Rece Valencia - Madrid - Barcellona ( lungo )
Salve a tutti voi; dopo avervi chiesto informazioni, siamo partiti ( e
tornati...! ) per la Spagna e vorrei condividere con voi le impressioni
ricavate.
Stazione di Incisa V.no ( FI ), treno per Firenze S.M.Novella ore 08:00.
Tutti e tre ( moglie e figlia ) raggianti, finalmente si parte! L'unico
pensiero che mi assilla è rivolto al caldo che penso di trovare e che non
sopporto; ma per la famiglia..... Arrivo in orario ( strano... ) e
ricongiungimento con l'altra fam.a ( anche loro in tre, anche loro con
figlia ). Maurizio ha già provveduto a telefonare al loro figlio maggiore
rimasto a casa, per "fare una corsa" e portargli velocemente in stazione il
suo marsupio con dentro tutto ( biglietti, soldi, fotocamera dig. ) rimasto
sul tavolo di cucina. Come inizio...!
Il treno è in ritardo, ma abbiamo tempo in abbondanza per il check-in in
aereoporto ( partiamo da Pisa, direz. Valencia ).
Volo. E qui cominciano i problemi. Mia figlia e l'altra ragazza non hanno
mai volato; quindi panico, rassicurazione reciproche, battute per
allentare la tensione. Prendiamo posto ( avevamo prenotato on-line, con
tanto di prenotazione per i posti, ma Ryanair se ne frega...); mia figlia
sembra abbastanza tranquilla. Decollo perfetto, tensione che si allenta. La
vista di ciò che stiamo sorvolando ( mare blu, Corsica, Canarie ) rende
piacevole a TUTTI il viaggio; l'ottimo atterraggio fa il resto.
Volare....?!?!?
E cosa sarà mai....!!! Con l'aiuto di piantina e cartina satellitare
preventivamente stampate, arriviamo all'appartamento fissato, incontriamo il
proprietario e, affacciandosi dalla vetrata del salotto...... la
straordinaria veduta della Città delle Scienze. E 'lì, la tocchiamo! La casa
è funzionale ( ci dobbiamo solo dormire.... sig... sig... ), all'undicesimo
piano di un palazzone, ma tanto c'è l'ascensore.....! Quello che ci frega,
chiaramente dopo che il tizio se nè già andato, è lo scoprire di avere nei
letti lenzuola di..... pile!!!! Pelosi, caldi e molto promettenti!!! Il
tizio non si trova, la sera vedremo cosa fare. Usciamo per la spesa; facce
non molto tranquillizzanti, quartiere molto sporco e tanta puzza di fritto.
Cena fuori e a letto. Notte da incubo! Io e mia moglie riusciamo a trovare
una tovaglia di cotone da stendere sul letto, su quelle stramaledette
lenzuola ormai matide di sudore. Quasi all'alba, con l'aiuto di un po' di
vento fresco, riusciamo a prendere sonno.
Primo giorno di visita della città ( ce ne siamo concessi solo due... ).
Camminiamo come pazzi, i piedi fanno male, il caldo ci uccide ( 41°..... ),
ma la città è bella. Rientro verso casa per doccia veloce e
conseguente Valencia by night. Ascensore GUASTO!!! Rinfrescati, usciamo per
il tour; bello e tranquillo ma non teniamo d'occhio l'orologio e "canniamo"
clamorosamente l'ultimo bus. A casa a piedi e 11 piani che ci aspettano.
Contromisure per la notte in funzione; riusciamo a dormire.
Secondo giorno dedicato all'Oceanografico e al museo della Scenza. Tutto
veramente mooolto bello. Il tunnel con gli squali( animale che adoro )
mi emoziona e lo faccio sù e giù più volte. I delfini
emizionano Valentina, mia figlia. Ritorno a casa con sorpresa: hanno
riparato l'ascensose. Il mattino dopo partenza in pulman ( prenotato il
giorno d'arrivo a Valencia ) per Madrid. Viaggio di 4 ore circa, tranquillo.
Appartamento funzionale, con lenzuola di COTONE ( è la prima cosa che
abbiamo controllato... ) distante 300 mt dalla staz. Metro di Principe Pio e
altrettanti dal Palazzo Reale. Avendo già programmato di lasciarsi una
giornata da dedicare a Toledo, iniziamo a scoprire la capitale iberica.
