Sabato 22 agosto, aereoporto di Edinburgo.
>
> Noto una famiglia emiliana (l'ho capito dall'accento) al check-in del
> nostro volo di ritorno Ryanair: moglie, marito, due figli adolescenti.
> La moglia stava col "gambone" ingessato su una sedia a rotelle
> usufruendo dei previsti servizi di assistenza.
> Punto.
>
> Al gate.
> Io e la mia compagna ci sediamo in attesa, poi io vado a comprare una
> bottiglia di whyski e quando torno vedo che la famiglia di cui sopra è
> seduta vicino alla mia compagna.
> Scambio di sguardi e inevitabile cenno di cortesia (saluto).
> Poi m'è venuto spontaneo non farmi i ***** miei e ho chiesto alla
> signora: "... Ma si è fatta male qui... in vacanza?".
> E invece era successo che due giorni prima, all'aereporto di Bologna,
> era inciampata su un bagaglio di un viaggiatore e quindi caduta. Le
> era sembrata una banalissima caduta che non aveva procurato problemi
> particolari e la fasciatura stretta che le hanno fatto all'infermeria
> dell'aereoporto le ha permesso (purtroppo...) di partire senza
> avvertire alcun dolore.
> Poi, una volta sbarcata nella capitale scozzese sono emersi i primi
> dolori sempre più pressanti al punto che si è dovuta recare in
> ospedale dove, cazzarola!, le hanno riscontrato doppia frattura del
> perone. Vi rendete conto? Per una stupida caduta nella sala di aspetto
> di un aereoporto... :-(
>
> Insomma, a un certo punto arriva l'addetta Ryanair, faccia da ****
> indicibile, odiosa, antipatica e con l'aria professionale da due soldi
> che annuncia alla famiglia parmense (mi han poi detto loro di essere
> di Parma) che non sarebbero potuti partire per la mancanza di una
> fantomatica carta dell'ospedale.
> La signora ha detto che tutte le carte rilasciate dall'ospedale erano
> lì, a loro disposizione, e che lei non ne aveva altre e aveva
> chiaramente riferito ai medici che doveva reimbarcarsi.
> Ha implorato, piangendo, la tipa di Ryanair dicendole che "it's no
> right, it's a big problem for us..." (e io, piuttosto che versare
> lacrime pubbliche, umiliandomi, per Ryanair avrei pisciato addosso
> all'addetta, cmq...) e le ha pure detto che avrebbe telefonato
> all'ospedale per farsi mandare un fax, ma la risposta è stata "non è
> possibile, è troppo tardi".
> E' intervenuta un'altra addetta Ryanair che, almeno d'aspetto, si è
> mostrata più sensibile e rispettosa del problema e della signora e,
> dopo uno scambio di chiamate con non so chi, arriva la conferma: la
> signora non può essere imbarcata.
> Un viaggiatore medico, dopo avere letto i referti della signora si è
> proposto di redigere una liberatoria, un certificato nel quale
> dichiarava che il soggetto poteva affrontare il volo. Niet. Niente da
> fare per Ryanair: pretendevano quella stramaledetta carta
> dell'ospedale (che la signora aveva nel frattempo contattato e si era
> detto disponibile a inviare un fax che Ryanair non ha voluto perchè,
> ipeto "troppo tardi"... "ma troppo tardi tua sorella, brutta ***** che
> non sei altro" avrei voluto dirle!).
>
> Io dico solo questo: perchè al check-in quei bastardi e incompetenti
> di Ryanair non hanno sollevato alcun probema? Se lo avessero fatto, il
> marito avrebbe avuto il tempo (in taxi, ovviamente) di tornare in
> ospedale e farsi dare la carta mancante. Invece no: andava tutto bene,
> le hanno addirittura, ripeto, organizzato il servizio di assistenza
> per poi sentirsi rifiutare al gate. Quattro persone, in agosto, a
> Edinburgo col festival e con gli hotel zeppi, pieni di gente...
> Maledetti, sono dei maledetti e ribadisco che l'unico augurio
> possibile sia il fallimento.[/color]
non l'hanno imbarcata perchè non volevano pagare all'aereoporto i due
operatori e la sedia a rotelle quei pezzi di ***** della ryanair
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27-08-2009, 10.36.01
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Re: Ryanair e il gesso
"don camillo" <doncamillo57@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:4568eb90-bc62-4327-847a-f509c5c84576@e27g2000yqm.googlegroups.com...[color=blue]
> Sabato 22 agosto, aereoporto di Edinburgo.
