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  #21  
Vecchio 29-01-2009, 21.59.11
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Predefinito Re: tra chi gira con lo zaino ci sono sempre meno italiani?

Cielito Lindo scrisse:
[color=blue]
> trovo un interesssante post di Cotroneo sul blog del correre ... cosa
> ne pensate?[/color]
Che qui una volta era tutta campagna e non ci sono più le mezze
stagioni.
:-D
[color=blue]
> per me ha abbastanza ragione ... anche se io resisto :)[/color]
Io tutte le mattine vedo passare decine e decine di ragazzini/e che
vanno a scuola ed hanno degli zaini enormi...
:-)

ciao
nb, che lo zaino lo usa ancora per andare in montagna.


--
È meglio lavorare poco e fare tante vacanze, piuttosto che lavorare
molto e fare poche vacanze. (Massimo Catalano)

informazioni e links per viaggiare:
[url]http://www.ihv.it/viaggi.htm[/url]


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  #22  
Vecchio 29-01-2009, 21.59.11
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Predefinito Re: tra chi gira con lo zaino ci sono sempre meno italiani?

Cielito Lindo scrisse:
[color=blue]
> trovo un interesssante post di Cotroneo sul blog del correre ... cosa
> ne pensate?[/color]
Che qui una volta era tutta campagna e non ci sono più le mezze
stagioni.
:-D
[color=blue]
> per me ha abbastanza ragione ... anche se io resisto :)[/color]
Io tutte le mattine vedo passare decine e decine di ragazzini/e che
vanno a scuola ed hanno degli zaini enormi...
:-)

ciao
nb, che lo zaino lo usa ancora per andare in montagna.


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  #23  
Vecchio 29-01-2009, 21.59.11
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Predefinito Re: tra chi gira con lo zaino ci sono sempre meno italiani?

Cielito Lindo scrisse:
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> trovo un interesssante post di Cotroneo sul blog del correre ... cosa
> ne pensate?[/color]
Che qui una volta era tutta campagna e non ci sono più le mezze
stagioni.
:-D
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> per me ha abbastanza ragione ... anche se io resisto :)[/color]
Io tutte le mattine vedo passare decine e decine di ragazzini/e che
vanno a scuola ed hanno degli zaini enormi...
:-)

ciao
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  #24  
Vecchio 29-01-2009, 21.59.11
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Predefinito Re: tra chi gira con lo zaino ci sono sempre meno italiani?

Cielito Lindo scrisse:
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> trovo un interesssante post di Cotroneo sul blog del correre ... cosa
> ne pensate?[/color]
Che qui una volta era tutta campagna e non ci sono più le mezze
stagioni.
:-D
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> per me ha abbastanza ragione ... anche se io resisto :)[/color]
Io tutte le mattine vedo passare decine e decine di ragazzini/e che
vanno a scuola ed hanno degli zaini enormi...
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ciao
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  #25  
Vecchio 29-01-2009, 21.59.11
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Predefinito Re: tra chi gira con lo zaino ci sono sempre meno italiani?

Cielito Lindo scrisse:
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> trovo un interesssante post di Cotroneo sul blog del correre ... cosa
> ne pensate?[/color]
Che qui una volta era tutta campagna e non ci sono più le mezze
stagioni.
:-D
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> per me ha abbastanza ragione ... anche se io resisto :)[/color]
Io tutte le mattine vedo passare decine e decine di ragazzini/e che
vanno a scuola ed hanno degli zaini enormi...
:-)

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  #26  
Vecchio 29-01-2009, 21.59.11
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Predefinito Re: tra chi gira con lo zaino ci sono sempre meno italiani?

Cielito Lindo scrisse:
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> trovo un interesssante post di Cotroneo sul blog del correre ... cosa
> ne pensate?[/color]
Che qui una volta era tutta campagna e non ci sono più le mezze
stagioni.
:-D
[color=blue]
> per me ha abbastanza ragione ... anche se io resisto :)[/color]
Io tutte le mattine vedo passare decine e decine di ragazzini/e che
vanno a scuola ed hanno degli zaini enormi...
:-)

ciao
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  #27  
Vecchio 29-01-2009, 21.59.11
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Predefinito Re: tra chi gira con lo zaino ci sono sempre meno italiani?

