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  #511  
Vecchio 10-06-2007, 23.27.25
Carla Polastro
 
Messaggi: n/a
Predefinito [RECE] Aprile 2007: una papp con Istanbul intorno:-)

Venerdì 27 aprile, Gianluca e io siamo gli ultimi “pappisti” di IHV ad
arrivare a Istanbul e raggiungiamo gli altri al ristorante “Doy Doy”, al no.
13 di Sifa Hamami Sokak, dietro alla Moschea del Sultano Ahmet (aka Moschea
Blu). Abbiamo la gradita sorpresa di trovare fra i commensali Marco
Zecchinelli e la sua ragazza, Gaia, e facciamo la conoscenza di Davide
(“Polvere”) e Francesca e dei loro amici, di Riccardo Cortinovis, di
Francesco e Annalisa. Finita la cena, ripercorriamo lentamente l'Ippodromo,
fermandoci davanti alla colonna Serpentina e all'obelisco di Teodosio.
Soffia un vento gelido, ben poco primaverile, che contrasta con le miriadi
di tulipani in piena fioritura nelle aiuole. Mentre gli altri vanno a bere
qualcosa, Gianluca e io, un po' “strapazzati” dalla lunga giornata di
viaggio, torniamo in albergo (Ottoman Imperial, di fronte a Santa Sofia,
[url]http://www.ottomanhotelimperial.com[/url] ).

Il mattino seguente, Gianluca, Francesco e Annalisa sono i primi a lasciare
l'hotel, per andare a visitare Santa Sofia, la Cisterna Basilica e la
Moschea del Sultano Ahmet (“Istanbul for Dummies”, come l'ha subito
definita Corrado:-)). Un gruppo decisamente più nutrito (Beppe, Alice,
Riccardo, Andrea, Alessandra, Marco, Gaia, Corrado, Elena e io) si dirige
invece verso i Musei Archeologici, ricchi di reperti di altissimo livello,
primo fra tutti il sublime sarcofago detto di Alessandro Magno (in realt* è
ritenuto essere quello di un sovrano seleucide). Siamo rimasti almeno
mezz'ora in estatica contemplazione di tanta raffinata bellezza, in
straordinarie condizioni di conservazione. L'intera sezione dedicata alla
necropoli reale di Sidone è di enorme interesse, con sarcofagi
stilisticamente molto diversi tra loro, come quelli antropoidi, curioso
mélange greco-egizio.
Anche la sezione romana è una gioia per gli occhi. Fra le numerosissime
sculture esposte, mi hanno *particolarmente colpita un'espressiva testa di
bambino e una piccola, aggraziata statua di Atena, proveniente da Leptis
Magna (toh, chi si rivede!:-)).
Il quattrocentesco padiglione delle ceramiche, nato come casino di caccia, è
un vero incanto. Presenta splendidi pezzi di İznik del XVI e XVII sec., ma
anche ceramiche più antiche, quali alcune rare piastrelle di epoca
selgiuchide (XII-XIV sec.). Bellissimo è il mihrab proveniente dalla moschea
di İbrahim Bey a Karaman (Anatolia centrale), sempre in ceramica di İznik.

Mentre visitiamo i Musei Archeologici, al cellulare di Riccardo arriva un
SMS di Mario Jannelli, al quale diamo appuntamento per le 13 all'Ottoman
Imperial. Andrea lancia l'idea di andare a Eminönü, a mangiare i panini col
pesce. Prendiamo quindi il comodissimo tram e in men che non si dica
arriviamo a destinazione. I suddetti panini sono gustosissimi, ma si
riveleranno – per parecchi di noi – piuttosto difficili da digerire!:-)

