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Vecchio 22-07-2010, 15.46.29
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Predefinito Re: Quel che resta del viaggio, di Tony Capuozzo.

On 22 Lug, 14:27, federicoP <fedefranch...@federicop.eu> wrote:
[color=blue]
> Ritornare nei posti amati (salvo, ovviamente, posti deturpati da
> cemento/turismo/globalizzazione) permette di assaporare e conoscere
> meglio, di approfondire, di rinnovare ricordi e bellissime sensazioni
> già vissute.[/color]

tu lo sai che in linea di principio sono d'accordo con te: infatti
sono come voi più volte ritornato e ritornerò negli stessi posti
amati, non negli stessi luoghi, però.
Probabilmente sarebbe come Tony scrive, perchè oggi tutto cambia
dappertutto ad una velocità drammatica.
Ho rivisto di recente alcuni amici centroamericani che mi informavano
su come fossero cambiate le cose in alcune zone remote da me molto
amate in passato, (rese remote dalla totale mancanza di collegamenti
terrestri), grazie all'apertura di una strada che ha oltretutto
devastato un tratto di jungla fino ad allora rimasto intoccato.
Ritornarci sarebbe una delusione terribile! Vedere i villaggi
indigeni, una volta in pace con le proprie tradizioni, con i bambini
che vendono ai turisti le conchiglie a forma di tartaruga e che sono
assaltati dai curiosi in cerca di souvenirs ed emozioni spesso
costruite all'uopo.
[color=blue]
> No, non mi affascina la capacità di dimenticare, é buono anche il
> viaggio che ci sta dietro, quello che ricordiamo con piacere e che ci
> spinge a continuare a viaggiare, sia nel già visto che in quello ancora
> da vedere.[/color]

su questo concordo pienamente. Vorrei tuttavia evidenziare il fatto
che il modo e lo scopo di viaggiare di Tony Capuozzo è molto diverso
dal nostro.

Ciao

Beppe
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Vecchio 22-07-2010, 15.46.29
Giumak
 
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Predefinito Re: Quel che resta del viaggio, di Tony Capuozzo.

On 22 Lug, 14:27, federicoP <fedefranch...@federicop.eu> wrote:
[color=blue]
> Ritornare nei posti amati (salvo, ovviamente, posti deturpati da
> cemento/turismo/globalizzazione) permette di assaporare e conoscere
> meglio, di approfondire, di rinnovare ricordi e bellissime sensazioni
> già vissute.[/color]

tu lo sai che in linea di principio sono d'accordo con te: infatti
sono come voi più volte ritornato e ritornerò negli stessi posti
amati, non negli stessi luoghi, però.
Probabilmente sarebbe come Tony scrive, perchè oggi tutto cambia
dappertutto ad una velocità drammatica.
Ho rivisto di recente alcuni amici centroamericani che mi informavano
su come fossero cambiate le cose in alcune zone remote da me molto
amate in passato, (rese remote dalla totale mancanza di collegamenti
terrestri), grazie all'apertura di una strada che ha oltretutto
devastato un tratto di jungla fino ad allora rimasto intoccato.
Ritornarci sarebbe una delusione terribile! Vedere i villaggi
indigeni, una volta in pace con le proprie tradizioni, con i bambini
che vendono ai turisti le conchiglie a forma di tartaruga e che sono
assaltati dai curiosi in cerca di souvenirs ed emozioni spesso
costruite all'uopo.
[color=blue]
> No, non mi affascina la capacità di dimenticare, é buono anche il
> viaggio che ci sta dietro, quello che ricordiamo con piacere e che ci
> spinge a continuare a viaggiare, sia nel già visto che in quello ancora
> da vedere.[/color]

su questo concordo pienamente. Vorrei tuttavia evidenziare il fatto
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Vecchio 22-07-2010, 15.46.29
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Predefinito Re: Quel che resta del viaggio, di Tony Capuozzo.

On 22 Lug, 14:27, federicoP <fedefranch...@federicop.eu> wrote:
[color=blue]
> Ritornare nei posti amati (salvo, ovviamente, posti deturpati da
> cemento/turismo/globalizzazione) permette di assaporare e conoscere
> meglio, di approfondire, di rinnovare ricordi e bellissime sensazioni
> già vissute.[/color]

tu lo sai che in linea di principio sono d'accordo con te: infatti
sono come voi più volte ritornato e ritornerò negli stessi posti
amati, non negli stessi luoghi, però.
Probabilmente sarebbe come Tony scrive, perchè oggi tutto cambia
dappertutto ad una velocità drammatica.
Ho rivisto di recente alcuni amici centroamericani che mi informavano
su come fossero cambiate le cose in alcune zone remote da me molto
amate in passato, (rese remote dalla totale mancanza di collegamenti
terrestri), grazie all'apertura di una strada che ha oltretutto
devastato un tratto di jungla fino ad allora rimasto intoccato.
Ritornarci sarebbe una delusione terribile! Vedere i villaggi
indigeni, una volta in pace con le proprie tradizioni, con i bambini
che vendono ai turisti le conchiglie a forma di tartaruga e che sono
assaltati dai curiosi in cerca di souvenirs ed emozioni spesso
costruite all'uopo.
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> No, non mi affascina la capacità di dimenticare, é buono anche il
> viaggio che ci sta dietro, quello che ricordiamo con piacere e che ci
> spinge a continuare a viaggiare, sia nel già visto che in quello ancora
> da vedere.[/color]

su questo concordo pienamente. Vorrei tuttavia evidenziare il fatto
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Vecchio 22-07-2010, 15.46.29
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Predefinito Re: Quel che resta del viaggio, di Tony Capuozzo.