Cielito Lindo scrisse:
[color=blue]
> trovo un interesssante post di Cotroneo sul blog del correre ... cosa
> ne pensate?[/color]
Che qui una volta era tutta campagna e non ci sono più le mezze
stagioni.
:-D
[color=blue]
> per me ha abbastanza ragione ... anche se io resisto :)[/color]
Io tutte le mattine vedo passare decine e decine di ragazzini/e che
vanno a scuola ed hanno degli zaini enormi...
:-)

ciao
nb, che lo zaino lo usa ancora per andare in montagna.


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È meglio lavorare poco e fare tante vacanze, piuttosto che lavorare
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  #28  
Vecchio 29-01-2009, 23.21.37
PeterAngel
 
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Predefinito Re: tra chi gira con lo zaino ci sono sempre meno italiani?


"Cielito Lindo" <maialate@yahoo.com> ha scritto nel messaggio
news:808c38b9-e435-4e42-bb1a-c7fb9840f24b@v39g2000pro.googlegroups.com...
[color=blue]
>Oggi, guardando una zaino da dietro, la possibilita´che ci sia un
> italiano o una italiana a caricarlo e´praticamente uguale a zero.[/color]

I tempi cambiano. Sulla Ryan spesso lo zaino paga più del passeggero, ergo
meglio lasciarlo a casa.
E'cambiato anche il treno, che oggi costa più dell'aereo: non è che anche il
mitico Interrail (turisti di giorno per poi dormire gratis in treno) è
finito o sta per finire là dove son finiti i megapacks a tre piani con
sedile?
Anche i campeggi italiani (che pure da noi sono per legge organizzazioni
"senza fini di lucro") costano più di certi alberghi e inspiegabilmente il
quintuplo dei campeggi europei (che pure inseguono il lucro!).
Viaggiare in auto, poi, è diventato roba da ricchi. Non tanto per il costo
del carburante e delle autostrade, ma per i balzelli che il neofeudalesimo
imperante ti affibbia ad ogni dogana: vignette, tasse "ecologiche", pedaggi,
ponti e gallerie, così che attraversare cinque o sei frontiere "sbagliate"
può costare anche un migliaio di euro.
Ma gli zaini si vedono ancora, dice giustamente Cielito, solo che davanti
non ci sta quasi mai un Italiano.
La mia osservazione è che davanti allo zaino c'è uno straniero sì, ma nella
maggior parte dei casi si tratta di un under18 che viaggia su tratte brevi
,sfruttando una rete di ostelli che noi non abbiamo e vacanze scolastiche
infrannuali che noi ormai ci sognamo. Ovvio che un ragazzino di Monaco o di
Zurigo con dieci giorni liberi per lo spring break salti su di un treno e
vada a godersi Venezia.
Il ragazzino italiano non lo farà mai. Primo perché neppure sa cos'è Venezia
(nelle nostre scuole non si studia né Arte né Storia dell'Arte), e se anche
lo sapesse nun gliene potrebbe frega' de meno (noi siamo ancora fermi alle
discoteche, "divertimenti" di 40 anni fa), secondo perché non avrebbe i
giorni liberi per farlo, terzo perché se è vero che in Italia a trent'anni
si vive ancora a casa, immaginiamo a sedici, quarto perché senza lo
spaghetto quotidiano perfettamente al dente un ragazzino italiano ha al
massino 24 ore di autonomia.
Rassegnamoci. Gli Italiani odiano viaggiare: amano andare nei posti ma
odiano il fatto che ciò comporti un viaggio. Dicono di amare i viaggi ma in
realtà, se potessero eliminare il viaggio ed essere teletrasportati
direttamente sul luogo, lo farebbero senza indugio.
Il ragazzino straniero, emulo di Goethe e Stendhal, ama invece proprio il
viaggio: il concetto di fatica premiata opposto all'italico ideale del
premio senza fatica.
E ricordo a tal proposito che ancora oggi, in Germania, per entrare a far
parte del collegio professionale (gilda) dei geometri e dei capimastro è
obbligatorio girare a piedi la Germania per almeno sei mesi. Solo così è
possibile osservare nel dettaglio le tecniche di costruzione degli edifici,
non certo dalla macchina ferma al semaforo. E la cosa più sorprendente è che
questo viaggio di studio lo fanno coi costumi tradizionali del mestiere,
risalenti al 1300. E nessuno si sogna di prenderli per i fondelli. Anzi:
come per i pellegrini di un tempo, il costume finisce col procacciare gratis
vitto, alloggio, amicizia e simpatia.