Terminato il frugale spuntino, il gruppo si divide ancora una volta.
Gianluca, Riccardo e io riprendiamo il tram fino al capolinea di Kabataş,
diretti al palazzo di Dolmabahçe, ultima residenza dei sultani ottomani,
divenuta poi residenza presidenziale della neonata Repubblica. In una
delle *stanze dell'ex-Harem, morì, alle 9,05 del 10 novembre 1938, Mustafa
Kemal Atatürk (Padre dei Turchi).
I giardini, adagiati su una riva del Bosforo e di impronta europea, sono
magnifici. Dopo tre quarti d'ora di attesa (ovviamente in pieno sole...),
iniziamo la visita guidata del palazzo. “Guidata” per modo di dire, poiché
la giovane donna che ci fa da cicerone d* spiegazioni stringatissime e in
un pessimo inglese.
L'arredamento, un miscuglio di barocco, rococò e impero, è, a nostro avviso,
il trionfo del kitsch, ma interessante dal punto di vista storico-culturale.
E' anche il trionfo dei record: il lampadario più grande d'Europa (dono
della Regina Vittoria), la scala di cristallo (irlandese) più lunga e il
tappeto più grande del mondo. Gli unici locali che ci colpiscono
positivamente sono quelli del bagno turco, completamente in alabastro e
dalle sobrie decorazioni.
La seconda parte della visita è dedicata all'Harem. Qui la guida, un
giovanotto sui trent'anni, sembra essere nettamente più preparato della sua
collega e ha un modo di fare molto cordiale e simpatico.
Salta all'occhio il drammatico contrasto tra gli ambienti ufficiali e le
camere del sultano e dei suoi famigliari più stretti, da una parte, e quelli
delle concubine meno importanti e delle domestiche, dall'altra, ma anche fra
il bagno del sultano e quello delle donne. Suscita invece tenerezza la
nursery, con le piccole sedie a misura di bambino e una vecchia culla a
dondolo.

Quando usciamo dall'Harem si son fatte quasi le 18. Facciamo ancora due
passi in giardino, per poi tornare al capolinea del tram, che ci riporter*
a Sultanahmet. Ci riposiamo un po' in hotel e, intorno alle 20,
raggiungiamo il ristorante “Buhara93”, [url]http://www.buhararestaurant.com[/url], per
la prima papp internazionale ufficiale del newsgroup It.Hobby.Viaggi, che
ha raccolto ben 28 adesioni. All'ultimo minuto ci sono state, purtroppo,
due defezioni, quelle di Bianca e del marito Roberto, che qui a Istanbul
hanno avuto dei problemi di salute.
L'atmosfera, come sempre in queste occasioni, è allegra e conviviale al
massimo, le conversazioni vivaci e variate. E' finalmente giunto il momento
di conoscere de visu Marilisa, suo marito e i suoi genitori, ovvero la
componente partenopea della papp!
E' una serata piacevolissima, ma che non si conclude certo al ristorante!:-)
Con l'eccezione di Marilisa e dei suoi famigliari, ci dirigiamo verso la
zona del Four Seasons, dove troviamo un piccolo locale dall'aria simpatica
e che dispone di alcuni tavoli all'aperto. Vengono ordinati bevande e
narghilè. Questi ultimi (o piuttosto coloro che li fumano) sono fatti
oggetto dell'ilarit* generale, ça va sans dire.:-)

La mattina seguente è dura alzarsi a un'ora ragionevole!:-) Ma la
prospettiva di visitare il Museo delle Arti Turche e Islamiche (mentre
Gianluca andr* a Topkapı) rappresenta un ottimo incentivo! Il museo è
ospitato in un suggestivo edificio cinquecentesco, che si affaccia
sull'Ippodromo. L'aveva fatto costruire İbrahim Paşa, nominato visir da
Solimano il Magnifico nel 1523, che far* una gran brutta fine, ucciso nel
sonno perché lo sfarzo del suo stile di vita, analogo a quello del sultano,
suscitava – inevitabilmente – rancori e gelosie. Un destino, per certi
versi, simile a quello di Fouquet, sovrintendente delle finanze di Luigi
XIV.
Una cornice così ricca di fascino mette ancor più in risalto la magnificenza
delle collezioni, dagli antichi tappeti turchi o persiani, esposti
nell'immenso, altissimo salone d'onore, alle ceramiche, agli objets d'art,
ai sontuosi ornamenti per turbanti, alle cinture tempestate di pietre
preziose, alle custodie e leggii del Corano intarsiati di avorio e
madreperla, agli elegantissimi set calligrafici... Un *reperto di qualit*
eccezionale è rappresentato dal portone della Grande Moschea di Cizre,
squisitamente intarsiato e ornato da un battente in bronzo, composto da due
draghi e una testa di leone (l'altro battente è stato trafugato e ora si
trova nella Collezione David di Copenhagen),
[url]http://www.transoxiana.org/Eran/Articles/bilici.html[/url].
Allo stesso livello dell'incantevole giardino si trova una piccola ma
interessante sezione etnografica, dove sono stati riprodotti diversi
ambienti: tende di nomadi, abitazioni rurali e urbane, un negozio di
tessuti, ecc.

