Una chiazza bianca galleggia nel Golfo di Napoli
Allarme inquinamento davanti a Castel dell'Ovo:
una chiazza bianca galleggia nel Golfo di Napoli
Davanti a centinaia di bagnanti e di turisti che scattavano foto
NAPOLI - Una striscia bianca lunga centinaia di metri, nello specchio
di mare tra via Caracciolo ed il Castel dell’Ovo. Il golfo di Napoli
offriva questo scenario ai bagnanti, ai turisti che scattavano foto ed
ai napoletani che osservavano preoccupati. Quel tratto di mare,
secondo i dati dell’Arpac, da alcuni anni è ormai perfettamente
balneabile, essendo i valori dei coliformi fecali al di sotto dei
limiti di legge. Ieri mattina, però, colore ed aspetto delle onde
erano tutt’altro che invitanti e non è la prima volta che accade.
Scarichi abusivi o cosa? «Solleciterò subito i controlli del servizio
risorsa mare del Comune di Napoli», dice l’assessore all’ambiente di
palazzo San Giacomo, Rino Nasti. «Quella chiazza potrebbe anche essere
stata trasportata dalle correnti da San Giovanni. Mi dicono gli
esperti che è un fenomeno non infrequente, purtroppo. Il mare della
zona ad est di Napoli non è balneabile ed è ancora fortemente
inquinato».
Più circoscritto, ma altrettanto impressionante, il fenomeno che si
verifico’ a fine aprile. Lo specchio di mare della darsena Acron
divenne bianco, dello stesso colore del siero della mozzarella. I
controlli dell’amministrazione comunale e le analisi effettuate
dall’Arpac hanno accertato che nella condotta della pluviale erano
stati illegalmente immessi prodotti di scarto da qualcuno dei cantieri
edili della zona. I tecnici dell’agenzia per la protezione
dell’Ambiente hanno infatti rilevato calcio e magnesio in elevate
concentrazioni, ferro, zinco, boro, alluminio e solfati.
[url]http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/cronache/articoli/2008/05_Maggio/30/schiuma_bianca_castello.shtml[/url]
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