On 22 Lug, 14:27, federicoP <fedefranch...@federicop.eu> wrote:
[color=blue]
> Ritornare nei posti amati (salvo, ovviamente, posti deturpati da
> cemento/turismo/globalizzazione) permette di assaporare e conoscere
> meglio, di approfondire, di rinnovare ricordi e bellissime sensazioni
> già vissute.[/color]

tu lo sai che in linea di principio sono d'accordo con te: infatti
sono come voi più volte ritornato e ritornerò negli stessi posti
amati, non negli stessi luoghi, però.
Probabilmente sarebbe come Tony scrive, perchè oggi tutto cambia
dappertutto ad una velocità drammatica.
Ho rivisto di recente alcuni amici centroamericani che mi informavano
su come fossero cambiate le cose in alcune zone remote da me molto
amate in passato, (rese remote dalla totale mancanza di collegamenti
terrestri), grazie all'apertura di una strada che ha oltretutto
devastato un tratto di jungla fino ad allora rimasto intoccato.
Ritornarci sarebbe una delusione terribile! Vedere i villaggi
indigeni, una volta in pace con le proprie tradizioni, con i bambini
che vendono ai turisti le conchiglie a forma di tartaruga e che sono
assaltati dai curiosi in cerca di souvenirs ed emozioni spesso
costruite all'uopo.
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> No, non mi affascina la capacità di dimenticare, é buono anche il
> viaggio che ci sta dietro, quello che ricordiamo con piacere e che ci
> spinge a continuare a viaggiare, sia nel già visto che in quello ancora
> da vedere.[/color]

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On 22 Lug, 14:27, federicoP <fedefranch...@federicop.eu> wrote:
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> Ritornare nei posti amati (salvo, ovviamente, posti deturpati da
> cemento/turismo/globalizzazione) permette di assaporare e conoscere
> meglio, di approfondire, di rinnovare ricordi e bellissime sensazioni
> già vissute.[/color]

tu lo sai che in linea di principio sono d'accordo con te: infatti
sono come voi più volte ritornato e ritornerò negli stessi posti
amati, non negli stessi luoghi, però.
Probabilmente sarebbe come Tony scrive, perchè oggi tutto cambia
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Ho rivisto di recente alcuni amici centroamericani che mi informavano
su come fossero cambiate le cose in alcune zone remote da me molto
amate in passato, (rese remote dalla totale mancanza di collegamenti
terrestri), grazie all'apertura di una strada che ha oltretutto
devastato un tratto di jungla fino ad allora rimasto intoccato.
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indigeni, una volta in pace con le proprie tradizioni, con i bambini
che vendono ai turisti le conchiglie a forma di tartaruga e che sono
assaltati dai curiosi in cerca di souvenirs ed emozioni spesso
costruite all'uopo.
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> No, non mi affascina la capacità di dimenticare, é buono anche il
> viaggio che ci sta dietro, quello che ricordiamo con piacere e che ci
> spinge a continuare a viaggiare, sia nel già visto che in quello ancora
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On 22 Lug, 14:27, federicoP <fedefranch...@federicop.eu> wrote:
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> Ritornare nei posti amati (salvo, ovviamente, posti deturpati da
> cemento/turismo/globalizzazione) permette di assaporare e conoscere
> meglio, di approfondire, di rinnovare ricordi e bellissime sensazioni
> già vissute.[/color]

tu lo sai che in linea di principio sono d'accordo con te: infatti
sono come voi più volte ritornato e ritornerò negli stessi posti
amati, non negli stessi luoghi, però.
Probabilmente sarebbe come Tony scrive, perchè oggi tutto cambia
dappertutto ad una velocità drammatica.
Ho rivisto di recente alcuni amici centroamericani che mi informavano
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amate in passato, (rese remote dalla totale mancanza di collegamenti
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> No, non mi affascina la capacità di dimenticare, é buono anche il
> viaggio che ci sta dietro, quello che ricordiamo con piacere e che ci
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> meglio, di approfondire, di rinnovare ricordi e bellissime sensazioni
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Probabilmente sarebbe come Tony scrive, perchè oggi tutto cambia
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On 22 Lug, 14:27, federicoP <fedefranch...@federicop.eu> wrote:
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Ritornarci sarebbe una delusione terribile! Vedere i villaggi
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On 22 Lug, 14:27, federicoP <fedefranch...@federicop.eu> wrote:
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> Ritornare nei posti amati (salvo, ovviamente, posti deturpati da
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> meglio, di approfondire, di rinnovare ricordi e bellissime sensazioni
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Probabilmente sarebbe come Tony scrive, perchè oggi tutto cambia
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amate in passato, (rese remote dalla totale mancanza di collegamenti
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Ritornarci sarebbe una delusione terribile! Vedere i villaggi
indigeni, una volta in pace con le proprie tradizioni, con i bambini
che vendono ai turisti le conchiglie a forma di tartaruga e che sono
assaltati dai curiosi in cerca di souvenirs ed emozioni spesso
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