Uscita dal museo, mi dirigo verso la moschea di Sokollu Mehmet Paşa (1571),
una delle principali realizzazioni del sommo architetto Sinan. Come capita
di sentirsi in perfetta sintonia a primo sguardo con certe persone, trovo
che possa accadere anche con determinati luoghi. Questa moschea, per quanto
mi riguarda, è uno di quei luoghi. Appena entrata, avverto una sensazione
di totale armonia e serenit*, quasi conoscessi queste mura da sempre. C'è
una luce morbida e soffusa e tanta tranquillit*, che contribuiscono a
creare un'atmosfera ovattata, piena di pace. I miei passi, lenti sugli
spessi tappeti, non fanno alcun rumore. Mi fermo a osservare i dettagli
decorativi, le piastrelle di İznik dai colori vivaci che rivestono il
mihrab, i minuscoli frammenti della pietra nera sacra custodita alla Mecca
e incastonati in quattro diversi punti della moschea.

La mia meta successiva è la vicina moschea Küçük Aya Sofya (“piccola Santa
Sofia”), ex-chiesa dei Ss. Sergio e Bacco. E' un bell'edificio, ma non
suscita in me – nemmeno lontanamente – l'emozione provata alla Sokollu
Mehmet Paşa Camii. La chiesa bizantina fu fatta costruire da Giustiniano
tra il 527 e il 536 e venne trasformata in moschea da Hüseyin Aya, tra il
15° e il 16° sec. E' un ambiente luminoso, dove predomina il bianco e la
cupola ha la peculiarit* di essere priva di pennacchi sferici.

Per tornare in albergo, dove ho appuntamento con Gianluca, mi inerpico per
stradine secondarie, avendo un'idea assai vaga di dove mi trovo (cosa, per
me, normale, dato che ho il senso di orientamento di una talpa
cerebrolesa:-)). Quel che è certo è che si tratta di una sezione di
Sultanahmet ben diversa da quella maggiormente frequentata dai turisti,
dalle aiuole curatissime e *dagli innumerevoli ristoranti e negozi di
souvenir. Qui di massicci lavori di ristrutturazione non ve n'è traccia. Le
case hanno spesso un aspetto fatiscente e i dissestati marciapiedi sono
disseminati di cumuli di rifiuti.
Rispetto all'anno scorso, quando ho visitato solo la parte monumentale di
Istanbul, sento di “vivere” la citt* in maniera del tutto differente, con
questo girovagare, da sola e “nez au vent”, in un quartiere un po' fuori dai
sentieri più battuti.

Dopo aver mangiato qualcosa, Gianluca e io decidiamo, vista la giornata
sfolgorante di sole, di fare un giro in battello sul Bosforo, per me un bis
molto gradevole. Trattandosi di una domenica pomeriggio, l'imbarcazione è
strapiena sia di turisti che di autoctoni, ed è un'autentica “Torre di
Babele”!:-) Nonostante il sole, l'aria è parecchio fredda e dopo una
quarantina di minuti sul ponte scoperto, scendiamo al piano sottostante,
alla ricerca di un po' di tepore all'interno del saloncino. Dividiamo un
tavolo con alcuni Siriani (ne avevamo incontrati altri due a Dolmabahçe),
poiché di tavoli liberi non ce n'è neanche l'ombra.
Dopo la scarpinata di stamattina, è così piacevolmente riposante e
rilassante starsene seduti qui, ad ammirare le rive verdeggianti del
Bosforo, i palazzi ottomani e le bellissime ville in legno, la fortezza di
Rumeli Hasarı e i moderni ponti...

Tornati sulla terra ferma, attraversiamo la strada ed entriamo nel grande
cortile della Yeni Cami (Moschea Nuova). Il notevole affollamento ci fa
desistere dall'idea di visitarne l'interno e ci spostiamo quindi in
direzione della piccola Rüstem Paşa Camii, altro capolavoro di Sinan,
eretta nel 1561 in una inusuale posizione sopraelevata a causa della
probabile presenza, gi* all'epoca, di un mercato (l'attuale Bazar Egiziano
o delle spezie). Anche qui veniamo accolti dallo splendore delle ceramiche
di İznik, in un ambiente raccolto e di grande suggestione, immerso in una
fresca penombra.