>
> Noto una famiglia emiliana (l'ho capito dall'accento) al check-in del
> nostro volo di ritorno Ryanair: moglie, marito, due figli adolescenti.
> La moglia stava col "gambone" ingessato su una sedia a rotelle
> usufruendo dei previsti servizi di assistenza.
> Punto.
>
> Al gate.
> Io e la mia compagna ci sediamo in attesa, poi io vado a comprare una
> bottiglia di whyski e quando torno vedo che la famiglia di cui sopra è
> seduta vicino alla mia compagna.
> Scambio di sguardi e inevitabile cenno di cortesia (saluto).
> Poi m'è venuto spontaneo non farmi i ***** miei e ho chiesto alla
> signora: "... Ma si è fatta male qui... in vacanza?".
> E invece era successo che due giorni prima, all'aereporto di Bologna,
> era inciampata su un bagaglio di un viaggiatore e quindi caduta. Le
> era sembrata una banalissima caduta che non aveva procurato problemi
> particolari e la fasciatura stretta che le hanno fatto all'infermeria
> dell'aereoporto le ha permesso (purtroppo...) di partire senza
> avvertire alcun dolore.
> Poi, una volta sbarcata nella capitale scozzese sono emersi i primi
> dolori sempre più pressanti al punto che si è dovuta recare in
> ospedale dove, cazzarola!, le hanno riscontrato doppia frattura del
> perone. Vi rendete conto? Per una stupida caduta nella sala di aspetto
> di un aereoporto... :-(
>
> Insomma, a un certo punto arriva l'addetta Ryanair, faccia da ****
> indicibile, odiosa, antipatica e con l'aria professionale da due soldi
> che annuncia alla famiglia parmense (mi han poi detto loro di essere
> di Parma) che non sarebbero potuti partire per la mancanza di una
> fantomatica carta dell'ospedale.
> La signora ha detto che tutte le carte rilasciate dall'ospedale erano
> lì, a loro disposizione, e che lei non ne aveva altre e aveva
> chiaramente riferito ai medici che doveva reimbarcarsi.
> Ha implorato, piangendo, la tipa di Ryanair dicendole che "it's no
> right, it's a big problem for us..." (e io, piuttosto che versare
> lacrime pubbliche, umiliandomi, per Ryanair avrei pisciato addosso
> all'addetta, cmq...) e le ha pure detto che avrebbe telefonato
> all'ospedale per farsi mandare un fax, ma la risposta è stata "non è
> possibile, è troppo tardi".
> E' intervenuta un'altra addetta Ryanair che, almeno d'aspetto, si è
> mostrata più sensibile e rispettosa del problema e della signora e,
> dopo uno scambio di chiamate con non so chi, arriva la conferma: la
> signora non può essere imbarcata.
> Un viaggiatore medico, dopo avere letto i referti della signora si è
> proposto di redigere una liberatoria, un certificato nel quale
> dichiarava che il soggetto poteva affrontare il volo. Niet. Niente da
> fare per Ryanair: pretendevano quella stramaledetta carta
> dell'ospedale (che la signora aveva nel frattempo contattato e si era
> detto disponibile a inviare un fax che Ryanair non ha voluto perchè,
> ipeto "troppo tardi"... "ma troppo tardi tua sorella, brutta ***** che
> non sei altro" avrei voluto dirle!).
>
> Io dico solo questo: perchè al check-in quei bastardi e incompetenti
> di Ryanair non hanno sollevato alcun probema? Se lo avessero fatto, il
> marito avrebbe avuto il tempo (in taxi, ovviamente) di tornare in
> ospedale e farsi dare la carta mancante. Invece no: andava tutto bene,
> le hanno addirittura, ripeto, organizzato il servizio di assistenza
> per poi sentirsi rifiutare al gate. Quattro persone, in agosto, a
> Edinburgo col festival e con gli hotel zeppi, pieni di gente...
> Maledetti, sono dei maledetti e ribadisco che l'unico augurio
> possibile sia il fallimento.[/color]
non l'hanno imbarcata perchè non volevano pagare all'aereoporto i due
operatori e la sedia a rotelle quei pezzi di ***** della ryanair
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Re: Ryanair e il gesso
"don camillo" <doncamillo57@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:4568eb90-bc62-4327-847a-f509c5c84576@e27g2000yqm.googlegroups.com...[color=blue]
> Sabato 22 agosto, aereoporto di Edinburgo.