Bella, bella e ancora bella. Pulita abbastanza, facile da "usare", con un
gran bel movimento di gente. Piazze e monumenti bellissimi ( Plaza Mayor è
l'unica che mi ha parzialmente deluso, la credevo più coinvolgente... ),
Metro efficente, non eccessivamente sporco, discretamente respirabile. In 5
giorni ce la giriamo tutta ( Prado e Reina Sofia compresi ); Plaza de
Espana, Parque de el Retiro, Puerta del Sol, Plaza de Cibeles, la Gran Via,
il Palazzo Reale sono nostri! Plaza de Toros merita un accenno particolare;
volevamo visitarne l'interno e il museo, ci siamo arrivati nel pomeriggio
( era aperto solo di mattina ), ma era giorno di Corrida e allora...
L'idea; paghiamo per assistere alla Corrida, ci vediamo la presentazione con
la sfilata degli.... interpetri, le loro musiche, le loro veroniche di
riscaldamento, ci vediamo il Toro ( che animale stupendo! ) ed appena stanno
per entrare in scena i Picadores..... ce ne andiamo! Lo sò, abbiamo fatto
uno sgarbo
al popolo di Spagna, ma restando avremmo finito con il fare il tifo per il
Toro,
allora....
Rimango perplesso nel sentire, dietro a noi, anziani signori e signore,
libretto alla mano, discutere sui tori del giorno, nel saperne il peso,
se scarta da destra o viceversa. Come fanno da noi i maniaci degli
ippodromi. Solo che, salvo in rari casi, i cavalli RIcorrono.....
Madrid comunque preferiamo visitarla percorrendo le viuzze che
attraversano le grandi arterie; scoprire le sue innumerevoli botteghine, le
sue cantine, le sue porte, le sue finestre.
Ne rimango affascinato. Per mangiare non c'è che l'imbarazzo della scelta;
ovunque bocadillos, tapas, dolci di ogni tipo.
A parte la prima sera, dove prendiamo una colossale fregatura ( ristorante,
ci presentiamo alle 20,30, troppo presto, dove ci rifilano controvoglia del
pessimo cibo a prezzi non proprio economici ), in seguito ci facciamo furbi.
Di giorno adocchiamo i ristorantini con gli operai in pausa pranzo, ci
sediamo con muratori, elettricisti e via dicendo sicuri di mangiar bene e a
poco prezzo. La sera è appartamento e PASTASCIUTTA!!!
Abbiamo cenato anche in un ristorante vicino alla fermata Metro Opera ( El
Zagal, c/Trujillos 7 ); buon servizio, ottimo cibo, niente affatto caro.
Interrompiamo la visita di Madrid con la gita "fuori porta" a Toledo.
Carina, caratteristica ma tutta in salita! Ci sono i mezzi pubblici, ma così
non vedi niente, non scopri nulla.
L'ultimo giorno a Madrid è dedicato al Palazzo Reale, la mattina, e al
Santiago Bernabeu il pomeriggio. Bella fregatura.
A parte il fatto che sembra una brutta copia del Meazza, ci chiedono per la
visita 15 Euro. Ora; visto che l'ingresso al Prado ( no, dico, Il
Prado... ), è costato solo 6 Euro, il paragone mi sembra improponibile.
Deluso e arrabbiato decido di non entrare; dura prova per un calciofilo come
me.
Comunque veramente bella città, dove abbiamo trovato persone gentili e molto
disponibili alle nostre innumerevoli richieste di informazioni.
Siamo stati solo fortunati?
A sera, su un TG locale, la notizia dell'aereo caduto; il giorno dopo, allo
stesso terminal ( il T4 ) abbiamo il volo per Barcellona. Girare SUBITO
canale e niente info per le fanciulle.
Volo tranquillo, a parte il fatto che ci scaricano al terminal C anzichè al
B, dove sapevamo avere nelle vicinanze la stazione Renfe, che ci sarebbe
servita per il trasferimento in treno al vicino paese di Granolles dove
avevamo prenotato l'ultimo nostro appartamento. Ci perdiamo un po' per
l'aereoporto in quanto la stazione Renfe è segnalata solo dal terminal B, il
C nemmeno considerato. Un cartello in più no, è.......!?!?
Arriviamo, tutto molto bello e pulitissimo e via con lo spaghetto.... ( ci
piace la pasta, s'è capito? )
Barcellona; mah.... Bella è bella, però..... La trovo sporca, se possibile
caotica rispetto a Madrid, con la Metro in condizioni pietose, sudicia e
asfissiante. E incasinata. C'è il servizio Renfe che funge anche da Metrò
che ci incasina un po' la vita; fermate che non sono segnate e che invece
vengono effettuate e viceversa. Insomma; a Madrid sembrava di abitarci da
sempre, lì per orientarsi bene abbiamo dovuto penare un po'ed aspettare il
secondo giorno di visita. Lo so, continuo a fare paragoni;
forse Madrid avremmo dovuto visitarla per ultima!