Prendiamo per l'ennesima volta il tram per rientrare in albergo, dove, alle
19, dobbiamo incontrare una parte del gruppo. Con gli altri ci dovremmo
trovare al Pera Palas per un aperitivo ma, nel frattempo, Riccardo ha
avvisato con un SMS Beppe che l'hotel è chiuso per restauri. Il rendez-vous
è quindi spostato alla Torre di Galata, per poi cenare tutti assieme (Papp
2, la vendetta:-)) a Taksim.
Camminando lungo la İstiklâl Caddesi, incrociamo moltissime persone reduci
dalla grande manifestazione pro-laicit* svoltasi nel pomeriggio.
Non mi sono segnata il nome del ristorante, che comunque non consiglierei ad
altri, visto lo scarso rapporto qualit*/prezzo. All'uscita dal locale, ci
sono i primi commiati, purtroppo (“cosa bella e mortal...”, con quel che
segue) e Gianluca e io, in compagnia di Corrado ed Elena, facciamo ritorno a
Sultanahmet in taxi. Quant'è splendida Istanbul “by night”...

La mattina seguente lasciamo in deposito i nostri bagagli presso l'Ottoman
Imperial, prendiamo il tram fino a Eminönü e da lì il bus 99A che ci porter*
nelle immediate vicinanze della Eyüp Sultan Camii, che custodisce uno dei
santuari più importanti dell'Islam, ovvero il mausoleo di Ayyub ( Eyüp in
turco), fedele compagno del Profeta, caduto a Costantinopoli durante la
prima spedizione araba contro la capitale bizantina (673-77). I turisti si
mescolano ai tantissimi pellegrini, provenienti da tutto il mondo musulmano.
E' pure questo un monumento di grande fascino, illegiadrito da fontane,
ceramiche di Tekfur, preziose cancellate in argento e inferriate in rame
dorato. Nei cortili svettano alberi secolari.

A causa del tempo grigio, rinunciamo a salire fino al Caffè Pierre Loti: il
panorama non deve essere granché, oggi!:-/

Torniamo sulla strada principale e saliamo su un taxi, che ci condurr* alla
ex-chiesa di San Salvatore in Chora (Kariye Camii), rivestita di
meravigliosi mosaici bizantini e che Gianluca non può non visitare. Ne
rimane, com'è facilmente prevedibile, estasiato, nonostante le folle a dir
poco oceaniche. Ingressi scaglionati non sarebbero una cattiva idea...

La nostra ultima tappa è – tanto per chiudere in bellezza – “lo splendore e
la gioia" di questa citt*, la Moschea di Solimano il Magnifico, una delle
massime espressioni della creativit* di Sinan e il cui loggiato sembra
disegnato dal Sangallo (Sinan, non a caso, è stato un attento studioso
dell'architettura rinascimentale italiana).

Per pranzo torniamo al “Buhara93”. Una volta rifocillati, andiamo a sederci,
all'ombra di un albero, *sulla terrazza dell'Ottoman Imperial, con vista su
Santa Sofia. Veniamo presto raggiunti da Beppe e Alice, con i quali
effettueremo il transfer all'aeroporto Sabiha Gökçen, e da Riccardo, che
rester* a Istanbul ancora un giorno, beato lui!

Arrivati in aeroporto con ampio anticipo, vi troviamo Bianca e Roberto, in
attesa di imbarcarsi sul nostro stesso volo Myair per Orio al Serio. Volo
che decoller* con mezz'ora di ritardo, arrivando a destinazione intorno
alle 21,30. Salutiamo i nostri compagni di viaggio e, recuperati bagagli e
auto, imbocchiamo l'autostrada verso casa.

***************************************************************************

Buon inizio di settimana a tutti/e,

Carla:-)

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  #512  
Vecchio 10-06-2007, 23.27.52
giumak
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: [RECE] Aprile 2007: una papp con Istanbul intorno:-)

Carla Polastro ha scritto:[color=blue]
> Venerdì 27 aprile, Gianluca e io siamo gli ultimi “pappisti” di IHV ad
> arrivare a Istanbul e raggiungiamo gli altri al ristorante “Doy Doy”, al no.
> 13 di Sifa Hamami Sokak, dietro alla Moschea del Sultano Ahmet (aka Moschea
> Blu).[/color]
....

Porcamiseria! Mi fai gi* venir voglia di tornarci e lo sai perchè?
perchè stavolta abbiamo tralasciato di rivisitare (tranne Eyup che
abbiamo trovato radicalmente trasformato e la Moschea Blu) i luoghi gi*
visti. Leggere le tue descrizioni mi fa venire la nostalgia! Ma forse
non è soltanto colpa tua, è Istanbul che fa quest'effetto! :-))

Beppe :-)
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  #513  
Vecchio 10-06-2007, 23.27.53
primula rossa
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: [RECE] Aprile 2007: una papp con Istanbul intorno:-)

Carla Polastro ha scritto:
[color=blue]
> Venerdì 27 aprile, Gianluca e io siamo gli ultimi “pappisti” di IHV ad
> arrivare a Istanbul[/color]

[..]