>
> Noto una famiglia emiliana (l'ho capito dall'accento) al check-in del
> nostro volo di ritorno Ryanair: moglie, marito, due figli adolescenti.
> La moglia stava col "gambone" ingessato su una sedia a rotelle
> usufruendo dei previsti servizi di assistenza.
> Punto.
>
> Al gate.
> Io e la mia compagna ci sediamo in attesa, poi io vado a comprare una
> bottiglia di whyski e quando torno vedo che la famiglia di cui sopra è
> seduta vicino alla mia compagna.
> Scambio di sguardi e inevitabile cenno di cortesia (saluto).
> Poi m'è venuto spontaneo non farmi i ***** miei e ho chiesto alla
> signora: "... Ma si è fatta male qui... in vacanza?".
> E invece era successo che due giorni prima, all'aereporto di Bologna,
> era inciampata su un bagaglio di un viaggiatore e quindi caduta. Le
> era sembrata una banalissima caduta che non aveva procurato problemi
> particolari e la fasciatura stretta che le hanno fatto all'infermeria
> dell'aereoporto le ha permesso (purtroppo...) di partire senza
> avvertire alcun dolore.
> Poi, una volta sbarcata nella capitale scozzese sono emersi i primi
> dolori sempre più pressanti al punto che si è dovuta recare in
> ospedale dove, cazzarola!, le hanno riscontrato doppia frattura del
> perone. Vi rendete conto? Per una stupida caduta nella sala di aspetto
> di un aereoporto... :-(
>
> Insomma, a un certo punto arriva l'addetta Ryanair, faccia da ****
> indicibile, odiosa, antipatica e con l'aria professionale da due soldi
> che annuncia alla famiglia parmense (mi han poi detto loro di essere
> di Parma) che non sarebbero potuti partire per la mancanza di una
> fantomatica carta dell'ospedale.
> La signora ha detto che tutte le carte rilasciate dall'ospedale erano
> lì, a loro disposizione, e che lei non ne aveva altre e aveva
> chiaramente riferito ai medici che doveva reimbarcarsi.
> Ha implorato, piangendo, la tipa di Ryanair dicendole che "it's no
> right, it's a big problem for us..." (e io, piuttosto che versare
> lacrime pubbliche, umiliandomi, per Ryanair avrei pisciato addosso
> all'addetta, cmq...) e le ha pure detto che avrebbe telefonato
> all'ospedale per farsi mandare un fax, ma la risposta è stata "non è
> possibile, è troppo tardi".
> E' intervenuta un'altra addetta Ryanair che, almeno d'aspetto, si è
> mostrata più sensibile e rispettosa del problema e della signora e,
> dopo uno scambio di chiamate con non so chi, arriva la conferma: la
> signora non può essere imbarcata.
> Un viaggiatore medico, dopo avere letto i referti della signora si è
> proposto di redigere una liberatoria, un certificato nel quale
> dichiarava che il soggetto poteva affrontare il volo. Niet. Niente da
> fare per Ryanair: pretendevano quella stramaledetta carta
> dell'ospedale (che la signora aveva nel frattempo contattato e si era
> detto disponibile a inviare un fax che Ryanair non ha voluto perchè,
> ipeto "troppo tardi"... "ma troppo tardi tua sorella, brutta ***** che
> non sei altro" avrei voluto dirle!).
>
> Io dico solo questo: perchè al check-in quei bastardi e incompetenti
> di Ryanair non hanno sollevato alcun probema? Se lo avessero fatto, il
> marito avrebbe avuto il tempo (in taxi, ovviamente) di tornare in
> ospedale e farsi dare la carta mancante. Invece no: andava tutto bene,
> le hanno addirittura, ripeto, organizzato il servizio di assistenza
> per poi sentirsi rifiutare al gate. Quattro persone, in agosto, a
> Edinburgo col festival e con gli hotel zeppi, pieni di gente...
> Maledetti, sono dei maledetti e ribadisco che l'unico augurio
> possibile sia il fallimento.[/color]
non l'hanno imbarcata perchè non volevano pagare all'aereoporto i due
operatori e la sedia a rotelle quei pezzi di ***** della ryanair
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