Chiaramente non ci perdiamo niente delle cose che più la caratterizzano.
Le Ramblas sono proprio come me le aspettavo: un bello struscio continuo
pieno di tutto e di più. All'incica a metà percorso, il mercato della
Boqueria.
Entrandovi abbiamo la sensazione di essere capitati in una enorme
gioielleria, con la merce disposta in maniera perfetta, rispettando in modo
maniacale forme, grandezza e soprattutto colori. Un'esplosione di colori.
E un'esplosione di vita frenetica. Molto bello e caratteristico, da visitare
senz'altro.
Proseguiamo e la statua di Colombo ci indica il mare. Una domanda: ma perchè
continuano a chiamare Colombo in lingua ********? Colon?
Lo sentono suo fino a questo punto? Boh....?!?!?
Metro, due fermate e siamo in Passeig de Gracia dove ci aspetta Gaudì.
Casa Batllò si presenta con una fila di persone infinita; proseguiamo verso
Casa Pedrera, tanto l'altra la vedremo poi.... ( uno dei più grandi errori
di valutazione mai fatti; per un susseguirsi di eventi non ci siamo poi
stati, e mi mangio ancora le mani....... Ci tornerò.... )
Qui la fila è accettabile; bella, con l'interessante soffitta a volte e con
lo stupefacente tetto; veramente incredibile.
Non potevano chiaramente mancare le visite alla Cattedrale ( le impalcature
fanno ormai parte dei nostri viaggi... ), alla Sagrada Familia ( bella, ma
che di notte aumenta, per me, tutto il suo fascino ), alle sue piazze e
fontane
( spettacolare Plaza d'Espanya, immensa, con il Palau Nacional che la guarda
dall'alto, la
scalinata e la bellissima Fontana Magica che ci regalerà, di sera, uno
spettacolo
bellissimo ), il Barrio Gotico, Plaza Catalunya, centro nevralgico della
città. Due le cose che mi hanno maggiormente colpito: il Palau del la Musica
e Parc Guell.
Eccezzionali.
Dai viali di quest'ultimo, affascinanti con tutte quelle colonne.... storte,
si ammira tutta la città. Veramente una bella visita. Non è mancata anche
una visita al villaggio Olimpico, dal quale siamo poi discesi a piedi
attraverso un bel giardino pieno di pappagalli ( ma quanti ce ne sono in
tutta la città...?!?!? ), con conseguente visita al Teatro Greco.
Che dire di Barcellona: riempie gli occhi, mi fa sentire soddisfatto ma non
appagato.
Ultimo giorno di permanenza; al treno che ci sta riportando a Valencia, da
dove avevamo il volo di ritorno verso Pisa, si guasta la motrice. Arriviamo
alla Estacio del Nord con circa 1 ora di ritardo, non grave da farci perdere
il volo, ma sufficente per farci rimborsare parte del biglietto. In questo
sono
precisissimi: hai fatto tardi, anche per un minuto?
Hai perso il treno, ci dispiace. E' colpa nostra? Ti rimborsiamo il
disguido.
Come in Italia.......
All'aereoporto ci aspetta l'ultima sorpresa: il volo per Pisa viene
segnalato con partenza posticipata. Venti minuti, un'ora, un'ora e
mezza..... Ce la facciamo a lasciare la Spagna, ma "buchiamo" a causa del
ritardo il treno che ci avrebbe dovuto riportare nel Valdarno. Preso a
compassione ( avremmo dovuto dormire a casa sua....eehh...eehhhh... ),
Maurizio si presta per un ulteriore ultimo sforzo; prese le chiavi della
macchina, in 20
minuti ci riporta a casa.
Il mio letto, finalmente.
Conclusione: a parte gli imprevisti, tutti ampiamente superabili e superati,
bella esperienza.
Bei posti, tutto sommato bella gente, da consigliare.
Ringrazio la Cerveza e le mie Camel, che hanno saputo offrirmi momenti
importanti di rilassamento;
ringrazio quanti di voi che, facendosi leggere, mi hanno aiutato a
programmare e scoprire il tutto;
ringrazio gli amici e la famiglia che, anche per questa volta, mi hanno
sopportato.
Alla prossima, Claudio.
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