--
PeterAngel ----------------------------------
"Non importa dove vai, ma da dove te ne vai"



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  #29  
Vecchio 29-01-2009, 23.21.37
PeterAngel
 
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Predefinito Re: tra chi gira con lo zaino ci sono sempre meno italiani?


"Cielito Lindo" <maialate@yahoo.com> ha scritto nel messaggio
news:808c38b9-e435-4e42-bb1a-c7fb9840f24b@v39g2000pro.googlegroups.com...
[color=blue]
>Oggi, guardando una zaino da dietro, la possibilita´che ci sia un
> italiano o una italiana a caricarlo e´praticamente uguale a zero.[/color]

I tempi cambiano. Sulla Ryan spesso lo zaino paga più del passeggero, ergo
meglio lasciarlo a casa.
E'cambiato anche il treno, che oggi costa più dell'aereo: non è che anche il
mitico Interrail (turisti di giorno per poi dormire gratis in treno) è
finito o sta per finire là dove son finiti i megapacks a tre piani con
sedile?
Anche i campeggi italiani (che pure da noi sono per legge organizzazioni
"senza fini di lucro") costano più di certi alberghi e inspiegabilmente il
quintuplo dei campeggi europei (che pure inseguono il lucro!).
Viaggiare in auto, poi, è diventato roba da ricchi. Non tanto per il costo
del carburante e delle autostrade, ma per i balzelli che il neofeudalesimo
imperante ti affibbia ad ogni dogana: vignette, tasse "ecologiche", pedaggi,
ponti e gallerie, così che attraversare cinque o sei frontiere "sbagliate"
può costare anche un migliaio di euro.
Ma gli zaini si vedono ancora, dice giustamente Cielito, solo che davanti
non ci sta quasi mai un Italiano.
La mia osservazione è che davanti allo zaino c'è uno straniero sì, ma nella
maggior parte dei casi si tratta di un under18 che viaggia su tratte brevi
,sfruttando una rete di ostelli che noi non abbiamo e vacanze scolastiche
infrannuali che noi ormai ci sognamo. Ovvio che un ragazzino di Monaco o di
Zurigo con dieci giorni liberi per lo spring break salti su di un treno e
vada a godersi Venezia.
Il ragazzino italiano non lo farà mai. Primo perché neppure sa cos'è Venezia
(nelle nostre scuole non si studia né Arte né Storia dell'Arte), e se anche
lo sapesse nun gliene potrebbe frega' de meno (noi siamo ancora fermi alle
discoteche, "divertimenti" di 40 anni fa), secondo perché non avrebbe i
giorni liberi per farlo, terzo perché se è vero che in Italia a trent'anni
si vive ancora a casa, immaginiamo a sedici, quarto perché senza lo
spaghetto quotidiano perfettamente al dente un ragazzino italiano ha al
massino 24 ore di autonomia.
Rassegnamoci. Gli Italiani odiano viaggiare: amano andare nei posti ma
odiano il fatto che ciò comporti un viaggio. Dicono di amare i viaggi ma in
realtà, se potessero eliminare il viaggio ed essere teletrasportati
direttamente sul luogo, lo farebbero senza indugio.
Il ragazzino straniero, emulo di Goethe e Stendhal, ama invece proprio il
viaggio: il concetto di fatica premiata opposto all'italico ideale del
premio senza fatica.
E ricordo a tal proposito che ancora oggi, in Germania, per entrare a far
parte del collegio professionale (gilda) dei geometri e dei capimastro è
obbligatorio girare a piedi la Germania per almeno sei mesi. Solo così è
possibile osservare nel dettaglio le tecniche di costruzione degli edifici,
non certo dalla macchina ferma al semaforo. E la cosa più sorprendente è che
questo viaggio di studio lo fanno coi costumi tradizionali del mestiere,
risalenti al 1300. E nessuno si sogna di prenderli per i fondelli. Anzi:
come per i pellegrini di un tempo, il costume finisce col procacciare gratis
vitto, alloggio, amicizia e simpatia.