Grazie per l'inappuntabile e dettagliato resoconto culturale in quel di
Istanbul!
Ho notato che il gruppo IHV stato del tutto libero di gironzolare per
proprio conto e si riunito solo in occasione della papp.
Se fossi venuto io, cara Carla, avresti dovuto sopportarmi a pi non
posso, in quanto non ti avrei "mollato" un momento, per approfittare al
massimo delle tue conoscenze culturali e linguistiche.
Aspettiamo ora l'altra rece preannunciata di Marilisa che curer forse pi
l'aspetto mangereccio e conviviale.
Ciao,
Sergio :-)

--
Un uomo saggio impara dall'esperienza, un uomo ancora pi saggio impara
dall'esperienza degli altri. (saggio cinese)

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
[url]http://www.newsland.it/news[/url] segnala gli abusi ad [email]abuse@newsland.it[/email]


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  #514  
Vecchio 10-06-2007, 23.27.56
Carla Polastro
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: [RECE] Aprile 2007: una papp con Istanbul intorno:-)

giumak wrote:
[color=blue]
> Porcamiseria! Mi fai gi* venir voglia di tornarci e lo sai perchè?
> perchè stavolta abbiamo tralasciato di rivisitare (tranne Eyup che
> abbiamo trovato radicalmente trasformato e la Moschea Blu) i luoghi gi*
> visti. Leggere le tue descrizioni mi fa venire la nostalgia! Ma forse
> non è soltanto colpa tua, è Istanbul che fa quest'effetto! :-))[/color]

Ti ringrazio di questa, almeno parziale, assoluzione!:-D

Battute a parte, ho anch'io gi* tanta nostalgia di Istanbul...

Un abbraccio forte a te e ad Alice,

Carla:-)
Rispondi citando Condividi su facebook
  #515  
Vecchio 10-06-2007, 23.27.57
Carla Polastro
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: [RECE] Aprile 2007: una papp con Istanbul intorno:-)

primula rossa wrote:
[color=blue]
> Grazie per l'inappuntabile e dettagliato resoconto culturale in quel di
> Istanbul![/color]

Grazie a te d'averlo letto e dei complimenti, caro Sergio!
[color=blue]
> Ho notato che il gruppo IHV è stato del tutto libero di gironzolare per
> proprio conto e si è riunito solo in occasione della papp.
> Se fossi venuto io, cara Carla, avresti dovuto sopportarmi a più non
> posso, in quanto non ti avrei "mollato" un momento, per approfittare al
> massimo delle tue conoscenze culturali e linguistiche.[/color]

Vedremo se, dopo la "calata su Parigi" di giugno, la penserai ancora nello
stesso modo!:-)))

Bisous a te e a Paola,

Carla:-)
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  #516  
Vecchio 10-06-2007, 23.28.02
Hevelius
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: [RECE] Aprile 2007: una papp con Istanbul intorno:-)


"Carla Polastro" <carlapolastro@faqparigine.it> ha scritto nel messaggio
news:5a7v9rF2mukl8U1@mid.individual.net...[color=blue]
> Venerdì 27 aprile, Gianluca e io siamo gli ultimi “pappisti” di IHV ad
> arrivare a Istanbul e raggiungiamo gli altri al ristorante “Doy Doy”, al
> no.
> 13 di Sifa Hamami Sokak, dietro alla Moschea del Sultano Ahmet (aka
> Moschea
> Blu). Abbiamo la gradita sorpresa di trovare fra i commensali Marco
>
> [***]
> Carla:-)
>[/color]

Dopo aver apprezzato la tua Rece che considerero' come guida di un mio
prossimo viaggio ad Istanbul, vorrei chiedere a te e agli altri reduci
della papp alcune informazioni logistiche considerando che ho gia'
prenotato il volo (con Myair su Sabiha) e l'albergo (hotel Nena in zona
SultanAhmet).
- Trasporto dall'aeroporto di Sabiha: Essendo in 4 opteremmo per un taxi.
Qualcuno ha esperienza del costo di un taxi da Sabiha al centro di
Istanbul?. Eventuali alternative da voi sperimentate?
- ATM a Sabiha: Sono disponibili ed operativi per un prelievo di lire
turche all'aeroporto?
- Gite sul Bosforo, magari fino al Mar Nero: Non volendo soggiacere alle
esose richieste dei tour organizzati disponibili all'albergo prenotato,
quali sono le vostre esperienze al riguardo?
- Altre utili informazioni sarebbero molto gradite.