--
PeterAngel ----------------------------------
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Vecchio 29-01-2009, 23.21.37
PeterAngel
 
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Predefinito Re: tra chi gira con lo zaino ci sono sempre meno italiani?


"Cielito Lindo" <maialate@yahoo.com> ha scritto nel messaggio
news:808c38b9-e435-4e42-bb1a-c7fb9840f24b@v39g2000pro.googlegroups.com...
[color=blue]
>Oggi, guardando una zaino da dietro, la possibilita´che ci sia un
> italiano o una italiana a caricarlo e´praticamente uguale a zero.[/color]

I tempi cambiano. Sulla Ryan spesso lo zaino paga più del passeggero, ergo
meglio lasciarlo a casa.
E'cambiato anche il treno, che oggi costa più dell'aereo: non è che anche il
mitico Interrail (turisti di giorno per poi dormire gratis in treno) è
finito o sta per finire là dove son finiti i megapacks a tre piani con
sedile?
Anche i campeggi italiani (che pure da noi sono per legge organizzazioni
"senza fini di lucro") costano più di certi alberghi e inspiegabilmente il
quintuplo dei campeggi europei (che pure inseguono il lucro!).
Viaggiare in auto, poi, è diventato roba da ricchi. Non tanto per il costo
del carburante e delle autostrade, ma per i balzelli che il neofeudalesimo
imperante ti affibbia ad ogni dogana: vignette, tasse "ecologiche", pedaggi,
ponti e gallerie, così che attraversare cinque o sei frontiere "sbagliate"
può costare anche un migliaio di euro.
Ma gli zaini si vedono ancora, dice giustamente Cielito, solo che davanti
non ci sta quasi mai un Italiano.
La mia osservazione è che davanti allo zaino c'è uno straniero sì, ma nella
maggior parte dei casi si tratta di un under18 che viaggia su tratte brevi
,sfruttando una rete di ostelli che noi non abbiamo e vacanze scolastiche
infrannuali che noi ormai ci sognamo. Ovvio che un ragazzino di Monaco o di
Zurigo con dieci giorni liberi per lo spring break salti su di un treno e
vada a godersi Venezia.
Il ragazzino italiano non lo farà mai. Primo perché neppure sa cos'è Venezia
(nelle nostre scuole non si studia né Arte né Storia dell'Arte), e se anche
lo sapesse nun gliene potrebbe frega' de meno (noi siamo ancora fermi alle
discoteche, "divertimenti" di 40 anni fa), secondo perché non avrebbe i
giorni liberi per farlo, terzo perché se è vero che in Italia a trent'anni
si vive ancora a casa, immaginiamo a sedici, quarto perché senza lo
spaghetto quotidiano perfettamente al dente un ragazzino italiano ha al
massino 24 ore di autonomia.
Rassegnamoci. Gli Italiani odiano viaggiare: amano andare nei posti ma
odiano il fatto che ciò comporti un viaggio. Dicono di amare i viaggi ma in
realtà, se potessero eliminare il viaggio ed essere teletrasportati
direttamente sul luogo, lo farebbero senza indugio.
Il ragazzino straniero, emulo di Goethe e Stendhal, ama invece proprio il
viaggio: il concetto di fatica premiata opposto all'italico ideale del
premio senza fatica.
E ricordo a tal proposito che ancora oggi, in Germania, per entrare a far
parte del collegio professionale (gilda) dei geometri e dei capimastro è
obbligatorio girare a piedi la Germania per almeno sei mesi. Solo così è
possibile osservare nel dettaglio le tecniche di costruzione degli edifici,
non certo dalla macchina ferma al semaforo. E la cosa più sorprendente è che
questo viaggio di studio lo fanno coi costumi tradizionali del mestiere,
risalenti al 1300. E nessuno si sogna di prenderli per i fondelli. Anzi:
come per i pellegrini di un tempo, il costume finisce col procacciare gratis
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