Ringraziamenti a coloro che vorranno rispondere.

Hevelius

"Il piu' bello dei mari e' quello che non navigammo"
Nazim Hikmet

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  #517  
Vecchio 10-06-2007, 23.28.03
Edoardo Vancini
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: [RECE] Aprile 2007: una papp con Istanbul intorno:-)


"Hevelius" <me@privacy.net> ha scritto nel messaggio
news:LMF%h.391$U01.2679@twister1.libero.it...
[color=blue]
> - Gite sul Bosforo, magari fino al Mar Nero: Non volendo soggiacere alle
> esose richieste dei tour organizzati disponibili all'albergo prenotato,
> quali sono le vostre esperienze al riguardo?[/color]

Bah, volendo vai al molo e ti compri direttamente il biglietto senza
permettere che i tour operator ci facciano la cresta; non ricordo quanto
costa, ma abbordabilissimo.

Per, per quanto mi riguarda, fu una delle esperienze meno entusiasmanti
dell'intero viaggio.
Le rive del Bosforo sono costruite per molti chilometri, per cui vedrai
principalmente delle case (moderne).
Una volta giunti all'ultima fermata, con una piccola salita a piedi ti godi
una bella vista del Mar Nero. Bello, ma imho non vale le ore che ci devi
investire con tutto quello che c' da vedere a Istanbul. A meno che tu non
stia l una settimana, si intende.

Ciao

Edoardo


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  #518  
Vecchio 10-06-2007, 23.28.09
Carla Polastro
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: [RECE] Aprile 2007: una papp con Istanbul intorno:-)

Hevelius wrote:
[color=blue]
> Dopo aver apprezzato la tua Rece che considerero' come guida di un mio
> prossimo viaggio ad Istanbul,[/color]

Ne sono lusingata.
[color=blue]
> - Trasporto dall'aeroporto di Sabiha: Essendo in 4 opteremmo per un taxi.
> Qualcuno ha esperienza del costo di un taxi da Sabiha al centro di
> Istanbul?. Eventuali alternative da voi sperimentate?[/color]

Il transfer organizzato tramite l'albergo ci è costato 40 euro a tratta
(indipendentemente dal numero dei passeggeri).

All'andata, l'autista, giovane e gentilissimo, ci ha anche offerto biscotti
e Coca-Cola!:-)
[color=blue]
> - ATM a Sabiha: Sono disponibili ed operativi per un prelievo di lire
> turche all'aeroporto?[/color]

Sì e tieni conto che di bancomat ne troverai ovunque, a Istanbul.
[color=blue]
> - Gite sul Bosforo, magari fino al Mar Nero: Non volendo soggiacere alle
> esose richieste dei tour organizzati disponibili all'albergo prenotato,
> quali sono le vostre esperienze al riguardo?[/color]

Come ha gi* scritto Edoardo, la cosa più semplice e conveniente è acquistare
il biglietto direttamente sul molo. Gianluca e io abbiamo effettuato il
giro "standard", che dura un'ora e tre quarti ca., al prezzo di 20 lire
turche a testa.

Güle Güle!

Carla:-)
Rispondi citando Condividi su facebook
  #519  
Vecchio 10-06-2007, 23.28.10
Wyvern
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: [RECE] Aprile 2007: una papp con Istanbul intorno:-)

On Mon, 07 May 2007 08:34:14 +0200, Carla Polastro
<carlapolastro@faqparigine.it> wrote:

Carla, grazie mille per la rece, che mi pregio di commentare a
spizzichi... :-)
[color=blue]
>Venerdì 27 aprile, Gianluca e io siamo gli ultimi “pappisti” di IHV ad
>arrivare a Istanbul e raggiungiamo gli altri al ristorante “Doy Doy”, al no.
>13 di Sifa Hamami Sokak, dietro alla Moschea del Sultano Ahmet (aka Moschea
>Blu).[/color]

Last but not least... si dice in questi casi! :-)
[color=blue]
>Abbiamo la gradita sorpresa di trovare fra i commensali Marco
>Zecchinelli e la sua ragazza, Gaia,[/color]

E' stata una grandissima sorpresa anche per noi... nonostante Corrado
abbia fatto di tutto per tradirsi è stato tanto sorprendente quanto
piacevole ritrovarli in quel di Istanbul.
[color=blue]
>e facciamo la conoscenza di Davide
>(“Polvere”) e Francesca e dei loro amici, di Riccardo Cortinovis, di
>Francesco e Annalisa. Finita la cena, ripercorriamo lentamente l'Ippodromo,
>fermandoci davanti alla colonna Serpentina e all'obelisco di Teodosio.
>Soffia un vento gelido, ben poco primaverile, che contrasta con le miriadi
>di tulipani in piena fioritura nelle aiuole. Mentre gli altri vanno a bere
>qualcosa, Gianluca e io, un po' “strapazzati” dalla lunga giornata di
>viaggio, torniamo in albergo (Ottoman Imperial, di fronte a Santa Sofia,
>[url]http://www.ottomanhotelimperial.com[/url] ).[/color]

Per i sopravvissuti si è andati invece di Raki in un pub popolato di
angloablanti....

[...]
[color=blue]
>Un gruppo decisamente più nutrito (Beppe, Alice,
>Riccardo, Andrea, Alessandra, Marco, Gaia, Corrado, Elena e io) si dirige
>invece verso i Musei Archeologici, ricchi di reperti di altissimo livello,
>primo fra tutti il sublime sarcofago detto di Alessandro Magno (in realt* è
>ritenuto essere quello di un sovrano seleucide). Siamo rimasti almeno
>mezz'ora in estatica contemplazione di tanta raffinata bellezza, in
>straordinarie condizioni di conservazione. L'intera sezione dedicata alla
>necropoli reale di Sidone è di enorme interesse, con sarcofagi
>stilisticamente molto diversi tra loro, come quelli antropoidi, curioso
>mélange greco-egizio.[/color]

In effetti mi sono domandato nei giorni seguenti come ho fatto a
perdermi il Museo Archeologico durante il primo viaggio a Instanbul...
davvero bellissimo, lo consiglierei come must anche a tutti coloro che
visitano la citt* per la prima volta (con 3-4 giorni o più a
disposizione)

[...]
[color=blue]
>Mentre visitiamo i Musei Archeologici, al cellulare di Riccardo arriva un
>SMS di Mario Jannelli, al quale diamo appuntamento per le 13 all'Ottoman
>Imperial. Andrea lancia l'idea di andare a Eminönü, a mangiare i panini col
>pesce. Prendiamo quindi il comodissimo tram e in men che non si dica
>arriviamo a destinazione. I suddetti panini sono gustosissimi, ma si
>riveleranno – per parecchi di noi – piuttosto difficili da digerire!:-)[/color]

Stomaci deboli! Io ne ho mangiati due e li ho triturati e digeriti
senza colpo ferire! :-)

[...]
[color=blue]
>L'atmosfera, come sempre in queste occasioni, è allegra e conviviale al
>massimo, le conversazioni vivaci e variate. E' finalmente giunto il momento
>di conoscere de visu Marilisa, suo marito e i suoi genitori, ovvero la
>componente partenopea della papp![/color]

Fantastica come al solito la PAPP! Con il più il gusto esotico di
essere tutti in viaggio, in bilico tra Occidente e Oriente... :-)

(unica, minuscola pecca... la avevano la pizza 4 stagioni... ;-)))
[color=blue]
>E' una serata piacevolissima, ma che non si conclude certo al ristorante!:-)
>Con l'eccezione di Marilisa e dei suoi famigliari, ci dirigiamo verso la
>zona del Four Seasons, dove troviamo un piccolo locale dall'aria simpatica
>e che dispone di alcuni tavoli all'aperto. Vengono ordinati bevande e
>narghilè. Questi ultimi (o piuttosto coloro che li fumano) sono fatti
>oggetto dell'ilarit* generale, ça va sans dire.:-)[/color]

Addirituttura dell'ilarit*... suvvia... chessar* mai... non era
neanche "speziato" in narghilè ;-)))
[color=blue]
>La mattina seguente è dura alzarsi a un'ora ragionevole!:-) Ma la
>prospettiva di visitare il Museo delle Arti Turche e Islamiche (mentre
>Gianluca andr* a Topkap?) rappresenta un ottimo incentivo![/color]

[...]

Questo invece me lo sono perso per la seconda volta... poco male,
motivo in più per fare un terzo viaggio! :-)
[color=blue]
>Uscita dal museo, mi dirigo verso la moschea di Sokollu Mehmet Pa?a (1571),
>una delle principali realizzazioni del sommo architetto Sinan. Come capita
>di sentirsi in perfetta sintonia a primo sguardo con certe persone, trovo
>che possa accadere anche con determinati luoghi. Questa moschea, per quanto
>mi riguarda, è uno di quei luoghi.[/color]

Concordo assolutamente, uno dei luogji magici di Istanbul! :-)

[...]
[color=blue]
>Per tornare in albergo, dove ho appuntamento con Gianluca, mi inerpico per
>stradine secondarie, avendo un'idea assai vaga di dove mi trovo (cosa, per
>me, normale, dato che ho il senso di orientamento di una talpa
>cerebrolesa:-)). Quel che è certo è che si tratta di una sezione di
>Sultanahmet ben diversa da quella maggiormente frequentata dai turisti,
>dalle aiuole curatissime e *dagli innumerevoli ristoranti e negozi di
>souvenir. Qui di massicci lavori di ristrutturazione non ve n'è traccia. Le
>case hanno spesso un aspetto fatiscente e i dissestati marciapiedi sono
>disseminati di cumuli di rifiuti.[/color]

Uno degli aspetti più belli di tornare in un posto dove si sono gi*
visitati i "must" (veri o presunti) è proprio quello di avventurarsi a
cuor leggero passeggiando per stradine secondarie (a me e Alessandra è
capitato lo stesso domenica pomeriggio a karakoy)
[color=blue]
>Rispetto all'anno scorso, quando ho visitato solo la parte monumentale di
>Istanbul, sento di “vivere” la citt* in maniera del tutto differente, con
>questo girovagare, da sola e “nez au vent”, in un quartiere un po' fuori dai
>sentieri più battuti.[/color]

:-))))

[...]
[color=blue]
> Il notevole affollamento ci fa
>desistere dall'idea di visitarne l'interno e ci spostiamo quindi in
>direzione della piccola Rüstem Pa?a Camii, altro capolavoro di Sinan,
>eretta nel 1561 in una inusuale posizione sopraelevata a causa della
>probabile presenza, gi* all'epoca, di un mercato (l'attuale Bazar Egiziano
>o delle spezie). Anche qui veniamo accolti dallo splendore delle ceramiche
>di ?znik, in un ambiente raccolto e di grande suggestione, immerso in una
>fresca penombra.[/color]

Questa, inseme alla Sokullu è la piccola moschea che preferisco a
Istanbul :-)

[color=blue]
> All'uscita dal locale, ci
>sono i primi commiati, purtroppo (“cosa bella e mortal...”, con quel che
>segue) e Gianluca e io, in compagnia di Corrado ed Elena, facciamo ritorno a
>Sultanahmet in taxi. Quant'è splendida Istanbul “by night”...[/color]

Anche noi ci siamo divertiti durante il ritorno in compagnia di un
simpaticissimo tassista manco a dirlo appassionato di calcio... :-)))

[...]
[color=blue]
>Buon inizio di settimana a tutti/e,
>Carla:-)[/color]

Grazie e buona settimana anche a te... questa rece ha contributo a
rendere migliore grazie a splendidi ricordi questo lunedì di sole e di
lavoro.

A presto

Andrea
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  #520  
Vecchio 10-06-2007, 23.28.12
Wyvern
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: [RECE] Aprile 2007: una papp con Istanbul intorno:-)

On Mon, 07 May 2007 13:32:50 GMT, "Edoardo Vancini"
<edoardo.vancini@libero.it> wrote:

[...]
[color=blue]
>Per, per quanto mi riguarda, fu una delle esperienze meno entusiasmanti
>dell'intero viaggio.
>Le rive del Bosforo sono costruite per molti chilometri, per cui vedrai
>principalmente delle case (moderne).
>Una volta giunti all'ultima fermata, con una piccola salita a piedi ti godi
>una bella vista del Mar Nero. Bello, ma imho non vale le ore che ci devi
>investire con tutto quello che c' da vedere a Istanbul. A meno che tu non
>stia l una settimana, si intende.
>Ciao
>Edoardo[/color]

A me invece era piaciuta molto, specialmente fatta di domenica, con
tutti gli autoctoni impegnati nella gita fuori porta... secondo me
molto utile per avere uno spaccato di societ e abitudini della citt.
Anche dal punto paesaggistico poi non mi era dispiaciuta.

Andrea

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